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Grandi Filibustier…. !

Perdersi è l’unico modo per trovare un posto che sia introvabile altrimenti tutti saprebbero dove trovarlo.

Capitan Barbossa

Ebbene oggi voglio parlare di qualcosa un po’ inusuale. D’obbligo dopo la recente, e si spera breve, scomparsa dei nostri coinquilini. Ebbene l’argomento di oggi saranno i testi non-ufficiali pirateschi, i moderni veda di ogni seguace del Grande Spaghetto nonché una delle più seguite serie di film degli ultimi tempi, secondo solo al Maghetto Londinese. Di che sto parlando? Ma ovvio: della mitica serie di Pirati dei Caraibi!

Questa serie ha avuto tutto ciò che ogni buon pastafariano può ammirare, non ultimi gli insegnamenti. Di mare, etici, del Codice della Fratellanza… Ma, per i neofiti, di cosa parla esattamente? Continua a leggere

Ci uniamo al coro… Brunello, dove sei?

Noi non sappiamo chi abbia lasciato gli anonimi commenti che leggete qui sopra all’interno del nostro blog non secolarizzato preferito. Sappiamo però che una domanda sorge spontanea: Brunello, dove sei? Che fine ha fatto Brunello nostro?

UPDATE: l’articolo è motivato dalle notizie apprese quest’oggi e relative alla situazione di Brunello nostro … Qui potete leggere maggiori dettagli, a partire dal commento di “antonio scialpi”.

http://pontilex.org/about/comment-page-1/#comment-16917

Zen e PontifeSSI

È più importante impedire ad un animale di soffrire, piuttosto che restare seduti a contemplare i mali dell’universo pregando in compagnia dei sacerdoti.

Siddharta Gautama

So che è sbagliato pubblicare articoli su oggetti la cui importanza è divenuta relativa per via dello scorrere del tempo (cioè in ritardo). Ma mi prudeva scrivere qualcosa in proposito in quanto amante dell’Oriente. Questo articolo PontifeSSo risale ai primi di Luglio, il 18 a essere precisi. E mi pare doveroso segnalarlo:

Anzitutto il caro Volpe inizia parlando di sette, nella sua solita intervista… a chi? Ma al neo-associato Introvigne!

La prima parte è di scarso interesse, tranne…:

“non dimenticate che l’appartenenza o affiliazione a queste sette costa, ha un alto indice di denaro da investire e sono molto abili costoro con campagne studiate a tavolino, a spillare soldi …

… a chi ci crede. Talvolta riescono anche carpire soldi dai giovani con la indegna promessa di posti di lavoro e qui siamo al fenomeno delinquenziale”.

Strano: sembra stia parlando di CL

Ma intento, dopo qualche domanda a tavolino ecco l’ennesima perla:

[…] in fondo il problema vero non é la offerta, quanto la domanda”.

Ossia?

“non ci sarebbe offerta, senza domanda. In sintesi, significa che molti vogliono, cercano e gradiscono le sette, corrono dietro e queste che ambiscono a fare denaro e non al benessere delle anime, ci stanno”.

Anche qui non mi sembra il massimo della coerenza data la loro mania per amuleti e libri-fuffa, che di certo non son mica gratis… Continua a leggere

Cosa dice il Corano (davvero) degli infedeli? (UPDATED: In risposta all’ipocrisia di Pontifex.Roma)

ATTENZIONE: Il presente articolo nasce nel 2011 in risposta ad un brano pubblicato dall’ormai defunto sito Pontifesso. Nel frattempo il tempo ha fatto il suo corso ed ha dissolto Pontifex.Roma. Risulta quindi difficile, ad anni di distanza, comprendere il significato dell’articolo ad un lettore occasionale. Aggiorniamo l’articolo modificandone leggermente il titolo ed inserendo un “cappello” introduttivo opera della stessa autrice del brano.

Ragazzi!!! Mi sembra che qui si sia persa la trebisonda!!!! Sarà il caso di fermarsi un attimo e tirare qualche somma di quel che succede.

Anni fa ho scritto un articolo in risposta a una mistificazione pontifessa in chiave estremista del Corano, libro per me, al pari della Bibbia, di un immenso valore storico-sociale e privo di qualsiasi verità religiosa-spirituale. Ho così riproposto le traduzioni il più possibili corrette (con fonti e citazioni) in modo da mostrare la malafede pontifessa. Non ho mai dato giudizi sul testo, sull’Islam o sul modus operandi dei suoi seguaci.

Anni dopo dei folli, inneggianti a una loro interpretazione violenta del Corano, hanno ucciso i giornalisti di un settimanale satirico a Parigi, cuore dell ‘Occidente, macchiatisi di “blasfemia” contro il profeta.

Il mio articolo quindi viene rispolverato dalle nebbie del passato e torna in primo piano grazie a estremisti difensori della cultura giudaico-cristiana occidentalistica che non lo leggono (altrimenti avrebbero compreso il contesto in cui era stato scritto), ma si sentono in diritto di sparare insulti pregiudizievoli verso me, il blog, gli altri utenti, l’Islam, gli stranieri e via dicendo.

Questo scatena un botta-e-risposta molto poco educato da entrambe le parti, che sfocia in dichiarazioni hitleriane di alcuni contro gli stranieri, in insulti personali, ilazioni varie ed eventuali, e post erotici del tutto fuori luogo.

In tutto questo espongo il mio pensiero su Islam & co:
ritengo OGNI religione pericolosa, tutte allo stesso modo. Come atea, non do ragione a nessuna: dicono tutte idiozie in nome delle quali cercano di controllare, se non distruggere, qualsiasi altra credenza, idealogia e libertà.

Cosa differenza, per esempio, l’Islam dal Cristianesimo?
La storia. L’Islam è più recente: Maometto visse a cavallo del 600 d.C.
Mi viene spontaneo chiedere: cosa faceva il cristianesimo nel 1400?! Più o meno lo stesso che fa oggi l’Islam (massacri, guerre ecc…), solo che i mezzi erano diversi… non c’erano bombe, mitra e mezzi di informazione che mostrassero al mondo le efferatezze. Non era meno violento: lo si sapeva meno.

Ma mettiamo le cose in chiaro: sono solo una minoranza i violenti e i maniaci. Nel mondo esistono più di un miliardo di musulmani, ma noi siamo ancora qui. Vuol dire che questo miliardo di individui non ha imbracciato le armi, non ha imbottito di esplosivo delle auto, ma è rimasto a casa, a lavorare, amare la propria famiglia e a cercare di lottare contro l’odio dilagante, da entrambe le parti.
E parlo con cognizione di causa: ho lavorato per anni in paesi islamici.

Non ho quindi intenzione di dar retta ai pochi folli xenofobi che bazzicano qui in questi giorni: sono un NULLA rispetto al resto del mondo e diventeranno NULLA tra pochi anni, retaggi di un passato un po’ imbarazzante di cui parleremo al bar.

Vorrei che smetteste un po’ tutti di dar loro retta: non sono dialoghi costruttivi o interessanti, ma danno una brutta immagine del nostro blog.

Ho letto l’articolo di Pontifex sui passi del Corano e, per pura sfiducia nella buona fede pontifessa, sono andata a prendere il mio Corano (edizione M&M, 2005, in italiano) e ho dato una controllata.

Diciamo innanzi tutto che il “mio” Corano non usa i termini riportati da Pontifex. Ho così controllato on-line da dove abbiano preso le citazioni delle Sura e le ho viste solo in siti anti-islamici… ho controllato allora il sito www.corano.it e ho trovato i versetti che compaiono anche nel mio libro… insomma, in soldoni: pare che la fonte usata dai pontifessi per il proprio articolo abbia modificato VOLUTAMENTE alcune parole per dar loro un significato molto più minaccioso e dispregiativo di quello che è in realtà. Ne hanno anche tagliati interi pezzi, stravolgendone il significato originario.

In ROSSO le citazioni pontifesse (o le interpretazioni pontifesse di passi), in BLU quelle dal sito ufficiale del Corano in Italia, in VERDE le parole modificate.

-“O voi che credete! Non abbiate amici tra gli Ebrei ed i Cristiani [Sura 5,51]”

L’originale: “O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti.”

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evoluzione

La creazione dell’uomo (parte I di IV)

La creazione dell’uomo

evoluzioneTutte le tappe più importanti dell’evoluzione umana si sono probabilmente svolte nell’Africa orientale a non più di 800km dal punto in cui l’Equatore attraversa il continente.

  • Circa 6 milioni di anni fa, una popolazione di scimmie antropomorfe africane si è divisa in due specie distinte. Una di queste specie avrebbe portato, attraverso numerose specie intermedia, all’uomo; l’latra avrebbe portato, con un diverso insieme di specie intermedie, agli attuali scimpanzé
  • Più du 4 milioni di anni fa una delle specie nella linea evolutiva dell’uomo ha cominciato ad assumere per la maggor parte del tempo la postura bipede. La stazione eretta sembra aver messo in moto una tenendenza evolutiva profonda. Questa nuova specie ha potuto usare le mani in modo nuovo, per manipolare oggetti, ad esempio, o per scagliare pietre ai predatori e tenerli lontani; ha potuto guardare al di sopra della bassa boscaglia e emditare su ciò che vedeva. Nessuno sa con certezza che cosa abbia dato origine al cervello enoermemente più grande nelle specie che portano all’uomo, ma l’andatura bipede può essere stata un fattore chiave. Questa transizione verso una disposizione verticale dell’asse corporeo è risultata così importante da indurre i paleoantropologi  a inserire queste scimmie antropomorfe in una categoria tassonomica distinta. Nel sistema di nomeclatura usato per definire le specie le antropomorfe che hanno postura eretta sono inseritenel genere Australopithecus.
  • Circa 2 milioni di anni fa una specie bipede con il cervello particolarmente grande ha incominciato a modificare oggetti naturali per usarli come strumenti. I membri di questa specie battevano i ciottoli uno contro l’altro per scheggiarli, in modo da ottenere bordi taglienti e usarli poi per macellare gli animali uccisi da altri carnivori; usavano inoltre le ossa come martelli e incudini per rompere altre ossa. La transizione verso la produzione Australopithecus afarensisdi strumenti rappresenta u’altra pietra miliare nella nostra storia. Questa specie è la prima ad aver meritato il nome generico Homo
  • Infine, All’incirca tra 100 000 e 200 000 anni fa è comparso un nuovo gruippo all’interno del genere Homo. Si tratta di una forma diversa da quelle di ogni altro gruppo di ominidi precedente, con una struttura meno massiccia, più mobile e con una flessibilità nelle capacità cognitive fino a quel momento sconosciuta. Da questo gruppo discendiamo tutti noi.

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Due rapide segnalazioni due.

Giusto poche righe per indirizzare la vostra attenzione verso il blog di Mazzetta, il quale dedica molto spazio e molte attenzioni a tutte le scomposte e volgari reazioni dei “cattolici” (notare, non della Chiesa, dei presunti cattolici) ai crimini di Breivik.

http://mazzetta.splinder.com/post/25298396/breivik-come-hamas-con-il-cristianesimo-non-centra

Dal mare di Internet riportiamo una complessa ma interessante iniziativa:

http://pastebin.com/DktSNbme

Se vi serve aiuto per ottenere copia del documento originale di Breivik, potete chiedere a me.

Metto a vostra disposizione, su richiesta, il tomo di 1500 pagine (a scelta, in formato PDF o DOCX), il diario degli ultimi 80 giorni dedicati alle ultime fasi di preparazione dei due attentati, il video realizzato da Breivik per veicolare i messaggi del suo “lavoro” (circa 35 Mb).

Privoxy: come difendere la propria privacy online.

Capita ormai sempre più spesso di sentir parlare (anzi, sparlare) di privacy e di Internet. Abbiamo letto i recenti tuoni indirizzati dagli amici Pontifessi nei confronti di chi propone contenuti su Internet nascondendosi dietro un dannoso (nella mente dei Pontifessi) anonimato. Purtroppo però l’esperienza quotidiana ci insegna che Internet è un mondo nuovo, un mondo con regole diverse da quelle a cui siamo abituati. E la dimostrazione la forniscono proprio gli amici Pontifessi quando lamentano invasioni nella loro privacy e nella loro vita privata.

Il sito Pontifesso con i suoi innumerevoli banner ci fornisce un ottimo esempio di quanto sia complesso e -per molti versi- sconosciuto il mondo di Internet. Molti di voi avranno sentito parlare di “pubblicità contestuale”: cosa significa questa locuzione cacofonica? Semplice: proporre all’utente finale pubblicità “mirata”, basandosi sui suoi gusti, sulla sua esperienza, sulle pagine che ha frequentato, sui link che ha cliccato, sui siti attraverso i quali ha effettuato acquisti oltre che sul contenuto della pagina specifica visitata. Continua a leggere

Siamo famosi… Quasi. :-)

Riceviamo e pubblichiamo. Ringraziamo per la stima e la fiducia accordataci… Ci limitiamo ad osservare che non abbiamo responsabili per il marketing. Si tratta sicuramente di una grande mancanza da parte nostra. Qualche volontario? 🙂

Non rispondiamo alla mail e facciamo notare che Google ha correttamente identificato il messaggio come semplice “spam”, forse illuminato dal fatto che noi mai abbiamo scritto a questa “agenzia di comunicazione” (rendendo ridicolo il “re:” che compare nel titolo) 😆