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Nelle scuole francesi una normale ovvietà: la Carta della laicità.

Al ritorno delle vacanze gli studenti francesi hanno trovato affissa sulla bacheca delle proprie scuole la Carta della laicità: uno stringato documento in quindici punti in cui sono ribaditi i valori a cui si ispira la scuola pubblica francese ed in cui oltre a prevedere che la Nazione è laica si sottolinea che «conferisce alla scuola la missione di condividere con gli studenti i valori della Repubblica». A volere fortemente questo documento il ministro dell’Istruzione Vincent Peillon che già aveva proposto l’introduzione di un corso di “morale laica”.

La Carta della laicità non è affatto un documento rivoluzionario e l’articolo 1 prevede solamente che «La Francia è una Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale. Garantisce l’uguaglianza di fronte alla legge su tutto il territorio di tutti i cittadini. Rispetta tutti i credi».

L’articolo 2 prescrive semplicemente: «La Repubblica laica organizza la separazione tra religione e stato. Lo Stato è neutrale per quanto riguarda la religione o credenze spirituali. Non esiste una religione di Stato».

Secondo l’articolo 3: «La laicità garantisce la libertà di coscienza per tutti. Ognuno è libero di credere o non credere. Consente la libera espressione delle proprie convinzioni, rispettando quelle degli altri nei limiti di ordine pubblico». Continua a leggere

Il diritto all’omofobia, la religione e il dovere al rispetto.

Quando un cattolico integralista rivendica la libertà di pensiero sull’omosessualità per motivi religiosi, sta mentendo. La libertà non è in discussione, ed è solo uno slogan per nulla onesto per mantenere il suo privilegio di invadere la vita degli altri con intolleranza, impedendo agli altri di chiedergli conto del disprezzo che diffonde con quei pregiudizi. Non è una questione di libertà di espressione ed è ora di iniziare a chiamare tutti, cattolici compresi, all’uso dell’etica anche verso le persone omosessuali. Nella questione (falsa) su libertà religiosa contro lotta all’omofobia ci sono in ballo tre istanze, non una sola: la prima è la tanto strillata libertà di esprimersi dei cattolici; la seconda invece non si sente mai citare, il diritto al rispetto; la terza è la lotta alle intolleranze, contro i gay e contro i cristiani, non c’è differenza.

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L’associazione cattolica Uccr e le “feroci reazioni”

L’associazione cattolica Uccr (Unione cristiani cattolici razionali) ci ha abituati ad articoli con regole del giornalismo un po’ sui generis.
Nel loro blog compare un articolo su una donna che avrebbe lasciato l’omosessualità per tornare ad una situazione di eterosessualità.
Nell’articolo si legge: «È la storia di Doreena Paz, recentemente pubblicata in esclusiva su ReligionEnLibertad.com e qui riportata per la prima volta in italiano». (grassetto nostro e link loro).
In effetti l‘”esclusiva” del sito cattolico ReligionEnLibertad è paragonabile alla pubblicazione su Il Politecnico di Elio Vittorini del romanzo americano Per chi suonano le campane (questo il titolo con cui uscì sul giornale dello scrittore siciliano) di Ernest Hemingway.
Inoltre gli uccrociati dovrebbero domandarsi come mai questa storia è stata riportata per la prima volta in italiano proprio sul loro sito: magari nessun altro ha ritenuto degna di nota questa storia. Continua a leggere

Uccr e la “costruzione” della realtà

I cattolici di Uccr dedicano un articolo alla proposta del neo-ministro dell’Educazione francese Vincent Peillon di introdurre un’ora di “morale laica” nelle scuole francesi.
L’associazione Uccr scrive (senza riportare nessuna fonte neanche secondaria) che «durante quest’ora obbligatoria di laicismo ampio spazio sarà dato all’educazione sessuale, perché “l’istruzione deve decostruire i pregiudizi di genere”» (virgolette loro).
Una delle principali regole del giornalismo vuole che la fonte sia sempre riportata ma in questo caso Uccr non riporta dove Vincent Peillon avrebbe detto che «l’istruzione deve decostruire i pregiudizi di genere» che sarebbe una frase un po’ criticabile.
Essendomi già occupato della notizia, è facile sapere che la proposta di morale laica è stata fatta dal ministro Peillon al giornale Journal du Dimanche: purtroppo – leggendo l’intervista originale – il ministro non ha mai affermato (e neanche accennato) di dare spazio all’educazione sessuale né tantomeno ha mai detto che «l’istruzione deve decostruire i pregiudizi di genere».
Insomma l’associazione cattolica Uccr è passata dal riportare mezze verità a riportare frasi che non sono mai state pronunciate: quale sarà il prossimo passo?
Mi domando: da cattolici non dovrebbero rispettare l’ottavo comandamento che prescrive di “Non dire falsa testimonianza”?

Cagliostro
www.alessandrocagliostro.wordpress.com
@Cagliostro1743

Dubbi amletici: il “kamasutra” dei cattolici

Compito della stampa – oltre a porgere domande scottanti – è anche quello fornire risposte a domande che ci attanagliano giorno per giorno.
Per fortuna il sito di informazione tempi.it (organo ufficiale di Comunione e Liberazione) conosce bene quali sono le domande che assillano i suoi lettori e cerca di dare loro delle risposte.

Proprio per rispondere a questi dubbi amletici pubblica un articolo – tratto dal blog di Antonio Benvenuti – dal titolo “Qual è la posizione che devono tenere i cattolici quando fanno l’amore?“.

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la “giustizia” secondo bruno volpe : video

mentre pontifex e compagnia esultano per l emendamento passato in Nord carolina , ignorano le conseguenze che tale emendamento , e quindi tali mancati diritti alle coppie omosessuali, hanno causato : un esempio è la presente storia di shane , che , morto il suo fidanzato , si è visto portare via tutto, anche la persona che amava , da chi fin dall inizio lo aveva solo rifiutato,denigrato e offeso: i genitori di Tom.

questi genitori ricordano molto bruno volpe e compagnia bella. genitori  che non pensano ai propri figli, ma che passano sopra le loro vite sputandoci sopra anche dopo la morte.

uno dei “compagni di merende” di bruno volpe, giovanardi, ha perfino OSATO affermare  a pomeriggio5 che il video in questione fosse fasullo e di disinformazione.

alchè la barbara d urso, per una buona volta, ha preso una posizione chiara: il video proviene da repubblica, è un video di una storia VERA e LORO quando pubblicano o mostrano video/informazioni, si accertano che le fonti siano veritiere.

a differenza di qualcuno.

al momento pontifex a un articolo tradotto su obama e sull emendamento, poche righe insomma, ma sono certo che nel giro di un giorno o due arriverà frenetico l intervento di volpe, il quale denigrerà, offenderà come al solito, e infine sputerà con le sue affermazioni sulla vita di shane, tom , e di qualunque coppia gay che abbia subìto tali violenze.

o al massimo, nella peggiore delle ipotesi, potrà fare una cosa ancora più vergognosa e più in linea con il suo modus operandi: affermare che “prova profonda tristezza per l accaduto MA i genitori avevano tutto il diritto di fare ciò/dovevano aspettarselo/è un segno di dio(il minidio pontifesso ovviamente, non quello Cristiano) per condannarli ” e potrebbe anche dire altro ma io non oso affermarlo onde evitare che gli venga davvero l ispirazione di scrivere cose che gli garantirebbero un posto nell inferno che tanto a pontifex piace citare.

 

RIP Tom Bridegroom , 22 aprile 1982 – 7 maggio 2011

UPDATE 5/7/2012

per non so quale motivo, il signor bruno volpe, colmo di ira funesta racchiusa nelle espressioni più becere e rozze di cui si fa portatore ,  che farebbero impallidire gli scaricatori di porto , attacca appassionatamente il compagno di vita del defunto lucio dalla, GONGOLANDO, si avete capito bene, GONGOLANDO , del fatto che a lui non sia spettato niente nell eredità (si parla al di là dei soldi, in ogni caso).

fermo considerando che la storia di Dalla e del suo compagno è diversa da quella del ragazzo del video, non è molto diversa la questione “eredità” , che rappresenta i diritti di base di una coppia.

ma brunello dimostra, nella sua disonestà intellettuale e personale, di appoggiare anche quello che è successo a Tom e Shane. perchè a brunello caro non basta offendere le persone in vita, così come non gli basta denigrare i defunti sputando sulla loro tomba. lui va oltre: gongola sulla sofferenza di chi era vicino al defunto, gongola se questi ultimi soffrono o hanno subìto delle ingustizie (perchè legalmente lo sono, e non c è avvocato b.v  di murat che tenga) che calpestano la loro vita passata assieme.

il tutto perchè omosessuali, o coppie di fatto.

vedete, bruno volpe il suo odio non lo manifesta solo sui vivi, ma anche sui morti e sui parenti dei morti. e il tutto sulla base dell orientamento sessuale.

quando una persona è malata di odio, come in questo caso, non è difficile accorgersene.

bruno volpe negli anni ha questo problema che peggiora, continuamente. l odio, virulento come non mai negli ultimi tempi lo attanaglia e lo tiene legato a sè come una morsa di filo spinato, che danneggia lui, e chiunque tenti di liberarlo.

non dico che bruno volpe sia psicologicamente omofobo. al massimo posso dire che lo è a livello sociale (visto che l omofobia psicologica si può attribuire in seguito a determinate analisi). certamente, bruno volpe è affetto da un odio viscerale, una sorta di tenia del dolore che si è radicata in lui e che non vuole andarsene (forse anche perchè LUI non vuole che questa se ne vada).

quel che è peggio è che ormai quest odio è parte integrale ormai di volpe, al punto che quest ultimo si grogiola in esso , esalta il suo odio e lo manifesta con orgoglio e arroganza.

è una cosa estremamente triste. soprattutto perchè volpe, pur di manifestare il suo odio, non si ferma dinnazi a nulla, nemmeno alla morte.

e solo la westboro baptist church( scomunicata e identificata come “gruppo d odio”) arriva a tanto. esclusi alcuni gruppi fondamentalisti islamici e altri fascisti.

compagnie sicuramente adatte a un soggetto come bruno volpe, ora come ora. forse, farà sempre in tempo a cambiare.

l odio del resto, seguendo i suoi “detti baresi”, non porterà mai la persona a “morire nella propria casa”. e di odio, bruno volpe, ne ha dato tanto, ma davvero tanto. sarà dura trovare un luccichio di bontà, quando dovrà rendere del suo comportamento, del quale risponderà come tutti gli altri.