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L’ossessione di Brunello …. e la sparizione di Babini.

Sappiamo che Volpastren desidera ardentemene visibilità per il suo blog, ma non, come capita anche a me confesso, per pura passione e per puro piacere di constatare che un articolo sia piaciuto, ma per i soldi che ottiene grazie alla pubblicità. Beninteso, non c’è niente di male a guadagnare dalla pubblicità, ma questo non autorizza a scrivere qualunque vaccata o a inventare qualsiasi cosa. La credibilità di un blog dipende dalla qualità piuttosto che dalla quantità.

Inutile dire che su Pontifex la quantità cose scritte a caso è alta, ma la qualità è bassissima: se gli inserzionisti dovessero revocare la pubblicità per non essere accostati a Pontifex, farebbero più che bene ed avrebbero tutto il mio applauso. Anzi, se volessero chiarimenti su cos’è Pontifex, lo spiegherei loro volentieri. Voglio vedere dopo come ti metti, Volpastren.

Sempre in nome di quella visibilità che Volpastren cerca in modo ossessivo e a qualunque costo, capita che al congresso di Scilipoti, oltre costui a chiedersi come spiegare al figlio l’omosessualità, parli Don Strazy, che se scrive vaccate lo contesto anche mille volte perché non è Dio. Chiaro Volpastren? Pensa per te se sei capace. Comunque sia, da quel momento appare un’intervista immediata a Scilipoti, il quale, capito il soggetto, mette il suo ufficio stampa per lo mezzo per non essere infastidito e per non correre il rischio di interviste-fake ma tenendosi buoni gli pseudocattolici. Perchè Brunello: non sei cattolico. Peccato che Scilipoti presto tornerà a contare come il due di coppe con briscola bastoni. Altro che genio della politica.

Succede, poi, che Di Pietro ha un’uscita delle sue per dire che non vuole stare al governo con il PDL, e subito bravo Di Pietro, una volta tanto … A parte che Di Pietro intendeva tutt’altro da quello che hai capito tu, Brunello, che ne azzeccassi una per sbaglio, anche perché Tonino ha sempre contestato il tuo Silviuccio bello, ma adesso Di Pietro abbia detto che forse forse si può anche dare un appoggio condizionato a Monti. Beh? Non dici niente Foxi? No, perché hai capito che come al tuo solito hai distorto, per stupidità o per disonesta mentale (o per stupida disonestà mentale) la realtà a tuo uso e consumo e solo per ottenere più click.

Come quando parlava Babini: percentuale altissima di finire nella stampa nazionale. Come l’ultima volta, in cui ha detto: meglio i peccati di Berlusconi che non sono contro natura. Era il 25 settembre 2011. Nel frattempo succede di tutto un po’ e Babini è scomparso.

E se la minaccia di una denuncia, per questa stortura, l’avesse ricevuta personalmente Babini? O Brunello? Pensate che ne darebbero conto? Solo se possono ricavarne vantaggio: magari Brunello ha capito che, invece, avrebbe dovuto scucire solo soldoni di avvocatuzzi solo se ne avesse vagamente fatto cenno, oppure Babini si fa negare al telefono, vai a sapere, e quindi ha pensato bene di avviare le consultazioni per nuovi vescovi emeriti, come Monsignor Vacca o Monsignor Bertoldo, per vedere chi la spara più grossa.

Ricordate la denuncia ricevuta sul caso Claps da parte di Licia Genovese? Lì parlarne serviva a immolarsi come vittima sacrificale di un ingiusto bavaglio, e quindi a riscuotere più visualizzazioni (= più soldi). Ma mica adesso Brunello vi dice come va il processo di Licia Genovese. Sapete quando ci sono le udienze? Sapete se ci sono accordi stragiudiziali di risarcimento? Niente di niente.

E, a tutela della tua immagine già compromessa da quello che scribacchi sul blog, vedi di chiarire se sei tu o meno lo stalker residente a Murat. Hai visto mai che all’unisono cominciassero a chiedertelo tutti sul tuo blog.

Della trisonomia 21 e del bisogno di xanax.

Bellino il titolo, nevvero? L’ispirazione proviene direttamente da Brunello nostro, colui il quale anche quest’oggi sfoggia la sua laurea in nullologia e, come un pavone, espone tutte le sue conoscenze di fine costituzionalista e di ricercato medico.

Infatti in uno scatto d’impeto arriva a definirci “i mongoloidi di siti cloaca“. Ordunque visto che, indirizzi IP alla mano, lettori ed i contributor del nostro piccolo sito Pontilesso provengono per la stragrande maggioranza dall’Italia, in piccola parte da altre nazioni europee e per una minuscola frazione pure dagli USA, ci risulta incomprensibile la ragione per cui il povero Brunello sostenga (senza prove, ovviamente) che abbiamo i capelli dritti e la pelle di colore giallastro.

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/mongoloide.shtml

Ci rifiutiamo di credere che l’avvocato-giornalista gentile di Murat sia stato contagiato da quel brutto individuo di cui condivide le iniziali oltre che l’età, la residenza e la professione. Pertanto escludiamo a priori che Foxy intendesse la prima delle due accezioni indicate dal dizionario del Corriere.

Ci rifiutiamo di credere che il caro Brunello, seppure in preda a profonde crisi di invidia per l’esposizione mediatica di cui godono Strazione, Gildo Claps ed anche Restivo, si lasci andare ad insulti gratuiti nei nostri confronti. Insulti particolarmente fastidiosi perchè basati su pregiudizi davvero antiquati che credevamo superati. Continua a leggere

Attento Volpe , il diavolo fa le pentole ma…

… si dice in giro che abbia parecchi problemi con i coperchi.

Qui sopra si può leggere l’estratto di un articolo del buon Volpe datato 6 gennaio 2011 : uno dei tanti articoli dedicati alla famosa biologa/hostess 26enne , impiegata presso la ditta del famoso Cetto.

 

Queste invece sono le parole rivolte ad una persona specifica che scrive in questo specifico blog.

Ecco dunque che prende forma il Metodo Volpe , degno erede del Metodo Boffo. Rimane la speranza che la sorte della persona che scrive sulle pagine di questo blog sia migliore di quella capitata alla sfortunata biologa/hostess.

Eppure Volpe dovrebbe avere ormai compreso che certi giochi sono molto pericolosi

 

L’italiano non è un’opinione…

Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.

Galileo Galilei

 

Oggi dato c’ho visto ‘n erroraccio assurdo, m’assurdo assurdo, mica bruscolini, n’a lingua d’Italia noztra nun me sarta più ‘r grillo de parla’ n’a istessa lingua de ‘st’asino. ‘Sta capra. Isto caprone. Ma ch’è a ‘sto qua? Nun pe’ gnente, ma è gnente popò de meno c’en moderatore. All’anima de li mortacci sui e der santo che nun se trova: un moderatore, ce lo ficchiamo ‘na zucca?  Continua a leggere

Forza Brunello smentiscimi se hai coraggio!!!

No Brunello, salvo che non si voglia essere definiti conigli e anche un po’ cazzari tu ed i tuoi compari dovete avere ben chiare alcune cose. Ve le spiego facile facile che persino voi possiate capire.

Di Pietro ha detto l’ovvio anche se forse con una metafora (vanno tanto di moda) che si presta ad essere fraintesa: due gay non possono procreare. Come la giri e come la volti, non c’è molto da sindacare. Due gay non possono procreare. Magari non te ne intendi molto nè di sesso nè di omosessuali, ma due gay comunque non procreano. Ma Di Pietro voleva solo dire che non può succedere nulla di produttivo (cioè “procreare”) con il partito che hanno sempre osteggiato (PDL). Molto meno omofobo di quello che appare su Pontifex, dove invece di amare il prossimo lo si odia.

Per esempio, molto meglio Di Pietro, che la frase squallida di seguito, segno del più vile disprezzo verso il prossimo. Altro che buon cattolico.

Ce la o lo immaginiamo, nel suo lavoro quotidiano a contatto di qualche vecchio bavoso, china ad assecondare proposte indecenti

 

Vedo solo che la fantasia di Brunello da Montalcino in termini di vecchi bavosi si muove agilmente. Interessante. E se adesso la denuncia te la beccassi tu da Pao? Vorrei proprio godermi la scena, perché se a questo punto desse mandato ai suoi legali di farti passare un brutto quarto d’ora farebbe più che bene. Magari ti passa la voglia di offendere il prossimo. Fortuna che Pao la prende a ridere. Sei fortunato Brunello, credimi.

Sempre nello stesso articolo, affermi che l’omofobia non esiste: purtroppo esiste, e tu e il tuo blog, caro Brunello, né è l’esempio didascalico:

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La strana vicenda del libro di Strazione.

Senza commenti vi segnaliamo alcune pagine.

http://www.dentrosalerno.it/web/2011/10/14/gli-arcangeli-di-marcello-stanzione/ Giorno 14 ottobre, articolo a firma di Carlo Di Pietro su DentroSalerno.

http://www.lucisullest.it/dett_news.php?id=7103 Giorno 18 ottobre, articolo attribuito al sito di Radici Cristiane.

http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/2646/99/lang,it/ Data ignota, attribuisce l’articolo a Radici Cristiane.

http://www.radicicristiane.it/libro.php/id/247/Marcello%20Stanzione/Gli-arcangeli Data ignota, nel mese di ottobre. Autore ignoto.

Chi si nasconde dietro l’anonimato?

La faida!

Brunello è ormai alla deriva e coglie ogni possibile spunto per produrre le sue prodi Pontifesserie. Quest’oggi si scaglia contro alcuni commenti che ha letto (o che forse gli sono stati trasmessi via fax, vista la sua scarsa dimestichezza con la tecnologia in generale) all’interno del suo bel sito Pontifesso. Ed i suoi modi sono davvero grezzi e rudi, indegni di un giornalista. Così come indegno di un giornalista è la stessa scelta di entrare in palese polemica con i suoi lettori, non certo dialogando con loro attraverso i commenti quanto piuttosto condannando e diffamando attraverso “ediTToriali”. Ma d’altra parte cosa possiamo aspettarci da un ex avvocato che scrive articoli per il suo stesso giornalaccio spacciandosi per “direttore” essendo un semplice giornalista pubblicista (quindi non professionista e neppure troppo professionale)?

ci tocca replicare ad un affezionato scrittore di commenti sul blog, che con la saccenteria tipica degli atei o dei gay (fate voi), crede che le sue tesi siano oro colato. Vendola non ci convince e non lo voteremmo mai. In più, omosessuale come é, non avrebbe diritto ad assumere cariche direttive, per lo meno in uno stato etico. Idem per quell’altro nulla che é tal signor Antonio dal cognome barese. Continua a leggere

L’ignorante è chi crede di sapere ma non sa…

 

Come anche diceva la buonanima di Socrate...

C’era un uomo in Cina che amava le immagini raffiguranti i draghi.Tutti i suoi vestiti e i suoi mobili erano decorati con questo motivo. Il dio dragone si accorse di questo amore profondo, così, un giorno, un drago vero sì presentò alla sua finestra. Si dice che l’uomo sia morto di paura… A parole costui era di certo molto coraggioso, ma si rivelò tutt’altra persona al momento di agire.

Hagakure, Yamamoto Tsunetomo

 

Sicché come dice Confucio il Cielo (天 Tian, o Ti’en, giapponese Ten) tratta tutti alla stessa stregua e che quindi se si vuol essere pari agli Esseri Celesti bisognerebbe adoperarsi altrettanto, non posso agire in altra maniera dacché Ittei ammonisce che le cose meno importanti son da trattare con più serietà. E così farò, cosciente del fatto che sto prendendo due vie e seguendone una, come avrebbero detto rispettivamente Tsunetomo e l’Illuminato. Già, perché che ne possa dire Kitsun-san (狐 さん cioè Signor Volpe) non è l’unico che critico. Gli idioti son tanti e io mi limito solo a dire la mia e a riderne. E lui non ha il monopolio, anzi, a voler esser onesti è l’ultimo mio problema. Continua a leggere