Archivi categoria: Non meglio categorizzati

lettera aperta a Carlo Di Pietro

gentile Sig. Di Pietro,
il suo intervento in risposta al mio articolo non solo omofobi su pontilex.org e’ in fase di moderazione. Probabilmente il Suo commento non sara’ mai rilasciato non tanto perche’ scritto da Lei ma perche’ la linea editoriale di pontilex.org non permette ad alcuno di polemizzare con altri utenti attraverso messaggi pubblici.
Per motivi di chiarezza e per non creare equivoci sui contenuti di questa lettera aperta a Lei rivolta, la redazione pubblica in fondo a questa lettera copia del suo commento in moderazione al solo scopo di dare a tutti i lettori la possibilita’ di comprendere appieno il senso di questa mia missiva.
La prego di riconoscere a  pontilex.org un atteggiamento trasparente e disponibile nel dare risposte a tutte le questioni che possono essere poste. Mi spiace rilevare che il suo direttore, il Dott. Volpe, in tempi passati non l’ha pensata cosi’, dato che non si e’ mai degnato di rispondere alle domande che gli venivano poste.
Lei e tutti coloro che a vario titolo partecipano alla pubblicazione di pontifex.roma.it avete il pieno diritto di esprimere le vostre opinioni. Allo stesso tempo avete anche il dovere di assumervi la responsabilita’ delle idee che pubblicate. 
Altri, me compreso, hanno il diritto di criticare le vostre idee e di proporre opinioni e visioni alternative. Anche chi critica le idee altrui ha il diritto di farlo assumendosene la responsabilita’. Questo e’ cio’ che facciamo noi di pontilex.org. Critichiamo giornalmente le vostre idee violente ed estremiste, ribattiamo colpo su colpo, con le nostre idee fondate su liberta’ e rispetto, ai vostri proclami omofobi, razzisti ed antisemiti e ce ne assumiamo piena responsabilita’. Questo e’ cio’ che faccio anche io tutti i giorni. Esprimo le mie idee liberamente assumendomene la piena responsabilita’.
Le Sue minacce di querela non intimidiscono me e nessun altro della redazione di pontilex.org.
Lei ci chiede scuse pubbliche.
Io Le rispondo che dovreste essere voi a fare pubblica ammenda nei confronti di 6.000.000 (6 milioni) di ebrei sterminati nei lager nazisti e dei quali voi, a piu’ riprese, avete messo in dubbio l’olocausto e che giornalmente offendete con teorie e parole irripetibili.
Dovreste essere voi a fare pubblica ammenda nei confronti delle centinaia di migliaia di omosessuali e trans emarginati, picchiati ed uccisi in nome delle idee omofobe che voi diffondete.
Dovreste essere voi a chiedere scusa a tutti i migranti respinti dalle motovedette italiane e mandati a morire nel deserto libico in nome della “tolleranza zero”, fondamentalmente xenofoba e razzista, che voi tanto auspicate.
Dovreste essere voi a chiedere scusa ai tanti omosessuali umiliati e rovinati dalle “terapie riparative” che voi tanto sostenete ed auspicate, teorie che sono state rinnegate dal suo stesso teorico, il Dott. Nicolosi. Teorie che voi, pur sapendo che non hanno alcun fondamento scientifico, pervicacemente spacciate come “soluzione” e che invece distruggono le persone che le subiscono.

Dovreste essere voi, infine, a chiedere perdono ai tanti cattolici sinceramente credenti che impiegano il loro tempo e le loro risorse per fare cio’ che un cattolico dovrebbe davvero fare, ovvero annunciare Gesu’ attraverso la tolleranza, la comprensione, il rispetto ed il conforto offerti ai piu’ deboli, agli emarginati, agli ultimi.
Il vostro sito e’ un’offesa grave, prima di tutto, per tutti coloro che si sacrificano ogni giorno in nome di quel Gesu’ che annuncia amore e comprensione per il prossimo, a prescindere dalla sua razza, religione e scelte sessuali.
Sig. Di Pietro, il mio articolo rimane dove e’ e non sara’ cambiato. Tutti i nostri articoli rimangono dove sono perche sono le nostre idee, idee delle quali siamo pronti ad assumerci la responsabilita’, anche davanti ad un tribunale della Repubblica.
Distinti Saluti
Sandro Storri

L’ex-gay Adamo Creato: “Creato” dal nulla?

Il sito Pontifex riporta la “testimonianza” di un ex-gay che si firma “Adamo Creato”.
Premetto che considero di nessun valore questa “testimonianza” per un semplice motivo.
Se – portando esperienze personali – si vuole convincere che si può “guarire” dall’omosessualità bisogna avere il coraggio di firmarsi con nome e cognome: altrimenti niente vieta di pensare che queste “testimonianze” siano state inventate di sana pianta.
In ogni caso sono incuriosito e vorrei capire “come” questa persona sia uscita dall’omosessualità.
Continua a leggere

e noi sempre piu’ indietro

e’ di oggi la notizia che il parlamento argentino ha approvato una norma in forza della quale ogni cittadino argentino potra’ scegliere liberamente il proprio sesso indicato sui documenti in base al sesso percepito. in sostanza ognuno, in argentina, avra’ la liberta’ di esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale senza per questo perdere nessuno dei diritti garantiti ad ogni cittadino.

potete leggere qui la notizia riportata da “La Repubblica”. 

leggere notizie di questo genere fa piacere poiche’ sono sempre piu’ numerosi i segnali di un risveglio delle societa’ che finiscono per riconoscere ad ogni essere umano il diritto di autodeterminarsi ed autodefinirsi senza dover essere per questo perseguitato e offeso.

rimane la considerazione amara che qui in italia le cose stanno molto diversamente e molti cittadini onesti e che pagano le tasse si ritrovano a vedersi riconosciuti meno diritti di altri solo perche’ sono “diversi” da uno “standard” fissato da entita’ miopi, ignoranti ed oscurantiste.

una di queste entita’ e’ la gerarchia vaticana (da non confondere con la chiesa, quella vera). la gerarchia vaticana andrebbe abolita ed i suoi esponenti mandati a zappare la terra, insieme a tutti quei politici che ancora oggi fanno i moralisti ipocriti sui grandi temi etici.

personalmente a zappare la terra, in compagnia di questa schiera di preti e politici corrotti, ci manderei anche Volpe, Di Pietro e Stanzione.

non solo omofobi

che i tristi figuri che animano pontifex siano omofobi e’ cosa ormai chiara per tutti. meno chiaro, forse, e’ il loro orientamento fortemente antisemita e razzista.

per quanto concerne l’omofobia ed il razzismo vi invito a cercare in rete i tanti articoli di Bruno Volpe, avvocato e giornalista 49enne barese del quartiere Murat, concittadino di B.V., avvocato 49enne barese del quartiere Murat arrestato lo scorso anno per stalking su una ragazza 26enne. Il buon Bruno Volpe, quando si tratta di dare addosso a gay, neri e nordafricani, e’ un vero specialista.

Per l’antisemitismo pontifex dispone di altri  “specialisti”, primo tra tutti il Monsignor Babini (ma come dimenticare anche Monsignor Pieronek e Monsignor Wiliamson?).

Ora arriva anche il geniale webmaster Carlo Di Pietro, specialista di copia-incolla a casaccio, e si presenta con un articolaccio (articolonzo? articolupido?) scritto nientemeno che da Monsignor Brunero Gherardini, noto propagandista antisemita, gia’ noto alle cronache per altre polemiche innescate da sue “riflessioni”. Ovviamente non penso che Monsignor Gherardini sia in preda a delirio da febbre a 40, che faccia uso di allucinogeni oppure, peggio ancora, sia affetto da demenza senile.

No, credo che Monsignor Gherardini sia nel pieno delle sue facolta’ mentali e che faccia sul serio. Ecco, questo e’ un vero problema. Monsignor Gherardini fa sul serio quando scrive un articolo come questo.

Ovviamente, data la loro vasta cultura, Monsignor Gherardini, Bruno Volpe, Carlo Di Pietro, Don Marcello Stanzione e tutti quelli che sostengono pontifex sono pienamente consapevoli che la teoria dell’ “ebreo deicida” e’ uno dei pilastri fondanti del vecchio e nuovo antisemitismo. Questi signori sanno anche che  la teoria dell’ “ebreo deicida” e’ una delle basi ideologiche sulle quali il nazismo ha giustificato lo sterminio di 6.000.000 (sei milioni) di ebrei.

No, non penso che quelli di pontifex siano un branco di pazzi. Quelli di pontifex sanno bene quello che scrivono e dicono.

Pur sapendo bene cosa scrivono e dicono loro se ne fregano. Se ne fregano anche delle parole di Benedetto XVI che ha detto, a piu’ riprese, “gli ebrei non sono deicidi”. Come tutti sappiamo per quelli di pontifex le parole di Benedetto XVI non contano una sega. Conta l’opinione di Monsignor Gherardini e quella del mago del copia-incolla Carlo Di Pietro.

Per questo motivo questo articolo e’ l’ennesima dimostrazione che pontifex non e’ solo un covo di omofobi ma lo e’ anche di antisemiti. Non conosco personalmente i personaggi di pontifex (e neanche ci tengo a conoscere tali tristi figuri) ma credo, seguendo il mio intuito, che se dovessi scambiare quattro chiacchiere con loro non ci metterei molto a capire di trovarmi di fronte ad un branco di nazisti.

Dopotutto i bravi nazisti non possono essere solo omofobi. Se uno non e’ pure antisemita che nazista e’?

Chiesa. Divorzio breve: chi è senza peccato scagli la prima pietra

Da Locri il Presidente della CEI, Card. Bagnasco si è lanciato in difesa della famiglia sostenendo che: “Se la famiglia è un bene per i suoi membri, lo è anche per la collettività. Per questo la società deve difenderla, sostenerla e promuoverla; e non deve contribuire a renderla fragile in nessun modo, ivi compreso il cosiddetto divorzio breve“.

Il riferimento – non a caso – è alla legge sul “divorzio breve” che è in discussione in Parlamento. Questa legge prevede che una coppia – senza prole ed in presenza di un accordo consensuale – possa sciogliere il matrimonio nel giro di un anno invece dei tre necessari sino ad ora.

L’82% degli Italiani – come rileva il “Rapporto Italia 2012” dell’Eurispes – è a favore di questo provvedimento.

La Chiesa invece non manca occasione per far sentire la sua disapprovazione ed il suo disappunto sul divorzio sin dalla sua introduzione in Italia nel 1970.

Ovviamente la Chiesa può avere le sue ragioni per essere contraria al divorzio e non deve necessariamente adeguarsi al sentimento comune degli Italiani.

C’è da domandarsi solamente se la Chiesa sia coerente con quanto sostiene.

Continua a leggere

Notizie da Bari.

Apprendiamo dalla stampa che questa mattina tre persone sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta relativa alle scommesse calcistiche. Stando alle fonti si tratterebbe di Raffaele Lo Iacono e Roberto Sblenorio (in carcere) e di Alberto Savarese (ai domiciliari).

Cosa accomuna dunque Raffaele, Roberto ed Alberto a Bruno Volpe, giornalista ed avvocato 50enne? E cosa hanno in comune loro quattro con B.V. meglio conosciuto come “lo stalker di Murat”, 50enne avvocato arrestato in flagranza di reato mentre commetteva atti persecutori nei confronti di una biologa 26enne?

Ovviamente hanno tutti in comune la stessa città, Bari.

Un consiglio, amici baresi: dopo tutti questi segnali del minidio Pontifesso io mi preoccuperei molto seriamente. Non potete continuare ad ignorare i messaggi netti e chiari che vi arrivano ormai quasi ogni giorno. Chiedete a Bruno Volpe come deve essere interpretata questa lunga serie di arresti che hanno in comune la città di Bari. Chiedetegli una spiegazione per le gesta dello stalker di Murat, B.V.

Immaginiamo che questi primi messaggi siano solo dei delicati buffetti con cui il minidio Pontifesso vuole avvisare la cittadinanza tutta di Bari, quindi mentre interpellate il vostro concittadino iniziate ad allontanarvi da Bari… I prossimi segnali, vista la violenza del minimagistero Pontifesso, potrebbero essere molto più incisivi e devastanti!

Noi, in spirito di fraterna correzione, abbiamo fatto il nostro dovere!

http://www.baritoday.it/cronaca/calcioscommesse-ultras-arrestati-bari.html

http://blog.panorama.it/sport/2012/05/10/calcioscommesse-arrestati-tre-ultras-del-bari-documento/

Sperimentiamo Twitter.

Da qualche giorno una pulce ronzava nel nostro orecchio. Il suo rumore era inconfondibile… Twittt… Twittt… Twitter!

Come promesso, abbiamo individuato una possibile integrazione tra Twitter e WordPress. Ed ora entriamo sperimentalmente a far parte della galassia dei cinguettii…

Domande? Risposte? Problemi? Suggerimenti? Critiche? Insulti?

Tutto qui, grazie. 🙂

Il Consiglio Pontificio riconosce le coppie di fatto come famiglia

La Chiesa si è sempre opposta a qualsiasi provvedimento in materia di riconoscimento delle coppie di fatto. Nel 2000 ha addirittura prodotto un documento in materia dal titolo «Famiglia, matrimonio e “unioni di fatto”».
Un documento che si rivela – come altri – contraddittorio, privo di spiegazioni e con termini usati impropriamente.
Ecco alcune parti.

Continua a leggere