Probabilmente Carletto ignora il significato dei termini che usa. Il Maldestro ci ha appena inviato un fax in cui enuclea una serie di richieste che ci trasmette sotto forma di una “rettifica”. Ordunque noi conosciamo bene il lessico italiano, la prassi giornalistica (che quindi Carletto, da navigato e provetto giornalista pubblicista deve conoscere) e la legge italiana. Pertanto troviamo bizzarro che si spacci per “richiesta di rettifica” la banale minaccia di querelarci qualora non venga rimosso il contenuto di un nostro articolo.
Ci tocca spiegare a Carletto il significato delle espressioni che eSSo stesso usa.Per farlo, citeremo il contenuto di un articolo della legge che regolamenta vari aspetti del mondo della stampa.
http://www.mcreporter.info/normativa/l48_47.htm#8
Il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale.
Per i quotidiani, le dichiarazioni o le rettifiche di cui al comma precedente sono pubblicate, non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta, in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono.
Per i periodici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, non oltre il secondo numero successivo alla settimana in cui è pervenuta la richiesta, nella stessa pagina che ha riportato la notizia cui si riferisce.
Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e devono essere pubblicate nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate.
Risulta evidente che la normativa NON preveda quella censura che a Carletto invece piace tanto. Si evince dunque che quando eSSo lo vorrà, può mandarci le sue dichiarazioni (limitatamente a 30 righe, come evidentemente espresso dalla norma citata) volte a rettificare quanto eSSo sostiene essere lesivo della sua dignità. Pur non essendo una pubblicazione periodica ne tantomeno un quotidiano, nella nostra magnanimità provvederemo a pubblicare quanto ricevuto via mail entro le successive 48 ore, utilizzando lo stesso stile e la stessa impaginazione di qualsiasi altro articolo di Pontilex, corredando l’articolo dell’opportuno link verso la fonte dello scandalo. Adempiendo dunque agli obblighi che ci vengono fatti dalla legge. Non verranno tollerate ulteriori minacce, anche velate.
Stanti le attuali normative, invitiamo il Maldestro a riflettere su quanto eSSo stesso ha scritto all’interno di un commento Pontifesso.
