Alessandra Mussolini e suo marito: hahahahahahahahaha!

Possiamo finirla di difendere Alessandra Mussolini per due minuti per favore? Abbiamo capito che siamo intellettualmente integerrimi, ma per favore sta razionalità fa un pochetto a pugni con una cosa chiamata responsabilità etica. Grazie per l’aiuto ma non c’è un gran bisogno ci venga spiegato che la signora non sia responsabile per gli atti del marito indagato (grazie, lo sapevamo anche da soli) o che il marito non sia colpevole fino a sentenza di terzo grado (grazie per l’aiuto anche qua, mi sfugge se invece stessimo chiedendo distrattamente la pena di morte). Non è il suo essere moglie, il punto in discussione. Così come non è neanche suo marito, il nodo. È invece il principio dell’essere responsabili di chi si è, di cosa si predica e di cosa si legifera sulle vite degli altri. Continua a leggere

La Campagna d’Africa di Tempi.it

Buongiorno a tutti.

Negli ultimi giorni quelli delle redazione di Tempi.it si sono lanciati in una nuova campagna stampa contro gli omosessuali o, come dicono loro, “contro il totalitarismo dell’ideologia di genere”.

Una campagna che si muove lungo due direttrici principali, la prima delle quali consiste in un evergreen dei talebani de noaltri, un copione già visto sulle altre principali testate ultracattoliche (da Pontifex all’Uccr alla Nuova Bussola Quotidiana) ovvero il presunto smascheramento della cattifissima Unione Europea che, quale novella SPECTRE, trama nell’ombra per alterare le leggi naturali e la famiglia tradizionale usando come strumento, a detta dei “Tempiati”, i diritti degli omosessuali e la promozione dell’educazione sessuale nelle scuole. Continua a leggere

La figlia del presidente dell’Uganda rivela di essere gay

La figlia del presidente dell'Uganda fa coming-out

A volte cominci la domenica mattina, giusto prima di una bella corsetta, con una bella notizia 😀

Leggo oggi che la figlia del presidente Ugandese Yoweri Museveni ha fatto coming-out  nel corso di un talk show radiofonico in Mbarara, città dell’Uganda occidentale, di essere omosessuale. Lo ha fatto come protesta per la legge omofoba anti-gay firmata dal padre nei giorni scorsi.
Diana Kamuntu dice di amare il padre incondizionatamente ma non è d’accordo assolutamente con la legge anti-gay da lui firmata.

Ancora a proposito di gente che cerca di negare l’evidenza…

Buongiorno a tutti.

In genere non amo ripetermi, ma tornerò ancora una volta sulla questione Rapporto Onu – pedofilia nella Chiesa. Nell’ultimo mio articolo sul tema, dopo aver brevemente passato in rivista quali sono le conclusioni esposte nel rapporto predisposte dal Comitato di 18 membri che lo scorso 16 gennaio a Ginevra ha presieduto un audizione pubblica sui chiarimenti che la Città del Vaticano avrebbe dovuto fornire in ottemperanza alle norme della Convenzione per la tutela dei diritti del fanciullo, avevo evidenziato come alcune “testate” cattoliche del web (in particolare Tempi e La Nuova Bussola Quotidiana) piuttosto che analizzare criticamente le critiche ricevute preferissero buttarla in caciara ed immaginare mirabolanti complotti orditi da non meglio specificate (ed ovviamente cattivissime) lobby.

Nello stesso solco si sono inseriti anche quelli di Radio Spiedo ahhheemmm scusate volevo dire Radio Spada mediante un paio di articoli a firma, rispettivamente, di Gianluca Di Pietro e di Carlo Di Pietro di cui ora farò una breve disanima.

Faccio però una piccola avvertenza preliminare: come mio solito cercherò di smontare le affermazioni dei due Di Pietro come un pizzico di ironia, ma in alcuni passaggi, visto quello che scrivono i due articolisti, non c’è proprio nulla da ridere.  Non ve ne vorrò quindi se durante la lettura di questo mio pezzo sentirete il bisogno di correre ar camerino (come dicono a Livorno) per sfogare improvvisi conati di vomito dopo aver posato gli occhi sulle “argomentazioni” dei radiospiedini. Continua a leggere

Una storia disonesta

http://www.youtube.com/watch?v=jdI3uSjKE34

Volevo postare un commento sulla modifica della legge Fini-Giovanardi in merito all’equiparazione tra droghe leggere e pesanti e sulla lunga e tortuosa strada che ci porterà o non ci porterà alla legalizzazione delle prime.

Ma è sabato. E in più c’è il sole. E poi mentre mi arrabbatavo a spiegare, citare, argomentare,   “filosofando pure sui perchè” come avrebbe detto il buon Guccini, mi è venuta in mente quella famosa canzone che da bambina cantavo senza sapere cosa volesse dire e ho capito che il meglio che potessi scrivere era il link al video su youtube.

Rigorosamente per adulti, da non far ascoltare agli adolescenti. Ma qui siamo tutti grandi. Godetevelo.

🙂

 

Cinque motivi perche’ Luxuria ha fatto una cazzata e io ho il dovere di dirlo.

Sono gay. E penso che Luxuria abbia fatto una cosa davvero stupida e senza senso. E penso che difenderla per il “gesto”, il “rischio” e tutto quello che leggo in internet in queste ore sia ridicolo e mostra quanto poco gli attivisti abbiano capito di un movimento per i diritti umani/civili. Non perdete tempo a darmi del transfobo perche’ non attacca. Lavoro nel movimento gay (italiano prima, statunitense poi) da piu’ di dieci anni dopo aver fatto l’attivista per un altro decennio. Formo genitori, educatori e studenti su cosa siano stereotipi, pregiudizi, violenza. So cosa siano e come funzionano, li so riconoscere persino quando li utilizzo. Ma soprattutto ho imparato quanto sia importante il movimento gay. Una cosa che la maggioranza di quelli che difendono cio’ che Luxuria ha fatto in Russia non ha mai capito davvero. Ecco quindi cinque semplici ragioni per cui la difesa di quel che ha fatto Vladimir Luxuria a Sochi non ha niente a che fare con l’attivismo e la promozione dei diritti umani ma con le fiabe sciocche che ci siamo bevuti su come fare politica in Italia (e infatti vediamo i risultati). Continua a leggere

Peppino

feto

Tra tutte le sciocchezze che ho letto in materia di morale sessuale e famiglia sulle quali la Chiesa Cattolica, nonostante non sia in grado di dare il buon esempio, si sente comunque di dare buoni consigli, come direbbe De Andrè, tra tutte le assurdità e i paradossi che mettono a dura prova la pazienza della gente normale tutti i giorni, dicevo, la tua ultima uscita su Clandestino Zoom, Peppino, le batte davvero tutte. Continua a leggere

La schizofrenica morale cristiana: no all’aborto, sì alla p38

pillola giorno dopoUltimamente frequento molto assiduamente siti e testate cattoliche. Quello che ho capito in materia di famiglia, sessualità, aborto, diritti umani si potrebbe riassumere così:

NO ai rapporti prematrimoniali.

NO all’educazione sessuale nelle scuole: se ti attieni al punto primo non serve. Te lo spiegherà tuo marito cosa devi fare la prima notte di nozze e a lui l’avrà spiegato Ciccio Quattrocchi suo compagno di banco che l’ha letto su Ciao.

NO all’uso degli anticoncezionali: ostacolano il volere di Dio che sembra non riesca a trapassare il lattice.

NO alla pillola del giorno dopo che (forse) è abortiva perchè impedisce allo spermatozoo di fecondare l’ovulo. Secondo lo stesso principio infatti si sta pensando di vietare anche le partite di calcetto con gli amici, le serate al cinema e tutte le altre attività ludiche che sostitutiscono l’atto sessuale impedendo di fatto la fecondazione.

NO all’aborto: è omicidio. E poi se aveste seguito il primo punto dell’elenco la questione non si sarebbe nemmeno posta.

Questa è la morale cristiana: viaggia sempre sul filo del paradosso. Sembra che difenda a priori la vita ma la mortifica. Sembra che consideri l’atto sessuale l’espressione di un’unione sacra con alto valore spirituale (no assolutamente all’amore svincolato dal matrimonio) ma poi lo sottomette ai fini procreativi e quindi materialistici.

Quella morale che i cattolici con i loro movimenti per la vita e per la famiglia eterosessuale vogliono imporre a tutti per legge – forse proprio perchè non riescono a metterla in pratica in prima persona – e che da sempre, in nome delle sacre scritture fa stringere loro stravaganti alleanze con dittatori e partiti politici che di cristiano hanno davvero poco. Per non andare indietro nel passato, che gli esempi sarebbero troppi, basti pensare solo al nuovo amore per Putin che sarà sì responsabile della guerra in Cecenia, della strage dei bambini (ma quelli erano già nati) di Beslan, dell’omicidio dei giornalisti dissidenti, della potente mafia di Stato, ma è pur sempre contrario al matrimonio gay, vera minaccia alla famiglia eterosessuale. Allo stesso modo sono avversi ad Obama e alla sua riforma sanitaria che sì ha allargato l’assistenza sanitaria a 32 milioni di americani finora esclusi, ma include anche la copertura per pillola e aborto  e ai democratici preferiscono piuttosto i repubblicani delle lobby di produttori di armi.

No al sesso, sì ai kalashnikov.

Famiglia e p38.

Il dibattito sulle unioni civili: la solita meteora.

Ciclicamente in Italia si torna, come se fosse una meteora, a parlare di unioni civili. Come per una meteora in procinto di “schiantarsi” sulla terra, se ne discute, ci si divide sugli effetti dello “schianto”, qualcuno sosterrà che avrà conseguenze disastrose e porterà alla fine dell’umanità mentre altri riterranno che non lascerà tracce; infine, come per ogni buona meteora, scompare e se ne tornerà a parlare al passaggio della prossima. La stessa cosa succede per le unioni civili: se ne discute ciclicamente, ci si divide in favorevoli e contrari ma poi, come un qualsiasi bolide, non succede nulla.

L’amministrazione comunale di Ignazio Marino si prepara ad approvare il registro delle unioni civili anche per le coppie dello stesso sesso e naturalmente scende in campo la Diocesi di Roma con un editoriale di Angelo Zeme, responsabile del settimanale della diocesi Roma Sette: «La vera discriminazione consisterebbe nel trattare in modo uguale situazioni differenti, come sono le unioni civili e il matrimonio: nel secondo, infatti, due soggetti assumono precisi diritti e doveri di fronte alla legge, con rilevanza negoziale pubblica. Non si può barare con le parole». E pazienza se il registro delle unioni civili andrebbe a tutelare anche i figli delle tantissime coppie non sposate. Continua a leggere

La Giornata per la Vita (prenatale)

Il 2 febbraio si è celebrata la Giornata per la Vita.

Le famiglie del Movimento per la vita sfilano con i loro striscioni. Hanno petizioni da far firmare. Così come la Manif pur tout e loro magliettine che rappresentano perfette famiglie eterosessuali, sposate e con più figli avuti naturalmente.

E’ bello che un gruppo di gente che ha una visione del mondo diversa dalla mia  promuova una giornata per la vita per rivendicare un diritto che è loro già ampiamente riconosciuto, quello di mettere al mondo dei figli. Così come è bello che le allegre famiglie della Manif pour tout scendano in piazza con le loro magliette per rivendicare la bellezza del matrimonio eterosessuale seriamente minacciato dalle pretese gay.

Mi piace tanto la cosa che ho pensato di indire la Giornata per il Risveglio alle ore 5 perchè le prime ore del mattino sono meravigliose e chi se le dorme non sa cosa si perde. Il problema però è che poi non posso imporre per legge il risveglio alle ore 5 e dire che chi si sveglia alle ore 7 è un fannullone perdigiorno e fuorilegge. Continua a leggere