Non vogliamo dilungarci. Non servono enormi panegirici. Partiamo dai fatti.
Tutti ormai sapete che l’account Twitter degli amici Pontifessi è oggetto della solita enorme quantità di polemiche. L’account è anche stato sospeso dagli amministratori di Twitter. Secondo le parole dei misteriosi adepti dell’associazione segreta AdP (Amichetti del sito Pontifesso) l’interruzione del servizio è stata risolta in 22 secondi netti (parole testuali tratte dall’articolo Pontifesso). Le nostre fonti sembrano indicare invece una prima interruzione durata diverse ore a cui ha fatto seguito una temporanea riattivazione. Già, temporanea, perchè nel momento in cui scriviamo il loro account su Twitter è tornato ad essere inaccessibile.
Trovate una plausibile cronaca degli accadimenti qui di seguito.
http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2012/giugno/pontifex-su-twitter-e-stato-chiuso-anzi-no-la-spiegazione-del-blog-di-apologetica-cattolica
Attraverso il sito GQ potete ragiungere anche la versione dei fatti degli amici Pontifessi.
Per semplicità alleghiamo al nostro breve brano l’immagine che cattura alcune frasi che troviamo importanti. Frasi che, stando al misterioso articolista Pontifesso, provengono direttamente dalla “penna” della provocatoria interlocutrice intervistata da GQ.
Per comodità riportiamo le loro frasi anche sotto forma di testo, in modo che tutti i motori di ricerca possano indicizzare le frasi attribuite a Giulia dagli amici Pontifessi.
- La “signora” ha scritto che lei piuttosto che “molestare noi avrebbe preferito farsi sfondare da un gruppo di negri” (riportiamo le testuali parole).
- Le è stato fatto presente che determinate parole rendono offesa alle donne; è stato detto alle “figlie di Sion“, che sta appunto ad indicare tutte le donne.
- La “signora” ha rincarato la dose dicendo che lei “non si preoccupa di ciò che esce dalla sua bocca, ma preferisce ciò che entra” (riportiamo le testuali parole).
Dopo aver letto quanto dichiarato dagli amici Pontifessi, vi invitiamo a leggere quanto scritto in realtà da Giulia attraverso lo snapshot della conversazione su Twitter.
Ecco dunque dimostrata la disonestà intellettuale degli amici Pontifessi, incapaci di riportare “le testuali parole” neppure quando si riferiscono alle loro stesse parole.
Ecco documentata, nero su bianco (è proprio il caso di dirlo) l’insopportabile intolleranza che caratterizza i loro pensieri e che si estrinseca attraverso le loro parole.
Possiamo anche ipotizzare che certi “sfoghi” su Twitter siano opera di uno sfigato ed inconsapevole “volontario”. Ma l’articolo pubblicato sul bel sito dei dirimpettai è invece firmato dall’anonima associazione segreta degli amichetti del sito Pontifesso. Pertanto tutti sono accomunati dal pensare che scrivere “quindici africani” sia equivalente al più dispregiativo “quindici negri”.
Ecco dunque dimostrato il razzismo che pervade la mente di chi si nasconde dietro la fantomatica associazione degli amichetti del sito Pontifesso.
Che dire, amici Pontifessi: complimenti, avete raggiunto il vostro obiettivo. Mission accomplished. Ora tutti si possono fondare le proprie opinioni sulla vostra moralità, sulla vostra etica e sulla vostra educazione su quanto voi stessi scrivete. Ora tutti possono valutare l’affidabilità della vostra parola. Ora tutti possono prendere consapevolezza di quanta pochezza alberghi nei vostri cuori.
Potete leggere copia dell’articolo Pontifesso qui di seguito.
https://s3.amazonaws.com/pontilex/Stampa+-+LA+VICENDA+TWITTER+vs+PONTIFEX+E+LE+MENZOGNE+DI+GQITALIA.IT.+ECCO+A+VOI+%40GIULIAVIOLANTE.pdf