Le menate: a quando i Rettiliani?

Se a ogni individuo fosse concesso di scegliere fra l’annientamento di sé e quello dell’universo, non ho bisogno di dire da quale parte, nel maggior numero dei casi, penderebbe la bilancia. Ognuno fa di sé il centro dell’universo, riporta tutto a sé stesso; e anche tutto ciò che accade, come ad esempio i più grandi mutamenti del destino dei popoli. egli lo considera dapprima secondo il suo interesse e, per quanto esso sia meschino e remoto, ad esso pensa innanzitutto… L’unico universo che ognuno consce realmente e di cui ha conoscenza, egli lo porta con sé come sua rappresentazione, e perciò ne è il centro. Ciascuno è dunque a se stesso tutto in tutto.

Arthur Schopenhauer; L’arte di insultare, Il centro dell’universo. Adelphi, pp. 41

Secondo Wikipedia, questa è la definizione di pseudoscienza:

Poiché “pseudostoria” è più un’etichetta che un movimento di pensiero, una definizione chiara ed univoca non è possibile. Alcuni criteri di riferimento per riconoscere tesi pseudostoriche possono essere:

  • il tema riguarda la stretta attualità politica, religiosa o comunque ideologica
  • la diffusione attraverso canali non accademici
  • la mancata revisione da parte di altri esperti
  • le prove addotte sono:non prendono in considerazione e non confutano spiegazioni o interpretazioni alternative (spesso più logiche o semplici) dei fatti, che spessi hanno un consenso maggiore e sono supportate da precise prove storiche
    • speculative
    • controverse
    • proposte senza citazioni o con citazioni errate
    • interpretate in modo fantasioso e non giustificabile
    • utilizzate al di là della loro effettiva importanza
    • isolate dal contesto
    • distorte più o meno coscientemente
  • si fondano su congetture dietrologiche, cospirative o complottistiche ignorando il principio del Rasoio di Occam alla base del pensiero scientifico moderno che, nella sua forma più semplice, suggerisce l’inutilità di formulare più assunzioni di quelle strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pseudostoria#Descrizione

E chiosa ancora:

Il concetto di pseudostoria presume la definizione di un metodo storiografico corretto e la possibilità di descrivere degli accadimenti in modo veritiero. Questo presupposto non è però compatibile con alcune teorie metafisiche, quali una visione relativista di fatti storici.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pseudostoria#Problemi_con_la_pseudostoria

Orbene, a fronte di questa più che chiara definizione si può dire che giusto ieri CDPinen se ne sia uscito proprio con una descrizione pseudo-storica degli eventi dal 1776 ad oggi.

Leggiamo infatti nel suo articolo:

Oggi più che mai, a 90 anni dall’elezione al soglio Pontificio di Pio XI, in un mondo che sembra essere pronto a quanto “satanicamente profetizzato” dal massone Mazzini e dal generale massone statunitense Albert Pike

Insomma, non solo si presume l’assoluta veridicità di una presunta fonte, ma gli si crede al punto dal prenderlo come una sorta di profezia. In totale accordo con il canone sopra descritti.

E se come se non bastasse, si propone anche la soluzione sulla base di… un’altra fonte storica malamente interpretata. Come potete vedere, la definizione rientra punto punto:

è doveroso ridare luce e splendore a quanto scritto proprio da Pio XI nella sua Lettera Enciclica “MIT BRENNENDER SORGE” indirizzata, il 14 Marzo 1937 (Domenica di Passione), ai “Venerabili Fratelli Arcivescovi e Vescovi e agli altri Ordinari di Germania aventi pace e comunione con la Sede Apostolica”. 

Da notare come si basi sulla veridicità anche di questa fonte per il solo fatto che sia un’enciclica. Oltre che per il fatto che, nella sua visione distorta delle cose, gli dà ragione.

Dal testo “Massoneria e sette segrete: faccia occulta della storia” (un testo molto autorevole e disincantato dal punto di vista storico, non c’è che dire), è noto da tempo agli studiosi di settore, che Mazzini tratteneva una fitta corrispondenza con il generale massone americano Pike.

Viene da chiedersi chi siano questi esperti tali da interessarsi a eventuali complotti tali che, se fossero veritieri, li avrebbero già messi a tacere da un bel pezzo.

n uno scambio di epistole datate la prima 22 gennaio 1870 (lettera inviata da Mazzini al Pike) e la seconda 15 agosto 1871 (risposta inviata dal Pike a Mazzini) emergono verità (notizie era troppo poco populista per gli standard del Nostro…) inquietanti e molto profetiche.

Come mai ho come la netta sensazione che non avremmo mai una singola foto né tanto meno un pdf di queste fonti?

Ma ecco la prima dimostrazione della totale inadeguatezza del nostro in fatti di storiografia, infatti porta come fonte… un romanziere!

Jean Lombard (per chi non lo conoscesse) annota che questa corrispondenza si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede del Rito Scozzese di Washington, ma off limits

Come un novelliere ci sia arrivato a conoscenza di dati già di per sé all’epoca off limit proprio in senso fisico, in quanto la massoneria era ancora una società segreta in senso proprio del termine, non è dato sapere. O almeno, il mistero rimarrebbe tale solo considerando veritiero una costruzione letteraria.

ma attenzione, ecco che il Nostro se ne è esce con una capziosa ripetizione del significato di quell’arcano vocabolo quale off limit:

cioè di consultazione vietata

Direte voi: cosa c’è di errato in questa definizione? Forse non si considera il termine utilizzato: segreto al posto di privata, che però il secondo sia una conseguenza del primo ci si arriva solo successivamente, mentre già il sottinteso aleggiante è stato mandato: vietato perché pericoloso o simili. Ci si chiederebbe d’altronde perché segretare della comune posta altrimenti, e sicuramente la prima e più corretta risposta (non ci sarebbe bisogno di nascondere nel nascosto da parte dei latenti se non ciò che riguarda il nascondere in sé, o almeno questo sarebbe un modo d’agire abbastanza plausibile) non sarebbe stata gradita a Carletto.

pur tuttavia la lettera di Albert Pike, scritta il 15 agosto 1871, venne una volta esposta alla British Museum Library di Londra.

Il perché ovviamente non è dato saperlo.

Là un ufficiale di marina canadese, il commodoro William Guy Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945) poté prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro citato “Pawns in the Game”.

Ovviamente anche questo ha la stessa validità del precedente: http://en.wikipedia.org/wiki/William_Guy_Carr

Il documento è curiosamente profetico e precorritore della sinistra triade “crisi – guerra – rivoluzione”, che ha tormentato il XX° secolo.

Avete già compreso la risma dell’argomentazione, esatto…

Ecco in che forma, adeguata, lo presenta il Carr:

“[ … ] La Prima Guerra Mondiale doveva essere combattuta per consentire agli “Illuminati” di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo.

Talmente vero che subito dopo la guerra la maggior parte delle potenze europee temeva la potenza di fuoco della Russia e odiava (giustamente) il suo sistema.

Non che non fosse vero che era nell’interessa della Germania, della Francia e dell’Inghilterra disfarsi dello Zar, ciò però si limitava unicamente a quel che concerne il territorio.

Le divergenze suscitate dagli agenti degli “Illuminati” fra Impero britannico e tedesco furono usate per fomentare questa guerra.

Perché le colonie, si sa, erano pura fantasia.

Dopo che la guerra ebbe fine si doveva edificare il comunismo e utilizzarlo per distruggere altri governi e indebolire le religioni.

Un perfetto Post Hoc ergo Propter Hoc insomma. Con una palese aggiunta di causa discutibile.

“La Seconda Guerra Mondiale doveva essere fomentata approfittando della differenza fra fascisti e sionisti politici.

Visione distorta: se l’intento era distruggere la religione, a che pro avvantaggiare l’ebraismo? In più: se precedentemente il comunismo era uno scopo da usare come mezzo per un fine, come mai ora quel fine non viene più citato? Forse ché, visto il suo non-attecchimento su larga scala in Europa, la cosa non dia ragione al fu scrittore e al Nostro?

La guerra doveva essere combattuta in modo da distruggere il nazismo e aumentare il potere del sionismo politico, onde consentire lo stabilimento in Palestina dello stato sovrano d’Israele.

Di nuovo con un Post Hoc…

Durante la Seconda Guerra Mondiale si doveva costituire un’Intenazionale comunista altrettanto forte dell’intera Cristianità.

Ma che fine ha fatto la Russia? Perché ora cambia l’oggetto del suo farneticare?…

A questo punto quest’ultima doveva essere contenuta e tenuta sotto controllo rin quando richiesto per il cataclisma sociale finale.

Quale sia poi non è nemmeno questo dato sapere…

Può una persona informata negare che Roosevelt e Churchill hanno realizzato questa politica”?

Solo per per persona ben informata intendi un nazi-fascista.

“La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. 

Il fatto che ciò sarebbe avvenuto comunque (è come definirsi profeti dopo aver detto: domani, da qualche parte del mondo, in qualche momento, pioverà) non fa ovviamente testo.

La guerra dovrà essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d’Israele) si distruggano a vicenda

Ma a questo punto, se la logica che mi suggerisce che crimine ← vantaggio personale proibito, visto che converrebbe molto più ad eventuali distruttori della cristianità far sì che i tre si scannino tra loro, mi chiedo a che pro distruggere i due maggiori avversari dell’oggetto del loro complottare.

mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro, saranno in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico”.

Il fatto che, visto il loro spropositato potere, a tali Illuminati sarebbe bastata ben più d’una via più semplice non fa nemmeno qui testo. Come d’altronde nemmeno per la logica di questa fonte, che a quanto pare disconosce del tutto il ragionamento lineare.

[ … ] Il 15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto.

Anche qui: il fatto che sappiano governare le nazioni già di per sé non rende pleonastico il fine sopraccitato. Tutt’al più che nel caso il fine fosse solo il rendersi palesi ciò gli sarebbe svantaggioso, visto ciò che loro stessi secondo questa ricostruzione fanno ai governi palesi.

 Si citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera che si dice catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra:

A questo punto però viene da chiedersi, visto che la cosa era di tale importanza, perché lasciarla esporre al pubblico. Perché?

A questo punto si sconfina nel delirio puro:

Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l’effetto dell’ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata dal cristianesimo, i cui adoratori saranno da quel momento privi di orientamento alla ricerca di un ideale, senza più sapere ove dirigere l’adorazione, riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell’ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!

È UN COMPLOTTO! Questo messaggio vi è arrivato dal web.

Ma il delirio non finisce qui, e sentite che menata che tira adesso:

“Quando Mazzini mori nel 1872 – prosegue ancora il Carr – nominò suo successore un altro capo rivoluzionario, Adriano Lemmi. A Lemmi più tardi sarebbero succeduti Lenin e Trotzkij (che appunto è notorio fossero italiani). Le attività rivoluzionarie di tutti costoro vennero finanziate da banchieri inglesi, francesi, tedeschi e americani. 

Ma i Tedeschi, i Francesi e soprattutto gli Americani non erano gli anti-comunisti per eccellenza?

Il lettore deve avere presente che i banchieri internazionali dì oggi, al pari dei cambiavalute dei tempi di Cristo, sono solo strumenti e agenti degli Illuminati.

A questo punto potrebbero anche citare la Abstergo e gli Assassini. E non mi stupirei.

Mentre al grande pubblico era lasciato credere che il Comunismo è un movimento di lavoratori per distruggere il Capitalismo, gli ufficiali dei Servizi di Informazione inglesi e americani erano in possesso di autentica evidenza documentaria comprovante che capitalisti internazionalisti operanti attraverso i loro istituti bancari avevano finanziato entrambe le parti in ogni guerra e rivoluzione combattute dal 1776″.

Ma aspetta: prima dice ch’è falso quel che subito dopo da come assodato. C’è qualcosa di preoccupantemente malato in tutto ciò.

Ma attenzione: ora arrivano gli strafalcioni degni di nota. Preparatevi bene:

E tre

E due

E uno

Vai!

Giuseppe Mazzini era frammassone fondatore della “Loggia Propaganda P1”

Con tutta la buona della Giovine Italia.

da non confondersi con la “Loggia Propaganda P2” fondata da Adriano Lemmi nel 1875)

To’, e io credevo il fondatore di una tal P2 fosse Licio Gelli.

e della “Prima Internazionale Comunista” (“L’altra faccia di Carlo Marx”, ed. Uomini Nuovi).

E a me che risultava che avessero unicamente partecipato alcuni suoi collaboratori. E basta.

Albert Pike (1809-1891) era massone del 33° grado, Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A. (Rito Scozzese Antico e Accettato) della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti. Membro onorario di quasi tutti i concili supremi del mondo

Alt alt alt, se dopo questa sfilza di cazzate pensavate di aver visto tutto, ricredetevi:

 membro del K.K.K, Ku Klux Klan.

E a questo punto perché non Edile della Missione Apollo in Siberia? O Negus delle Due Sicilia sotto il protettorato di Alessandro il Macedone?

Amico del frammassone Giuseppe Mazzini.

Ovviamente la ripetizione non poteva mancare.

E dopo questo tripudio di ciofeche, ecco che il nostro rigira del tutto il senso di un’enciclica… citando Wikipedia perché spiegare da solo la situazione per cui quali quel documento sia stato scritto gli costava troppo, ma vediamo un po’ il senso che gli dà:

Nessuna

Semplicemente gioca sul fatto che Wikipedia, quella italiana perché quella inglese ha ben altri toni, usi le parole persecuzione anticattolica più qualche altro utile accorgimento per capire che certo non era del tutto d’apprezzamento la cosa.

Forse però il Nostro ignora le semplici parole:

Se l’albero di pace, da Noi piantato in terra tedesca con puro intento, non ha prodotto i frutti, da Noi bramati nell’interesse del vostro popolo, non ci sarà alcuno al mondo intero, che abbia occhi per vedere e orecchi per sentire, il quale potrà dire ancor oggi la colpa essere della Chiesa e del suo Capo Supremo. L’esperienza degli anni trascorsi mette in luce le responsabilità, e svela macchinazioni, che già dal principio non si proposero altro scopo se non una lotta fino all’annientamento. Nei solchi, in cui Ci eravamo sforzati di gettare la semenza della vera pace, altri sparsero — come l’inimicus homo della Sacra Scrittura(3) — la zizzania della sfiducia, della discordia, dell’odio, della diffamazione, di un’avversione profonda, occulta e palese, contro Cristo e la sua Chiesa, scatenando una lotta che si alimentò in mille fonti diverse, e si servì di tutti i mezzi. Su di essi e solamente su di essi, e sui loro protettori, occulti o palesi, ricade la responsabilità se all’orizzonte della Germania apparisce, non l’arcobaleno della pace, ma il nembo minaccioso delle dissolvitrici lotte religiose.

Venerabili Fratelli, Noi non Ci siamo stancati di far presente ai reggitori, responsabili delle sorti della vostra nazione, le conseguenze che sarebbero necessariamente derivate dalla tolleranza, o peggio ancora dal favoreggiamento di quelle correnti. Abbiamo fatto di tutto per difendere la santità della parola solennemente data, la inviolabilità degli obblighi volontariamente contratti, contro teorie e pratiche, le quali, se ufficialmente ammesse, avrebbero dovuto spegnere ogni fiducia e svalutare intrinsecamente ogni parola data, anche per l’avvenire.

(In breve: son stati cattivi con Noi però effettivamente son i meno peggio, per cui è meglio per tutti se continuiamo a fidarci)

La moderazione da Noi finora mostrata, nonostante tutto ciò, non Ci è stata suggerita da calcoli di interessi terreni né tanto meno da debolezza, ma semplicemente dalla volontà di non strappare, insieme con la zizzania, anche qualche buona pianta; dalla decisione di non pronunziare pubblicamente un giudizio, prima che gli animi fossero maturi per riconoscerne l’ineluttabilità; dalla determinazione di non negare definitivamente la fedeltà di altri alla parola data, prima che il duro linguaggio della realtà avesse strappato i veli, con cui si è saputo e si cerca anche adesso mascherare, secondo un piano prestabilito, l’attacco contro la Chiesa. 

(come dire: sarete anche stati scorretti ma siete gli unici baluardi contro lo Stalinismp)

E anzitutto, Venerabili Fratelli, abbiate cura che la fede in Dio, primo e insostituibile fondamento di ogni religione, rimanga pura e integra nelle regioni tedesche. Non si può considerare come credente in Dio colui che usa il nome di Dio retoricamente, ma solo colui che unisce a questa venerata parola una vera e degna nozione di Dio.

Chi, con indeterminatezza panteistica, identifica Dio con l’universo, materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio, non appartiene ai veri credenti.

(l’ennesima e ciclica invettiva contro la massoneria, circa, sempre non si riferisca alla tendenza all’esagerazione marxista degli eventi dei popoli al punto da vederci un dio. Fin qui, con le dovute considerazione, forse Carletto avrebbe un minimo di ragione)

Né è tale chi, seguendo una sedicente concezione precristiana dell’antico germanesimo, pone in luogo del Dio personale il fato tetro e impersonale, rinnegando la sapienza divina e la sua provvidenza, la quale « con forza e dolcezza domina da un’estremità all’altra del mondo »(5) e tutto dirige a buon fine. Un simile uomo non può pretendere di essere annoverato fra i veri credenti.

(invettiva contro le organizzazioni Teosofiche para-militari naziste, nel quale per principio di contraddizione, viste le parole cui sopra, però non va identificato il nazismo in toto)

Se la razza o il popolo, se lo Stato o una sua determinata forma, se i rappresentanti del potere statale o altri elementi fondamentali della società umana hanno nell’ordine naturale un posto essenziale e degno di rispetto; chi peraltro li distacca da questa scala di valori terreni, elevandoli a suprema norma di tutto, anche dei valori religiosi e, divinizzandoli con culto idolatrico, perverte e falsifica l’ordine, da Dio creato e imposto, è lontano dalla vera fede in Dio e da una concezione della vita ad essa conforme.

(mezza bacchettata diretta anche questa ai Teosofici, che però ritenevano, in una visione piuttosto distorta, che la razza ariana fosse la prediletta da Dio. Evidentemente al Papa andava bene purché non la si sparasse non importa quanto grossa ma purché non in direzione dello Stalinismo, che divinizzava il proletariato e il partito)

E se ancora non avesse dubbi che più che al nazismo in sé fosse diretto invero al comunismo, ecci come termina il paragrafo

I Vescovi della Chiesa di Cristo « preposti a quelle cose che riguardano Dio »(7) devono vigilare perché non si affermino tra i fedeli tali perniciosi errori, ai quali sogliono tener dietro pratiche ancora più perniciose. Appartiene al loro sacro ministero di fare tutto il possibile, affinché i comandamenti di Dio siano considerati e praticati quali obbligazioni inconcusse di una vita morale e ordinata, sia privata sia pubblica; i diritti della maestà divina, il nome e la parola di Dio non vengano profanati(8); le bestemmie contro Dio in parole, scritti e immagini, numerose talvolta come l’arena del mare, vengano ridotte al silenzio, e di fronte allo spirito caparbio e insidioso di coloro, che negano, oltraggiano e odiano Dio, non si illanguidisca mai la preghiera espiatrice dei fedeli, la quale sale ad ogni ora come incenso all’Altissimo, trattenendone la mano punitrice.

ecc. ecc.

Insomma l’intento è palese: far passare la Chiesa d’allora, in cui evidentemente si riconosce, per la povera vittima. Mentre invece fece solo buon viso a cattivo gioco (Rat Line, Carletto, ti dice nulla?).

Non c’è che dire: Giacobbo non avrebbe potuto fare di meglio.

Fonte della immani, gigantesche, epiche e desolanti stronzate: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/10599-lenciclica-qmit-brennender-sorgeq-di-pio-xi-la-profetica-corrispondenza-fra-i-massoni-mazzini-pike-e-la-lotta-a-neonazismo-a-paganesimo-ed-esoterismo


3 pensieri su “Le menate: a quando i Rettiliani?

  1. Dario

    Scusate, solo io noto che sul sito di Pontifex da oggi campeggia il “Manifesto contro la cristianofobia”?

    Cioè, fatemi capire: per i nostri amici PontifeSSi, 500 casi di “””””cristianofobia””””” in tutta Europa sono un genocidio, mentre l’omofobia è profondamente inflazionata e arma di propaganda delle lobby “omosessualiste”?

    “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete maggior condanna.”

    Oltretutto, come aveva fatto notare l’Inquisitore prima che abolissero i commenti, la Legge Mancino protegge i reati di odio per discriminazione religiosa, per caso i preti si sentono discriminati?

    Scusate l’OT.

    Rispondi
    1. admin

      Qui non siamo soliti “sanzionare” gli interventi OT. Questo è uno spazio dove si può parlare liberamente anche di argomenti che apparentemente non sono strettamente attinenti l’oggetto dell’articolo. Quindi sei il benvenuto 😀

      Rispondi

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