Breivik sano di mente e colpevole. Che ne dicono i Pontifessi?

 Breivik, l’attentatore che ha compiuto la strage di Utoya, è stato condannato a 21 anni di galera. La cosa mi fa riflettere.

 Per esempio rifletto sul fatto che i nostri dirimpettai pontifessi – e non solo – avevano subito stabilito che Breivik fosse un musulmano, salvo poi scoprire che era un fondamentalista cristiano (1, 2, 3).

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Certificazioni Fusi Pecci, e la tua religione avrà una marcia in più!

Il principio è sempre lo stesso, ed è sintetizzabile così: “Si, ok, ok. Anche qualche altra religione ha il diritto di esistere. E che non si dica che vogliamo giocare ad assopigliatutto. Ma sia ben chiaro che i più fighi siamo noi, e che solo noi possiamo dire ‘Tu si, tu no’. Noi siamo i mejo, cattolicesimo alè alè”.

E questo è il concetto di base dell’intervista odierna a Monsignor Fusi Pecci. Continua a leggere

Ponty Riot [Aggiornato]

Buongiorno a tutti.

L’attività sul sitarello non secolarizzato sta lentamente tornando ai suoi consueti ritmi anche se, per il momento, procede “al piccolo trotto”. Qualche rantolo a là Borghezio contro gli immigrati, qualche attacco contro ministri del governo Monti presi a random… Piccolezze insomma, siamo ancora lontani dagli standar pontifeSSi. Unico pezzo degno di nota l’ormai classica “Intervista all’Emerito” di ieri (leggasi esercizio di onanismo intellettuale reciproco) in cui il Volpastro e Mons. Pierro si scoprono d’accordo, buttacaso, su quanto segue: Continua a leggere

Il blog non secolarizzato Pontifex ignora le sentenze ed anche i re

Il famoso blog Pontifex offre un articolo dal titolo “Emanuele Filiberto e i gay: ennesima prova del valore negativo del termine“.
Questi sono i fatti. In Francia è stato pubblicato un libro di storia particolare – Dictionnaire des Chefs d’Etat homosexuels ou bisexuels – che elenca i capi di stato omosessuali o bisessuali. In questo libro viene incluso anche il “Re di maggio” Umberto II, nonno dell’attuale Emanuele Filiberto e monarca del nostro Paese per il brevissimo periodo di 36 giorni, dal 9 maggio al 18 giugno del 1946. Con la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno 1946 ed in base alle XIII disposizione transitoria della Costituzione, Umberto II esiliò in Portogallo.
Ci sono sempre state delle voci riguardo la presunta bisessualità di Umberto II ed anche nella recente fiction Rai Maria José – L’ultima regina sulla moglie di Umberto II, la regina Maria José del Belgio, ci sono degli accenni a riguardo. Nel libro pubblicato in Francia si parla di una presunta relazione tra Umberto II ed il regista Luchino Visconti.
L’inserimento del nonno Umberto II tra i capi di stato omosessuali o bisessuali non è piaciuto al nipote Emanuele Filiberto che ha dichiarato guerra a Béziers H&O, l’editore del volume di prossima ristampa in Francia e nei paesi francofoni.

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Ennesima uccretina di uccr: anoressiche, obesi e calvi discriminati più degli omosessuali

Il blog cristiano-cattolico uccrociato di Uccr offre un interessante articolo dal titolo Il giovane gay ammette: «nessun attacco omofobo, mi sono fatto male da solo»“.

Questi i fatti riportati dall’articolo. Il giovane omosessuale americano Joseph Baken aveva detto di essere stato vittima di un’aggressione a sfondo omosessuale: pochi giorni dopo il giovane ha ammesso di essersi fatto male da solo rendendosi colpevole – per i nostri uccrociati – «di aver perpetrato una truffa».
La truffa in questo caso c’entra come i cavoli a merenda: per il nostro codice penale la truffa avviene quando una persona «con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno».
In questo caso si può parlare al massimo di “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” ossia quando un privato «attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità».

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Piccolo spazio pubblicità

Buongiorno a tutti.

Da diversi giorni, come sicuramente avrete notato, l’attività sul sito PontifeSSo è ridotta al minimo sindacale. Aggiornamento della rubrica sui santi e poco altro.

A cosa è dovuta questa improvvisa battuta d’arresto nella crociata mediatica PontifeSSa contro tutto e tutti?

Crisi creativa? Inerzia dovuta alla canicola estiva? Ferie d’Agosto? Oppure lo staff (eh sì, cari miei pontimostri, “staff” si scrive proprio con due effe) di Pontifex ha deciso di rimanere buono e tranquilllo, mimetizzandosi tra muschi & licheni, nel (vano) tentativo di far dimenticare in fretta le figuracce delle ultime settimane (l’attacco alla Rai per le spese delle dirette alle Olimpiadi, il “linciaggio” della Pellegrini, le vicende dei commenti di Carlo Di Pietro qui su Pontilex e la fugace epifania di T. Di Girolamo)? Non c’è dato sapere.

Al contrario qui su Pontilex, l’attività non si è mai arrestata e, grazie ai potenti mezzi messi a nostra disposizione dalla lobby ateomossesualistamassonica, siamo in grado di anticiparvi una ghiotta novità sul nostro sito non secolarizzato preferito!

A partire dai prossimi mesi, basta con le figuracce per gli annunci commerciali in palese contrasto con quanto si legge sugli articoli del sitarello PontifeSSo (tutta colpa di quei satanici di Google, ovviamente)! D’ora in poi anche la pubblicità su Pontifex sarà rigorosamente tradizionalista ed in linea con il Magistero!

Quindi, senza ulterirori indugi, ecco a voi la prima réclame PontifeSSa: Continua a leggere

Per gli uccrociati “Il Fatto Quotidiano” riceve finanziamenti pubblici: un po’ di chiarezza sulla questione.

Gli uccrociati devono essere un po’ in crisi di argomenti.
Nonostante in questi giorni non manchino gli argomenti di cui poter parlare riguardanti la Chiesa (dal rinvio a giudizio dei “corvi” in Vaticano all’annuncio di Hollande di voler introdurre il matrimonio omosessuale in Francia entro il 2013), gli uccrociati pubblicano una uccretinata dal titolo L’ipocrisia de “Il Fatto Quotidiano”: chiesto il primo finanziamento pubblico riesumando un articolo di Libero del 7 luglio riguardante un presunto (e infondato) finanziamento pubblico a Il Fatto Quotidiano.

Questi i fatti. Il giornale di Marco Travaglio ed Antonio Padellaro avrebbe richiesto l’accesso ad uno sgravio fiscale del 10% sulla carta acquistata ed utilizzata in base alla legge 220/2010.
Questo è stato il pretesto – da parte di Libero, Tempi e più recentemente per i cattolici fanatici uccrociati – di accusare Il Fatto Quotidiano di ricevere finanziamenti pubblici in contrapposizione alla scritta sotto la testata che afferma il contrario. È opportuno fare un po’ di chiarezza.

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Pussy Riot condannate a due anni: la posizione del mondo cattolico……e di Bruno Volpe e Uccr

È noto che il gruppo punk-rock delle Pussy Riot è stato condannato a due anni di reclusione per teppismo motivato da religioso.
Questi sono i fatti. Un gruppo di sei donne incappucciate si è introdotto – senza che ci fosse nessuna funzione religiosa – nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca intonando questi versi:
«Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! caccia Putin, caccia Putin! Sottana nera, spalline dorate. Tutti i parrocchiani strisciano inchinandosi. Il fantasma della libertà è nel cielo. Gli omosessuali vengono mandati in Siberia in catene. Il capo del Kgb è il più santo dei santi. Manda chi protesta in prigione. Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista. Inni in chiesa per leader marci, una crociata di nere limousine. Il prete viene oggi nella tua scuola. Vai in classe, portagli il denaro. Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio. La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. La Vergine Maria è con noi manifestanti. Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin. Caccia via Putin! caccia via Putin!»

L’esibizione è durata poco più di un minuto prima che i dipendenti della Chiesa riuscissero a far terminare la protesta: di seguito il video della performance delle artiste.

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Cattolici uccrociati: le unioni gay non sono stabili e quindi non serve legalizzarle. La Corte Costituzionale la pensa diversamente.

Il blog uccrociato ci delizia con un articolo dal titolo Nuovo studio: matrimoni gay più instabili e probabili al divorzio.

Il succo dell’articolo è molto semplice: le coppie omosessuali divorzierebbero più facilmente e quindi c’è il dubbio se varrebbe la pena regolamentare delle unioni che sono destinate a fallire. L’ipotesi non è da buttar via e vale la pena di essere approfondita.

Gli uccrociati riportano la notizia che – dopo l’approvazione del matrimonio omosessuale da parte dello stato di New York «gli impiegati nel business dei matrimoni della Grande Mela si sono lamentati per il flop rispetto alle aspettative». Gli uccrociati hanno spesso dato segnali tangibili di avere qualche problema di lettura e di analisi e credo che i sintomi stiano diventando sempre più preoccupanti.
Prima di tutto – tra i motivi per cui introdurre il matrimonio omosessuale – certamente non rientra la soddisfazione economica degli operatori nel settore dei matrimoni: i risvolti economici dell’introduzione dei matrimoni omosessuali – seppur da considerare – sono secondari ed ininfluenti.
Inoltre – aprendo il link di Agenza Radicale (strano che gli uccrociati condividano una notizia dei Radicali) a cui si riferisce Uccr – si legge qualcosa di diverso: si legge che «non è chiaro, infatti, quanti abbiano beneficiato dell’apertura newyorkese in parte perché le coppie che si sposano non sono tenute a specificare il proprio sesso» (mi sembra un po’ strano che non si debba specificare il sesso).
Sebbene Agenzia Radicale affermi che non sia facile sapere quante coppie abbiano beneficiato dell’apertura dello Stato di New York, secondo Ansa (che forse è un po’ più affidabile di Agenzia Radicale) in un anno sono state concesse 8.200 licenze matrimoniali omosessuali con un impatto economico di 259 milioni di dollari e lo stesso sindaco Michael Bloomberg ha affermato che «la parità nel matrimonio ci ha reso un città piu’ aperta e libera, e ci ha aiutato a creare posti di lavoro».
Francamente è molto strano che gli uccrociati condividano una notizia dei Radicali (per cui ovviamente non hanno molta simpatia) che presenta in maniera negativa gli effetti economici dell’introduzione del matrimonio omosessuale mentre ignorano la più accreditata Ansa che invece offre – con le stesse parole del sindaco Bloomberg – dei risvolti positivi anche dal punto di vista economico ed occupazionale.

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Macchietta Ufficiale N.° 2

Per decreto della redazione di Pontilex.org si decreta che: 

  • Essendo stati posti all’attenzione della redazione, in data 16 Termidoro (3 agosto) 2012,  2 (due) commenti da parte della misteriosa entità PontifeSSa conosciuta dalle maestranze come “T. Di Girolamo”;
  • Che detti commenti, a seguito dell’efficientissimo filtro antispam del sito Pontilex.org, finivano nella coda di moderazione e livi rimanevano in giacenza, senza essere modificati, cancellati né tantomeno censurati;
  • Che, in scaramantica data 17 Termidoro (4 agosto) 2012, la suddetta entità PontifeSSa, non vedendo postati i propri scritti, ricorreva alla strategia “Ce lo dico alla maestra” ed andava a frignare, per via internautica, dall’eminentissimo esperto di sfighe cosmiche/giornalista freelance/predicatore laico/qualsiasi altra cosa gli venga in mente Carlo Di Pietro, lamentandosi di inesistente censura;
  • Che, nella medesima data, il Prof./Commendator/Cavaliere/Megawebster Megagalattico inoltrava le puerili fregnacce della suddetta entità al purpureo & pipistrelloso Admin;
  • Che, in data 18 Termidoro (5 agosto) 2012, Admin inviava mail all’entità “T. Di Girolamo” invitandola a rivolgersi direttamente a lui per questioni riguardanti i commenti;
  • Che la suddetta mail rimaneva e rimane tuttora senza risposta;

                                            Tutto ciò visto, premesso e considerato:

La redazione tutta di Pontilex.org in primis coglie l’occasione per ricordare che sul sito Pontilex.org non si applica alcuna forma di censura né verso gli articoli né verso i commenti. Se un commento non viene pubblicato e finisce in coda di moderzione le cause possono essere:

–         attivazione del filtro antispam;

–         mancata approvazione del commento perché contiene unicamente insulti e/o improperi gratuiti all’indirizzo della redazione, degli articolisti o di singoli utenti;

–         mancata approvazione del commento perché proveniente da indirizzo mail falso e/o anonimizzato;

–         mancata approvazione del commento perché proveniente da utenti che, in seguito al proprio comportamento, hanno reso sgradita la propria presenza (a titolo d’esempio si veda il caso della Contessinah di Brerah).

In secundis la redazione di Pontilex.org invita il fantomatico & fantasmagorico Prof. (in cosa? Tamburologia batava? Antropologia birmana? Storia dell’arte ugro-finnica?) Tonino Di Girolamo a:

A)    uscire dall’iperuranio mondo delle idee in cui sembra occultare la propria eterea esistenza tra un articolo e l’altro e palesarsi tra noi (possibilmente in forma umana), se ha qualcosa da dire;

B)     non nascondersi dietro la dicitura “in nome e per conto di Pontifex.Roma” e il relativo indirizzo mail del sito PontifeSSo;

C)    in caso contrario, andarsene a quel pianeta.

Firmato

Ufficio Macchiette Ufficiali Pontilex.org