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Vado spesso curiosando in giro per il piacere di non rimanere mai senza argomenti di conversazione.

Vedo che te ne intendi Volpastren!

Mi sono parecchio scompisciato nel vedermi definito bellimbusto amante dei gay. Volpastren vedo che te ne intendi di bellimbusti e anche di gay. Come mai tutta questa esperienza? Informaci, siamo curiosi. Pensi che possa essere offensivo essere definiti amante dei gay? Puah. Sono etero, e sappi che non mi offendi se mi dici amante dei gay. Mi fa schifo solo pensare che tu possa ritenere sia un’offesa.

Ah, beninteso: dimostri di non capire un tubo se scrivi che pretendo di dettare l’agenda di Pontifex, e se dici che offendo, senza concreti argomenti, Monsignor Babini. Dimostri di essere in cattiva fede, perché da parte mia non è mai volata una sola parola fuori posto, pure a fronte di offese o presunte tali.

Ho solo detto che avevo notato delle stranezze nell’intervista all’emerito Babini. Ma la tua disonestà mentale è immensa. Qua l’unico senza concrete argomentazioni, Volpastren, sei tu. Se Babini sta zitto è solo meglio, viste le castronerie antisemite ed omofobe che ricaccia per il tuo tramite. Senza contare l’esposto nei suoi confronti.

Di te posso solo dire che se non ti degni nemmeno di dare una mezza risposta a chi ti chiede se sei uno stalker sei uno senza argomentazioni e pure senza amor proprio, oltre che poco credibile. Se dovessi comportarmi come fai tu, potrei affermare che sei uno stalker perché nonostante le molte coincidenze non ti premuri di smentire. Ma non lo faccio, perchè sono una persona onesta mentalmente e ti do costantemente il beneficio del dubbio.

Tanto un bel giorno troverò il modo di sapere se sei effettivamente tu o meno. Dovessi chiamare le redazioni dei giornali, dovessi andare al tribunale di Bari a spulciare gli archivi o contattare uno ad uno tutti i poliziotti e i carabinieri di Bari.

Facciamo prima se confermi o smentisci tu. Pensa quante visualizzazioni avrai se ne parlassi … intanto ci divertiremo con le fantarisposte.

Le anomalie del ritorno di Monsignor Babini.

Vi prego, ditemi se sto impazzendo o meno. Ho notato alcune stranezze e le condivido con voi, nella speranza di non essere del tutto pazzo.

In primo luogo, nel rapporto Babini-Volpe c’è sempre da ricordare il prologo: su Pontifex nel 2010 furono riportate le dichiarazioni omofobe ed antisemite espresse da Babini in un’intervista: l’emerito non esitò a smentire, con tanto di replica di Volpastren che si diceva pronto a pubblicare la registrazione e minacciava denunce a destra e a manca. La cosa peraltro terminò lì, tanto Volpastren aveva raggiunto il suo traguardo: raggiungere una certa visibilità nazionale.

Ufficialmente Volpastren indica Babini come vittima della tirata d’orecchie, come se fosse stato costretto a smentire dalla Cei (analoga reazione con le smentite di Iva Zanicchi). Non ho prove per pensare che le interviste a Babini siano un falso, ma torniamo al concetto di credibilità più volte qui espresso: se minacci sempre denunce, e non ne fai mai, non sei credibile nella tua minaccia. Se quando vieni smentito, è capitato anche con Iva Zanicchi, sostieni di voler mettere le registazione, e non lo fai, non sei credibile neanche come giornalista. Se affermi di dare spiegazioni sulla tua assenza forzata che ti ha turbato, guarda caso in corrispondenza con il tuo presunto (sottolineo presunto) arresto per stalking, e non dai più spiegazioni: non sei credibile come giornalista, e fai sorgere anche dei dubbi sulla tua innocenza. Ergo: casomai ci fossero dubbi, per questo, e per molte altre considerazioni che al momento tralascio, Volpastren non è credibile come giornalista.

Torniamo a bomba, cioè a Babini: dunque l’ultima sua apparizione fu il 25 settembre 2011, quando finì anche in cronaca nazionale la sua dichiarazione secondo cui Berlusconi era sì peccatore, ma in fondo non era contro natura. Esplicazione massima di una chiesa, volutamente il minuscolo, debole coi potenti di turno, forte coi poveri cristi vittime di mille ingiustizie e considerati, magari, anche come peccatori.

Da allora silenzio tombale. E qui le anomalie: intanto anomalo il silenzio improvviso di Babini, anche in presenza di eventi di rilievo. Secondariamente, non più tardi di tre giorni fa, segnalavo la sparizione di Babini il quale TOH riappare. Potrete dirmi: non sei mai contento: c’è, e non va bene. Non c’è e non va bene. Insomma che vuoi? Avete ragione, ma fosse solo questo, potrei anche pensare di andarmi a far vedere da uno bravo, sempre a patto che venga Volpastren con me. Ma c’è altro, oltre la mera coincidenza temporale.

Nell’intervista di oggi, i due massimi moralizzatori in tema di omosessualità e di pseudo-cristianità (Volpastren e Babini) che attaccherebbero gli omosessuali e gli ebrei anche se vedessero un documentario sul Pesce psichedelico e sul Gymnotus omaro rum di cosa parlano? No no, ditemi voi: di cosa parlano? Di vacche in Puglia? No: di massoneria!

Mi direte voi: ti lamenti sempre. Attaccano gli omosessuali e gli ebrei e perché li attaccano non li attaccano e perchè non li attaccano … avete ragione avete ragione. Tanto più che va di moda la massoneria su Pontifex. Ma mi è saltato agli occhi il fatto che in tutta l’intervista nemmeno una volta appaia la parola omosessuale nè la parola ebreo, men che mai un’offesa. Manco tra l’elencazione di chi attaccherebbe la Chiesa li nominano: parlano, banalmente, di massoni, atei e via discorrendo. Meno male, certo. Ma sembra un Babini rassegnato e depresso (cfr. admin), quasi sereno e tranquillo nell’esposizione.

Ovviamente non ho prove per dimostrare che sia un falso, e quindi mi astengo dall’affermarlo, ma dato che Volpastren ci legge … perché ci legge e gli piace anche molto quello che scriviamo ma gli rode troppo dirlo sinceramente… e quindi dopo aver letto il mio post che parlava di “sparizione di Babini”, Volpastren ha pensato bene di richiamarlo per non destar sospetto ulteriore, come successo con lo stalker B.V. per esempio, magari parlando prima col vescovo di Grosseto che più volte è intervenuto per calmare Babini. Magari con la garanzia di un’intervista soft.

Spero che di non essere sull’orlo dell’esaurimento: mi fido della vostra valutazione 🙂

L’ossessione di Brunello …. e la sparizione di Babini.

Sappiamo che Volpastren desidera ardentemene visibilità per il suo blog, ma non, come capita anche a me confesso, per pura passione e per puro piacere di constatare che un articolo sia piaciuto, ma per i soldi che ottiene grazie alla pubblicità. Beninteso, non c’è niente di male a guadagnare dalla pubblicità, ma questo non autorizza a scrivere qualunque vaccata o a inventare qualsiasi cosa. La credibilità di un blog dipende dalla qualità piuttosto che dalla quantità.

Inutile dire che su Pontifex la quantità cose scritte a caso è alta, ma la qualità è bassissima: se gli inserzionisti dovessero revocare la pubblicità per non essere accostati a Pontifex, farebbero più che bene ed avrebbero tutto il mio applauso. Anzi, se volessero chiarimenti su cos’è Pontifex, lo spiegherei loro volentieri. Voglio vedere dopo come ti metti, Volpastren.

Sempre in nome di quella visibilità che Volpastren cerca in modo ossessivo e a qualunque costo, capita che al congresso di Scilipoti, oltre costui a chiedersi come spiegare al figlio l’omosessualità, parli Don Strazy, che se scrive vaccate lo contesto anche mille volte perché non è Dio. Chiaro Volpastren? Pensa per te se sei capace. Comunque sia, da quel momento appare un’intervista immediata a Scilipoti, il quale, capito il soggetto, mette il suo ufficio stampa per lo mezzo per non essere infastidito e per non correre il rischio di interviste-fake ma tenendosi buoni gli pseudocattolici. Perchè Brunello: non sei cattolico. Peccato che Scilipoti presto tornerà a contare come il due di coppe con briscola bastoni. Altro che genio della politica.

Succede, poi, che Di Pietro ha un’uscita delle sue per dire che non vuole stare al governo con il PDL, e subito bravo Di Pietro, una volta tanto … A parte che Di Pietro intendeva tutt’altro da quello che hai capito tu, Brunello, che ne azzeccassi una per sbaglio, anche perché Tonino ha sempre contestato il tuo Silviuccio bello, ma adesso Di Pietro abbia detto che forse forse si può anche dare un appoggio condizionato a Monti. Beh? Non dici niente Foxi? No, perché hai capito che come al tuo solito hai distorto, per stupidità o per disonesta mentale (o per stupida disonestà mentale) la realtà a tuo uso e consumo e solo per ottenere più click.

Come quando parlava Babini: percentuale altissima di finire nella stampa nazionale. Come l’ultima volta, in cui ha detto: meglio i peccati di Berlusconi che non sono contro natura. Era il 25 settembre 2011. Nel frattempo succede di tutto un po’ e Babini è scomparso.

E se la minaccia di una denuncia, per questa stortura, l’avesse ricevuta personalmente Babini? O Brunello? Pensate che ne darebbero conto? Solo se possono ricavarne vantaggio: magari Brunello ha capito che, invece, avrebbe dovuto scucire solo soldoni di avvocatuzzi solo se ne avesse vagamente fatto cenno, oppure Babini si fa negare al telefono, vai a sapere, e quindi ha pensato bene di avviare le consultazioni per nuovi vescovi emeriti, come Monsignor Vacca o Monsignor Bertoldo, per vedere chi la spara più grossa.

Ricordate la denuncia ricevuta sul caso Claps da parte di Licia Genovese? Lì parlarne serviva a immolarsi come vittima sacrificale di un ingiusto bavaglio, e quindi a riscuotere più visualizzazioni (= più soldi). Ma mica adesso Brunello vi dice come va il processo di Licia Genovese. Sapete quando ci sono le udienze? Sapete se ci sono accordi stragiudiziali di risarcimento? Niente di niente.

E, a tutela della tua immagine già compromessa da quello che scribacchi sul blog, vedi di chiarire se sei tu o meno lo stalker residente a Murat. Hai visto mai che all’unisono cominciassero a chiedertelo tutti sul tuo blog.

Forza Brunello smentiscimi se hai coraggio!!!

No Brunello, salvo che non si voglia essere definiti conigli e anche un po’ cazzari tu ed i tuoi compari dovete avere ben chiare alcune cose. Ve le spiego facile facile che persino voi possiate capire.

Di Pietro ha detto l’ovvio anche se forse con una metafora (vanno tanto di moda) che si presta ad essere fraintesa: due gay non possono procreare. Come la giri e come la volti, non c’è molto da sindacare. Due gay non possono procreare. Magari non te ne intendi molto nè di sesso nè di omosessuali, ma due gay comunque non procreano. Ma Di Pietro voleva solo dire che non può succedere nulla di produttivo (cioè “procreare”) con il partito che hanno sempre osteggiato (PDL). Molto meno omofobo di quello che appare su Pontifex, dove invece di amare il prossimo lo si odia.

Per esempio, molto meglio Di Pietro, che la frase squallida di seguito, segno del più vile disprezzo verso il prossimo. Altro che buon cattolico.

Ce la o lo immaginiamo, nel suo lavoro quotidiano a contatto di qualche vecchio bavoso, china ad assecondare proposte indecenti

 

Vedo solo che la fantasia di Brunello da Montalcino in termini di vecchi bavosi si muove agilmente. Interessante. E se adesso la denuncia te la beccassi tu da Pao? Vorrei proprio godermi la scena, perché se a questo punto desse mandato ai suoi legali di farti passare un brutto quarto d’ora farebbe più che bene. Magari ti passa la voglia di offendere il prossimo. Fortuna che Pao la prende a ridere. Sei fortunato Brunello, credimi.

Sempre nello stesso articolo, affermi che l’omofobia non esiste: purtroppo esiste, e tu e il tuo blog, caro Brunello, né è l’esempio didascalico:

Continua a leggere

Quale migliore occasione per dare la colpa a Crozza?

Ero sicuro che Bruno Volpe parlasse dell’alluvione di Genova come una punizione divina. Non sapevo di preciso per cosa: il ballottaggio era tra gli autobus atei e Crozza. E difatti Bruno Volpe ha parlato dell’alluvione di Genova come punizione divina per quanto ha detto Crozza.

Non ha rimorsi di coscienza a scrivere quello che scrive, anzi magari è anche fiero. Cosa non si fa per avere qualche cliccatina in più sulla pubblicità. Peraltro anche incoerente perché prima dice che non va strumentalizzata la tragedia e poi strumentalizza a suo piacere. Complimenti Brunello. Proprio uno schifo bello e buono. Bleah!!

Mi sento di dire che non c’è niente di malvagio a voler attrarre visite sul proprio blog (anzi mi meraviglio che Brunello non voglia essere letto da me e immagino da altri), né ad inserire un titolo ad effetto. Né a voler inserire qualche bannerino per le donazioni o per la pubblicità c’è niente di male in se e per se.

Il problema è se il denaro diventa ossessione. E per chiunque, ma specie per un cattolico vero, s’impone una vita senza l’ossessione del denaro, una vita sobria e senza lussi sfrenati: difatti Brunello NON è cattolico. Il problema, quindi, è se non ti poni alcun limite. Il problema è se parli di Maurizio Crozza solo perché speri che il nome famoso presente nel titolo o nell’artiolo risalti.

Come per la denuncia a Nanni Moretti. Ricordate? È finito su qualche pagina nazionale, poi non c’è stata nessuna denuncia e tutto è stato dimenticato. Pontifex compreso. Idem per Iva Zanicchi.

Anche Monsignor Babini, che i più vogliono in letargo da qualche parte, era strumentale a questo. Lui parlava a ruota libera, e magari le sue dichiarazioni venivano riprese dai giornali. E giù visite su Pontifex. E giù clic sulla pubblicità. Solo che adesso hanno capito il giochetto e non se lo fila nessuno più.

Perché Brunello ha fatto i conti senza l’oste (a proposito di conti, Brunello da Montalcino hai pagato la trattoria?). Il titolo non basta. Il titolo, peraltro, è l’ultima cosa che io penso quando scrivo un post ma lo penso ben, perché è la prima cosa che guarda il lettore. Dev’essere pertinente con l’articolo. Non deve avere per forza millemila parole. Può contenerne anche una sola, o pochissime. Al momento in cui scrivo quest’articolo, non ho idea di quale titolo darvi. Lo penserò solo una volta finito.

Il contenuto dell’articolo è la prima cosa cui mi dedico, perché anche se non è la prima cosa che guarda il lettore,  è la cosa principale che mantiene i lettori su un blog. Che li spingono a rimanere più tempo e poi a ritornare.

Il titolo è lo specchietto per le allodole. I lettori-allodole non sono stupidi. Tranne i fake che con ogni probabilità si crea Brunello per bestemmiare e dare del pedofilo a qualcuno. Se vengono attratti su un blog e lo trovano interessante la maggior parte delle volte che vi sono attratti, allora magari diventeranno lettori affezionati.

Se trovano uno che in un articolo sull’alluvione a Genova, dà un pensiero sommario e distaccato alle vittime senza nemmeno degnare di una parola i due bambini morti e poi scrive tutto solo per attaccare Crozza, state tranquilli che il 90% dei lettori dopo aver vomitato e mandato improperi liberatori verso Brunello da Montalcino e contro i suoi avi, non ritornerà mai più. Anzi se può, ne parla male.

La morte di due bambini, evidentemente, l’ha lasciato del tutto indifferente, al punto tale da non prendersela nemmeno con le donne morte, che al pari delle donne violentate e non secolarizzate, ovviamente nella perversa ottica di Brunello se la vanno a cercare. No, qua doveva spararla più grossa. Deve attrarre visite, vista la sua invidia del pene verso Pontilex. È stato, peraltro, nuovamente sbugiardato grazie ad Alberto B e quindi sa che deve recuperare. Quindi alza la posta. Va a periodi: adesso è il periodo ateismo-bestemmie-Crozza.

Da un noncattolico come lui non c’era da aspettarsi cose diverse. Sì perché Bruno Volpe non è cattolico. Finge di esserlo. E finge di divulgare la religione cattolica, pur non avendo conoscenze e titoli.

Propugna in realtà una religione tutta sua: il dio della religione volpastrenica è un dio buonissimo, ma capace di mandare le peggiori catastrofi. È potentissimo e perfettissimo, ma permette il male. Predica l’amore, ma odia i gay, le donne, chi non crede in lui e tutti quelli che criticano Brunello.

E Volpastren, in preda ad un delirio di onnipotenza, si crede il dio sceso in terra di questa religione. Mai una fonte, mai una citazione degna di nota. La sua parola è la sua parola. Chi la contesta è meritevole di offese.

Volpastren è talmente preso dagli atei e da Crozza, che non ha avuto il tempo nemmeno di commentare le parole di Storace: e per uno come Brunello che ha esaltato il fascismo, due parole a sua difesa no?

 

 

p.s. chissà se B.V. lo stalker era in giro come Volpastren la sera di Halloween o se stando ai domiciliari non poteva uscire. Spero solo non abbia violato gli arresti. Vai a capire. Brunello sei tu lo stalker arrestato a Bari ad agosto?

 

Finalmente (fanta)intervistato Volpastren.

… ed ecco che Volpastren si avvicina a me, ma non lo vedo. Vedo solo la sua ombra. Con la sua voce sensuale, che avete potuto sentire nell’intervista con Klaus Davi, mi dice:

“Fermo lì. Chi sei!”

Ed io: “Sandro”

E lui a me, quasi da farmi pensare all’arrivo dei marziani “aaaaahhhhh, Sandro … non voglio essere visto, parlerai con la mia ombra. Non sei degno topo schifoso. Che vuoi da me brutto massone satanico omosessuale comunista ebreo islamizzato …..” (in stile fantozziano) … continuarono SETTE ore ininterrotte di disprezzo, periodo in cui, in ordine:

(1) ho chiamato una trattoria di cucina tipica barese ordinando: maxi porzion

e di orecchiette con le cim’direp’ (cime di rapa); gnumerriedde; 6 kg di abbacchio, 4 kg di salsicce 5 litri di primitivo di Manduria; un vassoietto da un paio di chili di piccola pasticceria assortita. Ovviamente tutto in conto a Volpastren 😀 .

(2) ho schiacciato una pennichella di mezz’oretta a mio rischio e pericolo, e tralascio di descrivere come ho reso Bruno Volpe biondo platino.

(3) molto più tempo ho passato dopo in bagno, avendo conferma che gli insulti di Volpastren stimolano la diuresi.

(4) ho chiamato l’idraulico per le insane conseguenze del mio passaggio in bagno … ovviamente in conto a Volpastren.

(5) ho imparato a memoria l’Adelchi, i Promessi Sposi, la Divina Commedia e tutte le avventure di Paperinik.

Alla fine Volpastren mi fa:

V. “allora che vuoi?”

S. “farle alcune domande”

V. “Non ti rispondo pappapero”

S. “sono facili”

V. “ho detto di no!!”

Passarono altre tre ore a convincerlo che non era un’interrogazione a scuola, che non doveva avere paura, che non lo sodomizzavo né men che mai volevo essere sodomizzato, che fossero domande perfettamente non secolarizzate, che avessi già consultato il mio Vescovo di fiducia (gli ho detto che avevo sentito anche il mio elettrauto di fiducia per essere sicuro).

Una volta fatto uscire da sotto al letto con la mazza di scopa, finalmente si decide a rispondere:

La faccia di Brunello quando si altera.

S. Dunque ha denunciato mai Pier91? Se sì perché non lo dimostra?

V. Pier91 non ha rispetto per niente e per nessuno. Merita di essere denunciato, mi ha intimidito. Ha profferito oscure minacce nei miei confronti.

 

S. A parte che scherzava, ma dov’è la copia della denuncia?

V. Non ce l’ho.

 

S. Dovrebbe averla veramente. E poi perché non ha denunciato il bestemmiatore e quello che dava del pedofilo?

V. Guardi, la realtà dei fatti è che io vado a fare denunce almeno 683 volte al giorno tutti i giorni, compresi Pasqua, Natale e Capodanno. I poliziotti inizialmente come mi vedevano avevano crisi isteriche, attacchi di pianto, tentavano il suicidio.

Poi non so perché hanno cominciato a ridere di me. Prima i poliziotti, poi i vicini di casa, poi tutti coloro che mi incontravano per strada. Mi guardavano, mi indicavano e mi sfottevano. Chissà perché.

 

S. Avrei una mezza idea, ma preferiso andare avanti: voglio sapere se lei è lo stalker di Murat.

V. (mentre comincia a spalancare gli occhi) SEI UN POVERO DI SPIRITO E DI MENTE!!!! NON PREVALEBBBBBUNT. IL MIO SITO HA PIU’ VISITE DEL VOSTRO!!!

 

S. Veramente mi chiamo Sandro. Non sono anonimo. Piuttosto, chi sono i moderatori del vostro blog? Con quali criteri moderate i commenti? Chi è Affus/Gladiator? E T. di Girolamo?

V. COME OSI, MISEREVOLE ANONIMO, POTREI DENUNCIARTI!!

 

S. Se lalllero … ponziponzipeeeeroooo e comunque mettiamo i puntini sulle A: intanto non prevalebunt lo lascio galantemente a Pao. Anche perché a me non prevalebunt non me l’ha mai detto nessuno. Chiaro? Meno che mai lei. Procediamo. Che c’entrano le visite, noi vogliamo solo porre delle domande, risponda, orsù.

Qua purtroppo la situazione degenera: Volpastren comincia a tremare … a piangere … a singhiozzare come un bimbo … ma anche peggio: un vera e propria crisi in cui unisce tutte le manifestazioni descritte. Si avvia verso il muro di cemento armato, proprio come mi aveva preannunciato il signor Coniglio Pasquale, quasi come per punirsi vorrebbe sodomizzarsi con la sedia stercoraria, senza riuscirci. Allor comincia a tirare fortissime craniate sul muro di cemento armato provocando profonde lesioni. Assume un’espressione mostruosa.

Sento sinistri scricchiolii, cerco Coniglio Pasquale, ma non lo vedo, forse è già scappato. Allora scappo anche io, anche se ancora appesantito dal pranzo luculliano.

Chissà come la prenderà Volpastren quando saprà che gli ho lasciato da pagare 1750 euro di pranzo e 250 euro di idraulico. Mica è attaccato ai soldi lui.

 

Ed uscii a riveder le stelle.

 

Qui la prima parte dell’intervista a Pasquale Coniglio.

Esclusiva intervista al signor Pasquale Coniglio!!

Fantaintervista esclusiva al signor Pasquale Coniglio, soprannominato Coniglio Tappo. Un folletto dalle sembianze umanissime che vive in casa di Volpastren e che per certi versi possiamo considerare essere corrispondente alla vera personalità di Volpastren anche se prevale quello che noi conosciamo purtroppo tramite Pontifex..

Sandro (alias Tizio). Dunque, innanzitutto come preferisce essere chiamato: Coniglio Pasquale, Pasquale Coniglio o Coniglio Tappo?

Coniglio – Mi chiami Coniglio e basta. Senza troppi orpelli. Io sono Coniglio e Coniglio devo essere chiamato.

 

S. Va bene. Cominciamo subito. Qual è il suo rapporto con Bruno Volpe?

C. Dunque io vivo con lui, ma non lo sa. Mi nascondo in una tana tipo quella del topolino Jerry e cerco di non farmi beccare. È un rapporto molto provante e molto snervante. Passa ore e ore a rodersi il fegato …. ebbene sì proprio il fegato … a leggere di tutti coloro che ridono di lui e che lo criticano.

 

S. E che reazione ha? Quando lui prevale, lei riesce a vedere la sua reazione?

C. Si riesco a guardarlo dall’esterno. Le vene del collo gli si ingrossano, comincia a sbraitare ad urlare cose del tipo: NON PREVALEBUNT NON PREVALEBUNT NON PREVALEBUNT. Salta sul tavolo impugnando la scopa come se fosse la spada di un Crociato. Bestemmia in aramaico ed in un antico dialetto srilankese. Tira testate su un muro in cemento armato. Lesionandolo pesantemente peraltro. E questo solo quando pensa che due gay o due lesbiche possano amarsi. Capita quando ci si sente in lotta contro il mondo.

Sembra l’incredibile Hulk, solo che ha la panza da commendatore in pensione, gli occhiali con lente a culo di bottiglia, il capello ingelatinato in stile leccata untuosa di mucca. Le labbra sottili, i monosopracciglio ed il naso adunco.

Non le dico quando legge gli articoli suoi o di Pao.

 

S. Che succede?

C. Servirebbe il letto di contenzione, ma non ne abbiamo uno purtroppo. Quando legge gli articoli di Pao, pur di non rispondere alle sue giustificatissime domande, prende a testate la sedia stercoraria e con enorme violenza finché non è stremato. Uno spettacolo orribile, per la sedia stercoraria ovviamente.

 

S. E quando legge i miei articoli?

C. Meglio non raccontarglielo. Sono scene raccapricianti.

 

S. Dica dica.

C. Corre per tutta la casa, per nascondersi. Ha paura. Enorme paura. Piange a dirotto perché si sente sbugiardato. Vomita bile. Poi comincia a sgranare un megarosario realizzato in fegato di toro, da 780 miliardi di grani. Sgrana la corona di quel rosario alla velocità della luce. Dopo mezz’ora l’ha già sgranato tutto almeno 26 volte.

Si alza e dopo essersi frustato con dieci salsicce, sembra in trans, e comincia ad andare ramingo per casa. Occhi sbarrati e lucidi. Terrorizzato dal fatto che lei abbia scoperto le sue contraddizioni e le sue pecche. E che gli ponga delle domande. Nel suo mondo non esistono domande. Poi crolla distrutto e dorme. Un po’ mi fa pena.

Anche perché rode moltissimo del fatto che voi abbiate molte più visite di lui. Altro che 5000 annue. So che sono molte di più, ma non rettificherà mai.

 

S. E senta, ma lei può rispondere a queste domande, oppure no?

C. Certo, me le riproponga pure.

 

S. Allora ha fatto o no la denuncia a Pier91?

C. Ma quale denuncia e denuncia. Si spaventa anche se vede la sua immagine allo specchio, figurarsi se denuncia qualcuno che lo percula. Si incavola e di brutto, non capisce gli scherzi, ma non denuncia nessuno.

 

S. Quindi nessuna intimidazione.

C. Ma quando mai. Altrimenti avrebbe denunciato anche il bestemmiatore ed anche quello che aveva dato del pedofilo ad un altro utente.

Invece sono commenti sfuggiti alla censura, che a furia di tagliare parole come “galera” o “gay” si perde qualcosa. Una svista ecco tutto. Anche se devo dire che l’idea che sia un fake mi stuzzica, ma non ho prove a sufficienza per dimostrarlo.

Ma non denuncerà mai nessuno, men che mai per una presunta intimidazione. Peraltro è chiuso in casa da inizio agosto, vai a sapere perché.

 

S. Ecco, appunto, ma è lui lo stalker?

C. Guardi a questo non so rispondere con certezza. Mi sono risvegliato a fine settembre, dopo aver misteriosamente dorito. So che lui dice di essere stato in Messico a perfezionare la lingua, e che ora rimane in casa perennemente senza uscire mai perché ha una missione da compiere: convertire i redattori di Pontilex, soprattutto tu, Pao e admin. Poi anche tutto il mondo. Certo che le coincidenze sono molte.

E poi nè il suo italiano men che meno il suo spagnomessicano sono granché. Se solo riuscisse a completare un pensierino con soggetto, predicato e complemento oggetto – sa come fanno il seconda elementare? – ecco: già sarebbe un passo avanti.

 

S. Peccato sarebbe stato uno scoop.

C. Lo so lo so. Ma non mi faccia sbilanciare. Ma adesso non posso più parlare, sta arrivando Brunello, meglio che mi nascondo nella mia tana.

Potrebbe arrabbiarsi molto se scoprisse che ho parlato. Stia attento. Non lo faccia innervosire, né faccia domande troppo complicate. In bocca al lupo. Solo che adesso ho paura (sono Coniglio), negherò per sempre questa intervista, magari minaccerò querele, ma stia tranquillo: non la denuncerò mai. Ho troppa paura.

Chi potrà mai credere ad un folletto?

 

Mentre ecco che si avvicina a me Volpastren ….. (segue la seconda puntata :-D)

Ricapitoliamo la situazione.

Mentre sto elaborando, diabolicamente, la mia ideina ina ina che Pao mi ha fatto venire, ricapitolo la situazione. Bruno Volpe, se ritiene, può smentire o confermare o integrare quando vuole, ma fino a quando non si degnerà di intervenire la situazione è questa:

(1) Bruno Volpe, pur avendo presumibilmente letto gli articoli che lo riguardano usando Google Alert, e pur sollecitato diverse volte, nonostante abbia promesso di dare spiegazioni sulla sua assenza forzata, non ha mai risposto alla domanda se l’equazione B.V. residente a Murat e Bruno Volpe residente a Murat fosse esatta. Né ha mai spiegato alcunché.

(2) Bruno Volpe, come chiunque, dovrebbe avere tutto l’interesse a smentire il fatto di essere uno stalker. La totale assenza di informazioni in merito, può solo dare adito ad una serie di fantasie, alcune delle quali potrebbero essere giuste, altre arbitrarie. Nel dubbio evitiamo ogni commento. Ma ci si chiede perché non smentisca alcunché.

(3) Bruno Volpe dice di voler denunciare Pier91 per delle battute scherzose, ma non porta, né spontaneamente né dietro richiesta, alcuna prova di averlo fatto. Siamo tutti in trepida attesa, Brunello!!

(4) Per contro, pur essendo a sua detta facilmente rintracciabile, non si scompone dinanzi ad una bestemmia sul suo sito, del quale ricordiamo ha la responsabilità anche penale: se qualcuno avesse nel frattempo denunciato penalmente, l’autore della bestemmia, anche Volpe avrebbe bei problemi in quanto direttore responsabile, agendo a sua parziale discolpa l’averla rimossa a breve termine (un’oretta).

(5) Rischio abbastanza elevato, quello corso, peraltro giustificato in modo risibile.

(6) Bruno Volpe non risulta essere un prelato né un teologo. Dà lezioni sul Magistero, quindi, senza averne titoli. Vi fidereste di uno che dà consigli medici, ma in realtà fa l’imbianchino? Magari vi fate attintare una stanza, ma non curare. Non risultano sue pubblicazioni religiose al di fuori degli articoli pubblicati su Pontifex. È stato cacciato dalla sala stampa vaticana, ma delle sue ragioni, ovviamente non porta alcuna prova.

(7) Con fare minatorio, nello stesso post in cui conferma di essere stato mandato via dalla sala stampa vaticana, sostiene di aver capito chi sarebbe l’anonimo utente che ha osato domandare chiarimenti. In realtà non ha capito un kaiser e viene sbugiardato subito subito.

(8) Nell’album in continua evoluzione, Ama il prossimo tuo secondo Pontifex Roma, è di palmare evidenza la profonda antipatia nutrita verso alcune categorie di persone. Senza contare gli insulti verso chi semplicemente lo critica.

(9) Bruno Volpe odia il confronto, e cerca, vanamente quanto con metodi assolutamente ridicoli, di non farmi accedere al suo blog. Unico caso al mondo di giornalista che non vuole essere letto. Sintomo, a mio modesto avviso, di profonda insicurezza personale.

Per questi motivi, tutti validamente dimostrati, ma ribadisco sempre soggetti a dialogo e ad integrazione se Bruno Volpe si degnasse di rispondere e di interagire in modo serio e credibile, posso, allo stato attuale della situazione, affermare che:

( a ) Bruno Volpe, residente nel quartiere Murat a Bari, viene meno a ben due regole fondamentali del cattolicesimo: ama il prossimo tuo come te stesso e non giudicare se non vuoi essere giudicato.

( b ) Bruno Volpe è poco credibile quando scrive, ancorché sia un giornalista pubblicista da 25-30 (o millemila) anni. Le sue affermazioni quasi mai sono comprovate da fonti. Si fanno vaghi riferimenti, ma mai una citazione seria che un giornalista di esperienza infinitesimamente inferiore alla sua saprebbe fare mille volte meglio.

( c ) Incappa in uno dei peccati capitali: la superbia, in quanto ritiene di essere in grado di riportare la parola di Dio senza averne titolo e venendo peraltro più volte smentito.

Sarò felice di dar conto di tutte le risposte di Bruno Volpe, che non siano squallide offese a me o a questo rispettabile blog, men che meno accetterò ridicole giustificazioni. Anche perché a Klaus Davi ha risposto (addirittura la clip è divisa in prima parte, seconda parte e terza parte): e grazie lo chiama importantissimo giornalistaopinion leader … BAH, sarà per quello?

È ufficiale: Brunello ha paura di me.

Brunello ha paura di me. È ufficiale. Come faccio ad esserne sicuro? Beh è una storia lunga ma che proverò a sintetizzare.

Già nell’aprile scorso avevano tentato di bloccare il mio accesso al loro blog. Usano jFirewall, suppongo nella versione a pagamento. Deduco che la loro reazione, la prima volta, fu dovuta all’articolo che scrissi sulle amenità di De Mattei, che loro poi hanno tanto difeso.

Penso questo perché, come si può constatare facilmente sul blog, tale articolo fu pubblicato il 23 aprile scorso, di buon mattino, quindi probabilmente l’avrò pensato ed avrò raccolto un po’ di materiale anche la sera prima; dal 24 aprile mi accorsi che non riuscivo ad accedere più a Pontifex ed il 26 ho acquisito consapevolezza del fatto che, purtroppo, la Polizia Postale ancora non aveva chiuso Pontifex, e conseguentemente ho trovato il modo di aggirare il blocco. L’articolo ancora precedente su Pontifex risale al 7 marzo 2011. Quindi il principale nesso causa effetto lo vedo nell’articolo anti-De Mattei.

Passare, quindi, ad Internet Explorer (IE), alternativamente ad un altro sistema semplice semplice che tengo per me anche se pure un bambino di 2° elementare potrebbe intuirlo, mi ha consentito di leggere senza problemi gli articoli Volpastren e di Carletto. Solo talvolta ho lamentato un eccesso di quella sostanza simile a Nutella ma che presumo non sia saporita come la Nutella, sostanza di cui prima si disquisiva nei commenti.

Progressivamente verso l’estate, si sono sentiti braccati dalla mia umile presenza, solo per aver posto educatamente quattro domande (almeno Carletto ha risposto: facendomi schiantare dal ridere, ma ha risposto). Brunello, invece, più volte mi ha intimato di andar via dal suo blog. E avete visto i risultati. 😀

Fino ad arrivare alla megacantonata degli attentati di Oslo e tutti i dubbi sull’arresto dello stalker di Bari. Dubbi cui Brunello s’è assolutamente guardato bene dal chiarire. Legge tutto, vede offese in tutto, tranne che nelle cose serie. Stesso discorso che per la bestemmia. Bah!

Ecco, quindi, un nuovo cambio di browser: e con Opera di nuovo liscio come l’olio, fino a oggi. Che è successo? Che evidentemente ho scoperto la bestemmia su Pontifex e ho sbugiardato le futili spiegazioni di Brunello. Non deve averci visto più. Me lo immagino rosso di rabbia, le vene del collo e delle tempie gonfie. La voce alterata. Gli occhi pieni di sangue. Ed io mi immagino avanti a lui, con una sonora risata satanica.

 

 

So per certo che Brunello legga chi parla di lui e di Pontifex, perché so per sua stessa ammissione che usa Google Alert, ed è evidente che oltre a non aver gradito, che ha paura di come posso sputtanare tutte le pseudogiustificazioniargomentazioni che scrive. Altrimenti non cercherebbe di bloccare il mio accesso al sito. Ad altri minaccia denunce (che non risulta abbia mai fatto, altrimenti sarebbe il caso di darne dimostrazione).

Brunello, poi non lamentarti che ti si dice che sei un coniglio. Rispondi alle domande. Accetta le critiche. Non sei in possesso del Verbo. Non sei in grado di dare lezioni di teologia, perché la ignori. Non sei nemmeno un buon cristiano. E anche se lo fossi, non puoi giudicare al posto di Dio. Quindi, almeno rispondi alle domande invece di provare a bloccare il mio accesso al tuo blog. Tanto non ci riesci. Continuerò a visitare Pontifex. E continuerò a parlare di te. A mettere in evidenza le tue contraddizioni e le sciocchezze che dici.

Che tu lo voglia o meno, io continuerò. Non smetterò mai di criticarti, almeno finché non smetterai con le tue posizioni altamente discutibili e poco cattoliche. Sarò sempre la tua voce critica Brunello. Sei avvertito.