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Le beghe cilene di Bergoglio (che i media italiani ignorano) // Uptade: 18/1/2018 //

Chiamare porco chi si comporta come tale non è volgarità, è proprietà di linguaggio.

Antonio Gramsci

Buongiorno a tutti.

Nonostante si sia concluso da diversi giorni il viaggio del Papa a Cuba e negli Stati Uniti, non accennano a placarsi le sperticate papolatriche lodi che lo hanno accompagnato, specialmente per quanto riguarda la questione della fine dell’embargo statunitense contro l’isola caraibica: a sentire i giornalisti italiani sembra che oltre 50 anni di tensioni politiche e contrasti ideologici siano finite a tarallucci e vino tutto per merito di un paio di telefonate del Pontefice argentino. Continua a leggere

A proposito di preti, magistratura e Costanza Miriano (e di giornalismo fatto un po’ così…)

Buongiorno a tutti.

Come promesso nel mio precedente articolo su Mario Adinolfi, questa volta mi occuperò della nota “scrittrice” e giornalista di RAI3 Costanza Miriano. In particolare mi concentrerò sulle parole proferite dalla Miriano il 21 gennaio scorso, dopo le polemiche sulla partecipazione al convegno organizzato a Milano da associazioni cattoliche “a sostegno della famiglia” nel giorno 18 dello stesso mese (insomma la sfilata omofoba con tanto di uso illegittimo del logo EXPO 2015 per capirci). Parole che potete vedere riportate nell’immagine qui sotto. Continua a leggere

Chiesa e pedofilia: avanti a passo di gambero

Buongiorno a tutti.

Fra il dicembre del 2013 ed il febbraio del 2014 scrissi una serie di articoli sulla questione “Pedofilia & Clero”: nel primo evidenziai come le entusiastiche lodi tessute dai giornalisti italiani alla “riforma” (anzi alla “scelta rivoluzionaria” come venne chiamata) di Papa Francesco andassero fortemente ridimensionate giacché insieme al (presunto) cambiamento di rotta sulla questione della repressione della pedofilia ecclesiastica era stata introdotta anche una norma che sanzionava pesantemente chi divulgasse notizie, documenti od informazioni su “interessi fondamentali” della Chiesa; nel secondo esaminai i punti salienti dell’audizione del 16 Gennaio 2014 a Ginevra di Mons. Tomasi di fronte al Comitato di 18 membri della Commissione Onu per i diritti del bambino e le reazioni di Tempi e la Nuova Bussola Quotidiana alle critiche mosse al Vaticano; nel terzo invece riportai due articoli di Radio Spiedo sullo stesso argomento.

A distanza di un anno torno su questo argomento e debbo constatare che nulla è cambiato: toni trionfalistici da parte della stampa nazionale a fronte di nessuna novità rilevante. Vediamo brevemente il perché. Continua a leggere

Maggio: il “mensis horribilis” per gli ultras cattolici

Buongiorno a tutti.

Il mese di maggio che ci siamo da pochi giorni lasciati alle spalle è non è stato particolarmente propizio per i tradizionalisti di casa nostra.

Infatti, durante la mensilità appena trascorsa, solitamente già di suo dispensatrice di brutti ricordi per i cattonazi, sono avvenuti due fatti che, complice il grande spazio dedicato alla campagna elettorale per le elezioni europee ed i relativi risultati, poca risonanza hanno avuto sui media nazionali: la nuova bocciatura del Vaticano da parte di un organismo internazionale (il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura) ed il respingimento da parte della Commissione Europea della petizione “Uno di noi” promossa da diverse associazioni pro-life europee.

Se la copertura dei media mainstream ha latitato, così non è stato per le testate cattotalebane che hanno reagito nel loro solito modo ovvero inventando giustificazioni e/o alibi patetici quando non vere e proprie frescacce, ed i toni utilizzati sono stati appena un filino più pacati rispetto alle reazioni che sono seguite alla pubblicazione del rapporto ONU sulla pedofilia ed alla sentenza della Corte Costituzionale sulla Legge 40. Continua a leggere

Ancora a proposito di gente che cerca di negare l’evidenza…

Buongiorno a tutti.

In genere non amo ripetermi, ma tornerò ancora una volta sulla questione Rapporto Onu – pedofilia nella Chiesa. Nell’ultimo mio articolo sul tema, dopo aver brevemente passato in rivista quali sono le conclusioni esposte nel rapporto predisposte dal Comitato di 18 membri che lo scorso 16 gennaio a Ginevra ha presieduto un audizione pubblica sui chiarimenti che la Città del Vaticano avrebbe dovuto fornire in ottemperanza alle norme della Convenzione per la tutela dei diritti del fanciullo, avevo evidenziato come alcune “testate” cattoliche del web (in particolare Tempi e La Nuova Bussola Quotidiana) piuttosto che analizzare criticamente le critiche ricevute preferissero buttarla in caciara ed immaginare mirabolanti complotti orditi da non meglio specificate (ed ovviamente cattivissime) lobby.

Nello stesso solco si sono inseriti anche quelli di Radio Spiedo ahhheemmm scusate volevo dire Radio Spada mediante un paio di articoli a firma, rispettivamente, di Gianluca Di Pietro e di Carlo Di Pietro di cui ora farò una breve disanima.

Faccio però una piccola avvertenza preliminare: come mio solito cercherò di smontare le affermazioni dei due Di Pietro come un pizzico di ironia, ma in alcuni passaggi, visto quello che scrivono i due articolisti, non c’è proprio nulla da ridere.  Non ve ne vorrò quindi se durante la lettura di questo mio pezzo sentirete il bisogno di correre ar camerino (come dicono a Livorno) per sfogare improvvisi conati di vomito dopo aver posato gli occhi sulle “argomentazioni” dei radiospiedini. Continua a leggere

Rapporto Onu sulla pedofilia e Vaticano: molto vittimismo e nessuna autocritica

Buongiorno a tutti.

Agli inizi di dicembre scrissi un articolo (http://pontilex.org/2013/12/sulla-questione-della-pedofilia-nel-clero-bergoglio-fa-il-gioco-delle-tre-carte/) in cui feci notare come mentre era stato dato grandissimo risalto mediatico alla presunta “rivoluzione” di Bergoglio sulla delicatissima questione della gestione dei casi di pedofilia accaduti all’interno della  Chiesa Cattolica mediante la creazione di un’apposita commissione, annunciata in pompa magna dal Cardinal O’Malley, quasi nessun risalto era stato dato pochi giorni prima al netto rifiuto della Santa Sede di inviare un rapporto alla Commissione Onu per i diritti del bambino (sebbene ne fosse obbligata, come previsto da una Convenzione sottoscritta anche dal Vaticano) su detti casi di pedofilia e sulle contromisure adottate per rimediare agli stessi e prevenirli in futuro.

Nella stessa sede evidenziai anche come la tanto sbandierata “rivoluzione” fosse in realtà un contentino da dare in pasto ai media, dato che i provvedimenti promulgati dall’attuale Pontefice contenevano sì un inasprimento delle pene per chi commette abusi sessuali su minori, ma allo stesso tempo prevedevano un identico inasprimento per chi rivelava notizie e/o documenti su “interessi fondamentali” della Città del Vaticano. E, buttacaso, i casi di pedofilia rientrano proprio in quest’ultima categoria…

Da ultimo profetizzai che, se da un lato era stato estremamente facile intortare i media (specialmente quelli nostrani) con questo vero e proprio “gioco delle tre carte” volto più ad aumentare la popolarità di Bergoglio che a incidere sul problema dei preti pedofili, dall’altro sarebbe stato molto più difficile per i rappresentanti del Vaticano farla altrettanto franca di fronte ai membri della Commissione delle Nazione Unite e che i vari “defensores fidei” del web avrebbero colto la palla al balzo per parlare di “cattofobia”.

Una facile profezia che infatti si è avverata. Continua a leggere

Sulla questione della pedofilia nel clero Bergoglio fa il gioco delle tre carte

Buongiorno a tutti

Nella giornata di ieri (NDA: 5 dicembre 2013 per chi legge) il Cardinale Patrick O’Malley, Arcivescovo di Boston, ha annunciato  la costituzione, da parte dell’attuale Pontefice, di una commissione per la tutela dei minori. Secondo le prime indiscrezioni che trapelano dalla Città del Vaticano, questa commissione avrà il compito di consigliare il Pontefice nel decidere come contrastare il fenomeno della pedofilia all’interno del clero e fornire “protezione pastorale” alle vittime di abusi.

A seguito di questa notizia fra i fan di Papa Bergoglio si è subito parlato di “riforma coraggiosa” e di “rivoluzione”.

Ma è davvero così?

Non esattamente. Anzi si tratta dell’ennesimo specchietto per le allodole. Vediamo brevemente perché. Continua a leggere

Padre Groeschel: “Gli abusi sessuali del clero? Colpa degli adolescenti”

Questa volta la “sparata” viene dagli Usa.

In una recente intervista al National Catholic Register, Padre Benedetto Groeschel, dell’ordine tradizionalista dei Frati Francescani del Rinnovamento, ha detto – così come riporta The Huffington Post – che gli adolescenti – in alcuni casi di abusi sessuali – agiscono da seduttori nei confronti dei sacerdoti.

Sono passati circa dieci anni da quanto un’indagine condotta dal The Boston Globe sugli abusi sessuali nel clero ha portato alla luce uno scandalo scioccante che ha scosso le fondamenta della Chiesa cattolica negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Sebbene siano passati dieci anni le ferite dello scandalo degli abusi sessuali nel clero non si sono completamente rimarginate e proprio per questo i recenti commenti di Padre Groeschel sembrano ancora più sconcertanti.

In un’intervista al National Catholic Register postata questa settimana, è stato chiesto a Groeschel del suo lavoro con l’ordine tradizionalista dei Frati Francescani del Rinnovamento, un ordine che padre Benedetto ha fondato 25 anni fa. L’intervista ha preso una piega interessante, tuttavia, quando il direttore del National Catholic Register ha chiesto al religioso 78enne del suo lavoro con i responsabili di abusi sessuali.

Groeschel ha detto: «Le persone hanno nella loro mente l’immagine di uno psicopatico ma non è questo il caso. Supponiamo di avere un uomo che ha un esaurimento nervoso, e un ragazzo gli rivolge le sue attenzioni: in molti casi il ragazzo – di 14, 16, 18 anni – è il seduttore»..

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