Un argomento che ha tenuto banco, non solo su Pontifex, è come evitare il contagio dell’AIDS. Metodo osteggiato da tutti gli pseudocattolici, Pontifex in testa. Tanta disinformazione è stata fatta. Specie dai nostri pontifeSSi
Nel post del 01 dicembre, Volpastren, senza una statistica e senza un riferimento che sia uno, afferma che
Ora, di malattia non bastava la loro [come al solito parla dell’omosessualità come malattia nda], ci si mette pure l’Aids, generata nella maggior parte dei casi, dai loro desideri scomposti e devianti.
Mentre nel post del 02 dicembre Volpastren sostiene che non solo i rapporti omosessuali generano l’AIDS, ma anche che se tale malattia derivasse da un rapporto omosex sarebbe una giusta punizione. Concetto ripreso in precedenza in un post del 22 novembre ed in un post del 23 novembre.
Nel post del 07 dicembre, Julio Loredo (che non so chi sia alla faccia della lotta all’anonimato propugnata dai PontifeSSi), sostiene:
studi pubblicati di recente mostrano come l’incidenza dell’AIDS in Europa sia 80 volte superiore (proprio così: ottanta) fra gli omosessuali piuttosto che fra gli eterosessuali.
In perfetto stile pontifeSSo, tuttavia, in nessuno dei post citati non un link, non una citazione biografica, niente di niente: se mi presentassi con una tesi di laurea senza bibliografia sarei preso a pedate nel didietro senza tanti scrupoli e difficilmente potrei ripresentarmi senza vergognarmi. Nessuno strafottutissimo link, solo perché non esistono ricerche che confermino le assurdità omofobe e volgari che scrivono su Pontifex.
In tutto ciò non si parla di preservativi. E quando se ne parla si rischia di identificarli come il male assoluto. Checché ne dica Pontifex and Ratzinger, il profilattico è il miglior sistema per evitare i contagi di AIDS nei rapporti a rischio, cioè quelli saltuari (indipendentmente che siano essi etero od omosessuali).
Non c’è nessuna statistica ufficiale che permetta di identificare i gay come untori dell’AIDS, altrimenti lor signori sono pregati di citarla, di pubblicarla in integrale e per sintesi. Nè c’è dimostrazione che questa malattia sia da considerarsi come una punizione divina (ricordo sempre che se fosse vero, varrebbe anche per Barcellona Pozzo di Gotto. Anche se Volpastren fa finta di niente).
E, dato che mi sono rotto le scatole di questa volgare disinformazione, chiunque si schieri contro l’utilizzo del preservativo da oggi in poi lo considererò come oggettivamente responsablie morale di ogni singolo contagio dell’AIDS e di ogni malattia sessualmente trasmissibile. Che vi piaccia o meno.
Ma tanto so già che Volpastren se ne strafotte: non dà spiegazioni sul fatto se sia lui o meno lo stalker di Murat, figurarsi il resto. Peraltro: strano vero che i messaggi vengano censurati solo quando sono visibili nel box degli ultimi messaggi e contestualmente richiamano troppo esplicitamente alla questione?