Discorsi in libertà della Stella contro l’evoluzione. Molto in libertà…

Βλαξ ανθροπος επι παντι λογω επτοησθαι φιλει

Lo stupido è solito trasalire per ogni parola di verità

Eraclito

Oggi non si avrà a che fare con un articolo contro l’evoluzione, come i Nostri disperatamente tentano di profilarci quando si trovano, per così dire, con un deficit d’attenzione. No: oggi si avrà a che fare con una serie di concetti sconclusionati che i Nostri proveranno a far passare per un discorso.

L’articolo che oggi criticherò è a nome di una Patrizia Stella. Non certo nuova nel ristretto mondo PontifeSSo. Lo scritto in questione si intitola ANNO DELLA FEDE (2° articolo di Patrizia Stella(?)). “CREDO IN UNO SOLO DIO, PADRE ONNIPOTENTE, CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA”. Insomma un titolo corto e facile da ricordare.

Quale uomo, di qualunque espressione religiosa presente sulla terra, perfino i miscredenti, non si è rivolto a Dio, invocando il suo aiuto, se non altro perché in preda a momenti di disperazione?

Io no di certo, e non penso nemmeno il resto dell’Umana Genia. Non almeno alla sua idea di Dio. Posto che si creda ad uno ed uno solo.

Credere in ‘qualcosa’ o in ‘qualcuno’ è un atteggiamento che ciascuno di noi compie, spesso inconsapevolmente, anche molte volte in una sola giornata

Insomma: il credere paragonato ad un movimento involontario od ad una qualsiasi attività tipo camminare….

Sono io o anche voi avete la sensazione che questa retorica sia palesemente sgraffignata dal mondo del marketing? (E verrebbe anche da chiedersi perché…)

si crede nell’efficacia di una medicina, pur non conoscendola

Ma si può comunque chiedere delucidazione al medico od alla Casa Farmaceutica. Quindi casomai si può parlare di fiducia ad ombrello, in quanto dipendente dalla fiducia nelle capacità dei primi.

Esempio errato.

nelle parole di un docente

Perché il più delle volte è laureato o laureando nella sua materia di competenza. Quindi anche qui: fiducia NON fede.

o di un genitore

Motivi affettivi. Però il genitore lo puoi comunque smentire nel caso avesse torto.

nella diagnosi medica

Che però ti da la possibilità di rifarla ed inoltre il più delle volte è dettagliata e comprensibile.

nelle previsioni meteo

Che però sono smentibili tranquillamente e senza rimpianti tramite l’esperienza in prima persona.

 nelle promesse dell’innamorato ecc.

Ecco: lasciamo perdere ch’è meglio.

ma questa si può definire in generale fede umana. Quando invece ci si rivolge con la preghiera o determinati riti a Dio, all’Eterno, all’Assoluto (posso esprimere una mia perplessità: assoluto secondo quale termine di paragone? E assoluto di cosa?), a Qualcuno che ci trascende, si parla di fede religiosa, ma non è ancora la fede cristiana contemplata nel Credo. Per vivere la fede cristiana bisogna innanzitutto affermare di credere non in un Dio generico, sia pure Onnipotente e Trascendente, nel quale molti credono, bensì: “in un solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra”.

In particolare le due parole “Padre” e “Creatore” sono quelle che fanno la differenza perché sono prerogativa unica ed esclusiva della fede cristiana, rivelate da Dio fin dall’antichità

Anzitutto c’è da notare la pretesa che il cattolicesimo abbia il primato assoluto su qualunque tipo di cristianesimo. Ma poi: lo capirà costei che la conclusione finora è valida per lei e solo lei?!

Mentre però è stata sempre pacificamente accettata da tutti la definizione di ‘Padre’ rivolta a Dio, non poche difficoltà ha provocato invece il credere in un Dio che crea l’esistenza dell’universo dal ‘nulla’, come troviamo nella tradizione ebraica e nella Bibbia ai primi capitoli della Genesi, perché si è istintivamente più propensi a credere a quell’assioma della filosofia antica che dice ‘nulla si crea dal nulla’ (ex nihilo nihil), secondo cui è impossibile che l’essere possa nascere dal non essere. Tuttavia anche questo fa sorgere delle domande, perché ci si chiede infatti: “Ma il primo essere, il propulsore di tutto, da chi può aver avuto l’esistenza?”.

Fallacia dialettica in quanto si sta rimandando la risposta vertendo sul da invece che sulla relazione generale. L’obiezione più logica sarebbe che se anche il pristino motore avesse avuto un inizio (laddove faccio notare che questo sarebbe nientemeno che il suo dio) il suo principio non sarebbe certo stato esente dalla stessa identica domanda.

Infatti, sono state proprio le considerazioni sull’origine del mondo e dell’uomo, sulle sue finalità, sul senso della vita e della morte ecc. […] a dare vita alle scuole filosofiche greche […] con i grandi Socrate (nella cosmologia?! Che c’entra Socrate!?!), Platone e Aristotele, a cui hanno attinto i nostri più grandi santi cristiani, quali Agostino e Tommaso, sia pure con i dovuti “distinguo”, soprattutto per quanto riguarda la concezione panteistica greca dell’eternità e divinità del mondo che, pur presupponendo, secondo la concezione Aristotelica, l’esistenza di un “Motore Primo Immobile”, cioè di una “Forza divina” che ha il potere di muovere il mondo senza essere a sua volta mossa, era comunque ancora lontana dal concetto cristiano di creazione. 

Eh, già: prima si parla di distinguo. E di distinguo a dir poco insanabili in quanto su di essi si basa la maggior parte della loro filosofia. Salvo poi:

Questo, comunque, è già un buon motivo per dimostrare come può esistere una forte sintonia tra ‘fede e ragione’, cioè tra le proposte della fede cristiana rivelata nella Sacra Scrittura e l’intelletto umano, quando è usato rettamente (ah, ecco: sia mai sia usato liberamente) nella ricerca della verità e del bene (che c’entra con la cosmogonia perché…). Per il semplice fatto che Dio, che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, è lo stesso identico Dio che ha poi rivelato sé stesso ai Profeti, ed è lo stesso identico Dio che ha creato la natura con le sue leggi, permettendo all’intelligenza dell’uomo di scoprirne gli arcani più profondi e di “dominare e soggiogare gli altri esseri viventi” (Gen.1,27-29).

Peccato, ed è la millesima volta che lo ripeto, che le leggi di natura sia astrazioni umane basate sulla preponderanza dei dati, astrazione che in quanto scientifica può sempre essere modificata con l’arrivo di ipotesi più probabili e l’aggiunta di ulteriori dati.

Per il resto: continua il suo soliloquio. Che tristezza ragazzi…

Ci sarebbe da trasalire di gioia per questo privilegio dato da Dio all’uomo, […], invece mai nella storia dell’umanità è stata respinta e combattuta come pericolo universale questa rivelazione di Dio come Creatore.  

A onor del vero non è sempre stato così perché, dopo le filosofie scolastiche e patristiche che hanno contrassegnato la cultura medievale privilegiando l’immagine di Dio Padre e creatore, i secoli che seguirono, dall’Umanesimo e Rinascimento fino ai nostri giorni, pur focalizzando l’attenzione prioritaria sull’uomo e sulle sue potenzialità, hanno visto un proliferare di menti geniali soprattutto tra i cristiani, e tra questi molti sacerdoti e religiosi di cui parleremo.

Anzitutto bel coraggio dire soprattutto quando nelle epoche succitate o si era cristiani o si era discriminati se non peggio.

Poi faccio notare che i moti di gioia o tristezza derivati da un’idea c’entrano con la possibilità che quella data idea sia vera come i cosiddetti cavoli a merenda.

A scatenare un’autentica guerra contro il concetto cristiano di “Creazione” è stato verso la fine del XIX° secolo il prorompere della scienza con le scoperte nel campo della genetica e con la teoria evoluzionista di Darwin che è stata subito imposta come dogma indiscutibile (come no: infatti i processi al biologo erano allegre scampagnate) e assoluto, nonostante le ripetute contestazioni di molti scienziati(?!) e le ultime scoperte del DNA, che hanno ulteriormente invalidato questa teoria.

Sono io o non hanno centrato il fulcro della questione?: Ovvio che se chiedono ad un biologo moderno di Darwin lo elogerà certo come pioniere, ma ricorderà anche delle pecche. Ed infatti non dovrebbe essere contro il fondatore di una data teoria la loro invettiva, bensì contro come quella visione è ai giorni nostri.

Eppure non so perché ma ho la sensazione che se venissero sfidati da dei biologi a dimostrare come il neodarwinismo sia universalmente errato eSSi fuggirebbero a gambe levate?

Mentre segnaliamo nelle note alcuni libri interessanti sull’argomento, cerchiamo di dare brevemente una risposta flash di carattere generale.

1) Darwin mise per iscritto nel 1859 il frutto delle sue ricerche secondo le quali la vita nasce dal caso e trova il suo sviluppo attraverso le mutazioni genetiche che, per mezzo della selezione naturale, passano dal meno perfetto al più perfetto nella continua lotta per l’esistenza;

No: dal meno adatto al più adatto, ove per adatto si intende capace di sopravvivere in un dato ambiente con quelle condizioni. L’arbitrario concetto di perfezione è totalmente estraneo non solo alla biologia, bensì a qualunque tipo di scienza.

In secondo luogo: oggi parlare di caso è fuorviante, è più corretto parlare di casi. Probabilità dipendenti dalle condizioni di partenza. E mettere in conto l’imprevisto: l’unico caso di Caso propriamente detto.

2) anche l’uomo è frutto dell’evoluzione perchè (sic!) proviene da antichissimi individui sub-umani (!?) non intelligenti (ma dai…) che hanno dato vita alle scimmie le quali si sono evolute col tempo prendendo posizione eretta e dando vita all’uomo. 

Classica fallacia eristica: si cambia il nome delle cose per dargli accezione negativa e far sì in modo che l’uditorio rigetti quelle parole e quei concetti per via della loro forma.

Per prima cosa non sono individui sub-umani, sono Primati. Distinti da Ominidi (da cui sarebbe derivato il genere Homo), che sono un’altro ramo evolutivo rispetto a ciò che ha generato le scimmie odierne. Al solito dietro l’imprecisione linguistica si cela la sostanziale ignoranza. Non si potrebbe dedurre altro d’altro canto.

Innanzitutto bisogna premettere che l’evoluzione in sé (non l’evoluzionismo), è compatibile con il pensiero cristiano e con il concetto di creazione, al punto che fu in qualche modo intuita già da S. Basilio, da S. Gregorio di Nissa, S. Agostino e tanti altri, i quali ritenevano che Dio, nel creare la materia, avesse immesso in essa le capacità o “rationes seminales”, per generare nel tempo le varie creature.

Della serie: quando un concetto è ritenuto assurdo prima lo si ridicolizza, poi si minimizza, poi lo si attribuisce a qualcun altro.

Infatti il genetista cattolico Sermonti, premio nobel 2005, ammise la possibilità dell’evoluzione, però solo dentro una determinata specie, (es. lo spuntare di code o tentacoli in alcuni animali, la mutazione di ali e piume negli uccelli, il mutare di caratteristiche somatiche in certe razze umane ecc.)

Altro esempio di ignoranza sconcertante: forse dovrebbe sapere che è proprio quello che la teoria evolutiva sostiene. Ed infatti ci son stati i Therapsidi, l’Archeopterix, l’Ambulocetus e così via a dimostrare che tale passaggio non è stato repentino.

però mai si è verificato il caso di un netto passaggio evolutivo da una specie all’altra

Tranne negli esempi cui sopra. Che mi par siano parecchio rilevanti e per niente ignorabili. Tranne che per qualche articolista in malafede ovviamente.

e men che meno si sono trovati i cosiddetti ‘anelli mancanti’ a provare le affermazioni di Darwin

A parte gli esempi di cui sopra…

“a motivo della stabilità del DNA che, nel diversificare una specie dall’altra, la determina e identifica per sempre, irreversibilmente”.

A parte negli esempi dei mandaranci, dei bastardini, dei leoni-tigre, nella zebra-cavallo, nello strano caso della pantera-ghepardo, nel cane lupo, negli esempi di cui sopra (di nuovo)…

 Mai si è verificato che da un uovo di gallina sia nato un gattino o un canarino o altri elementi naturali in evoluzione verso il più perfetto.

E dei piccoli cambiamenti genetici da genitore in figlio non ne parliamo? O forse che non sia anche quello un cambiamento?

La teoria Darwiniana non solo non è compatibile con la genetica, ma neppure con la paleontologia e la fisica sperimentale in quanto gli scienziati, tra cui Kelvin, fondatore della termodinamica, affermano che l’evoluzionismo, diverso dall’evoluzione, è impossibile anche per mancanza di tempo necessario alla formazione di tali processi, dal momento che il caso non riuscirebbe a mettere insieme in 300 miliardi di anni neppure una sola proteina, mentre la terra ha solo 4 miliardi di anni. 

Del fatto che sia la biologia che la termodinamica siano un tantino avanti dalla fine dell”800 non ne diciamo nulla?

Ma dopo che questa propaganda ci è stata bombardata come verità assoluta per oltre un secolo sin dalle scuole primarie, ha provocato una specie di complesso di inferiorità nei cristiani che hanno dovuto quasi difendersi dal ridicolo, ma il peggio è che ha creato una profonda spaccatura tra fede e ragione, cioè tra la Parola di Dio Rivelata, considerata fideismo per ignoranti, e la “parola indiscutibile” (qui qualcuno ha grandissimi problemi col concetto di scienza…) dello scientismo evoluzionista, fornendo l’esca a liberi pensatori e falsi teologi per spazzare via, assieme ad Adamo ed Eva, anche il peccato originale e la stessa Incarnazione e Risurrezione di Cristo, rendendo perciò inutile la presenza della Chiesa da Lui fondata e tacciando di imbecilli coloro che si ostinano a credere nel “Credo”.  

E’ vero che molta gente continua a credere in Dio, almeno nella Chiesa e nei Seminari, ma in un Dio vago e indefinito che ha perso molti dei connotati del Dio cristiano per assumere quelli del dio massone, grande architetto del mondo. La massoneria si è servita anche di Darwin per colpire ulteriormente la Chiesa, col tacito consenso, purtroppo, di ignobili falsari cattolici.

 In breve: se la teoria non si accorda coi fatti, tanto peggio per i fatti.

Ma qui vorrei portare la vostra attenzione: questa è pur sempre la tesi di tutto lo scritto. E perché mi par che qualcosa si sia smosso negli ambienti reazionari dai quali i Nostri spesso e volentieri attingono. Vale a dire questa è una chiara ammissione di non contare praticamente più nulla nella società civile, contrapposta a questo punto a quei pochi illuminati che conoscono il “Credo” e che insomma in breve danno segno della loro appartenenza ad un gruppo ben definito ma soprattutto chiuso ad una società ostile, massonica. Se mi avete seguito fin qui ed avete riconosciuto le premesse ci sarete arrivati da soli: la Stella di cui sopra sta praticamente ammettendo la settarizzazione del proprio credo – identificato, badate bene, con la cristianità tutta -. E si badi, non son certo il primo a sostenerlo: Marzano identificò questo fenomeno piuttosto dettagliatamente ponendolo in relazione alla secolarizzazione per quel che riguarda l’Italia (M. Marzano 2009; 2012), Del Vecchio e Pitrelli come controprova mostrano l’anatomia di una setta da dei casi specifici – Damanhur, Soka Gakkai etc. – evidenziando delle caratteristiche molto comuni appunto ai movimenti succitati (G. Del Vecchio e S. Pitrelli 2010); Pinotti di contro lo fa coincidere con l’ascesa dei movimenti nella Chiesa, in particolare con l’Opus Dei (F. Pinotti e G. Galeazzi 2011), la quale avrebbe cominciato a prenderne i connotati settari già quando il fondatore del movimento era in vita (Pinotti 2010). Ritornando a Pinotti, poi, è curioso notare come la condizione da lui mostrata coincida con la descrizione degli ambienti fornitaci dallo storico Ronald H. Fritze per la proliferazione di un cultic mileu pseudo-scientifico o comunque contenente idee religiose alquanto curiose (Fritze 2012).

Ora a fronte di quanto mostrato mi par che il “pericolo evoluzionistico” sia tutto irrilevante per ciò che eSSi difendono in confronto ad una più che evidente deriva settaria. Non pare anche  a voi?

Fonte dei periodi sconclusionati: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/13243-anno-della-fede-articolo-nd2-di-patrizia-stella-credo-in-un-solo-dio-padre-onnipotente-creatore-del-cielo-e-della-terra

Riferimenti:

  • M. Marzano; Quel che resta dei cattolici. Inchiesta sulla crisi della Chiesa in Italia. Milano 2012
  • M. Marzano; Cattolicesimo magico. Un’indagine etnogafica. Milano 2009
  • G. Del Vecchio, S. Pitrelli; Occulto Italia. Milano 2011
  • F. Pinotti; Opus Dei segreta, frusta cilicio e alta finanza. Milano 2011
  • F. Pinotti, G. Galeazzi; Wojtyla Segreto, la prima controinchiesta su Giovanni Paolo II. Milano 2011
  • R. H. Fritze; Invented Knowledge: False History, Fake Science and Pseudo-Religion. Londra 2009 → Falsi miti, come si inventa quello in cui crediamo. Milano 2012
  • ἩράκλειτοςΠερί Φύσεως → Eraclito; Dell’Origine; A. Tonelli (traduzione a cura di). Milano 1993

3 pensieri su “Discorsi in libertà della Stella contro l’evoluzione. Molto in libertà…

    1. FSMosconi Autore articolo

      In effetti non è il mio forte, mi trovo più a mio agio quando devo smontare le mitologie.

      Ad ogni modo mi chiedo quando eSSi capiranno che una laurea non è sinonimo di onniscienza.

      Rispondi

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