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Maggio: il “mensis horribilis” per gli ultras cattolici

Buongiorno a tutti.

Il mese di maggio che ci siamo da pochi giorni lasciati alle spalle è non è stato particolarmente propizio per i tradizionalisti di casa nostra.

Infatti, durante la mensilità appena trascorsa, solitamente già di suo dispensatrice di brutti ricordi per i cattonazi, sono avvenuti due fatti che, complice il grande spazio dedicato alla campagna elettorale per le elezioni europee ed i relativi risultati, poca risonanza hanno avuto sui media nazionali: la nuova bocciatura del Vaticano da parte di un organismo internazionale (il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura) ed il respingimento da parte della Commissione Europea della petizione “Uno di noi” promossa da diverse associazioni pro-life europee.

Se la copertura dei media mainstream ha latitato, così non è stato per le testate cattotalebane che hanno reagito nel loro solito modo ovvero inventando giustificazioni e/o alibi patetici quando non vere e proprie frescacce, ed i toni utilizzati sono stati appena un filino più pacati rispetto alle reazioni che sono seguite alla pubblicazione del rapporto ONU sulla pedofilia ed alla sentenza della Corte Costituzionale sulla Legge 40. Continua a leggere

La pedofilia è un orientamento sessuale come l’omosessualità? Altra bufala in salsa cristiana.

American Psychiatric AssociationNel 1973 l’American psychiatric association (Apa) ha cancellato l’omosessualità dal suo elenco delle malattie mentali, il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders: una scelta che non è mai piaciuta al mondo cattolico che ancora continua a ripetere che è stata una decisione adottata per motivi non scientifici.
Nel vano tentativo di associare l’omosessualità alla pedofilia molte fonti riportano che l’Apa avrebbe deciso di classificare la pedofilia come “orientamento sessuale” eliminandola dal novero delle malattie così come era avvenuto per l’omosessualità nel 1973.
“Pedofilia, 50 anni fa era una ‘malattia’. Da quest’anno per gli psichiatri americani è un ‘orientamento sessuale'”: così titola Tempi in un articolo firmato da Benedetta Frigerio secondo cui «L’associazione degli psichiatri americani (Apa) ha scritto nel suo ultimo manuale che la pedofilia, “il desiderio sessuale verso i bambini è un orientamento” come gli altri». La giornalista aggiunge: «La decisione denunciata dall’Associazione della famiglia americana (Afa) va così a completare un lungo percorso di sdoganamento cominciato già negli anni Cinquanta». Continua a leggere

La Chiesa canonizza l’iPhone 5s: lo scrive la fonte di “Tempi”.

La notizia ha dell’incredibile. Il Vaticano e la Chiesa di Satana avrebbero firmato un patto di non aggressione: questo è quanto riporta il sito National Report secondo cui papa Francesco ed il suo alter-ego della Chiesa di Satana avrebbero siglato lo storico accordo.
La notizia avrebbe shockato gli osservatori internazionali: la Chiesa cattolica ha acconsentito di porre fine agli esorcismi mentre la Chiesa di Satana smetterebbe di compiere sacrifici umani.
Le notizie sconvolgenti riportate dal sito National Report non sono finite: la Chiesa avrebbe deciso addirittura di canonizzare addirittura l’iPhone 5s. «Giochiamo e ci mandiamo sms a vicenda come piccoli ragazzini a scuola»: racconta un membro della Congregazione per le cause dei santi.
Le notizie sembrano delle vere e proprio bufale ma c’è da credere che il sito sia affidabile se si considera che Benedetta Frigerio su Tempi, organo vicino al movimento ecclesiale cattolico Comunione e Liberazione, facendo sempre riferimento a National Report, titolaMaschi vestiti da femmine e femmine vestite da maschi”. Continua a leggere

Sentenza……non ti ho mai conosciuto, non ti ho mai Amato.

L'avvocato Gianfranco AmatoLo scrive senza usare mezze parole l’avvocato Gianfranco Amato sulla Nuova Bussola Quotidiana nel suo articolo “Quando una lobby è gay può ignorare il giudice?”: «A Londra l’impudente e sfacciata arroganza delle lobby omosessualiste riesce a superare i limiti della decenza. Ne è un esempio lampante l’ultima vicenda della réclame gay sui mezzi di trasporto pubblici». Questi i fatti così come descritti dall’avvocato: «Dai primi di ottobre, infatti, i celebri double-decker rossi girano per la città con una vistosa e provocatoria scritta sul fianco: “Some people are gay. Get over it!”, ovvero “Esistono gli omosessuali. Fattene una ragione!”. L’iniziativa, che di per sé rappresenterebbe già un’inutile quanto becera provocazione – ispirata dall’unico acido intento di recare offesa – è riuscita a rasentare la tracotanza, se si considera che il 22 marzo 2013 un giudice dell’Alta Corte, Mrs. Beverly Lang, nel caso Core Issues Trust v Transport for London, aveva statuito che quella pubblicità, ideata dalla nota organizzazione omosessualista Stonewall, violava il regolamento del Transport for London, l’ente che gestisce il trasporto pubblico londinese, in quanto “atta a causare una diffusa e grave offesa”». Nonostante questo, continua il presidente dei Giuristi per la vita «i cartelli sono stati tranquillamente esposti sugli autobus della capitale britannica, con la compiacente benevolenza – o meglio complicità – del Transport for London». Continua a leggere

“Tempi” di lotta al disegno di legge contro l’omofobia

Bisogna riconoscerlo: nella gara all’interno del mondo cattolico per contrastare il disegno di legge contro l’omofobia una posizione da leader la occupa Tempi, l’organo di informazione vicino al movimento ecclesiale di Comunione e liberazione.

L’11 settembre Emanuele Boffi ritorna sulla vicenda che ha visto protagonista Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell’Unione dei Giuristi Cattolici per titolare “Le associazioni Lgbt vogliono mettere il bavaglio a chi non la pensa come loro sulla legge anti omofobia”. Quale la “grave colpa” delle associazioni Lgbt? Lo spiega bene Emanuele Boffi: «Alcune associazioni lgbt hanno incontrato il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico (M5S), chiedendogli di presentare un’interrogazione che faccia “piena luce” su quanto accaduto durante la puntata del 20 agosto di Uno Mattina (RaiUno)». Insomma chiedere spiegazioni in Parlamento – ossia nel luogo simbolo della democrazia e del pluralismo – significherebbe “mettere il bavaglio” ed infatti sono molto chiare le idee di Emanuele Boffi: «Tutta questa vicenda non fa altro che confermare quanto andiamo scrivendo da tempo. E cioè che la legge sull’omofobia non mira a tutelare le persone omosessuali che vengono discriminate per le loro preferenze sessuali (lo ripeteremo di nuovo a rischio di apparire zelanti: se discriminazione c’è, essa va punita con gli strumenti di legge già esistenti), no, la norma Scalfarotto-Leone mira a mettere il bavaglio a persone come Cerrelli. Questo episodio ne è l’ennesima conferma». Resta da domandarsi se Boffi parlerebbe di “bavaglio” a proposito delle innumerevoli posizioni (il più delle volte con esposti ai tribunali) dell’assocazione Genitori Cattolici contro programmi come Le amiche del cuore, Basic Instinct, Darkman, Full Metal Jacket, Body of evidence, L’Amante, Luna di fiele, Io ballo da sola, Trono di spade. Continua a leggere

Matrimonio omosessuale: un predicatore laico ed un medico in pensione mettono “sotto accusa” gli psichiatri inglesi.

Su Tempi la giornalista Benedetta Frigerio – che sul suo profilo Twitter si definisce «cattolica bambina e ciellina» – dedica un articolo alle accuse mosse al Collegio nazionale degli psichiatri inglesi «per aver omesso dei dati durante le consultazioni sul matrimonio gay avvenute di recente fra i medici, il governo e la Chiesa anglicana». Ad accusare gli psichiatri inglesi è la Core Issues Trust che nell’articolo è definita come «organizzazione no-profit inglese di psichiatri, terapeuti e ministri». Dal loro stesso sito si legge che Core Issues Trust è «una missione non-profit cristiana per sostenere uomini e donne con problemi di omosessualità che volontariamente cercano il cambiamento di preferenze ed espressioni sessuali».
Core Issues Trust è affiliata alla Evangelical Alliance ed a Live in Christ e non supporta il matrimonio omosessuale perché ritiene «che la manifestazione sessuale al di fuori del matrimonio tra un uomo e una donna e la manifestazione genitale omosessuale non è la volontà di Dio per il suo popolo». Per questo motivo, come si legge nella loro Vision Statement, Core Issues Trust «cerca di fornire supporto per gli adulti danneggiati e feriti a livello relazionale e sessuale che cercano interezza e desiderano camminare in obbedienza al Vangelo di Cristo». Quindi, come scritto nella Core Values Statement, l’organizzazione ritiene che «un sano amore di sé basato su Cristo sia la base di una buona relazione con gli altri», giudica l’attività «che comprende l’impulso omosessuale, in entrambi gli uomini e le donne, come un impulso riparativo che mira a realizzare la totalità, che può essere coltivata in modo centrato su Cristo» ed inoltre è del parere che «la sufficienza della Parola di Dio, la comunione dei credenti ed il sostegno di terapisti professionali permettano all’individuo ferito relazionalmente e sessualmente rotto per trovare pienezza e compimento in Cristo». Continua a leggere

Il “taglia ed incolla” di Tempi: la nuova strategia per agitare lo “spauracchio” della pedofilia sui diritti degli omosessuali.

Su Tempi, la giornalista Benedetta Frigerio (felicemente «cattolica bambina e ciellina» così come si descrive sul suo profilo twitter) interviene su un documento predisposto dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) intitolato “Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. L’Unar è un ufficio dipendente dal ministero per le Pari Opportunità con la funzione di garantire l’effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso.
Il piano predisposta dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni nasce in seguito al programma promosso dal Consiglio d’Europa “Combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, per l’attuazione e l’implementazione della Raccomandazione del Comitato dei Ministri CM/REC (2010)5., al quale l’Unar ha aderito.
Già dal titolo dell’articolo, Tempi definisce tale documento come «La nuova strategia Lgbt per entrare nelle scuole, sui posti di lavoro, sul web» e ci offre l’analisi del progetto: «Abbiamo letto la raccomandazione europea accettata dal nostro ministero delle Pari opportunità. Si auspicano nuove norme su matrimonio, cambiamento di sesso e pedofilia». Vediamo cosa hanno letto.

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