Gender, squadrismo e lobby lgbt

Continua l’appassionante elenco (si vabbè) di notizie false, casi inventati, diffamazioni screen-shot-2016-08-02-at-08-34-23-2e insulti contro la comunità LGBT che l’ex vaticanista a La Stampa ha pubblicato per anni, nel silenzio completo dell’Ordine dei Giornalisti. Nella prima puntata (qui) abbiam visto le sue insinuazioni (false) contro un blog che secondo i ritardati etici di estrema destra indicherebbe gli obiettivi da colpire. Poi la ripubblicazione acritica di comunicati stampa deliranti da parte di organizzazioni antigay. Poi la creazione di false accuse ai gay per chiese (mai) assaltate a Milano eccetera. Ora vediamo altre accuse di violenza fisica, di intimidazione degli spiriti liberi (ovviamente fascisti) e di squadrismo nazista. Niente di più niente di meno. Quando gli omofobi sono disperati, le balle le sparano grosse. Ma ci si mette un paio di secondi a scorpirli.

Balla n. 6. Aprile 2011. I gay sono violenti aggressori tosatti-bruzellescontro vescovi cattolici. Come sempre il vaticanista antigay nasconde la verità se c’è da accusare ingiustamente tutta la minoranza LGBT. Stavolta cosa omette? Che c’è un vescovo livoroso e offensivo che ha augurato la morte alle persone omosessuali, dicendo che l’AIDS è “una specie di giustizia intrinseca” per essere gay. Cioè ti meriti una malattia devastante screen-shot-2016-07-31-at-14-59-03-2e poi la morte dolorosa. A sort of intrinsic justice, scrive Der Spiegel. Un vescovo, cioè un uomo protetto dall’immunità del suo ruolo e isolato da ogni contestazione, dice a persone che non conosce e che non possono rispondergli che si meritano la malattia, lo stigma di quella malattia terribile, e poi anche la morte. Questa aggressione sistematica alla dignità delle persone, di quelle sane e di quelle con HIV e AIDS, può essere nascosta da un giornalista, col solo fine di accusare ulteriormente chi è stato offeso e ha reagito a quell’uso immorale e disumano della sofferenza altrui? Di nuovo, chissà come mai l’Ordine dei Giornalisti tace.

Balla numero 7. Novembre 2013screen-shot-2016-07-30-at-18-43-36-2screen-shot-2016-07-30-at-18-42-07-2. I gay sono violenti e intolleranti, punto. Anche senza prove. Stavolta l’accusa viene presa in prestito da un gruppo di persone antigay che ovviamente accusa quelle gay di violenza. E il vaticanista bugiardo la diffonde subito. Gente si ritrova in piazza per impedire che una minoranza abbia accesso al diritto umano fondamentale di formarsi una famiglia, ma chiunque  vada in piazza a contestare quel comportamento immorale e parafascista viene catalogato non si sa come ne perché come LGBT e soprattutto come violento. Prove ce ne sono? Denunce? Rapporti della polizia? Processi? Condanne? No, niente di niente. Solo l’amplificazione di accuse senza fondamento, tanto quelli diffamati sono gli omosessuali, mica degli esseri umani, no? Ma un giornalista può ripostare un delirio ideologico contro una minoranza, lavandosi le mani dal suo dovere etico di controllare le fonti e valutare la veridicità della notizia? Si può accusare di intolleranza e di ideologia una minoranza? E l’Ordine dei Giornalisti come al solito dormiva.

Balla numero 8. Dicembre 2013screen-shot-2016-07-30-at-18-24-03-2. I gay sono fascisti contro la libertà di parola. Prima o poi l’accusa di repressione delle menti libere doveva arrivare. Il vaticanista stavolta usa la scusa di far girare l’articolo di un blog complottista vicino all’estrema destra per accusare di censura fascista la richiesta basilare del mondo civile che le minoranze non siano insultate ma vadano rispettate come tutti i cittadini. In ogni paese occidentale ci si sceglie come farsi chiamare. Esattamente come sono le maggioranze a scegliere le parole per se stesse, così fanno screen-shot-2016-10-23-at-18-21-34le minoranze. Ma se i gay non accettano di farsi chiamare e definire come vogliono gli altri, se chiedono ai media di non usare termini offensivi, imprecisi, zeppi di stigma, allora sono fascisti? Può un giornalista usare espressioni legate a una dittatura sanguinaria e assassina come il fascismo (e il fascismo è un reato) per definire una di quelle minoranze che la dittatura sanguinaria ha perseguitato? Solo un fascista può insultare le vittime del fascismo, a fascismo concluso. E può un Ordine dei Giornalisti tacere su questioni fondamentali di etica?

Balla numero 9. Ottobre 2012. I gay sono come i mafiosi. 01Per intenderci, i mafiosi sono criminali assassini che sciolgono bambini nell’acido. E che fanno esplodere le autostrade. E che uccidono i giudici e gli innocenti. E che inquinano la terra dove le persone coltivano il porprio cibo. Nel paese dove la mafia ammazza quasi ogni giorno, il vaticanista accusa proprio i gay con il termine “mafia”, e già che c’è pure di pedofilia. Non solo usa termini ideologici come “omopropaganda” e “omoideologia”. In più non mostra alcuna03 remora a usare una parola che indica un reato: essere degli assassini disumani. Può un giornalista infangare la dignità di un’intera comunità, utilizzando parole che indicano crimini? Può un giornalista utilizzare la scusa di un articolo delirante di un prete incompetente che delira in Polonia dove non 06può essere arrestato per diffamazione sulla “pedofilia tipica degli omosessuali”, solo per diffondere altra diffamazione contro le persone LGBT? Può l’Ordine dei Giornalisti tacere per anni sulla diffamazione ripetuta?

Balla numero 10. Gennaio 2016milioni-diritti-violenze. I gay sono violenti e antidemocratici. Dopo le accuse di fascismo, di nazismo, di pedofilia, doveva arrivare anche quella di essere antidemocratici. Praticamente il vaticanista bugiardo ha insinuato che i violenti che contestavano, sputavano e menavano i poveri omofobi in piazza, erano sicuramente persone LGBT. Ma per provarlo, non ha portato alcuna prova. Anzi se n’è lavato le mani, e ha rimandato a un articolo del sito antigay Tempi.it che a sua volta accusa il movimento gay, lesbico e transgender di violenze, ma senza una sola prova neanche quello. Può un giornalista delegare la prova di una violenza su una notizia che lui ha voluto diffondere personalmente? Può un giornalista rilanciare un articoletto privo di qualsiasi caratteristica deontologica, scritta per accusare di violenze una minoranza che è oggetto di violenza? Può un Ordine dei Giornalisti essere connivente con simili delinquenti diffamatori?

Balla numero 11. Novembre 2015teppisti-in-azione-in-germania. I gay sono teppisti violenti, pure in Germania. Poteva mancare l’accusa di essere violenti ovunque, non solo in Italia, con l’ennesimo articolo falso del vaticanista bugiardo? Stavolta prende il caso di un pezzo teatrale intitolato “Fear”, che mette in scena alcuni omofobi tedeschi dei più famosi e virulenti, soprattutto della Manif Pour Tous, presentandoli per quel che sono, cioè zombie e nazisti. Si inventa minacce contro di loro come conseguenza del clima che uno spettacolo teatrale avrebbe creato, un po’ come in Italia un screen-shot-2016-10-27-at-11-26-56noto avvocato antigay che si è rotto il finestrino dell’auto e da tre anni frigna che sono stati i gay. Il problema per il vaticanista anche stavolta è che deve mentire su parecchi fatti, nascondendoli. Il primo è che non è una notizia. Nessun giornale o sito tedesco l’ha mai riportata. Usando google e i nomi delle povere vittime omofobe, non esce nulla (foto a destra), a parte i sitit catto-integralisti che si citano tra loro. Solo un sito di destra ne scrive, per tutto il pezzo dà dei violenti come fa il vaticanista-de-noantri ma proprio all’inizio si lascia scappare il screen-shot-2016-10-27-at-11-29-26motivo per cui i cattofascisti sono orgogliosi: scrive che gli unici minacciati sono stati quelli del teatro (e aggiunge che allora adesso devono chiedere scusa). Quindi i minacciati non sono stati gli omofobi ma il teatro che ha messo in scena Fear. A che branca del giornalismo appartiene l’invenzione di notizie false? A quale articolo del codice deontologico fa riferimento? A quale persona nell’Ordine dei Giornalisti fa riferimento?

Balla numero 12. Ottobre 2014sentinelle-lgbt-squadrismo-1. I gay sono squadristi perché di si. i gay sono accusati nuovamente di una pratica dittatoriale: sono squadristi violenti. Anche stavolta l’accusa è grave. L’eliminazione fisica di altri esseri umani. Nascondendo che il fascismo e il nazismo cercarono di eliminare fisicamente le persone omosessuali e transgender, e fecero decine di migliaia di vittime innocenti, il vaticanista accusare le vittime di un reato violento (le persone LGBT) di aver perpetrato un crimine, per l’ennesima volta senza presentare prove e senza alcuna fonte. La foto stessa che è stata scelta non supporta minimamente l’accusa gravissima del vaticanista: è gente senza riferimenti a movimenti politici, non si capisce dove siano e quando, e c’è qualche bandiera rossa sullo sfondo. Invece di indagare sulle prove e le evidenze, viene riportato il delirio persecutorio di un vescovo ciellino che ripetutamente ha mostrato il suo odio antigay nascondendosi dietro l’intoccabilità e l’irresponsabilità penale delle sue ingiurie ai danni di una minoranza. Di nuovo, cosa c’è di deontologico nella cancellazione del dovere di riportare la verità ed esclusivamente quella con le accuse e le insinuazioni contro chi non può difendersi? Di nuovo, cosa ci sta a fare un Ordine dei Giornalisti davanti a questo scempio?

La squallida saga fascista del vaticanista-de-noantri e dellle sue accuse false iniziata altrovecontinuerà in una terza puntata, vista la quantità industiale di menzogne che l’Ordine dei Giornalisti gli ha permesso omertosamente di diffondere per anni senza mai aprire bocca.

1 pensiero su “Gender, squadrismo e lobby lgbt

  1. admin

    Alex non c’è che dire: questo “vaticanista” è il degno erede di quei simpatici amiconi di Pontifex.Roma. Eredita le stesse fonti, gli stessi metodi, gli stessi argomenti… Insomma incarna la sintesi “moderna” delle peculiarità di Brunello e Carletto. Come sempre tagliente con garbo (tanto per fare il verso ai nostri amici di radiospada, che hanno ospitato per qualche mese gli “articoli” di Carletto) 😉

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