Buongiorno a tutti.
Come tutti sappiamo il mandato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è ormai agli sgoccioli e molto presto dovrà essere scelto il suo successore. Nelle ultime settimane si sono fatte molte speculazioni su chi possa essere eletto alla più alta carica dello Stato e, fra i molti nomi tirati in ballo, è saltato fuori anche quello della radicale Emma Bonino cosa che ha suscitato fra i vari neocrociati da operetta del web viva preoccupazione unita a momenti di autentico delirio la cui massima espressione non è stata raggiunta da una certa nostra vecchia conoscenza del Quartiere Murat di Bari (a proposito, Brunello che ti è successo? Mica mi sarai diventato tiepidino? Guarda che poi il tuo mini-dio ti punisce,eh!) ma da un altro direttore, quello di Riscossa Cristiana, Paolo Deotto che non si è fatto sfuggire l’occasione di utilizzare le voci sulla candidatura della (ex) parlamentare radicale come cavallo di Troia per sparare le solite bordate cattotalebane sulla pratica dell’interruzione di gravidanza. Intenzione che si è tramutata in un vero e proprio “sbrocco” non appena Deotto ha proposto, nel tentativo non particolarmente riuscito di fare il provocatore e di sostenere le proprie idee con non-argomentazioni pseudogiuridiche, i “suoi” candidati alla Presidenza.
Questo il titolo del pezzaccio di Deotto:
LE NOSTRE PROPOSTE PER IL QUIRINALE: TOTO’ RIINA, RENATO CURCIO, FRANCESCA MAMBRO Continua a leggere

Il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere acquista un peso sempre più importante negli Stati Uniti d’America. Le elezioni del 2012 non hanno visto solo lo scontro tra Barack Obama contro il repubblicano Mitt Romney ma gli elettori americani di alcuni stati hanno dovuto esprimersi anche sulla liceità della cannabis per usi medici (approvata in Massachusetts ma respinta in Arkansas e Montana) e sulla quella per usi ricreativi (legalizzata tramite referendum in Colorado e Washington mentre gli elettori dell’Oregon si sono espressi contro).

I cattolici dell’associazione Uccr – prendendo come spunto la notizia che cinque giudici della Corte suprema Usa hanno votato a favore per la destinazione di fondi alle scuole private per lo stato dell’Indiana –
Negli Stati Uniti il presidente Obama si è espresso esplicitamente a favore dell’abolizione del Doma, la legge che definisce il matrimonio come l’unione tra uomo e donna ed esclude le coppie gay dai benefici fiscali riservati invece alle coppie eterosessuali.