Quanta cristianofobia è diffusa nel mondo! Il pensiero unico sta attaccando tutti i capisaldi morali dei cristiani per piegarli alle voglie e ai capricci di qualunque lobby, specialmente quella gay. Da quando sposarsi viene considerato un diritto umano, è diventato pericoloso per i cristiani credere nella santità del matrimonio. Ormai siamo alla persecuzione. L’ultimo caso è stato scoperto da Provita Onlus, che ha diffuso la notizia (qui a destra) che un povero albergatore cristiano è stato multato dalla “Gestapo gay” (la Gaystapo appunto!) con cifre pazzesche per aver semplicemente manifestato quello che Dio ha detto nella Bibbia sugli omosessuali.
A Paxton in Illinois c’è un grazioso bed & breakfast chiamato TimberCreek (la costruzione rossa nella foto) che ospita cerimonie di ogni tipo. La famiglia di Jim Walder che possiede questo immobile è stata contattata nel 2011 perché Todd e Mark Wathen, una coppia gay, volevano riunire le rispettive famiglie e gli amici per una cerimonia civile di unione. I proprietari han detto semplicemente no, e così sono stati denunciati e la commissione giudicante era composta da militanti lgbt perciò ora devono pagare una multa salatissima. Tutto così semplice e terribile. O no? Un po’ troppo semplice. Vediamo come sono andate davvero le cose, invece di bere l’ennesima notizia falsa di Provita Onlus. Continua a leggere
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Natale 2016: il regalo di Provita Onlus alle persone LGBT
Caro Gesù Bambino,
quest’anno per il Santo Natale, potresti per favore portarci un po’ di libertà? Viviamo in un mondo dove le lobby perseguitano noi cristiani-per-la-famiglia-naturale, e abbiamo bisogno di poter manifestare i nostri valori in tutto il pianeta, a qualsiasi costo. In questo momento ci sono poteri forti che a livello mondiale ci stanno levando le libertà fondamentali. Attraverso i loro complici all’ONU, hanno incaricato un esperto per controllare chi uccide, perseguita e devasta le vite delle persone gay, lesbiche, transgender. Noi fingiamo di essere preoccupati per chi fa queste azioni bruttissime che portano la gente a morire, ma ci ci frega molto di più della nostra libertà di parola perché, diciamocelo, in fondo l’esistenza di una persona omosessuale o transessuale non vale nulla. È più importante il nostro diritto di parlare a vanvera sulle loro vite, noi che non rischiamo nulla. Per questo ti chiediamo di portarci la libertà. Specificamente abbiamo bisogno dell’impunità. Cioè della libertà di accusare di crimini contro l’umanità (ecco cosa si intende per nazismo) milioni di persone innocenti, centinaia di organizzazioni non governative e tutti quelli che impediscono di perseguitare gli e le omosessuali, gli e le transessuali, gli e le intersessuali. Come puoi vedere da questo articolo che abbiamo appena pubblicato, mentre nel mondo si torturano le persone LGBT, noi siamo preoccupati solamente di noi stessi. E siamo disposti a tutto per continuare a fregarcene del resto del mondo. Arriviamo pure a mentire sulle vite umane altrui. Ecco come. Continua a leggere
Come si sconfigge la lobby lgbt? Con la Verità. O quasi
Quarta puntata della saga “Le psicosi autopersecutorie dei vaticanisti italiani”, laddove il nostro eroe era un tempo esperto ufficiale su La Stampa di Torino e vedeva assalti a chiese milanesi mai avvenute, riportava di persecuzioni mai subite da poveri vescovi che insultano, pubblicava insinuazioni di reati come l’abuso sessuale di minori contro persone omosessuali e false ricerche sulla salute mentale delle coppie lgbt che Goebbels al vaticanista-antigay ci faceva le pippe a mani giunte. Stavolta vediamo come il nostro eroe nella sua grande disperazione omofoba riesca a farsi beccare a mentire dopo neanhce due minuti dalla pubblicazione delle sue diffamazioni contro le persone LGBT. Perché quando un omofobo parla, sta mentendo. Sempre. La tenerezza che possiamo provare per un omuncolo malvissuto insieme a disonesti e criminali non deve farci scordare che tutto ciò è avvenuto per anni e anni con l’aiuto e la connivenza omertosa dell’Ordine dei Giornalisti i cui squallidi personaggi in carica si sono sempre guardati bene dal sorvegliare gli abusi dei loro associati. Cane non morde cane. Omofobo non morde omofobo. Continua a leggere
La scienza contro la lobby lgbt e il gender
Terza parte dell’intensissimo hobby diffamatorio antigay dell’ex vaticanista della Stampa di Torino. Nelle due puntate precedenti abbiamo visto accuse false di assalti a chiese milanesi, finte persecuzioni di vescovi e di povere vittime filofasciste innocenti, insinuazioni di reati come l’abuso sessuale di minori contro le persone omosessuali, nel miglior stile propagandistico del Terzo Reich. Stavolta vediamo come il nostro eroe nella sua disperazione omofoba riesca a rendere i suoi articoli credibili come il latte fresco: dopo tre giorni, scadono. Ovviamente con la sua credibilità se ne va anche quella dell’Ordine dei Giornalisti, che per anni ha permesso la violazione del codice deontologico, coprendolo e tenendoselo stretto. Ma di cui nessuno si preoccupa più. Continua a leggere
Gender, squadrismo e lobby lgbt
Continua l’appassionante elenco (si vabbè) di notizie false, casi inventati, diffamazioni e insulti contro la comunità LGBT che l’ex vaticanista a La Stampa ha pubblicato per anni, nel silenzio completo dell’Ordine dei Giornalisti. Nella prima puntata (qui) abbiam visto le sue insinuazioni (false) contro un blog che secondo i ritardati etici di estrema destra indicherebbe gli obiettivi da colpire. Poi la ripubblicazione acritica di comunicati stampa deliranti da parte di organizzazioni antigay. Poi la creazione di false accuse ai gay per chiese (mai) assaltate a Milano eccetera. Ora vediamo altre accuse di violenza fisica, di intimidazione degli spiriti liberi (ovviamente fascisti) e di squadrismo nazista. Niente di più niente di meno. Quando gli omofobi sono disperati, le balle le sparano grosse. Ma ci si mette un paio di secondi a scorpirli. Continua a leggere
Le prove della violenza della lobby lgbt
Da quando l’omofobia non è più un valore, per i bigotti la vita è più dura. Un tempo esprimevano orgogliosamente il loro odio per un’intera categoria di esseri umani, processando, licenziando, curando con violenza, picchiando, bullizzando, diffamando le persone omosessuali ad esempio come stupratori pedofili. Poi le persone gay, lesbiche e transgender hanno cominciato a reagire e molto è cambiato. Oggi la persecuzione non è più socialmente accettabile. Ma certe persone rissose senza nemici non riescono a vivere. Allora per esternare il loro disprezzo disumano, ci provano lo stesso ma nascondendosi come ladri dietro parole vuote come “gender” o dietro la “libertà di espressione“, come se diffamare fosse un diritto umano. Usano di tutto: false ricerche scientifiche prodotte solo per finire sui giornali, accuse false mai rettificate, allarmi senza controllo. Hanno amichetti nei mass media che rilanciano quei deliri violando le regole deontologiche dell’informazione. Altri amichetti negli organismi di controllo come l’Ordine dei Giornalisti, permettono omertosamente loro di fregarsene di etica, deontologia professionale e del dovere assoluto di raccontare la verità. Son quattro sfigati legati all’estrema destra che fingono di essere molti, credendo che sebrare un branco di animali ci possa ancora impaurire. È gente comunque violenta, falsa e pericolosa (essere fascisti è questo, mica fare il “saluto romano”). Uno dei casi più recenti e più patetici di questo fascismo culturale ridicolo è un ex vaticanista, un tempo in servizio a La Stampa, che per anni ha fatto da megafono agli amici omofobi, diffondendo notizie false, insinuando che le persone LGBT fossero criminali violenti, e tacendo quali fonti (false) usasse per questo fine (di solito un blog neofascista). Quando un omofobo parla, siamo certi che stia mentendo. Vediamo come. Continua a leggere
Massimo, sindaco di Padova, detto “la Bisbetica Domata”
Massimo Bitonci detto Caterina è il sindaco padovano della Lega che ha deciso di interpretare la parte della “bisbetica domata” di William Shakespeare. Vuole ricordare a tutto il mondo perché venne scelta proprio Padova per ambientare quella commedia quattrocento anni fa. Lui per esempio ha un’allergia ai matrimoni tanto comica quanto quella di Caterina Minola, la esilarante protagonista principale della Bisbetica, che litiga con tutti pur di non sposarsi. E da sei mesi sta interpretando il ruolo di un isterico obbligato a fare una cosa controvoglia, così paranoico da non accorgersi che quelle nozze riguardano le famiglie altrui, non la sua. Continua a leggere
Cambiare l’orientamento sessuale? La ricerca scientifica dice che è falso.
La Columbia University ha un brutto vizio: controlla rigorosamente tutte le ricerche scientifiche, numeri alla mano, e finisce per smontare puntualmente le false pretese degli omofobi. È la quarta università più importante degli Stati Uniti, i suoi ricercatori han vinto più di 100 Premi Nobel, e amministra il Premio Pulitzer. Nel 2015 ha controllato uno per uno tutti gli studi che pretendono di dimostrare il cambio dell”orientamento sessuale. Scoprendo che ci sono solo 46 ricerche scientifiche in circolazione, di cui solamente 13 hanno fatto ricerca diretta. Su queste 13, ben 12 provano che non sia possibile cambiare l’orientamento. Ma c’è di più: quell’unica ricerca salvata non è affidabile perché non soddisfa alcun criterio scientifico. Che cosa dice dunque la ricerca empirica sulla cosiddetta terapia di conversione? Può modificare l’orientamento sessuale senza causare danni? Ecco l’analisi pubblicata dalla Columbia Law School. Continua a leggere
la “giustizia” secondo bruno volpe : video
mentre pontifex e compagnia esultano per l emendamento passato in Nord carolina , ignorano le conseguenze che tale emendamento , e quindi tali mancati diritti alle coppie omosessuali, hanno causato : un esempio è la presente storia di shane , che , morto il suo fidanzato , si è visto portare via tutto, anche la persona che amava , da chi fin dall inizio lo aveva solo rifiutato,denigrato e offeso: i genitori di Tom.
questi genitori ricordano molto bruno volpe e compagnia bella. genitori che non pensano ai propri figli, ma che passano sopra le loro vite sputandoci sopra anche dopo la morte.
uno dei “compagni di merende” di bruno volpe, giovanardi, ha perfino OSATO affermare a pomeriggio5 che il video in questione fosse fasullo e di disinformazione.
alchè la barbara d urso, per una buona volta, ha preso una posizione chiara: il video proviene da repubblica, è un video di una storia VERA e LORO quando pubblicano o mostrano video/informazioni, si accertano che le fonti siano veritiere.
a differenza di qualcuno.
al momento pontifex a un articolo tradotto su obama e sull emendamento, poche righe insomma, ma sono certo che nel giro di un giorno o due arriverà frenetico l intervento di volpe, il quale denigrerà, offenderà come al solito, e infine sputerà con le sue affermazioni sulla vita di shane, tom , e di qualunque coppia gay che abbia subìto tali violenze.
o al massimo, nella peggiore delle ipotesi, potrà fare una cosa ancora più vergognosa e più in linea con il suo modus operandi: affermare che “prova profonda tristezza per l accaduto MA i genitori avevano tutto il diritto di fare ciò/dovevano aspettarselo/è un segno di dio(il minidio pontifesso ovviamente, non quello Cristiano) per condannarli ” e potrebbe anche dire altro ma io non oso affermarlo onde evitare che gli venga davvero l ispirazione di scrivere cose che gli garantirebbero un posto nell inferno che tanto a pontifex piace citare.
RIP Tom Bridegroom , 22 aprile 1982 – 7 maggio 2011
UPDATE 5/7/2012
per non so quale motivo, il signor bruno volpe, colmo di ira funesta racchiusa nelle espressioni più becere e rozze di cui si fa portatore , che farebbero impallidire gli scaricatori di porto , attacca appassionatamente il compagno di vita del defunto lucio dalla, GONGOLANDO, si avete capito bene, GONGOLANDO , del fatto che a lui non sia spettato niente nell eredità (si parla al di là dei soldi, in ogni caso).
fermo considerando che la storia di Dalla e del suo compagno è diversa da quella del ragazzo del video, non è molto diversa la questione “eredità” , che rappresenta i diritti di base di una coppia.
ma brunello dimostra, nella sua disonestà intellettuale e personale, di appoggiare anche quello che è successo a Tom e Shane. perchè a brunello caro non basta offendere le persone in vita, così come non gli basta denigrare i defunti sputando sulla loro tomba. lui va oltre: gongola sulla sofferenza di chi era vicino al defunto, gongola se questi ultimi soffrono o hanno subìto delle ingustizie (perchè legalmente lo sono, e non c è avvocato b.v di murat che tenga) che calpestano la loro vita passata assieme.
il tutto perchè omosessuali, o coppie di fatto.
vedete, bruno volpe il suo odio non lo manifesta solo sui vivi, ma anche sui morti e sui parenti dei morti. e il tutto sulla base dell orientamento sessuale.
quando una persona è malata di odio, come in questo caso, non è difficile accorgersene.
bruno volpe negli anni ha questo problema che peggiora, continuamente. l odio, virulento come non mai negli ultimi tempi lo attanaglia e lo tiene legato a sè come una morsa di filo spinato, che danneggia lui, e chiunque tenti di liberarlo.
non dico che bruno volpe sia psicologicamente omofobo. al massimo posso dire che lo è a livello sociale (visto che l omofobia psicologica si può attribuire in seguito a determinate analisi). certamente, bruno volpe è affetto da un odio viscerale, una sorta di tenia del dolore che si è radicata in lui e che non vuole andarsene (forse anche perchè LUI non vuole che questa se ne vada).
quel che è peggio è che ormai quest odio è parte integrale ormai di volpe, al punto che quest ultimo si grogiola in esso , esalta il suo odio e lo manifesta con orgoglio e arroganza.
è una cosa estremamente triste. soprattutto perchè volpe, pur di manifestare il suo odio, non si ferma dinnazi a nulla, nemmeno alla morte.
e solo la westboro baptist church( scomunicata e identificata come “gruppo d odio”) arriva a tanto. esclusi alcuni gruppi fondamentalisti islamici e altri fascisti.
compagnie sicuramente adatte a un soggetto come bruno volpe, ora come ora. forse, farà sempre in tempo a cambiare.
l odio del resto, seguendo i suoi “detti baresi”, non porterà mai la persona a “morire nella propria casa”. e di odio, bruno volpe, ne ha dato tanto, ma davvero tanto. sarà dura trovare un luccichio di bontà, quando dovrà rendere del suo comportamento, del quale risponderà come tutti gli altri.