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Informazioni su Cagliostro

Giuseppe Giovanni Battista Vincenzo Pietro Antonio Matteo Balsamo, noto con il nome di Alessandro, Conte di Cagliostro o più semplicemente Cagliostro (Palermo, 2 giugno 1743 – San Leo, 26 agosto 1795), è stato un avventuriero, massone, mago, guaritore, esoterista e alchimista italiano. Dopo una vita errabonda spesa tra imbrogli nelle varie corti europee, fu condannato dalla Chiesa cattolica al carcere a vita per eresia e rinchiuso nella fortezza di San Leo.

I cattolici pretendono il monopolio della piazza: a Bergamo contestate le “Sentinelle anti-gay”.

Anche in Italia sono sbarcate le “Sentinelle in piedi” che – come i loro alter-ego francesi – si oppongono al disegno di legge contro l’omofobia esclusivamente rimanendo in piedi nelle piazze e leggendo un libro.
“Sentinelle contestate a Bergamo. Oltre a non poter parlare, non si può più nemmeno stare in silenzio?”: così titola Tempi, l’organo d’informazione vicino al movimento cattolico di Comunione e Liberazione, in merito ad una manifestazione delle Sentinelle tenutasi nella città lombarda.
«Spiacevole episodio durante una pacifica veglia» sino al momento in cui «contestatori Lgbt hanno cercato di provocare un gruppo di sentinelle in piedi»: così scrive Emanuele Boffi.
Il resoconto è molto dettagliato: «Per circa un’ora duecento persone si sono disposte ordinatamente a scacchiera e hanno, come è loro abitudine, ognuno per suo conto e silenziosamente, letto un libro. Ma il gruppo di contestatori hanno (sic, ndr) iniziato a urlare slogan offensivi o cercato di provocarli al solo fine di scatenare una reazione. I contestatori hanno srotolato striscioni (“Liberi di amare” si leggeva su uno e “Chiamo imbecille chi ha paura di godere. A. Camus” su un altro). La cinquantina di attivisti Lgtb tenevano in mano un libro viola (o solo la sua copertina) e deridevano i presenti che non hanno reagito, tranne un anziano signore che, spazientito, si è lasciato scappare qualche insulto, dal quale le sentinelle si sono subito dissociate. Due militanti Lgtb si sono baciati davanti a una bandiera della pace». Continua a leggere

La pedofilia è un orientamento sessuale come l’omosessualità? Altra bufala in salsa cristiana.

American Psychiatric AssociationNel 1973 l’American psychiatric association (Apa) ha cancellato l’omosessualità dal suo elenco delle malattie mentali, il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders: una scelta che non è mai piaciuta al mondo cattolico che ancora continua a ripetere che è stata una decisione adottata per motivi non scientifici.
Nel vano tentativo di associare l’omosessualità alla pedofilia molte fonti riportano che l’Apa avrebbe deciso di classificare la pedofilia come “orientamento sessuale” eliminandola dal novero delle malattie così come era avvenuto per l’omosessualità nel 1973.
“Pedofilia, 50 anni fa era una ‘malattia’. Da quest’anno per gli psichiatri americani è un ‘orientamento sessuale'”: così titola Tempi in un articolo firmato da Benedetta Frigerio secondo cui «L’associazione degli psichiatri americani (Apa) ha scritto nel suo ultimo manuale che la pedofilia, “il desiderio sessuale verso i bambini è un orientamento” come gli altri». La giornalista aggiunge: «La decisione denunciata dall’Associazione della famiglia americana (Afa) va così a completare un lungo percorso di sdoganamento cominciato già negli anni Cinquanta». Continua a leggere

La Chiesa canonizza l’iPhone 5s: lo scrive la fonte di “Tempi”.

La notizia ha dell’incredibile. Il Vaticano e la Chiesa di Satana avrebbero firmato un patto di non aggressione: questo è quanto riporta il sito National Report secondo cui papa Francesco ed il suo alter-ego della Chiesa di Satana avrebbero siglato lo storico accordo.
La notizia avrebbe shockato gli osservatori internazionali: la Chiesa cattolica ha acconsentito di porre fine agli esorcismi mentre la Chiesa di Satana smetterebbe di compiere sacrifici umani.
Le notizie sconvolgenti riportate dal sito National Report non sono finite: la Chiesa avrebbe deciso addirittura di canonizzare addirittura l’iPhone 5s. «Giochiamo e ci mandiamo sms a vicenda come piccoli ragazzini a scuola»: racconta un membro della Congregazione per le cause dei santi.
Le notizie sembrano delle vere e proprio bufale ma c’è da credere che il sito sia affidabile se si considera che Benedetta Frigerio su Tempi, organo vicino al movimento ecclesiale cattolico Comunione e Liberazione, facendo sempre riferimento a National Report, titolaMaschi vestiti da femmine e femmine vestite da maschi”. Continua a leggere

Vengo anch’io. No tu no. Ma perché? Perchè no. L’avvocato cattolico “censurato”.

“Vengo anch’io. No tu no. Ma perché? Perchè no”: questi versi del grande Enzo Jannacci descrivono bene la diatriba tra il vicepresidente dell’Unione giuristi cattolici italiani (Ugci) Giancarlo Cerrelli e Domenica In “colpevole” di aver cambiato idea sulla partecipazione del giurista alla trasmissione di Rai Uno.
Cerrelli si era reso protagonista, in merito al dibattito sull’omofobia, di un controverso intervento a UnoMattina dove aveva affermato che «l’omosessualità è stata depennata dal manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali non per motivi scientifici».
Successivamente Mara Venier a Domenica In vuole parlare di omosessualità ed in un primo momento – da quanto afferma Cerrelli – era stato invitato l’esponente dell’Ugci: invito che era stato disdetto in un successivo momento facendo gridare alla “discriminazione” il giurista cattolico.
Intervistato dall’agenzia di stampa Zenit dei Legionari di Cristo secondo cui il caso «non svela solo l’inadempienza di una televisione pubblica dalla presunta vocazione pluralista, ma quello che sembrerebbe un graduale imporsi di una dittatura omosessualistica che mina alle basi antropologiche e culturali della società odierna» l’avvocato cattolico commenta il fatto. Sembra quasi una situazione “orwelliana” quella descritta: «Per giungere all’indifferenziazione sessuale, tale ideologia deve percorrere alcune tappe. Una di queste è l’omosessualizzazione della società, consistente sia nell’uniformazione dei sessi tra loro, che nell’avvicinamento del mondo e della cultura eterosessuale al mondo e alla cultura omosessuale. (…) Continua a leggere

Sentenza……non ti ho mai conosciuto, non ti ho mai Amato.

L'avvocato Gianfranco AmatoLo scrive senza usare mezze parole l’avvocato Gianfranco Amato sulla Nuova Bussola Quotidiana nel suo articolo “Quando una lobby è gay può ignorare il giudice?”: «A Londra l’impudente e sfacciata arroganza delle lobby omosessualiste riesce a superare i limiti della decenza. Ne è un esempio lampante l’ultima vicenda della réclame gay sui mezzi di trasporto pubblici». Questi i fatti così come descritti dall’avvocato: «Dai primi di ottobre, infatti, i celebri double-decker rossi girano per la città con una vistosa e provocatoria scritta sul fianco: “Some people are gay. Get over it!”, ovvero “Esistono gli omosessuali. Fattene una ragione!”. L’iniziativa, che di per sé rappresenterebbe già un’inutile quanto becera provocazione – ispirata dall’unico acido intento di recare offesa – è riuscita a rasentare la tracotanza, se si considera che il 22 marzo 2013 un giudice dell’Alta Corte, Mrs. Beverly Lang, nel caso Core Issues Trust v Transport for London, aveva statuito che quella pubblicità, ideata dalla nota organizzazione omosessualista Stonewall, violava il regolamento del Transport for London, l’ente che gestisce il trasporto pubblico londinese, in quanto “atta a causare una diffusa e grave offesa”». Nonostante questo, continua il presidente dei Giuristi per la vita «i cartelli sono stati tranquillamente esposti sugli autobus della capitale britannica, con la compiacente benevolenza – o meglio complicità – del Transport for London». Continua a leggere

La libertà d’opinione è anche il diritto a non essere criticati? Lo strano punto vista del mondo cattolico.

L’istituto “Francesco Faà di Bruno” è un liceo scientifico paritario cattolico di Torino ed all’interno di un ciclo di incontri dedicati ai genitori aveva organizzato una conferenza dal titolo “Omosessualità: domande e risposte”. Il depliant sui convegni era molto chiaro: «La famiglia tradizionale è in difficoltà ma, invece di aiutarla, oggi vengono proposti modelli alternativi di famiglia» e gli incontri trovano «spunto dall’acceso dibattito parlamentare sull’omofobia e sul riconoscimento delle unioni omosessuali per proporre una riflessione complessiva sulla bellezza della famiglia naturale minacciata dall’ideologia del gender».

All’incontro era stata invitata l’infettivologa Chiara Atzori, considerata “la Nicolosi italiana”, dal nome dello psicologo americano Joseph Nicolosi che teorizza di poter “riparare” con la psicologia l’omosessualità: tali teorie sono sconfessate dalla comunità scientifica e vietate dall’Ordine degli psicologi. La stessa Atzori invece considera “illuminante” il lavoro dello psicologo americano avendo scritto anche la prefazione all’edizione italiana di un suo libro ed a RadioMaria ha sostenuto che «nei Paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell’omosessualità, e quindi in qualche modo la depatologizzazione intesa come, così, equiparazione un modo di essere come un altro i risultati sanitari sono stati devastanti». Continua a leggere

Quell’eterno doppiopesismo della stampa cattolica.

La notizia del suicidio a Roma di un ragazzo omosessuale si è inserita nel dibattito esistente sulla legge sull’omofobia e le associazioni per i diritti degli omosessuali hanno organizzato una manifestazione in via San Giovanni in Laterano, la cosiddetta Gay Street della capitale, per lanciare un messaggio contro l’omofobia e la discriminazione sessuale.
Anche la stampa di area cattolica ha commentato il suicidio e le reazioni delle associazioni Lgbt. Sulla Nuova Bussola Quotidiana si titola “Giovane suicida, sciacalli in azione” e per Riccardo Cascioli «la notizia del suicidio è piegata a strumentalizzazioni e interessi ideologici». Continua Cascioli: «Se a suicidarsi è una persona qualsiasi viene liquidata in poche righe di cronaca, qualcuna in più se si creano problemi alla circolazione gettandosi sotto il metro o sotto un treno. (…) Se a togliersi la vita è un giovane gay o presunto tale, ecco allora che le stesse paginate e servizi vengono spesi per incolpare l’intera società di omofobia e i politici per non avere provveduto ad approvare una legge che punisca severamente ogni discriminazione nei confronti degli omosessuali. Insomma il suicidio conta se serve per promuovere l’eutanasia o le leggi pro-gay». Per il giornalista «intorno al tragico fatto di cronaca si è scatenata la ormai solita cagnara di chi invoca la legge contro l’omofobia e vorrebbe ridurre al silenzio – magari con il carcere – chi prova semplicemente a dire che un conto è condannare bullismo e violenze (che vanno sempre condannate) e un altro proporre norme che puniscano il reato di opinione, inclusa la contrarietà a concedere il matrimonio tra persone dello stesso sesso». Continua a leggere

Americani sempre meno forcaioli ma ancora troppo

La pena di morte è sempre stato un argomento controverso negli Stati Uniti e l’istituto di ricerca Gallup monitora il consenso degli statunitensi verso la pena capitale dal lontano 1937.
In questo periodo in cui Gallup ha misurato le opinioni nei confronti della pena di morte emerge che gli americani generalmente approvano questo strumento nonostante ci sono stati periodi storici in cui il consenso è stato superiore o inferiore. Le leggi statali e federali oltre alla sentenze legali hanno avuto l’effetto di muovere l’opinione pubblica ed ora un numero crescente di Stati ha preso provvedimenti per abolire la pena di morte.
Attualmente il consenso è diminuito anche per alcune moratorie messe in atto in alcuni Stati dopo che diversi condannati furono trovati innocenti dei crimini di cui erano accusati. Dal 2006 sei Stati hanno abrogato la pena di morte: l’ultimo il Maryland quest’anno.
Non è chiaro se la Corte Suprema potrebbe mai riconsiderare la sua decisione sulla costituzionalità delle leggi statali sulla pena di morte. La maggior parte delle recenti sentenze hanno riguardato l’incostituzionalità per i minori e gli incapaci di intendere e di volere.
Dall’ultima rilevazione emerge che il favore è il più basso degli ultimi 40 anni nonostante ancora sei cittadini su dieci siano a favore della morte per i condannati per i crimini più gravi. Nonostante il 60 per cento veda ancora di buon occhio questo strumento, questo dato è il più basso dal novembre del 1972 quando il 57 per cento era a favore. La pena di morte raggiunse un picco di consensi nel 1994 quando otto americani su dieci erano a favore ma da allora sempre meno persone l’hanno approvata. Continua a leggere

Quei giuristi cattolici molto cattolici ma poco giuristi

Giancarlo Cerrelli«Sono gay, l’Italia è un Paese libero ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza»: con queste parole ha purtroppo deciso di togliersi la vita un giovane ragazzo omosessuale lanciandosi dall’undicesimo piano di un palazzo a Roma.

Il giorno dopo – proprio sull’omofobia – interviene nelle pagine del quotidiano online Il Sussidiario, Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell’Unione giuristi cattolici italiani (Ugci), con un articolo dal titolo “Omofobia. Ecco il piano fascista per ‘rieducare’ gli italiani”. Lo stesso Cerrelli si era già reso protagonista di un intervento a UnoMattina Estate che aveva creato molte polemiche.

Il giurista cattolica esprime “meraviglia” per la «fretta con cui è stato approvato tale disegno di legge senza che vi fosse alcuna urgenza sociale e nonostante siano altre le priorità a cui gli italiani attendono che si provveda». Forse è necessario aspettare che un fenomeno sia “urgente” affinché il legislatore sia chiamato ad occuparsene? Dobbiamo forse aspettarci che gang terrorizzino e pestino gli omosessuali affinché il Parlamento senta la necessità della giustezza di un provvedimento a contrasto delle discriminazioni e dei contrasti legati all’orientamento sessuale? Per il resto gli italiani che pensano che sono “altre le priorità” possono stare tranquilli. L’iter parlamentare di approvazione delle leggi è prima di tutto diviso nelle quattordici diverse commissioni parlamentari competenti per materia (questo disegno di legge appartiene alla commissione Giustizia) e quindi la discussione di una legge che contrasta l’omofobia non “rallenta” l’approvazione di una legge con – ad esempio – misure per l’occupazione che potrà essere discussa negli stessi giorni in un altra commissione parlamentare (ad esempio nella commissione Lavoro o in quella Attività produttive). Inoltre il presidente della Camera o del Senato possono decidere di dare priorità ad un particolare disegno di legge nel calendario dei lavori se ritengono che sia particolarmente urgente. Strano che un giurista – sebbene cattolico – ignori tutto questo. Continua a leggere

Il sociologo cattolico Introvigne: “Meno matrimoni significa meno figli”. I dati lo smentiscono.

Non è un mistero che in Italia si nasce di meno: secondo gli ultimi dati disponibili del 2011 nel nostro Paese sono nati 546.607 bambini, 15.337 in meno rispetto all’anno precedente.
Tanti sociologi hanno analizzato questi dati e sulla Nuova Bussola Quotidiana non ha mancato di far sentire il suo pensiero il sociologo di area cattolica Massimo Introvigne: «Mi capita spesso, in dibattiti pubblici, di spiegare che queste statistiche c’entrano molto con il dibattito in corso sulle unioni omosessuali. Se si diffondono più modelli alternativi di famiglia – non lo dico io ma i numeri – diminuisce il numero di famiglie. Se si diffondono più modelli alternativi di matrimonio, la confusione sociale sull’idea stessa del matrimonio fa diminuire i matrimoni. Meno matrimoni significa meno figli». Forse Introvigne – attento osservatore della realtà – dovrebbe considerare che in Italia nonostante manchi il matrimonio o le unioni civili per le coppie dello stesso sesso si stanno già diffondendo modelli alternativi di famiglia: infatti secondo l’Istat diminuiscono le coppie sposate (soprattutto in Chiesa) ma aumentano le coppie di fatto. Difficile dare la colpa di questo agli omosessuali le cui famiglie in Italia non sono riconosciute. Continua a leggere