attraverso canali che non sto qui a spiegare e dettagliare ho ricevuto, per l’ennesima volta, accuse precise di “cattofobia”. Continua a leggere
Scoutismo for dummies
Oggi il nostro adorato sito PontifeSSo ci ha regalato un’altra delle sue perle rientranti nella categoria “Non so nulla dell’argomento di cui parlo, ma ne parlo lo stesso”.
Nell’articolo, a firma Alessandra Boga (la buonanima di Maurizio Mosca avrebbe commentato: “Chiiii???”), ci si scandalizza del fatto che, ohibò, le girl scouts inglesi avranno da oggi la possibilità di acquistare una divisa differente da quella delle loro compagne, disegnata appositamente dalla stilista di origine egiziano-palestinese Sarah Elenany. Continua a leggere
Oppsalá …Cidippino!
Un nostro utente, Continua a leggere
Bertoldo serviva a Volpastren da vivo … da morto, invece, indifferenza totale [AGGIORNATO]
Muore Monsignor Arduino Bertoldo ma nessuno su Pontifex se ne strafotte. Era buono solo per dire che le donne inducono in tentazione, versione poi smentita da Volpastren che recentemente condannò, finalmente, le violenze sulle donne in tutto e per tutto. Aspettiamo ancora, peraltro, faccia altrettanto anche nei confronti delle violenze verso i gay.
Nonostante questa recente quanto apparente diversità di vedute, l’ultima intervista a Bertoldo risulta essere del 29 marzo 2012. Proprio per questo apparente: nessuna smentita diretta, nessun commento diretto su quella diversità di opinioni.
Anche consultando l’account Twitter nessun messaggio di condoglianze, di dispiacere, di critica, nessun saluto insomma non essendo una morte su cui speculare, nisba. Indifferenza totale. Nonostante fosse di lunedì scorso, 2 aprile, l’invito a pregare per la vita di Bertoldo, niente. Non una parola di solidarietà.
E’ in questo che si vede come Volpastren & co. cercano con imperante ipocrisia la visibilità ed il tornaconto personale, non la diffusione del cattolicesimo. Finché Bertoldo era vivo e serviva a far parlare la stampa nazionale, bene. Ora è morto e non si merita nemmeno due parole di cordoglio.
EPIC FAIL VOLPASTREN.
AGGIORNAMENTO 05/05/2012
Come segnalato nei commenti hanno rimediato. Anzi ha rimediato di Pietro, perché Volpastren continua a non profferire parola sul tema. Preferisce l’intervista ad Albano.
E comunque i 20 milioni di lettori sono una balla colossale. Semmai 20 milioni di visualizzazioni ma non di lettori. Invito, quindi, Di Pietro a fornire le prove di simile pontifeSSeria. Anche perchè bella gentaglia sarebbe. Di 20 milioni un solo commento?
Segnalo poi una cosa strana: perché invertire la foto di Monsignor Bertoldo? Di seguito la foto “corretta” come appare altrove su internet. Nella foto appena sopra vedete come appare su Pontifex. Bah.
EPIC FAIL VOLPASTREN
Carletto fotocopia senza comprendere.
Quest’oggi il sito Pontifesso ci propone un lungo brano che Carletto dichiara di aver reperito “su un social network”. Curiosamente Google ci porta invece altrove: pare infatti che il brano citato dal Maldestro provenga da Yahoo Answers.
Ecco il disclaimer con cui il Geniale Webmaster esordisce:
Appello di un giovane omosessuale in cerca di redenzione e di guarigione, postato su un social network, in cui si evidenzia il forte stress psicologico che questi subisce a causa dell’ideologia omosessualista e dalla censura che il mondo gay vorrebbe applicale alla stampa, alla Chiesa ed alla medicina.
Il testo citato è il seguente:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20111004120806AAkynhM
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20111004104515AAGUYRx
Chissà se Fabrizio è a conoscenza del fatto che il suo scritto viene usato dagli amici Pontifessi. E chissà perchè gli amici Pontifessi si appropriano di questo testo senza citare la fonte reale e senza indicare dove leggere l’intera discussione. Chissà…
Breaking News: morto l’emerito pensionato Bertoldo.
http://www.umbria24.it/lutto-spento/91341.html
Fonti di informazione affidabili ci riportano il trapasso a miglior vita dell’emerito pensionato Bertoldo. Speriamo che non si tratti di un messaggio per il suo famoso intervistatore.
Una prece per il pover’uomo che finirà sicuramente in paradiso viste le vessazioni a cui era sottoposto dall’animatore del sito Pontifesso.
Oppsalá…genitori pontifeSSi!
Non sono mai stat@ propens@ a prendere sul serio i pontimostri, ma oggi ho deciso di fare uno strappo alla regola, Continua a leggere
il degno compare
Navigando qui e la, su e giu’ per la rete a caccia di curiosita’ e fenomeni da baraccone mi sono imbattuto in questo tristo figuro.

Lettera aperta a un omosessuale che vuole guarire dalla sua omosessualità
Pubblico questa lettera scritta da Gianni Geraci, gruppo cattolico il guado.
Carissimo,
ho saputo che la prossima settimana inizierai un ciclo di 19 incontri che, con un eufemismo usato dagli organizzatori «si propone di guarire le ferite e gli abusi che ti fanno vivere in maniera conflittuale la tua affettività», ma che in realtà ha come scopo quello di guarire la tua omosessualità. L’ho saputo dagli amici del circolo Arcigay Orlando di Brescia che, proprio in concomitanza con l’inizio di questo ciclo di incontri, hanno deciso di organizzare una manifestazione con uno slogan molto forte: «Non guarirete mai!».

Giulia e le sue bugie
Gli scritti di Giulia Tanel godono di un discreto credito all’interno di alcuni circoli “underground” di cattolici. Lei pubblica i suoi pensieri sul sito di Francesco Agnoli (chiamato anche l’Agnolotto): libertaepersona senza accento, mi raccomando. I suoi brani vengonopoi ripresi da altre testate del “calibro” di UCCR e Bastabugie tanto per citare un paio di nomi a caso. Non perdiamo di vista l’obiettivo principale (cioè il brano di Giulia), ma è utile delineare questo quadretto che ci aiuta a comprendere in quale ambiente si muove Giulia.
Ci piace immaginare Giulia come una giovane ragazza, diplomata nel 2008 a Rovereto ed ora impegnata nello studio della filosofia a Trento. Le immagini del suo profilo su Facebook confermano queste nostre impressioni. Curiosamente dal 2008, da quando ha cioè superato l’esame di maturità, ha iniziato a proporre i suoi pensieri attraverso al sito dell’Agnolotto. Continua a leggere