se devo essere sincero fino in fondo, mi sento responsabile.
qualche giorno fa, leggendo sul sito nostro dirimpettaio, mi sono imbattuto nella solita, tipica, sparata di Bruno Volpe. Un articolo che preannunciava sciagure portate da un concerto rock che sara’ tenuto la sera dell’11 luglio prossimo. in quell’articolo, il buon Volpe, invoca l’intervento del Presidente della Provincia di Bari e delle autorita’ eclesiastiche per fermare un evento satanico.
Interessante la nota biografica del pregiudicato Danilo Restivo , fresco di condanna all’ergastolo da parte di un tribunale inglese per aver ucciso una sua vicina di casa e in attesa del giudizio di un tribunale italiano per il caso Claps.
Apprendiamo notizie davvero utili che danno più di uno spunto per riflettere sulla figura di questa povera vittima delle circostanze : Restivo è uno di noi , uno come tanti. Su questo non v’è ombra di dubbio.
Chi di noi non ha mai passato il suo tempo libero arrampicandosi sui pali della luce , da quegli arzilli ed agili scoiattoli che siamo?
Chi di noi non ha mai tagliato i capelli alle ragazze sugli autobus , per far pratica prima dell’esame da shampeuse?
Chi di noi non ha mai sequestrato una coppia di adolescenti e ferito uno dei due , così per vedere l’effetto che fa?
Poi , con calma , riflettiamo su chi usa parole come “abominio” , “malato di mente” , “meglio se fosse morto” , “killer della natività” verso persone che , senza infrangere nessuna legge nè far del male ad alcuno , amano altre persone del proprio stesso sesso e nel contempo dimostra una grande pacatezza ed ampiezza di vedute verso un assassino , già condannato all’ergastolo , che ad ammazzare la gente evidentemente ci ha preso gusto.
La sempre più frequente mancanza di tempo del sottoscritto purtroppo mi costringe a chiedere scusa se la mia presenza su Pontilex per adesso si limita ad un rapido “tocca e fuggi”. Ho avuto modo di leggere gli articoli degli altri miei amici di Pontilex (permettetemi di considerarvi miei amici, nonostante la distanza che mai ci ha fatti incontrare di persona, in virtù però dell’affinità di pensiero che ci lega… affinità di pensiero alla quale non mi riferisco in virtù del fatto di avere opinioni simili, quanto piuttosto al fatto di avere lo stesso rispetto per la libertà e la tolleranza di pensare in sè), e come mi è capitato altre volte di fare… intendo condensare in un unico articolo tutto quello che ho da dire in proposito. Continua a leggere→
(Se qualcuno sa come fare avere questo articolo a CdP gliene sarei grato… magari mi fa avere i 1000 euro promessi… seeeeee!!)
Visto che ci sono in palio 1000 euro… questa volta non lavoro solo per amore della verità ma anche per un ritorno economico (nella vana speranza che lo stesso sia soddisfatto).
Riprendo le varie domande di Sandro a cui Carletto risponde e cerco di commentare, documenti alla mano, quanto scritto da CdP. Continua a leggere→
…Un’auretta assai gentile
Che insensibile sottile
Leggermente dolcemente
Incomincia a sussurrar.
Questo deve aver pensato Bruno Volpe mentre scriveva l’articolo sul delitto Claps.
Bruno Volpe dovrebbe sapere due elementi fondamentali sulla stesura di un articolo :
1) il titolo e’ parte integrante dell’articolo. il titolo esprime il senso generale che poi e’ approfondito e dimostrato nel testo.
2) si fanno allusioni se si hanno elementi di prova. l’allusione politica, ad esempio, e’ assolutamente lecita in quanto fa parte del mestiere di giornalista. Tanto per meglio comprendere basti ricordare il famoso articolo Io So di Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera. Altro discorso e’ l’allusione inerente reati. in questo caso il giornalista farebbe meglio a dimostrare cio’ che scrive e poi rivolgersi alla Magistratura.
Purtroppo Bruno Volpe disattende entrambi i punti.
Prima di tutto il titolo dell’articolo parla di complici. Ovviamente la domanda sorge spontanea, nella mente del lettore. Quali complici? Bruno Volpe risponde, dopo il cordoglio per la povera Elisa Claps, puntando il dito contro la massoneria. Cosa vuole dirci Bruno Volpe? Dei massoni sono complici dell’assassino di Elisa Claps? Anche loro hanno partecipato a quella uccisione? La massoneria avrebbe fiancheggiato e coperto l’assassino? Quale sarebbe stato il ruolo della massoneria nel delitto?
In secondo luogo Volpe enuncia una teoria che e’ solo sua e che non e’ stata mai indicata nelle indagini della Magistratura. Siamo forse di fronte ad una svolta delle indagini e Bruno Volpe, con delle nuove rivelazioni, pensa di esserne l’artefice?
Bruno Volpe non lo dice. Come sempre lancia il sasso e poi nasconde la mano. Dovrebbe sapere, Bruno Volpe, che non si lanciano accuse cosi’ pesanti senza avere lo straccio di una prova, solo per lanciare fango su chi non e’ a lui gradito. Al contrario, se Bruno Volpe ha degli elementi di prova reali, li dichiari e vada a portarli alla Magistratura. Se cosi’ non e’, taccia e non lanci accuse infamanti e diffamatorie nei confronti di persone che sono libere e di buoni costumi.
Non dimentichiamo chi e’ Bruno Volpe. E’ l’autore di tanti “scoop”, primo tra tutti quello che fece ai tempi in cui lavorava ancora per Petrus, sito giornalistico cattolico, dove preannuncio’ la proclamazione di un nuovo dogma di fede da parte del Papa, creando imbarazzo ad alcune testate che riportarono la notizia e ricevendo una secca smentita dal Vaticano. Probabilmente, anche sul caso Claps, siamo di fronte all’ennesimo “scoop” in stile Bruno Volpe.
Vi offriamo un paio di frasi tratte dal sito Pontifesso.
Ecco la prima:
Il collega Volpe mi aveva chiesto di scrivere un articolo su Danilo Restivo. Dato che ho abitato per 15 anni nel suo stesso condominio (lui al sesto ed io al quinto piano), mi limito a chiedere preghiere per lui, è un uomo solo e malato. Condivido pienamente il parere del collega Volpe, ma in futuro scriverò vari articoli sull’argomento (ne leggerete delle belle, ma vi avviso, non solo su Danilo, ma anche sui veri colpevoli di certi suoi comportamenti che sembrano essere sfociati in efferati episodi di cronaca nerissima). Carlo Di Pietro
La seconda:
Laforgia se non gradisci la nostra linea editoriale accomodati sui miliardi di siti che insultano e sbeffeggiano gravemente la Chiesa. Farà male alla tua anima, ma forse sarai più felice (adesso).
fortunatamente le scempiaggini pubblicate su pontifex non sono sempre di stampo neonazista come le ultime pubblicate dal Karl Von Petren, noto caporale delle SS.
A Valenzano, localita’ vicina a Bari, il giorno 11 luglio si esibiranno due gruppi rock, i Deicide ed i Belphegor (allego video di entrambi in fondo a questo post). fermo restando che la musica prodotta da questi signori non mi piace e non spenderei nemmeno 5 eurini per andarli a sentire, rimane il fatto che siamo in un paese (quasi) democratico e che esiste il concetto di liberta’ di espressione artistica.
puo’ spiegare, il buon Volpe, il significato di affermazioni come : “Il concerto sin qui é confermato e ci meraviglia molto che il presidente della Provincia di Bari Schittulli, ufficialmente cattolico, nulla abbia detto. Ma sapendo la volubilità del personaggio non ci stupiamo.“. cosa avrebbe dovuto dire il presidente della Provincia? forse il presidente della provincia e’ anche direttore artistico del “Target“, il locale dove si esibiranno i gruppi?
io, dal canto mio, causa veneranda eta’, al massimo posso dire che preferisco gli AC/DC e gli Iron Maiden. Forse anche il Presidente della Provincia di Bari potrebbe essere d’accordo.
ma il meglio deve ancora venire. Volpe scrive : “Studieremo la vicenda e se del caso interverremo legalmente, ma invitiamo sin da ora i cattolici baresi a resistere, impedire l’evento ed occupare pacificamente con i Rosari, il posto dell’evento satanico.“. affermazione che non merita commento, al massimo una sonora risata. Bruno Volpe vuole fare causa a dei metallari perche’ suonano delle chitarre elettriche e dei tamburi?
come in radio, dico che ho parlato troppo. per chi fosse interessato al concerto, qui sotto il riferimento al locale :
11 luglio 2011, h 21:00 – Deicide(USA) e Belphegor(Austria)
Carlo Di Pietro si produce in uno dei piu’ beceri, ignoranti, intolleranti, violenti articoli della storia di pontifex. Neanche il benemerito Babini era riuscito a scendere cosi’ in basso.
Invece Carlo Di Pietro ci e’ riuscito. Ha davvero toccato il fondo e ci dimostra un fatto del quale prima avevamo solo il sospetto. il fatto che Carlo Di Pietro non conosce la vergogna.
un qualunque essere umano proverebbe vergogna al solo pensiero di scrivere le cose scritte nel suo ultimo articolo. lui no, lui non prova vergogna, anzi. va fiero di cio’ che scrive, ne piu’ ne meno di quanto lo potesse essere Adolf Hitler quando scrisse l’ultima pagina di Mein Kampf
Il neonazista Di Pietro scrive : “L’omosessualità è una deformità e basta. Ma anche se in altri casi non è una deformità strutturale, lo è psicologicamente acquisita per vari disagi e turbe della personalità.” con lo stesso tono di disprezzo che si usava negli anni 30 contro gli ebrei, i neri e gli zingari. Carlo Di Pietro lo sa che affermazioni come queste sono considerate un reato?
l’omofobo Di Pietro scrive ancora : “E’ grave già soltanto dal punto di vista della Legge di natura. Alcune parti sono state definite in natura per essere usate solo per defecare.” dimenticando che tutti gli esseri umani, a prescindere dalla loro polarita’ sessuale hanno emozioni e sentimenti. con affermazioni come queste Di Pietro commette il piu’ mortale dei peccati ; nega a tutti coloro che lui non riconosce “normali” la possibilita’ di avere sentimenti. per lui un gay o una lesbica sono solo oggetti sessuali senza un briciolo di sentimenti. per lui un gay e’ solo il buco di un culo.
il nazista non riconosce umanita’ a nessuno che non sia fanatico integralista come lui. ti vuoi sostituire a Dio, Carlo Di Pietro? Vuoi giudicarci tutti e mandarci all’inferno?
il fascistone delira ancora : “I superbi e ipocriti omosessuali in queste manifestazioni oltraggiano solo la religione cristiana. Perché?“. Nessuno ha mai insultato la chiesa. Per molte persone civili, gruppo al quale Di Pietro non appartiene, esiste il concetto “libera chiesa in libero stato”. questo vuol dire che la chiesa ha il sacrosanto diritto di esistere e nessuno la vuole cancellare o insultare. il punto e’ perche la chiesa, per bocca di neonazisti come Di Pietro, continua ad insultare chi liberamente sceglie di non seguire la “retta dottrina” che altro non e’ che un delirio di onnipotenza omofoba ed antisemita?
il boia continua imperterrito con il suo delirio ripetendo per l’ennesima volta il concetto gia’ espresso dal suo degno compare, Bruno Volpe, augurarsi la morte di Nichi Vendola : “Poi riguardo a Vendola sarebbe da un punto di vista della fede meglio se si convertisse, e se ostinato sarebbe meglio che morisse per evitare di accumulare colpe così gravi davanti a Dio.“.
Io non ce la faccio ad andare avanti. ho riletto l’articolo almeno 10 volte sperando di sbagliarmi, sperando che fosse solo un errore. invece e’ vero. l’articolo e’ quello. tutto tragicamente vero.