Non so se qualcuno conosce la rivista online Clandestino Zoom diretta dal noto poeta ciellino Davide Rondoni. Continua a leggere
25 aprile: stomachevole e confuso attacco alla Resistenza da parte degli Uccrociati
“25 aprile 1945 – 25 aprile 2013: 68 anni di Italia libera”: così avevo titolato ieri un mio post pubblicato in occasione dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Infatti la memoria storica di un Paese è un patrimonio importantissimo e va tutelato in ogni modo.
Gli uccrociati – nella giornata della Liberazione – hanno invece deciso di pubblicare un post intitolato “Documentario sui credenti uccisi dall’ateismo sovietico” a firma di Luca Bernardi. Il post è incentrato su un documentario realizzato da Kevin Gonzales su coloro che durante la dittatura sovietica sono stati uccisi a causa della loro fede religiosa. Il tema è certamente importante ed è opportuno fare luce il più possibili sui vari crimini che sono stati compiuti dalle varie dittature nel corso della storia del nostro Paese e di altri Paesi affinché tali orrori non abbiano a ripetersi.
Nella lettura del post di Bernardi una frase colpisce la mia attenzione: «Le dittature novecentesche, che siano di stampo nazista o comunista, una cosa hanno in comune: l’ateismo, frutto dell’assolutizzazione dello stato». Molto strano che Bernardi, nel giorno del 25 aprile, abbia dimenticato di citare la dittatura fascista che ha lasciato milioni di vittime nel nostro Paese.
Bernardi continua: «Quello a cui mira Gonzales è informare le nuove generazioni su fatti accaduti nel loro paese, che nessuno accenna o spiega nella Russia di oggi. Questo non è vero solo per la Russia, ma anche per l’Italia, dove il mito comunista continua ad aleggiare nella nostra cultura grazie, o meglio, per colpa della Resistenza, e che non permette di scalfire minimamente questa devastante ideologia». Ho riflettuto a lungo su questa frase e dopo lunga riflessione credo che possa essere definita: confusa, miope, vergognosa e anacronistica. Continua a leggere
O tempora o mores..
Rassegnamoci, sono finiti i bei tempi
Per gli uccrociati i partigiani inventarono la motosega
Nella vita non si finisce mai di imparare. Proprio grazie a Sophie, commentatrice usuale del blog uccrociato, apprendiamo che i partigiani avrebbero addirittura inventato la motosega.
Così scrive la nostra impareggiabile Sophie: «Dalle mie parti ad un sospettato di essere semplicemente non comunista, i partigiani lo hanno appeso ad un albero per le mani e gli hanno segato il busto a metà con una motosega».
Peccato che – come si legge su wikipedia – la prima motosega ad uso singolo vide la luce solo nel 1952 (sette anni dopo la fine della guerra) e c’è da pensare che arrivò nel nostro Paese anni dopo.
Pubblicità regresso
Buongiorno a tutti.
Quest’oggi vorrei togliermi lo sfizio di un personalissimo sfogo.
Uno sfogo dovuto al fatto che da più di un mese è (od almeno, calendario alla mano ed a dispetto del meteo, dovrebbe essere) iniziata la primavera ed insieme ad essa, oltre ai soliti eventi atmosferici e biologici tipici del periodo (rondini che ritornano, folaghe che migrano, fiori che sbocciano, allergici che starnutiscono, moduli 730 che devono essere compilati) è giunto nelle nostre case via tubo catodico, per frantumarci i cabbasisi fino a ridurceli alla consistenza della marmellata di kiwi, puntuale come una cambial aaaheeeemm… puntuale come una colomba il consueto spot dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica.
Una pubblicità che, quantomeno nelle intenzioni, dovrebbe spiegare al contribuente italiano quali progetti vengono finanziati con una parte del denaro che la Chiesa Cattolica chiede gli venga destinato attraverso un’apposita indicazione nella dichiarazione dei redditi senza che questi si senta preso per i fondelli da una setta religiosa, sinora insuperata quanto ad ipocrisia e protervia dottrinale, che viene mantenuta agratis già da quasi due millenni da diversi popoli dell’orbe terraqueo.
Ora, io mi chiedo: perché limitarsi alla banalissima esibizione di oscure parrocchie di periferia, di suore incartapecorite e di altri tre o quattro progetti striminziti quando si può parlare di ben altri grandi traguardi raggiunti dalla CCAR attraverso il contributo dell’otto per mille?
A questa mancanza voglio porre rimedio e pertanto vi propongo la mia personalissima versione:
“Come sarebbe la vita di molti senza l’otto per mille alla Chiesa Cattolica?” Continua a leggere
25 aprile 1945 – 25 aprile 2013: 68 anni di Italia libera.
Il fascismo è l’antitesi della fede politica perché opprime tutti coloro la pensano diversamente (Sandro Pertini).
Nel ricordo di tutte le vittime della violenza del nazifascismo, dei condannati da parte del Tribunale Speciale, delle vittime delle leggi razziali, dei deportati nei campi di concentramento, dei soldati e dei civili morti durante la seconda guerra mondiale, dei perseguitati politici, dei partigiani morti per darci un’Italia migliore e più giusta: ora e sempre Resistenza!
A Parigi la “pacifica” protesta dei “difensori della famiglia tradizionale” contro il matrimonio gay.
La Francia ha definitivamente approvato il matrimonio per le coppie omosessuali nonostante l’opposizione della Chiesa cattolica: subito dopo l’approvazione della legge centinaia di manifestanti sono scesi in strada per protestare contro il provvedimento e “difendere la famiglia tradizionale” (nella galleria alcune immagini). Se questa è la “famiglia tradizionale” di sicuro quella “innovativa” sarà migliore.
Gli uccrociati propongono la “verità” sulle lavanderie irlandesi Magdalene: prigioni che erano un’alternativa alla galera (!!)
Nel 2002 nelle sale cinematografiche è uscito il film Magdalene incentrato sulla vicenda delle lavanderie irlandesi Magdalene gestite da ordini religiosi cattolici del regista vincitore del Leone d’oro Peter Mullan: in merito avevamo già scritto un articolo in questa sede.
Nel nostro articolo su Pontilex così avevamo descritto la situazione: «Una situazione di schiavitù, con la complicità dello Stato irlandese, all’interno delle lavanderie Magdalene gestite da ordini religiosi cattolici: questo è quanto emerge da un documento ufficiale pubblicato dal governo irlandese.
Le lavanderie erano gestite da suore cattoliche irlandesi e la loro attività è durata dal 1922 al 1996: in questo periodo hanno lavorato circa 10mila donne, un quarto delle quali mandate dallo Stato, la più giovane delle quali aveva nove anni e la più anziana 89. L’età media era 23 anni ed i due terzi veniva lasciata libera di andare via entro un anno ma con un otto per cento delle donne che ha passato all’interno più di un decennio».
La vicenda aveva creato molto imbarazzo all’interno della Chiesa cattolica e gli uccrociati del blog Uccr ritornano sulla vicenda con l’articolo “La verità sulle Case Magdalene, altro che Peter Mullan!“. Gli uccrociati si focalizzano sul film Magdalene dimenticando (o facendo finta di dimenticare) che sulla questione esiste anche un documento ufficiale del governo irlandese.
Così scrivono gli uccrociati: «E’ stata l’occasione per l’ennesimo attacco alla Chiesa cattolica, ovviamente organizzato in modo ideologico attraverso lo snaturamento dei fatti, la generalizzazione e le falsità». Per fortuna ci sono gli uccreazionari che sanno smascherare le falsità e ci illuminano con la “loro” verità.
Emblematica questa frase degli uccrociati: «Mullan parla di fantomatiche “colpe della Chiesa”, ma -come ha spiegato il laico Brendan O’Neill su The Telegraph– il McAleese Report avviato per analizzare i fatti, non ha individuato neanche un caso di abuso sessuale da parte delle suore, ma soltanto alcuni casi circoscritti di punizioni corporali». Una precisazione tanto non necessaria quanto inutile: nessuno ha parlato di abusi sessuali ma di donne inviate in questi istituti senza un reale motivo che lavoravano gratuitamente in attività puramente commerciali gestite da religiosi, in luoghi descritti nel rapporto come «solitari e spaventosi» con cibo scadente e soprattutto maltrattamenti psicologici.
Per smascherare tali “falsità” gli uccrociati ripropongono un’analisi dello scrittore Francesco Agnoli: alcune parti sono particolarmente interessanti. Continua a leggere
L’arcivescovo Marini, delegato per i congressi eucaristici ed ex cerimoniere di Giovanni Paolo II, smentisce gli uccrociati
“Il matrimonio gay ha già vinto”: non è il titolo di una rivista per omosessuali ma è quanto titolava in una doppia copertina la prestigiosa rivista america Time assieme all’immagine di una coppia omosessuale intenta a baciarsi.
In effetti i difensori dei diritti civili hanno validi motivi per essere contenti: il matrimonio per le coppie dello stesso sesso è stato legalizzato recentemente anche in Uruguay, Nuova Zelanda e Francia portando a quattordici (assieme ad alcuni Stati degli Usa) il numero dei Paesi dove è possibile contrarre matrimonio per una coppia gay.
Nonostante si possa affermare che il matrimonio per le coppie gay abbia vinto anche perché l’opinione pubblica (pure italiana) si dimostra favorevole all’introduzione di questo istituto giuridico, i cattolici più integralisti continuano nella loro battaglia potendo contare purtroppo in Italia su una classe politica che attualmente è sorda alle istanze che provengono dal Paese in tema di diritti civili.
Nel mondo del web si mettono in mostra i cattolici dell’associazione Unione cristiani cattolici (sedicenti) razionali che intervengono contro il matrimonio gay con un articolo dal titolo “Omosessuali, incestuosi e poligamici chiedono il matrimonio”.
Così scrivono gli uccreazionari: «Robert P. George, giurista presso la Harvard Law School e l’università di Princeton, Girgis Sherif, ricercatore di filosofia a Princeton e alla Yale Law School e Ryan T. Anderson ricercatore della Heritage Foundation hanno riaperto il discorso: una volta che si abbandona l’attuale concezione del matrimonio sostituendola con un contratto che legittima solamente una relazione tra persone adulte e consenzienti legate da un rapporto sentimentale, non esiste più una base di principio per negare o resistere all’estensione della licenza di matrimonio a tutte le possibili forme di relazioni tra individui adulti». Forse è il caso di offrire qualche elemento in più: come si può leggere nello stesso sito la Heritage Foundation è una fondazione «la cui missione è di formulare e promuovere politiche pubbliche conservatrici». Insomma è una fondazione molto orientata e di parte. Continua a leggere
Rieducational Channel: lo sapevate?
Il 4 marzo un incendio doloso distrugge la Città della Scienza di Napoli. Camillo Langone su Il Foglio del 7 marzo commenta così il disastro:
“Ho scoperto che nei capannoni dell’ex Italsider si propagandava l’evoluzionismo, una superstizione ottocentesca ancora presente negli ambienti parascientifici. Il darwinismo è una forma di nichilismo e secondo il filosofo Fabrice Hadjadj dire a un ragazzo che discende dai primati significa approfittare della sua natura fiduciosa per gettarlo nella disperazione e indurlo a comportarsi da scimmia. Dovevano bruciarla prima, la Città della Scienza” Continua a leggere