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Ringraziamento a Pontifex…

Tranquilli, non sono impazzito all’improvviso.

Ormai, la parabola di Pontifex.roma è nella fase discendente, tendente al baratro.

A questo punto, però, voglio pubblicamente ringraziarli. Grazie al loro lavoro di diffusione dell’omofobia, del razzismo e della “retta” dottrina, ho avuto la possibilità di entrare in contatto con tantissime persone meravigliose.

Gente che, su tante cose, la vede in maniera diversa da me, ma con cui si può parlare e confrontarsi.

Persone che non si credono depositarie della verità, ma discutono le loro idee in un ambiente stimolante e divertente.

Persone che leggevo già da un pò, senza sapere che le avrei ritrovate qui, o che avrei avuto la possibilità di conoscere in prima persona, se non di persona.

Persone che scrivono in modo tale da toccare delle corde dentro di me, che pure credevo di essere diventato un cinico e basta.

Persone come Mazzetta, Sandro Storri, GG, giux, pao, Oscar Wilde, AlbertoB, FSMosconi, e tutti gli altri componenti di questa squadra fantastica.

Persone come l’admin, che ha dedicato e dedica gran tempo perché tutto questo sia possibile, e a cui vorrei esternare tutta la mia stima e il mio affetto.

Grazie, Carletto, Brunello, e compagnia bella. Se fossi credente, penserei che le vostre inutili sparate facessero parte di un disegno. Se non ci foste stati voi, non farei parte di questo gruppo fantastico.

E’ proprio vero che “dal letame nascono i fior”.

Grazie a tutti.

Paolo

Un sacco di buoni sentimenti.

Ma che dico un sacco? Almeno un sacco e una sporta.

Trasudano e tracimano dalla nuova fatica pontifessa, qui: http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/curiosita-e-news-dal-web/8765-lettere-dal-carcere–entrare-in-un-penitenziario-dove-le-condizioni-di-vita-sono-di-per-se-un-reato.

Insomma, fatica neanche tanto, dato che si tratta di cose riciclate da qui e da lì, ma sembra che questa sia la nuova linea editoriale da quando mancano sia Carletto che il buon Brunello.

Tuttavia, l’argomento è interessante. Nei giorni scorsi è rimbalzata sul web la notizia dell’arresto di tale B.V., che sembra corrispondere esattamente al buon Brunello. Nessuna smentita è arrivata dal sito Pontifex alle richieste di notizie di prima mano, e sulla pagina facebook continua una sistematica censura dei commenti che, a questo punto, è imbarazzante più per loro stessi che per chi li legge.

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Le tartarughe di pontifex

Eggià, le tartarughe…

La prima volta che le abbiamo sentite nominare è stata in occasione di una risposta di Carletto proprio su questo sito. Qui il nostro si è prodotto in un elenco delle attività di pontifex, e alla fine troviamo che pontifex, fra le altre opere meritorie, ospita tartarughe abbandonate e/o maltrattate, avendo a disposizione un terrario per questi rettili.

Poco dopo il geniale ha riciclato il pezzo di commento e ne ha ricavato un articoletto per pontifex, come sta facendo con molti dei commenti di risposta a Simone. E anche qui ricompaiono le tartarughe.

Attualmente, l’articolo di testa di pontifex è questo: http://www.pontifex.roma.it/index.php/curiosita-e-news-dal-web/8473-accogliamo-ed-adottiamo-tartarughe-di-terra-maltrattate-od-in-pericolo

(Update: ho scritto l’articolo ieri sera, questa mattina la pagina principale di pontifex è stata aggiornata.)

Ma perché proprio le tartarughe?

Io non so dare una risposta, però mi sono posto delle domande, e ho fatto una ipotesi.

La prima cosa da considerare è che la tartaruga è un animale a rischio di estinzione, pertanto le leggi che la tutelano sono particolarmente severe. Tutte le tartarughe che vivono in cattività dovevano essere denunciate presso gli uffici Cites del Corpo Forestale dello Stato entro il 31 dicembre 1995. Da questa data non è più possibile denunciare il possesso di tartarughe. Detenerle illegalmente espone a gravi sanzioni (si parla di migliaia di euro), e la mancata denuncia non è sanabile. In pratica, chi volesse registrare oggi una tartaruga si denuncerebbe da solo.

Ogni nascita e morte deve essere dichiarata alla forestale, che rilascia delle attestazioni. La tartaruga può essere ceduta solo se ha, oltre alla attestazione di nascita, anche un certificato Cites che è rilasciato dalla forestale, dopo aver prodotto alcuni documenti e un versamento.

Con queste premesse, mi pare già strano che gli amici di pontifex siano entrati in possesso di due tartarughe, specialmente visto il modo in cui affermano di esserne entrati in possesso, e cioè “sottratte ad un incivile che le faceva vivere nella melma e senza cibo da più di un anno (denunciato da una nostra collaboratrice)”. Mi pare strano che la forestale, dopo aver ricevuto la denuncia, gli abbia affidato le tartarughe.

Inoltre, l’articolo si chiude con questa frase:  “Se avete notizia di tartarughe maltrattate od in …

… pericolo (ovvero trovate camminare sul ciglio della strada ed altro) siete pregati di contattarci.

Sosterremo noi i costi di spedizione e regolarizzeremo le pratiche presso l’Ente preposto.”

Ma no, Carletto. Non potete regolarizzare proprio nulla. A meno che tu non intenda, per regolarizzare, pagare la sanzione (che può arrivare a 6/7000 euro) per ogni tartaruga, che verrebbe comunque sequestrata. E, a quanto mi risulta, non potete neppure farvi spedire animali vivi, né a spese vostre, né del mittente.

Che dire? Forse sono io che sono malfidato, ma mi sembra che, in casa pontifessa siano stati fatti degli abbellimenti, fra cui un terrario, e che ora i nostri impagabili amici stiano cercando di popolarlo con tartarughe procurate di straforo.

Eh bè, caro Carletto, stai attento alla forestale, ché con loro gli esorcismi servono a poco.

Saluti.

 

Update: Un riassunto della normativa Cites (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) si trova qui: http://www.tartarughe.org/testo/normativa.htm