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Exstasy

Antonio Socci sta male.

Soffre di una sindrome combinata di allucinazioni mistiche in cui si susseguono visioni ricorrenti di madonne velate d’azzurro nei cieli della Bosnia e incubi notturni popolati da papi eretici che tradiscono Prada, dormono dalle suore, derubricano i peccati, aprono ai gay, ai divorziati e al sesso orale, fanno la pace con i comunisti e mandano in malora l’inferno spedendo tutti in paradiso. Fuorchè lui e Giuliano Ferrara.

Antonio Socci sta veramente male.

Continua a sostenere col suo psichiatra Alessandro Meluzzi nei colloqui settimanali, che papa Ratzinger è il papa di Roma e che Bergoglio è solo una controfigura inviata da Fidel Castro per imporre la rivoluzione marxista in Europa.

 

Antonio Socci non si sente affatto bene.

La paranoia lo assale ogni giorno di più. Sente le voci che gli parlano in serbo-croato da Medjugorje ma ne non capisce bene il senso, il mondo gli è sempre più incomprensibile ed estraneo, lo disprezza ancora più di quanto il mondo disprezzi lui e anela ormai solo ad una fine fiammante ed eroica. E speriamo di  non trovarci troppo vicino quando questo avverrà.

Francesco è davanti a un bivio: da una parte la demolizione della Chiesa a cui vogliono spingerlo poteri, logge e lobby mondane. Ma io penso (e spero) che lui sceglierà l’altra, quella del vero Concilio, di De Lubac, di Paolo VI, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, una via gloriosamente ortodossa ed evangelica, che porta all’odio del mondo e a volte al martirio.  

Caro papa ti scrivo

francesca-pardi-famiglia_midCaro Papa Francesco,
Le scrivo per due ragioni: la prima è che Lei è la più alta autorità della Religione Cattolica, a cui fanno riferimento molti politici insieme a milioni di cittadini italiani, la seconda è che penso che Lei sia una brava persona.

Ho 48 anni, 4 figli, sono mamma da 11 anni, innamorata da 20 della stessa persona con cui ho costruito la mia famiglia, e omosessuale da 30. Io e Maria ci siamo sposate in Spagna l’anno scorso. I nostri bambini, una femmina e tre maschi, sono nati con l’aiuto dell’inseminazione eterologa all’estero. Continua a leggere

Una storia disonesta

http://www.youtube.com/watch?v=jdI3uSjKE34

Volevo postare un commento sulla modifica della legge Fini-Giovanardi in merito all’equiparazione tra droghe leggere e pesanti e sulla lunga e tortuosa strada che ci porterà o non ci porterà alla legalizzazione delle prime.

Ma è sabato. E in più c’è il sole. E poi mentre mi arrabbatavo a spiegare, citare, argomentare,   “filosofando pure sui perchè” come avrebbe detto il buon Guccini, mi è venuta in mente quella famosa canzone che da bambina cantavo senza sapere cosa volesse dire e ho capito che il meglio che potessi scrivere era il link al video su youtube.

Rigorosamente per adulti, da non far ascoltare agli adolescenti. Ma qui siamo tutti grandi. Godetevelo.

🙂

 

Peppino

feto

Tra tutte le sciocchezze che ho letto in materia di morale sessuale e famiglia sulle quali la Chiesa Cattolica, nonostante non sia in grado di dare il buon esempio, si sente comunque di dare buoni consigli, come direbbe De Andrè, tra tutte le assurdità e i paradossi che mettono a dura prova la pazienza della gente normale tutti i giorni, dicevo, la tua ultima uscita su Clandestino Zoom, Peppino, le batte davvero tutte. Continua a leggere

La schizofrenica morale cristiana: no all’aborto, sì alla p38

pillola giorno dopoUltimamente frequento molto assiduamente siti e testate cattoliche. Quello che ho capito in materia di famiglia, sessualità, aborto, diritti umani si potrebbe riassumere così:

NO ai rapporti prematrimoniali.

NO all’educazione sessuale nelle scuole: se ti attieni al punto primo non serve. Te lo spiegherà tuo marito cosa devi fare la prima notte di nozze e a lui l’avrà spiegato Ciccio Quattrocchi suo compagno di banco che l’ha letto su Ciao.

NO all’uso degli anticoncezionali: ostacolano il volere di Dio che sembra non riesca a trapassare il lattice.

NO alla pillola del giorno dopo che (forse) è abortiva perchè impedisce allo spermatozoo di fecondare l’ovulo. Secondo lo stesso principio infatti si sta pensando di vietare anche le partite di calcetto con gli amici, le serate al cinema e tutte le altre attività ludiche che sostitutiscono l’atto sessuale impedendo di fatto la fecondazione.

NO all’aborto: è omicidio. E poi se aveste seguito il primo punto dell’elenco la questione non si sarebbe nemmeno posta.

Questa è la morale cristiana: viaggia sempre sul filo del paradosso. Sembra che difenda a priori la vita ma la mortifica. Sembra che consideri l’atto sessuale l’espressione di un’unione sacra con alto valore spirituale (no assolutamente all’amore svincolato dal matrimonio) ma poi lo sottomette ai fini procreativi e quindi materialistici.

Quella morale che i cattolici con i loro movimenti per la vita e per la famiglia eterosessuale vogliono imporre a tutti per legge – forse proprio perchè non riescono a metterla in pratica in prima persona – e che da sempre, in nome delle sacre scritture fa stringere loro stravaganti alleanze con dittatori e partiti politici che di cristiano hanno davvero poco. Per non andare indietro nel passato, che gli esempi sarebbero troppi, basti pensare solo al nuovo amore per Putin che sarà sì responsabile della guerra in Cecenia, della strage dei bambini (ma quelli erano già nati) di Beslan, dell’omicidio dei giornalisti dissidenti, della potente mafia di Stato, ma è pur sempre contrario al matrimonio gay, vera minaccia alla famiglia eterosessuale. Allo stesso modo sono avversi ad Obama e alla sua riforma sanitaria che sì ha allargato l’assistenza sanitaria a 32 milioni di americani finora esclusi, ma include anche la copertura per pillola e aborto  e ai democratici preferiscono piuttosto i repubblicani delle lobby di produttori di armi.

No al sesso, sì ai kalashnikov.

Famiglia e p38.

La Giornata per la Vita (prenatale)

Il 2 febbraio si è celebrata la Giornata per la Vita.

Le famiglie del Movimento per la vita sfilano con i loro striscioni. Hanno petizioni da far firmare. Così come la Manif pur tout e loro magliettine che rappresentano perfette famiglie eterosessuali, sposate e con più figli avuti naturalmente.

E’ bello che un gruppo di gente che ha una visione del mondo diversa dalla mia  promuova una giornata per la vita per rivendicare un diritto che è loro già ampiamente riconosciuto, quello di mettere al mondo dei figli. Così come è bello che le allegre famiglie della Manif pour tout scendano in piazza con le loro magliette per rivendicare la bellezza del matrimonio eterosessuale seriamente minacciato dalle pretese gay.

Mi piace tanto la cosa che ho pensato di indire la Giornata per il Risveglio alle ore 5 perchè le prime ore del mattino sono meravigliose e chi se le dorme non sa cosa si perde. Il problema però è che poi non posso imporre per legge il risveglio alle ore 5 e dire che chi si sveglia alle ore 7 è un fannullone perdigiorno e fuorilegge. Continua a leggere

Ma è vita questa?

Su un muro nella vecchia circonvallazione di Forlì qualcuno ha scritto “ma è vita questa?” Qualunque siano i problemi dell’autore, la domanda è interessante e mi è venuta in mente leggendo un articolo sulla rivista ufficiale di CL, Tracce .

Allora la storia è questa: a Bologna c’è un policlinico di secondaria importanza in cui lavorano poco più di 5.000 sanitari di cui neanche 900 medici, un ospedaletto in cui convergono malati da tutt’Italia, insomma poco più che una  clinichetta privata per interventini di primo livello: il policlinico Sant’Orsola-Malpighi. In questa strutturetta trascurabile si eseguono appena 55.000 ricoveri all’anno e poco più di 30.000 interventi chirurgici. Continua a leggere

La normalità del male

In questi ultimi anni (non saprei esattamente da quando) ci è stato inoculato, più o meno a nostra insaputa, un vaccino. L’abbiamo respirato, inalato, assorbito dalla pelle e incamerato con tutti gli altri sensi. E a forza di richiami, un po’ oggi e un po’ domani, siamo diventati resistenti e non ci ammaliamo più. Siamo diventati forti e certe cose che prima, prima del vaccino, ci avrebbero fatto stare male, adesso non ci toccano più. Continua a leggere

Perchè io so’ io e voi nun siete un c…..

“Noi siamo solo contenti che grazie a una telefonata a
una donna sia stato evitato di marcire di anoressia in carcere. Solo
contenti. Le polemiche, gli sbraitamenti, gli strappi di veste farisaici, fanno
pena. Le istituzioni dovrebbero essere luoghi a cui fare la telefonata giusta.
Se no, sono inutili. Meno forti di altre forze. E visto che lo Stato non ha
posto a proprio fondamento nient’altro che la propria forza, allora lo scontro
è inevitabile. Se una telefonata a un ministro serve a alleviare la sofferenza
a una povera crista bene, viva il Ministro”. (Davide Rondoni, Clandestino Zoom)

Dio come si fa a non essere d’accordo e non provare anche noi un po’ di pietas cristiana. Anch’io mi sento il cuore contento per la povera crista signorina Ligresti: ricca, potente e anche discretamente figa (o almeno ben tenuta). Un caso umano che alla Circondariale di Torino i carcerati a gruppi di otto per cella avevano iniziato uno sciopero della fame per solidarietà nei suoi confronti e padre Kolbe si era offerto al suo posto dicendo ‘prendete me che non c’ho una holding da mandare in bancarotta’.  Se non la liberavano in settimana suo fratello Paolo aveva già organizzato una marcia silenziosa in Svizzera, perchè l’Italia è un paese ingrato e di merda. Solo Piergiorgio aveva detto alla mamma-ministra di lasciarla marcire lì, la stronza, che gli stava sul cavolo. E la cosa era pure reciproca. Ma quella ha voluto fare le cose a modo suo e adesso va a finire che domani in parlamento la silurano per fare la bella figura. Ecco vedi cosa succede a fare del bene agli altri!