Un PontifeSSo dinnanzi all’evidenza.
Accolgo il consiglio di Xodroont riguardo l’evoluzione e di conseguenza oggi eviterò nei limiti del possibile di trattare dell’argomento. O quantomeno dell’argomento in sé.
Eppure, dinnanzi a questi due articoli: ANNO DELLA FEDE (articolo n°3 di Patrizia Stella). IL BIG BANG E LA CREAZIONE e IL GOVERNO BILDEBERG(?). L’EUROPA TUTTA FELICEMENTE CONQUISTATA è difficile evitare di commentare quantomeno il primo.
Come risolvere l’impasse? Anzitutto notiamo cosa li accomuna: un dettaglio. Un dettaglio che però vien passato quasi sotto silenzio. La scelta delle fonti e l’approccio generale alla realtà.
Che il genere PontifeSSo avesse forti tendenza paranoiche, se già non era palese, vien ampiamente dimostrato da questo tipo di scritti.
Ed ora, senza ulteriori indugi, la cosa si dimostrerà da sé. Cominciamo col primo articolo:
Credo in Dio, Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili… Doveroso chiarimento: ritengo opportuno chiarire qualche dubbio postomi a seguito di queste lettere che esulano dall’argomento della fede per invadere il campo della scienza, come se compito del cristiano fosse solo quello di pregare Dio alla cieca, estraniandosi dal resto del mondo. Si tratta di argomenti accessibili a tutti, e non solo prerogativa per esperti, come neppure io lo sono, argomenti che un credente di media cultura (come è ormai la maggior parte della gente) ha il dovere di affrontare, approfondire e almeno in buona parte risolvere, se non vuole cadere nelle solite trappole del nemico che vuole rendere sempre più insanabile, come detto, la spaccatura tra fede e ragione, tra Parola di Dio e parola della scienza, relegando i credenti, a forza di menzogne, nella categoria degli imbecilli.
Prima caratteristica dei paranoici (e dei seguaci di pseudo-scienze/filosofie/religioni in genere) è quello di difendere le loro idee come gli avvocati i loro protetti.
Non è difficile qui trovare questa caratteristica, accomunata per di più a delle evidentissime fallacie e logiche e dialettiche: 1) lo straw man dell’estraniamento, a sua rimandante alla 2) provocazione, all’insinuazione che questo dovrebbe essere un fine dell’avversario. Per cui 3) di nuovo lo straw man del credente-imbecille, facilmente associabile a 4) lo scherno e, se vi pare, alla 5) fallacia del finto tonto.
Il resto del cappello introduttivo ve lo risparmi per tenere fede a quanto detto sopra – e perché tautologico rispetto a quanto già detto -. Continua a leggere→