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Un Paese di santi ma non di poeti e navigatori: la Slovacchia avrà la sua croce (ma solo sulle monete da due euro).

Alla fine gli slovacchi (ma alla fine tutti gli Europei) avranno la loro croce: sulle monete da due euro per commemorare il 1.150/o anniversario della cristianizzazione della terra slovacca ci sarà l’effige dei santi Cirillo e Metodio con l’aureola e la croce.
Proprio per la presenza dei due santi c’era stato un lungo braccio di ferro con la Commissione europea che, a seguito alle proteste di alcuni Stati membri, aveva chiesto di rimuovere i simboli religiosi: per questo motivo la moneta sarà messa in circolazione a luglio con due mesi di ritardo rispetto al previsto.
La contrapposizione avvenuta tra l’Europa e la Banca nazionale slovacca per la presenza dei due santi sulla moneta commemorativa è solo l’ultima di una serie di discussioni sul ruolo della religione all’interno dell’Unione Europea.
Come riporta il New York Times, Stanislav Zvolensky, l’arcivescovo cattolico di Bratislava, era terrorizzato quando, tre anni fa, era stato invitato a Bruxelles per discutere di misure contro l’Unione europea e si stupiva addirittura che gli era stato permesso di indossare il suo crocifisso.
La pace si è interrotta l’anno scorso quando la Commissione europea aveva chiesto alla Slovacchia di rimuovere l’effige dei due santi dalle monete commemorative da due euro: c’è da aggiungere che sarebbe stato difficile la rimozione dei due santi perché la rievocazione riguardava proprio l’arrivo dei monaci bizantini Cirillo e Metodio in Slovacchia 1.150 anni fa per cristianizzare la regione. Continua a leggere

Revival pontifeSSo in Parlamento

Buongiorno a tutti.

Uno dei cliché di maggior successo ai tempi d’oro del sitarello PontifeSSo erano le sparate del Volpastro contro l’Unione Europea “dominata dai Massoni”, la Moneta Unica, il Gruppo Bildenberg ed ovviamente il signoraggio bancario, vera e propria arma di distrazione di massa di Brunello nostro.

Tempi ormai lontani e che probabilmente non torneranno mai più, ma un’anima buona (anzi forse sarebbe il caso di dire un’anima bella) ha avuto pietà di noi e si è prodigata a nostra insaputa affinché non sentissimo nostalgia dei giorni (non secolarizzati) che furono.

Questo qualcuno, che a mio modesto giudizio ben meriterebbe il titolo onorifico di PontifeSSo Ad Honorem, è l’Onorevole Carlo Sibilia, parlamentare del M5S alla Camera che lo scorso martedì (21 maggio) si è esibito in un discorso rivolto al Presidente del Consiglio Letta in cui avvisava l’italico popolo (anzi la ggente) dei pericoli del sedicente signoraggio bancario. Continua a leggere

Breaking News! Dopo Israele anche PontifeSS ricorre alle bombe al panzanio

Buongiorno a tutti.

Osserva attentamente questa fotografia scattata di nascosto e, se non sei un ateo massone del cxxxo, riconoscerai CHIARAMENTE il comandante occulto della occulta FGE che arringa le truppe (occulte pure quelle) pronte a partire per Atene!

I nostri più assidui lettori forse si ricorderanno di un articolo dedicato ad uno dei più folli deliri di Patrizia Stella, quello sulla Gendarmeria Europea quale “esercito segreto” dell’UE. Chi non se lo ricordasse o, più semplicemente, si fosse perso questa perla della saltuaria articolista PontifeSSa lo può trovare qui: http://pontilex.org/2012/05/il-delirio-della-stella-e-alle-stelle/ .

La medesima sciocchezza, mutatis mutandis, ci viene riproposta quest’oggi dai Pontifessi tramite uno dei loro leggendari copiaincolla “a cascata”: dal sito www.informarexresistere.fr a quelli di Agerecontra e da questi ai Pontizombies.

Passiamo alla disanima del pezzaccio dal titolo:

EUROGENDFOR L’ESERCITO PRIVATO DELLA UE È IN PROCINTO DI PARTIRE PER LA GRECIA Continua a leggere

Una rassicurazione per Barbara Palombelli: parrocchie, ospedali e centri di assistenza non pagheranno l’Imu

Si rassicuri pure Barbara Palombelli. Molti sono della sua stessa idea quando scrive su Il Foglio «sono in minoranza assoluta: penso che sacerdoti, suore e parrocchie e comunità sparse per tutto il paese non debbano pagare l’Imu». Neanche il più acceso anticlericale si sognerebbe di chiedere ad una parrocchia di quartiere di pagare l’oneroso tributo. Magari Barbara Palombelli dovrebbe specificare cosa intende per “comunità sparse per tutto il paese”: un termine tanto generico che potrebbe comprendere di tutto e di più.
La giornalista ad ogni modo non fa distinzioni e pensa che questa trattamento debba essere applicato anche per «i rabbini, gli imam, i monaci di tutte le religioni del mondo». Pur apprezzando la democraticità della giornalista bisogna stare attenti. Le religioni nel mondo sono veramente tante e c’è da giurare che all’inventiva del popolo italico non sfuggirebbe di inventare una nuova religione per “imu-nizzarsi” dal pagamento del tributo magari eleggendo a luogo di culto di una neo-religione una semplice abitazione privata.

Continua scrivendo che «tassare la carità e la spiritualità per investire in ostriche e cozze pelose mi sembra un’idea orrenda e piuttosto rozza» con l’ovvio riferimento agli scandali che hanno portato alle dimissioni della giunta Polverini. C’è solo da concordare con lei: tassare la carità e la spiritualità è orrendo. Infatti nessuno si sogna di far pagare l’Imu per un luogo di culto (laddove si può fare esercizio di spiritualità) o per un dormitorio della Caritas ma solo per quei beni immobili (tanti) da cui si ricava un profitto. Ovvio che poi tutti i cittadini onesti vorrebbero che questi nuovi tributi non vengano usati in “ostriche e cozze” o in altri cattivi usi della politica come – un esempio tra i tanti – il caso che riguarda l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi sotto inchiesta per appropriazione indebita di circa tredici milioni di euro dalle casse del partito provenienti dai rimborsi elettorali (quindi dalle tasse di tutti i contribuenti) proprio nel periodo in cui era segretario della Margherita Francesco Rutelli: ossia il marito della stessa Palombelli.

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L’arte del sofisma: picchiare la gente è segno di “civiltà”, difendere i diritti degli omosessuali è un crimine contro gli omosessuali. Quando il bianco diventa nero e il nero è fatto passare per bianco.

Pontifex ultimamente ci sta stupendo con il suo cattivo gusto più che mai. Dopo le penose considerazioni sul funerale di Sarah Scazzi (nel quale i farisei, invece di pensare alla morta, hanno badato a dettagli molto più “importanti” e “fondamentali” come il colore delle esequie e del sacerdote, la posizione del tabernacolo e sul fatto che in fondo anche la povera Sarah tanto “innocente” non era: poteva pensarci un poco prima  a farsi battezzare invece di rimanere una impenitente “eretica” senza Dio.), oggi si torna con grande “stile” ad una delle cose più amate dai pontifessi: i sofismi, l’arte di giocare con le parole fino al punto di rovesciare il loro significato, fino a quando non si può che affermare con certezza che “il bianco è nero, e il nero è bianco”. Continua a leggere