Archivi categoria: Non meglio categorizzati

Sometimes they come back… Toffali!

Di ritorno dopo una lunga assenza , torna farsi sentire l’idolo di tutti i suoi fan il catto-tradizionalista-taleban-leghista per eccezione : Gianni Toffali!

Senza dilungarmi troppo nell’esegesi della sua analisi sulla vita moderna e dei ggiovani d’oggi ( ah! Non ci son più le mezze stagioni signora mia!) che peraltro trovo in un certo senso abbastanza condivisibile , riesce a rovinare il tutto con una perla delle sue :

 

“Vasco Rossi, ma assieme a lui, milioni di altri individui che hanno deliberatamente scelto di rimanere atei ed agnostici, costituiscono la prova provata che il non rispondere alle domande di senso della vita, quali la vita, la morte, Dio e l’aldilà, porta alla malattia, alla follia e all’autodistruzione.”


Fermo restando che conosco alcuni bravi e ferventi cattolici che alla follia ci sono tranquillamente arrivati lo stesso , se noi atei e agnostici non ci ammazziamo da soli si potrebbe sempre fare in un altro modo : ammazzateci voi , caro Toffali , ammazzateci tutti.

 

 

God save the Queen

ecco, finalmente, un post che non c’entra niente con pontifex.roma, con l’omofobia, con l’antisemitismo… o forse si?

alcuni eventi nel corso della mia vita hanno fatto si che io parli fluentemente l’inglese. per mantenere “l’orecchio” seguo giornalmente i telegiornali inglesi ed americani sul satellite. ai piu’ informati non sara’ certo sfuggita la sommossa popolare che infuria a Londra da ormai tre giorni.

questo evento mi ha fatto riflettere. mi hanno fatto riflettere certe parole che ho sentito e certe immagini che ho visto.

le parole : “Se siete abbastanza adulti per commettere questi reati lo siete anche per affrontare la punizione” Primo Ministro Britannico David Cameron
le immagini : due o tre donne di colore con delle buste fuori da un negozio di articoli sportivi, come se fossero appena uscite dallo shopping mentre provano ed indossano scarpe da tennis bianche, probabilmente Adidas, appena rubate nel negozio.

ho ascoltato i commentatori inglesi parlare di vandalismo, teppismo, hooliganismo che non e’ stato ancora estirpato… parole. tutte parole che hanno un senso per chi ha ancora una visione. e il ricordo torna a parigi, alla rivolta delle banlieus. ma forse queste parole possono risultare limitate. potrebbero essere il dito dietro il quale nascondere la luna.

il rischio che stiamo correndo tutti edi non comprendere, di guardare, come al solito, la punta del dito che copre la luna. fate attenzione, non sto giustificando la sommossa, non giustifico l’aggressione, la devastazione, l’attacco alla polizia. ma voglio e devo pormi delle domande. anzi una sola. perche?

perche’ e’ bastato un ragazzo ucciso dalla polizia mentre tentava di sfuggire all’arresto a scatenare questo inferno? forse perche’ per certe fasce sociali la misura e’ colma. perche’ appartenere a certe classi sociali, oggi in europa, equivale alla peggiori delle condanne, senza galera. la condanna del non-futuro.

il malessere sociale inglese non e’ una novita’. ma non e’ neanche una singolarita’. abbiamo situazioni di disagio simili in Francia, in Spagna, in Grecia e anche in Italia.

esiste ormai una intera classe sociale, nuova e creata dall’ultima globalizzazione, di persone senza futuro. persone che vivono di precariato ed espedienti. persone che, a causa dei continui tagli alle spese pubbliche, si vedono negati i diritti fondamentali come la salute e l’istruzione. persone che non possono avere una casa. persone che non avrano mai la pensione.

queste persone costituiscono una nuova classe sociale, creata ex-novo. provengono dal proletariato urbano, dalla piccola borghesia, da quella che tutti chiamano “classe media”. una classe sociale trasversale alle classi sociali “classiche” e trasversale in tutta europa.

la risposta che la politica ed i media inglesi stanno dando e’ insufficiente. sicuramente la polizia inglese riuscira’ a sedare la sommossa ma la politica, non solo quella inglese, dovra’ porsi delle domande serie. bollare questa rivolta come “le intemperanze di una banda di teppisti” sarebbe come nascondere la luna con un dito.

c’e’ ben altro malessere dietro questa rivolta, un malessere che non e’ solo inglese ma europeo. sarebbe un errore fatale se i politici non se ne accorgessero e non pensassero ad una soluzione per i milioni di giovani che ormai a tutto pensano tranne che al loro futuro, visto che quel futuro e’ stato rubato da quella politica.

ultime da FaceBook

post veloce veloce.

questa mattina sono andato su facebook per leggere le novita’ da pontifex. con mia massima sorpresa non ho trovato la pagina di pontifex.roma. pontifex.roma su facebook non c’e’ piu’.

qualche giorno fa avevo scritto un post sulla pagina facebook della WECA, l’associazione dei webmaster cattolici, chiedendo conto del perche’ sulla pagina di pontifex.roma ci fosse il logo della WECA (ricordate circa un mese fa?). al mio intervento si era aggiunto, poco dopo, quello di Stefano Del Corno. i gestori della pagina della WECA, come d’abitudine per i cattolici online, hanno rimosso i post senza dare lo straccio di una risposta.

in ogni caso la novita’ del giorno e’ che pontifex.roma su facebook non c’e’ piu’.

Chiuso per inventario

Cala (temporaneamente?) il sipario sui nostri eroi.

Come scrivevo in qualche commento, questa delirante situazione del sito pontifesso mi ricorda la scritta che compare sugli esercizi commerciali in crisi: “chiuso per inventario”. Un modo per dire ai propri clienti che la chiusura è definitivamente provvisoria. In questo caso il calendario gioca a favore dei Pontifessi: un rassicurante e più che sospetto stop estivo per chi ha dato anima e corpo alla causa pontifessa, combattendo contro le ristrettezze economiche a bordo di un Fiat 900.

Anche a fondo pagina spariscono i nomi storici del sito pontifesso: Carlo di Pietro e Bruno Volpe che si fregiavano del titolo di “Direttore” pronti a portare in tribunale chiunque avesse diffamato il loro titolo e la loro “professione”. Un avvocato e un web master forse solo pubblicisti e mai giornalisti professionisti, ma tant’è.

Nella mia immaginazione erano solo piccoli uomini con qualche rotella fuori posto che non superavano la soglia dell’avanspettacolo. La strage in Norvegia ha tuttavia messo sotto gli occhi di tutti quanto certi messaggi possano alla lunga diventare pericolosi; basta una mente fragile, un esaltato per passare delle parole ai fatti.

E ai fatti è passato anche B.V.: difficile non pensare che sia proprio Foxy vista l’impressionante mole di coincidenze. Una storia squallida, il cui eco rimbalza per tutta la rete e dimostra la pochezza umana e cristiana, l’ipocrisia di un uomo che difficilmente riuscirei a non definire malato. Un malato vero, non come quelli denunciati sulle pagine pontifesse tra omosessuali e ebrei.

Ma ancora più squallido e triste è il silenzio pontifesso che ha chiuso per ferie tutti i canali: facebook, iscrizioni, newsletter accompagnando il tutto con un ripetitivo e interminabile coro. Mancano solo i titoli di coda e l’era Stefenutti non è mai cominciata: peccato non aver potuto valutare il potenziale del pontifesso di turno.

Con le loro deliranti affermazioni i due pontifessi erano riusciti nell’intento di crearsi una nicchia di notorietà su cui avevano costruito probabilmente qualche ambizione e attirato una valanga di condanne ed anche denunce. Chissà che una di queste non abbia avuto un qualche effetto. Forse sono anch’io un pò malato e complottista, ma la correlazione tra gli eventi norvegesi e quanto sta accadendo a Pontifex appare tanto stretta e temporalmente vicina da non apparire una coincidenza. E se non è una coincidenza, sarei contento di affermare che si tratta non di “castigo”, ma di “giustizia” per tutte le sconcezze pubblicate.

Assordante anche il silenzio di emeriti, di Strazy e della Chiesa in genere: il classico atteggiamento di una istituzione che in molte aree sembra non essere più in grado di denunciare e curare i propri mali.

Credo tuttavia che Carletto e Foxy prima o poi ritorneranno: nelle patrie galere non rimangono neanche gli assassini e il clima della Thailandia con tutte le tentazioni del luogo alla lunga stanca.

Non dimentichiamo la vittima dello stalker

L’argomento clou di questa estate , per chi si interessa dell’argomento , è il probabile arresto da parte delle forze dell’ordine del direttore di Pontifex.Roma , Bruno Volpe.

Di molto si è parlato e molto si è scritto : su queste pagine sono apparsi diversi articoli che hanno trattato l’argomento ; altri blogger e siti internet (Mazzetta , UAAR , Stop Censura e molti altri ancora)  hanno trattato l’argomento dando ad esso giusta rilevanza mentre dagli attuali gestori di Pontifex , sia sulla pagina ufficiale Facebook sia su quelle del blog , non proviene altra esternazione se non un vergognoso silenzio e una richiesta di preghiera.

 

 

Ovviamente , perchè da quei bravi e ferventi cattolici che sostengono di essere non possono che pregare.

Si prega per l’esimio dott. Volpe , che non risponde al telefono fisso nè al cellulare , non legge le e-mail , non lo si vede nell’edicola all’angolo a comprare il giornale. Si prega perchè l’illustrissimo dott. Volpe stia bene e sia in panciolle sotto l’ombrellone , magari sorseggiando Piña Colada.

Questi bravi e ferventi cattolici pregano e invitano alla preghiera perchè “chi è senza peccato scagli la prima pietra” e perchè “nessuno tocchi Caino”… ci si potrebbe aspettare anche una richiesta di preghiera per la vittima di questo odioso reato , a prescindere dall’identità dell’esecutore del delitto : invece no.

La vittima è dimenticata , (volutamente?) consegnata all’oblio , un personaggio di secondo piano in questa che è ormai una farsa dai dialoghi stantii e dalla sceneggiatura cadente. La cosa importante è la speranza che uno degli alti papaveri di questa setta non sia in gattabuia o ammanettato a qualche termosifone in attesa di venire interrogato.

D’altronde chi è la vittima? Una donna , una pezza da piedi , una stronza che non solo ha osato alzare la testa denunciando il vigliacco con palesi problemi mentali autore degli atti persecutori , ma ha anche osato contravvenire alla legge che questi adepti della setta Pontifex (e molti altri come loro) vogliono che la donna rispetti : essere sottomessa , umile , prona.

Sappiamo come Pontifex , per bocca di alcuni tra i suoi più autorevoli editorialisti , vorrebbe la figura della donna :

 

“La donna ha quale compito naturale e biologico quella di madre, angelo e vestale del focolare e già il fatto che vada a lavorare dovrebbe essere visto di mal occhio” [fonte]

 

“Una volta quando la donna badava a quello che é la sua missione, faceva recitare le preghiere, accompagnava i bambini alla scuola e al catechismo tante storture non accadevano, bisogna riconoscerlo” [fonte]

 

“la donna ha il compito di accogliere il proprio uomo e i propri figli, di prevenire i desideri, di “sacrificarsi” per il bene della società. Sii sottomessa, appunto: perché è dalla base che si costruisce tutto! Agli uomini, invece, va lasciato il compito di incarnare l’auctoritas” [fonte]

 

“data l’importanza dell’argomento trattato ed il significato esemplare che dovrebbe avere appunto l’abito da sposa bianco, sarebbe opportuno che il Sacerdote non consenta di indossarlo a donne non vergini, avvalendosi della dovuta consulenza di un ginecologo rigorosamente Cattolico e sottoposto a giuramento” [fonte]

 

Un bel quadretto indubbiamente , una notevole dose di misoginia che fa sorgere spontaneamente una domanda : dove porta tutto ciò? Dove porta il volere la donna come figura sottomessa? La risposta è decisamente semplice. Ne parlano i fatti di cronaca recente.

Ne parlano addirittura alcuni siti internet specializzati :

 

“Oddly, sometimes a stalker will feel victimized by the person he or she is stalking.  This is referred to as projective identification.  In other words, the stalker’s rage at being rejected (and other unconsciously disowned stalking-related attributes) is “projected” or “put” into the true victim, so that the true victim is now perceived by the stalker to have this rage (attributes/behaviors) and directing it back, hence stalking the stalker.


Leggendo poi questo :

“Premetto che da tempo la mia abitazione privata é bersagliata da telefonate anonime, citofonate, e persino una mail di insulti (…)
Le molestie sono continuate sino a telefonate mute alle tre del mattino, e domenica sera due auto sono arrivate sotto casa mia, in pieno centro cittadino, citofonando in modo inurbano” [fonte]

L’unica cosa che viene in mente è la frase : come da manuale.


Qui , su queste pagine , la vittima non è dimenticata. Le rivolgiamo i nostri pensieri e la nostra solidarietà , nella speranza che forse potrà leggere i nostri scritti , un giorno o l’altro. Le auguriamo di riuscire a passare oltre , a buttarsi alle spalle questa triste vicenda e a dimenticare il suo aguzzino , tornando a vivere la vita che una giovane donna ha il diritto di avere , in piena libertà.

Gli sgoccioli… [Updated]

Signori ormai siamo alla deriva più totale, allo svacco completo. I buoi sono scappati, sono scappate anche le pecore, le capre e le galline… E pure la polvere sollevata dalla loro fuga si è depositata a terra… Al cospetto del nostro beneamato sito Pontifesso anche il deserto dei Tartari è più popolato. E Giacobbo gode di maggiore credibilità. Qualche prova? Beh ne offriamo un paio: una proviene dal gruppo “ufficiale” dei nostri amici su Facebook:

http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=181432385257174&id=156026231131123

Si tratta degli ultimi commenti al comunicato “ufficiale” (chissà perchè relegato solo all’interno di Facebook e non pubblicato sul loro bellissimo sito) in cui affermano di non avere assolutamente idea di che fine abbia fatto Brunello nostro… Vi lasciamo leggere in santa pace cosa scrivono i “fan” della pagina Pontifessa.

La seconda testimonianza ci viene offerta dal Webmaster Misterioso che gestisce il sito Pontifesso. Ha fatto scomparire nuovamente Carletto e Brunello (grazie della segnalazione, Davide) rimpiazzandoli con un laconico messaggio. Questo:

Che altro aggiungere? Buona notte, amici Pontifessi, che la vostra vacanza sia lunga. Molto lunga. Eterna, possibilmente.

UPDATE

In tempo quasi reale Carletto si è palesato sulla pagina Facebook del nostro blog non secolarizzato preferito. Ed ha pubblicato questo messaggio (esattamente identico e sovrapponibile a quello già pubblicato in passato, quindi totalmente privo di qualsivoglia utilità):

Ringraziamento a Pontifex…

Tranquilli, non sono impazzito all’improvviso.

Ormai, la parabola di Pontifex.roma è nella fase discendente, tendente al baratro.

A questo punto, però, voglio pubblicamente ringraziarli. Grazie al loro lavoro di diffusione dell’omofobia, del razzismo e della “retta” dottrina, ho avuto la possibilità di entrare in contatto con tantissime persone meravigliose.

Gente che, su tante cose, la vede in maniera diversa da me, ma con cui si può parlare e confrontarsi.

Persone che non si credono depositarie della verità, ma discutono le loro idee in un ambiente stimolante e divertente.

Persone che leggevo già da un pò, senza sapere che le avrei ritrovate qui, o che avrei avuto la possibilità di conoscere in prima persona, se non di persona.

Persone che scrivono in modo tale da toccare delle corde dentro di me, che pure credevo di essere diventato un cinico e basta.

Persone come Mazzetta, Sandro Storri, GG, giux, pao, Oscar Wilde, AlbertoB, FSMosconi, e tutti gli altri componenti di questa squadra fantastica.

Persone come l’admin, che ha dedicato e dedica gran tempo perché tutto questo sia possibile, e a cui vorrei esternare tutta la mia stima e il mio affetto.

Grazie, Carletto, Brunello, e compagnia bella. Se fossi credente, penserei che le vostre inutili sparate facessero parte di un disegno. Se non ci foste stati voi, non farei parte di questo gruppo fantastico.

E’ proprio vero che “dal letame nascono i fior”.

Grazie a tutti.

Paolo