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Provita contro la Gaystapo per la santità del matrimonio

Quanta cristianofobia è diffusa nel mondo! Il pensiero unico sta attaccando tutti i capisaldi morali dei cristiani per piegarli alle voglie e ai capricci di qualunque lobby, specialmente quella gay. Da quando sposarsi viene considerato un diritto umano, è diventato pericoloso per i cristiani credere nella santità del matrimonio. Ormai siamo alla persecuzione. L’ultimo caso è stato scoperto da Provita Onlus, che ha diffuso la notizia (qui a destra) che un povero albergatore cristiano è stato multato dalla “Gestapo gay” (la Gaystapo appunto!) con cifre pazzesche per aver semplicemente manifestato quello che Dio ha detto nella Bibbia sugli omosessuali.
A Paxton in Illinois c’è un grazioso bed & breakfast chiamato TimberCreek (la costruzione rossa nella foto) che ospita cerimonie di ogni tipo. La famiglia di Jim Walder che possiede questo immobile è stata contattata nel 2011 perché Todd e Mark Wathen, una coppia gay, volevano riunire le rispettive famiglie e gli amici per una cerimonia civile di unione. I proprietari han detto semplicemente no, e così sono stati denunciati e la commissione giudicante era composta da militanti lgbt perciò ora devono pagare una multa salatissima. Tutto così semplice e terribile. O no? Un po’ troppo semplice. Vediamo come sono andate davvero le cose, invece di bere l’ennesima notizia falsa di Provita Onlus. Continua a leggere

Pontifex e Uccr legittimano la pedofilia e l’incesto?

Il sito non secolarizzato Pontifex forse a corto di argomenti trova utile copiare un articolo dal titolo “Perché accettare le nozze gay e non incesto e pederastia?”: un imbarazzante post pubblicato da tempo nel blog fondamentalista di Uccr.

Pontifex e Uccr si rifanno ad un articolo del sito “LifeSiteNews (sito di un gruppo tradizionalista cattolico del Canada) e si domandano se la «mentalità omosessuale deve spingerci ad accettare anche la pedofilia e l’incesto?».
La domanda – a prima vista – potrebbe sembrare ironica ed ingenua (infatti i più rideranno) ma merita una risposta: ovviamente se fossero veramente razionali avrebbero trovato la risposta da sé.

Riguardo l’incesto, per i due blog cattolici «Se infatti basta avere una relazione romantica, basata sul consenso reciproco, per essere riconosciuti come coppia da parte dello Stato, con che diritto si dice “si” a due omosessuali e “no” ad un padre e ad un figlio (maggiorenne o minorenne) che intendono veder riconosciuta la loro relazione romantica-sessuale, godendo dei conseguenti privilegi? Riconoscere la relazione omosessuale e non quella tra padre/madre e figlio/figlia non è forse discriminazione?».

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I cattolici fondamentalisti di UCCR legittimano la pedofilia e l’incesto?

Nel giorno dei funerali del cardinale Martini, il blog fondamentalista cattolico uccrociato continua ad ignorare – forse a causa delle sue posizioni progressiste – la morte dell’illustre biblista e delizia i suoi lettori con un delizioso articolo dal titolo Perché accettare le nozze gay e non incesto e pederastia?.
Gli uccrociati (ossia neo-crociati contro i diritti civili) sono un blog di cristiani cattolici sedicenti “razionali”.

Per la loro “uccretinata” si rifanno ad un articolo del sito “LifeSiteNews (sito di un gruppo tradizionalista cattolico del Canada) e si domandano se la «mentalità omosessuale deve spingerci ad accettare anche la pedofilia e l’incesto?».
La domanda – a prima vista – potrebbe sembrare ironica ed ingenua (infatti i più rideranno) ma merita una risposta: ovviamente se fossero veramente razionali avrebbero trovato la risposta da sé.

Riguardo l’incesto, per gli uccrociati «Se infatti basta avere una relazione romantica, basata sul consenso reciproco, per essere riconosciuti come coppia da parte dello Stato, con che diritto si dice “si” a due omosessuali e “no” ad un padre e ad un figlio (maggiorenne o minorenne) che intendono veder riconosciuta la loro relazione romantica-sessuale, godendo dei conseguenti privilegi? Riconoscere la relazione omosessuale e non quella tra padre/madre e figlio/figlia non è forse discriminazione?».

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