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un dialogo difficile

 

Copio/incollo un post sul blog di Vincenzo Nigro su “La Repubblica” e pubblicato oggi. Il post riporta una lettera aperta dell’ Ayatollah Khamenei a tutti i giovani di Europa ed America. Ho aggiunto dei miei commenti ai paragrafi della lettera. Per distinguere il contenuto dell’articolo/lettera dai miei commenti da questo punto in poi il testo originale sara’ in nero ed i miei commenti in rosso.

L’ambasciata iraniana a Roma ha diffuso la traduzione in italiano della lettera che l’ayatollah Alì Khamenei ha rivolto ai giovani d’America e dell’Occidente. La guida suprema iraniana ha fatto questa mossa per parlare di Islam dopo gli attentati di Parigi: sostanzialmente è una mossa di propaganda, ma rivela l’interesse che il leader iraniano ha per le opinioni pubbliche occidentali. Fra l’altro Khamenei, considerando le classe dirigenti dei nostri paesi particolarmente ostili, sceglie si rivolgersi alle nuove generazioni sperando che possano informarsi direttamente sull’Islam studiandolo e seguendolo con apertura mentale.

Per chi sia interessato, il testo è qui in basso 

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Perché il papa consiglia il libro delle Sentinelle in Piedi?

Gesuitismo portami via...

Gesuitismo portami via…

Detesto essere disfattista, ma questa notizia mi da davvero da pensare.

Sono cosciente del fatto che un’osservazione del genere potrebbe apparire sgradita, ciò nonostante non penso di dovermi scusare: non ho nulla di cui essere colpevole. E se la curiosità è una colpa mi dichiaro reo confesso. Premetto ciò perché non sono rare le volte in cui ho letto una qualsiasi critica da sinistra dell’odierno pontefice venire tacciata di disfattismo, al contrario di quelle di destra, derubricate (giustamente) nel ridicolo o nell’indifferenza. In fondo per fortuna le frange stile Pontifex e Radio Spada sono minoritarie.

Ma andiamo al succo della questione: coglievo da Avvenire un consiglio degli acquisti – non so come altro chiamarlo – sponsorizzato nientemeno che da Bergoglio. Eppure il nome della merce mi suonava familiare, ma leggiamo direttamente le pontificie parole:

Rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano di spiegare meglio il concetto di “colonizzazione ideologica” evocato nel corso dell’incontro con le famiglie a Manila, Francesco si è così espresso: «C’è un libro – scusatemi, faccio pubblicità – c’è un libro, forse lo stile è un po’ pesante all’inizio, perché è scritto nel 1907 a Londra… A quel tempo lo scrittore ha visto questo dramma della colonizzazione ideologica e lo descrive in quel libro. Si chiama Lord of the World. L’autore è Benson, scritto nel 1907, vi consiglio di leggerlo».

Non è la prima volta, dicevamo, che papa Bergoglio si richiama a questo libro Continua a leggere

La fiera dei santi

Non offendere l’altrui sensibilità religiosa. Dio come sta diventando difficile! Una volta almeno ce n’era una sola di religione. Ed era già abbastanza complicata: un padre, un figlio e lo spirito santo, tre ma uno (da perderci la testa). Non solo: la madonna, santi guerrieri, santi pacifici, martiri vari. Poi sono arrivati i testimoni di Geova. Persino a Forlì. Geova. E la povera Piolanti che doveva uscire e stare in corridoio con i bidelli durante l’ora di religione perché la nostra religione offendeva la sua sensibilità religiosa… Gli ebrei, ma di quelli qua se ne vedono pochi oppure preferiscono il profilo basso. I musulmani invece a go-go. I mulsulmani: il profeta, il dio che non si può nominare invano, il libro sacro. La cosa mi ricorda qualcosa di noto. Musulmani cattivi che dicono che il corano invita alla guerra santa, musulmani buoni che sostengono che il corano porta un messaggio di pace. E versetti alla mano, tutti hanno ragione. Proprio come nella bibbia: tra vecchio e nuovo testamento e interpretazioni e traduzioni varie c’è da perderci il cervello. Praticamente un credente convinto può uscire la mattina fare una cosa qualsiasi, come farsi saltare in aria in un mercato o manifestare contro i diritti civili degli omosessuali in piazza, e trovarne nelle sue sacre scritture una sacrosanta giustificazione. Perché si sa, le sacre scritture sono fatte così. Continua a leggere

Scuola e omosessualità: piccole bugie omofobe sull’educazione (seconda parte).

Secondo i fondamentalisti cattolici, la comunità scientifica sarebbe divisa su domande fondamentali come: gli omosessuali sono malati o no? Sono pericolosi come genitori? Secondo questi integralisti, non secondo la stessa comunita’ scientifica, visto che questa divisione al suo interno semplicemente non esiste, come mostrano i due articoli precedenti sulla ricerca medica e quella psicologica e la prima parte a questo stesso articolo sul settore educativo. Non solo non c’è alcun dibattito. Le organizzazioni professionali, occupandosi di tematiche scientifiche e sociali, hanno risolto la questione da così tanto tempo che ora si affidano direttamente ai codici deontologici per proteggere i pazienti (cioè noi) dall’abuso dei loro colleghi riconoscendo che i loro membri, soggetti a pregiudizi come tutti, possano basare su ciò le terapie anziché sulla ricerca. Questo lgbt scuola tempiarticolo e il precedente analizzano come il settore educativo risponda alle istanze della comunità Lgbt, come le organizzazioni professionali abbiano non solo bandito l’omofobia dagli ambienti scolastici e familiari. Ma soprattutto come abbiano integrato in modo sistematico i due temi omosessualità e scuola. Nei curricula educativi, nella formazione professionale e in quella familiare. Qui di seguito lo stato dell’arte nel settore educativo a livello internazionale. Continua a leggere

La questione dei Re Magi: Avvenire fa lo gnorri…

Zoroastro. Che c'entra? Leggete e scoprite... ;)

Zoroastro. Chi era costui?

Premessa: Non mi è mai capitato di commentare-confutare Avvenire. Il quotidiano della Cei. Men che meno i suoi articoli apologetici. Quindi per me questa sarà una sorta di prova. Perché oggi? Non c’è un motivo, se non lo straparlare del pontefice (e baciapile) della figura dei Magi. Avverto: potrebbe esserci qualche imprecisione, di sicuro ce ne sarà almeno una, e di questo eventualmente me ne scuso subito. Della mia parzialità non ne parliamo nemmeno: non pretendo di essere oggettivo (perlomeno in assoluto) e quindi qualsiasi accusa di questo genere non scrivo che sarebbe o non sarebbe vera: banalmente sarebbe irrilevante. Le fonti sono già quelle che ho citato altrove: l’Avesta ecc. ecc.

Ma cominciamo subito senza perderci in altri preamboli.

Riporto stralci di questo articolo apologetico qui

​Solo un Vangelo ne parla, quello di Matteo: «Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”… Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra».

Già qui il nipotino di Padre Bresciani non riesce a nascondere il dettaglio imbarazzante:

Solo un Vangelo ne parla, quello di Matteo

Alla faccia delle concordanze!
Ma continuiamo: Continua a leggere

Radio Spiedo come Dibba

Buongiorno a tutti.

Dopo un lungo periodo in cui sono stato “in tutt’altre faccende affaccendato”, è per me un piacere aver trovato il tempo di tornare a scrivere qui su Pontilex.

Per l’occasione mi occuperò di un paio di articoli comparsi sul sitarello dei nostri amichetti di Radio Spiedo aaaheemmmm volevo dire Radio Spada.

Prima di iniziare però vi consiglio caldamente di dare un’occhiata all’intervista, postata dal nostro Purpureo & Pipistrelloso Admin, di Carlo Di Pietro, uno dei principali “animatori” radiospiedini, tenendo a mente in particolare quella parte dell’introduzione in cui il Geniale Webmaster potentino sostiene di non essere un complottista, il perché lo capirete fra poco. Continua a leggere

Lo smemorato di Potenza

Abbiamo imparato a conoscerlo nel tempo, apprezzandone l’evoluzione. Abbiamo gustato il Carletto PR che scambia transessuali per donne. Abbiamo amato il Geniale Webmaster che fonda Pontifex.Roma in compagnia di Bruno “Foxy” Volpe e del famosissimo “prete di Campagna” (don Marcello Stanzione, famosissimo per tutte le vicende poco chiare che lo circondano). Abbiamo adorato il Carletto Calimero che viene a lamentarsi dei “danni” che il nostro sito produce alla sua carriera di scrittore ed al suo “fantastico” sito Pontifesso. Ci dispiace non poter pubblicare le sue mail ed i suoi fax in cui, millantando la cardinale importanza del sito Pontifex.Roma ci minaccia di pesanti ritorsioni legali per rivalersi su di noi dei “danni” economici da lui subiti. Di tutto questi aspetti del Geniale, non resta più nulla. Infatti lui stesso, intervistato da una piccola emittente locale, parla del suo passato e del suo presente, senza mai menzionare il suo gioiello Pontifex.Roma.

Carletto, non ti preoccupare. Anche se tu ti sei scordato, noi abbiamo copia dei tuoi articoli in formato PDF, abbiamo le tue mail, abbiamo i tuoi fax, abbiamo i tuoi commenti qui su Pontilex. Conserviamo tutto, E ti aiutiamo volentieri a fare memoria di quello che sei.

Saziate la vostra curiosità. Sono certo che siete curiosi di vedere l’intervista al “giornalista” Carlo Di Pietro. Potete farlo. Anche ora.

Curiosamente gli algoritmi di Google ci hanno suggerito anche quest’altro video. Chiosa perfetta dopo aver gustato l’intervista.

Buon Natale, Carlo Di Pietro!

PS l’unico “collegamento” tra Carletto e Pontifex.Roma si trova nell’ultima parte della “biografia” del Geniale Webmaster (nonchè “predicatore laico”) sul sito dei militari di San Michele (gestito guardacaso proprio da don Strazio).

Ha fondato con l’avvocato pugliese Volpe Bruno e il sacerdote campano Stanzione Marcello il bollettino informatico VatiSpy, sostituito pochi anni dopo nell’ottobre del 2008 con il portale cattolico Pontifex.Roma, sito noto alle cronache nazionali ed estere per numerose controversie e polemiche. Prende definitivamente le distanze dal sito Pontifex.Roma nel gennaio 2013, inviando un comunicato ai suoi lettori in cui dichiara di voler rimediare ad alcuni errori commessi.

http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/375/97/lang,it/

Ora di religione: piccolo spazio pubblicità

Ieri sabato 6 dicembre ho accompagnato due delle mie classi al museo interreligioso di Bertinoro. L’iniziativa è partita dall’insegnante di religione ma servivano insegnanti accompagnatori.  La visita è stata interessante soprattutto perché mi ha riportato alla ribalta una domanda che mi faccio da molti anni, da quando ho iniziato a insegnare. E la domanda è: perché si deve insegnare religione a scuola? Continua a leggere

Il lercio dove non te lo aspetti

Ok, ammetto che scrivere dopo uno-due anni di silenzio è un po’ improvviso, e di sicuro servirebbero un po’ di convenevoli, eppure quanto vi sto per comunicare no mi pare cosa da poco.

Avete in mente tutti i miei precedenti articoli sulla Milizia di Michele Arcangelo?

Penso che questa le superi tutte:

http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/index.php?option=com_search&Itemid=106&searchword=massoni&searchphrase=any&ordering=newest&limit=10&limitstart=30

Strane considerazioni della MSMA sull'estrema destra

Strane considerazioni della MSMA sull’estrema destra

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Lo sapevate che…

“In Italia ci vuole meno tempo a divorziare dalla moglie che a licenziare un dipendente: un dipendente è per sempre…”

La battuta è carina ma i miei cari ciellini anche se il libro più moderno che (non) avete letto è la bibbia, dovreste sapere che questo non è il Deuteronomio e divorziare non è esattamente come ripudiare la moglie. A volte il divorzio è addirittura consensuale e rappresenta la fine di un percorso che semplicemente è finito e la legge non può certo tenere insieme per forza le persone (mica è dio…). E poi ancora su questo articolo 18? ma siete sicuri che sostenere il diritto del datore di lavoro di licenziare i suoi dipendenti senza giusta causa sia un valore  proprio ma proprio cristiano? devo essermi persa qualcosa a catechismo…

Riassumendo quindi secondo voi due persone che non vogliono più stare insieme non possono divorziare perché li ha uniti il signore, mentre un datore di lavoro è libero di licenziare i propri dipendenti a giramento di balle perché il contratto non è benedetto dal padre eterno ma al massimo siglato dai Cobas?

Sembra quasi impossibile che in una battuta di sole due righe si concentri tanta ottusa arretratezza del pensiero e tanta medievale concezione della famiglia, della società e del valore dell’uomo (e della donna), ma d’altra parte è religione, mica la vita vera.