Archivi autore: Gianfranco Giampietro

I numeri non sempre sono un complimento

-Lettere ad un cattotalebano-

Caro cattotalebano,

Oggi era una giornata sonnecchiosa per me (sarà tutta questa pioggia dalle mie parti), ma per fortuna ci sei sempre tu a divertirmi con i tuoi articoli… Oggi apro pigramente la pagina di Pontifex e leggo un articolo intitolato Anche le “bestie di Satana” hanno diritto alla parola su web. Intervenga la Magistratura, non è possibile il confronto con tali “anormali”. 2000 anni di Cristianesimo vengono quotidianamente derisi e diffamati da 4 “squilibrati”

Un editoriale come al solito “sobrio”, “ponderato” e molto “ragionato”. Continua a leggere

Differenza tra apologetica e cattivo gusto

Da oggi voglio inaugurare una nuova sezione intitolata “lettere ad un cattotalebano”, in cui mi rivolgerò direttamente ai grandi “cattotalebani” dei nostri tempi per rispondere loro su certi temi, come se scrivessi direttamente a loro. Ovviamente il più delle volte mi rivolgerò ai nostri più conosciuti e intimi “cattotalebani” di fiducia, ovvero ai pontifessi e ai loro “maestri” Carlo di Pietro e Bruno Volpe (forse presto anche Fides et Ratio?).

Comincio con lo specificare che l’articolo in questione a cui voglio rispondere è questo qui

Caro cattotalebano (e prima che tu mi faccia una lezione sui lemmi, ti dico già: no, la parola “cattotalebano” è un neologismo, ma rende bene l’idea di ciò che siete… nell’immaginario la parola “talebano” corrisponde ormai ad una certa immagine di integralista religioso invasato, proibizionista e censuratore di un sacco di cose, negatore di ogni forma di dialogo e di democrazia e sostenitore di un arcaico regime teocratico del terrore… tutte cose nel quale un cattotalebano si può ritrovare… ma siccome i talebani sono per forza musulmani, occorre distinguere, ed ecco l’uso del neologismo: cattotalebano) ti scrivo… mi rivolgo a te Carlo di Pietro… e per farlo comincio dalla base, in questo caso dal fondo del tuo articolo:

“Sfido chiunque a voler definire queste mie affermazioni come sessite o, ironicamente omofobe.!”

Eccomi, raccolgo anche io la sfida, come già fatto da Andrea in un precedente intervento. Continua a leggere

Dio mi chiede il pizzo

Questa sera ho dato un’occhiata alla mia casella postale, e cosa leggo ?! Una e-mail da Pontifex.Roma ! La apro e scopro che è una e-mail pubblicitaria, un invito a fare donazioni al sito.

Nulla di strano. Molti siti e altre iniziative simili hanno bisogno di donazioni e della buona volontà degli aderenti per sopravvivere. Non sono interessato a criticare l’iniziativa, che è del tutto lecita.  Anche perchè chi fa donazioni è libero di farlo. Tornando al tema di oggi dell’ 8‰ , e ripetendo un concetto di Piergiorgio Odifreddi in una intervista [questa:  ] , “i fedeli si spoglino pure di tutti i loro averi per darli alla Chiesa, l’importante è che non sia costretto a farlo io”. (le parole non sono esattamente queste, ma il concetto è questo, e non dubito che Odifreddi le condividerebbe sicuramente come proprie).

Ma ciò che mi ha senza dubbio “affascinato” è la “forma” e lo “stile”…

Ora riporto il contenuto della e-mail, mettendo in grassetto le parti che mi hanno “affascinato”. Continua a leggere

Volete una icona da insultare? Ogni uomo allora si guardi allo specchio e si faccia una più sana risata :D

Gentili utenti di Pontilex, da oggi anche io, sull’onda dell’emozione per la recente “passione” di Carlo di Pietro, offro in martirio ben due immagini del sottoscritto (prese in momenti puramente CASUALI della mia sofferente esistenza), affinchè voi, pontifessi o chiunque altro, possiate sfogare su di me i vostri rancori, le vostre ingiurie, offese e veleni. Porterò con mite pazienza la santa croce delle pernacchie. O le vostre ben più sane e allegre risate.

«L’umanità prende se stessa troppo sul serio. Ecco il peccato originale del mondo. Se i trogloditi avessero saputo ridere, la storia sarebbe stata tutt’altra» (Oscar Wilde)

«Non senza motivo le statue del Buddha sorridono, mentre quelle dei santi cristiani sono inondate da lacrime. Se gli uomini sorridessero più spesso probabilmente ci sarebbero meno guerre…» (Gustav Meyrink, dal romanzo intitolato “Il volto verde”)

La Sindrome di Calimero

Riferendomi alla straziante “passione” di Carlo di Pietro in questo articolo ecco le mie considerazioni.

Visto che Carlo se la tira con falsa modestia, allora voglio tirarmela un pò anche io. Ho sempre avuto la mezza capacità di indovinare le trame di molti film fin dalle prime scene. Ebbene, ero pronto a giocarmi le mie corna da “caprone satanico” che sapevo già che Carlo di Pietro si sarebbe giocato la carta del vittimismo più mieloso, con tanto di foto in stile santo non vedente del Kashmir. In questa foto [intitolata addirittura “icona da insultare”, Carlo si è elevato allo stato di icona ortodossa http://www.pontifex.roma.it/images/stories/iconadainsultare.gif ] Carlo sembra un incrocio tra Bocelli e Tiziano Terzani e cerca di attirare la nostra più compassionevole e tenerosa attenzione.

Chiedo scusa per i toni. Non è mia intenzione offendere in maniera personale il soggetto. Ma ho sempre provato un moto di disgusto spontaneo per chi allunga la zuppa del vittimismo in maniera evidente e forzosa. Ricordo sempre che persone come me e tanti altri in questo spazio, che è Pontilex, non attaccano in primo luogo la persona, che è e rimane sempre un essere umano come noi, ma le idee. Il nostro attacco non è rivolto a Carlo di Pietro o a Bruno Volpe (o all’oscuro Don “Palpatine” che li guida sul sentiero del “Lato Oscuro della Forza”), ma alle loro idee. Anzi nemmeno alle loro idee (sono liberissimi di credere a quello che pare a loro… il mondo è pieno della gente che crede nelle cose più strane… dagli uomini lucertola a Elvis ancora vivo e vegeto… non ci interessa quello che una persona è libera di pensare), ma alle offese contro altri membri della razza umana (sì, compresi gli omosessuali o i “satanici” ebrei che loro riducono allo stato di bestie nelle loro descrizioni !)… Continua a leggere

Pontifex ci svela il suo sogno di istruzione-dittatura.

In realtà c’è davvero poco da svelare, perchè lo potevamo immaginare. Ma “ammiriamo” sempre molto il coraggio di Pontifex di spararle grosse senza vergogna. Coraggio che ovviamente deriva unicamente dall’ incoscienza dell’assurdità delle proprie posizioni, come sempre. Continua a leggere