Franca Rame, 18 luglio 1928 – 29 maggio 2013

Nel marzo del 1973, Franca Rame viene rapita da esponenti dell’estrema destra e subisce violenza fisica e sessuale, ricordata a distanza di tempo nel lavoro Lo stupro, del 1981. Il procedimento penale è giunto a sentenza definitiva solo dopo 25 anni: ciò ha comportato la prescrizione del reato.

«C’è un momento della mia infanzia che spesso mi ritorna in mente. Sto giocando con delle compagne di scuola sul balcone e sento mio padre che parla con la mamma: “È ora che Franca incominci a recitare, ormai è grande”. Avevo tre anni» (Franca Rame).

Le nozze gay spiegate ai miei figli

Cagliostro e famigliaCari ragazzi, ho visto che – per farvi dure risate – leggevate un interessante articolo so un simpatico blog. Come sapete nella nostra casa è incoraggiato discutere sul comportamento delle persone e sui loro pregi e difetti in modo da poterci migliorare. Se qualcuno sbaglia pensiamo che se la dovrà vedere con la sua coscienza, con la società e con la legge.
Ci sono molti casi in cui si deve parlare del male degli altri, anche a costo di prendere un palo in testa, ed è quando rischia di andarci di mezzo qualcuno più debole, che non può difendersi da solo.
È proprio per questo motivo che la mamma ed io ce la prendiamo tanto con chi è contro i matrimoni omosessuali. Qualcuno dirà che il matrimonio omosessuale è una contraddizione in termini perché la parola matrimonio proviene da “munus” e “mater” e quindi implica che ci sia una madre ma questa è una scemenza: anche la parola “patrimonio” viene “munus” e “pater” ed era collegato alla figura paterna (ma sapete bene che il patrimonio come la casa dove viviamo è di proprietà della mamma) ma come vi abbiamo insegnato le parole – come la società – si evolvono nel tempo, sono vive e quindi assumono diversi significati con il mutare del tempo. Non a caso esiste una materia chiamata sociolinguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
Di cosa facciano due adulti (omosessuali o eterosessuali) nel loro privato non ci interessa: non siamo come i cattolici che pretendono di insegnarci come bisogna amare o fare l’amore. Comunque, se loro proprio vogliono insegnarci come fare l’amore, noi ci limiteremo a sorridere ed a continuare a ragionare con la nostra testa visto che siamo maturi ed intelligenti e sappiamo capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Capiamo anche che se qualcuno ha il bisogno di giudicare i comportamenti sessuali altrui non deve essere tanto felice e quindi, se ci capiterà di averne uno vicino, non lo priveremo della nostra amicizia: forse imparerà un po’ di umanità. Continua a leggere

Referendum bolognese sulle scuole private: Tempi e Uccr in disaccordo con l’Associazione genitori cattolici.

Il risultato del referendum consultivo del comune di Bologna è noto: il Comitato Articolo 33 aveva indetto la consultazione per chiedere ai bolognesi se erano d’accordo nell’abolire il finanziamento pubblico alle scuole materne paritarie ed il 59 per cento dei votanti si è detto d’accordo nel concedere i finanziamenti pubblici solo alle scuole materne statali. L’affluenza – è opportuno dirlo – è stata particolarmente bassa: su 290mila aventi diritto sono andati a votare soltanto 85.934 (il 28,71 per cento).
Il referendum aveva solo valore consultivo e quindi non vincola l’azione dell’amministrazione comunale sebbene il sindaco Merola (Pd), che aveva invitato a votare ed ad esprimersi a favore del finanziamento alle scuole paritarie, ha così commentato: «Terremo conto del voto ma Bologna non deve rinunciare al sistema delle convenzioni» anche se «non possiamo ignorare la richiesta di scuola pubblica».
Non sono mancate le reazioni del mondo cattolico al risultato referendario di Bologna. Tempi titola: “Volevano fare di Bologna il laboratorio per mettere in crisi tutte le scuole paritarie. Hanno fallito” e, soffermandosi sulla scarsa partecipazione al voto, Emanuele Boffi scrive che «Contro le paritarie hanno votato, in sostanza, poco più del 15 per cento dei cittadini. Nemmeno 2 su 10» perciò, questa è la conclusione, gli attivisti referendari «hanno miseramente fallito su tutta la linea, non riuscendo a mobilitare se non i militanti del loro orticello, in una delle piazze più “di sinistra” di tutto il paese».
Difficile sostenere che gli astensionisti fossero a favore del finanziamento alle scuole paritarie (come è difficile sostenere anche il contrario) e si presuppone che gli astensionisti in sostanza “deleghino in bianco” chi invece decide di partecipare al voto. Continua a leggere

Lord Voldemort

my_tombstoneRicordate il caro buon vecchio sito Pontifesso?

Ricordate quell’accozzaglia di cut&paste e fantainterviste che tanto sollazzo ci ha procurato in passato?

Ricordate le sparate sempre più clamorose, gli annunci sempre più roboanti, le denunce sempre più assurde e le condanne sempre più ridicole che caratterizzavano il sitarello Pontifesso?

Ricordate le immagini sconce e vergognose, le frasi incomprensibili, la pubblicità invadente, l’inno Vaticano sparato a tutto volume? Continua a leggere

Usa: educazione sessuale ed accesso ai contraccettivi salvano gli adolescenti da gravidanze indesiderate

Sono in netto calo negli Stati Uniti le gravidanze tra gli adolescenti confermando un trend che dura ormai da vent’anni: a rivelarlo è il prestigioso settimanale Time prendendo come riferimento uno studio dell’U.S. Center for Disease Control and Prevention (CDC).
Le gravidanze tra gli adolescenti – dal 2007 al 2011 – sono diminuite almeno del 15 per cento in quasi tutti gli Stati (nel West Virginia e nel North Dakota non ci sono stati cambiamenti significativi): negli Stati dell’Arizona, del Colorado, dell’Idaho, del Nevada e dello Utah il tasso di gravidanze adolescenziali si è ridotto addirittura del 30 per cento.
Nel 2011 il tasso di gravidanze adolescenziali (ossia gravidanze comprese tra i 15 ed i 19 anni) si è attestato a 31,1 nascite ogni mille adolescenti con un calo del 25 per cento rispetto al 2007 quando, su 1000 adolescenti, il 41,5 aspettava un bambino: il tasso registrato nel 2011 è il più basso mai rilevato dal Cdc.
Secondo Bill Albert, direttore della campagna nazionale per prevenire le gravidanze adolescenziali ed indesiderate, la risposta a questi risultati nasce da una combinazione di meno sesso e più contraccezione. Aggiunge: «Gli adolescenti hanno un maggior numero di metodi di contraccettivi da scegliere e l’assortimento di metodi contraccettivi non è stato mai talmente vasto». Continua a leggere

Rettifica…reloaded!

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 della Legge n. 47/1948 apportiamo umilmente la seguente rettifica all´articolo di Alessandra apparso su Pontilex:

Ius solis: la Chiesa in corto circuito. La mano destra non sappia ciò che fa la sinistra.

clandestino-Recovered

Quindi cari pontilexi, nel caso vi prendesse la voglia di leggere ancora ClandestinoZoom e di redattare un articolo circa i commenti riportati, ricordatevi di contattare prima il sig. Rondoni e di assicurarvi che non siano suoi!

E´l´unica chance che avete, non tirate ad indovinare amenoché non facciate cognome Otelma.. ):D

Certo,noi, da parte nostra, proviamo  la massima compass ehm  ..comprensione per questa animuccia ciellina in cerca di attenzioni, ma vessare la nostra articolista imponendo una rettifica  per un commento in cui non si trova uno schifo di riferimento, non é per niente carino!

Fra l´altro il caro sig. Rondoni  manifesta dubbi circa la correttezza, dato che nell´articolo in questione non si fa riferimento ad un suo precedente di cui ,peró, ovviamente non si trova traccia!

Ovvero, se  in futuro qualcuno di noi volesse commentare un  articolo riportato su Cladestino Zoom, dovrebbe prima prendersi la briga di leggersi TUTTI  i numeri precedenti , perché…

non si sa mai!

No caro Rondoni, non é  fair da parte sua!Gliel´l hanno insegnato al raduno delle Giovani Marmotte a gestire i blog?

Onde evitare ulteriori polemiche con il sig Rondoni, ci riserviamo il diritto di ridacchiare ripetutamente alle sue spalle, nonché di criticare e  fare batture velenosissime et biliose sul suo modo di fare bizzarro.

Non si preoccupi, Sig. Rondoni, resterá tutto dentro lo strettissimo ed esclusivissimo circolo della nostra famiglia pontilexa…Promesso! ):D

Ciao Pao

Supermegarappresentante del sito Pontilexo, assistente etern@ dell’onnipresente Admin, inviat@ speciale della sezione tedesca del gruppo Pontilexo, suprema redattrice (o redattore)  di vignette e confidente confidat@ particolare di tutti i Pontilexi

PS: Per eventuali proteste/minacce/denunce e o insulti rivolgersi solo ed esclusivamente all@ sottoscritt@ .Comunque si accettano anche scuse e mea culpa vari..sarebbero anche  piú appropriati!

Sappiamo perdonare..NOI!

Oidce: libertà religiosa e di espressione ma solo per i cattolici.

Nuovo rapporto di Oidce (Observatory on Intolerance and Discrimination against Christians in Europe), la Ong con sede in Austria, sulle presunte discriminazioni che subirebbero i cristiani in Europa.
Per Oidce il diritto alla libertà religiosa non è solo un diritto individuale, ma si applica anche, come un diritto collettivo, alle comunità religiose che comprende tra l’altro il diritto di regolarsi secondo proprie norme.
Il primo capitolo della Ong è dedicato ai limiti imposti da alcuni Stati all’obiezione di coscienza.
Secondo Oidce la «libertà di coscienza permette ad un credente di vivere secondo le esigenze della sua fede, che dà senso alla sua vita. Limitare o negare un individuo il diritto alla libertà di coscienza, priva questo diritto di significato e viola l’autonomia personale come requisito principale della dignità umana».
L’obiezione di coscienza – secondo Oidce – non dovrebbe essere applicata solo su questioni riguardanti le pratiche abortive e la somministrazione della pillola del giorno dopo ma anche per quanto riguarda i matrimoni omosessuali. Infatti la Ong denuncia – tra le altre – che «in diversi Paesi i proprietari di immobili per cerimonie nuziali non sono autorizzati a rifiutare la loro proprietà per coppie omosessuali» perché «la licenza pubblica di svolgere atti di diritto civile in un edificio privato è spesso legata ad accettare le regole del governo, senza possibilità di obiezione di coscienza». Oidce – ad esempio – denuncia il caso belga dove gli ufficiali dello stato civile «non hanno il diritto di fare riferimento alla loro coscienza per rifiutare la registrazione di un matrimonio gay come un atto civile» mentre «i proprietari di luoghi in cui si svolgono cerimonie nozze non possono rifiutare di ospitare matrimoni gay». Continua a leggere

Revival pontifeSSo in Parlamento

Buongiorno a tutti.

Uno dei cliché di maggior successo ai tempi d’oro del sitarello PontifeSSo erano le sparate del Volpastro contro l’Unione Europea “dominata dai Massoni”, la Moneta Unica, il Gruppo Bildenberg ed ovviamente il signoraggio bancario, vera e propria arma di distrazione di massa di Brunello nostro.

Tempi ormai lontani e che probabilmente non torneranno mai più, ma un’anima buona (anzi forse sarebbe il caso di dire un’anima bella) ha avuto pietà di noi e si è prodigata a nostra insaputa affinché non sentissimo nostalgia dei giorni (non secolarizzati) che furono.

Questo qualcuno, che a mio modesto giudizio ben meriterebbe il titolo onorifico di PontifeSSo Ad Honorem, è l’Onorevole Carlo Sibilia, parlamentare del M5S alla Camera che lo scorso martedì (21 maggio) si è esibito in un discorso rivolto al Presidente del Consiglio Letta in cui avvisava l’italico popolo (anzi la ggente) dei pericoli del sedicente signoraggio bancario. Continua a leggere

Aborto negli Usa: sconfitta per i no-choice dell’Arizona e dell’Idaho.

Martedì la Corte d’Appello del 9° Distretto degli Stati Uniti ha abolito il divieto dello Stato dell’Arizona di abortire dopo la ventesima settimana di gravidanza in assenza di una emergenza medica.
La Corte d’Appello ha sentenziato che la legge viola il diritto costituzionale della donna di interrompere una gravidanza prima che il feto sia in grado di sopravvivere al di fuori dell’utero. La “vitalità” di un feto è generalmente considerata a partire dalla ventiquattresima settimana. Altri nove Stati americani hanno stabilito divieti simili a partire dalla ventesima settimana di gravidanza o prima. Molti di questi divieti sono stati messi giudicati illegali da altri tribunali.
Il giudice Marsha Berzon, scrivendo per la corte composta da tre giudici, ha detto che tali divieti prima che il veto sia vitale violano una lunga serie di sentenze della Corte Suprema degli Stati Uniti a partire dalla storica sentenza Roe vs Wade del 1973. Il giudice ha scritto che «una donna ha il diritto costituzionale di scegliere di interrompere la gravidanza prima che il feto sia vitale». Continua a leggere