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20 settembre 1870. mai dimenticare.

Oggi prendo in prestito dal contenitore di pattume, il sito pontifex, soltanto l’abitudine di marcare i giorni con i santi corrispondenti. Io non ho molte date da ricordare, i compleanni dei miei cari, la data del mio compleanno, le date che hanno segnato la mia carriera professionale.

Oltre a queste date ricordo sempre il 20 settembre. Per me questa e’ una data simbolo. Il simbolo delle idee, del progetto e del sogno che tanti uomini e patrioti italiani hanno tenuto vivi per quasi 200 anni. Il sogno non era soltanto unire l’Italia sotto un unico re della casata Savoia. Il sogno era rendere l’Italia un paese moderno, laico e liberale (notate che uso la parola liberale nella sua accezione piu’ anglosassone “liberal”).

Per fare questo era necessario mettere il Vaticano e la Chiesa Cattolica al suo posto. La frase simbolo di questo concetto fu pronunciata dal Conte Camillo Benso di Cavour “Libera Chiesa in Libero Stato“. Nessuna frase avrebbe potuto meglio esprimere l’oceano di implicazioni che quest’idea portava con se.

I preti ed i cattolici hanno sempre rimproverato ai laici liberali la volonta’ di “distruggere la chiesa”. Mai affermazione fu piu’ falsa. Nessuno vuole distruggere nulla. L’ideale che ha mosso i patrioti di allora e che dovrebbe muovere anche la societa’ di oggi e’ che la religione cattolica e’ una delle tante esperienze dell’uomo e non l’unica, che le regole ed i dogmi di qualunque religione non possono essere imposti all’intera societa’ che, invece, e’ composta di persone che hanno e vogliono esperienze diverse.

La breccia che fu aperta a Porta Pia 142 anni fa e’ una breccia simbolica che molti vorrebbero richiudere. Una breccia nel muro dei dogmi ciechi, della superstizione, dell’intolleranza, dell’incapacita’ di vedere una societa’ pluralista. I bersaglieri che attraversarono quella breccia non erano solo i soldati di casa Savoia anche se e’ ovvio che ci fosse un disegno politico e militare. Quei bersaglieri erano anche il compimento del sogno di tanti pensatori e patrioti italiani.

Dopo 142 anni dobbiamo avere la capacita’ di ricordare quel giorno ed il suo significato per la societa’ italiana e anche di raccogliere l’eredita di quei bersaglieri perche’ ancora oggi il sogno non e’ ancora realizzato completamente ed in molti, troppi, vorrebbero richiudere la breccia di Porta Pia.

buon 20 settembre a tutti voi

 

È l’amore che crea una famiglia

Ultimamente gran parte del mondo politico, della televisione, dei giornalisti si sente in dovere di dire la propria sulle coppie omosessuali. C’è chi è a favore di una estensione del matrimonio anche alle coppie omosessuali, chi dice che basterebbe una unione civile, chi propone semplici decreti che allargherebbero qualche diritto anche alle coppie omosessuali.
Il punto sul quale il grande pubblico e la gran parte del mondo politico si ferma sono i bambini. Il discorso va solitamente avanti, nei suoi alti e bassi, con opinioni più o meno progressiste, e poi si arena sul “ma l’adozione NO! Far crescere i bambini con due padri o due madri è contro natura!”
Intendiamoci, ognuno è assolutamente titolato ad avere le proprie opinioni, sarebbe però auspicabile che tali opinioni avessero un qualche fondamento diverso da pre-giudizi su base per lo più religiosa.

Intanto urge puntualizzare che gli omosessuali i figli li hanno già e sono anche tanti. Da una vecchia ricerca del 2005 di Arcigay stimava in 100.000 i bambini e ragazzi italiani con almeno un genitore omosessuale. Se si pensa che era una stima e per di più è vecchia di sette anni, si capisce bene che il numero di figli di cui si parla è tutt’altro che irrilevante, altro che discussioni sulla eventualità di concedere l’adozione!
Moltissimi dei figli con genitori omosessuali sono nati da precedenti relazioni eterosessuali. Altre coppie, e sono in aumento esponenziale, hanno avuto figli all’interno della relazione omosessuale, sono le cosiddette famiglie “di prima generazione”. Questi bambini sono stati concepiti, a volte anche nati, all’estero utilizzando tecniche di procreazione medicalmente assistita o gpa (gestazione per altri), tutte tecniche messe a punto per le coppie eterosessuali che infatti ne sono tutt’ora le maggiori fruitrici, ma vengono oggi utilizzate anche dalle coppie omosessuali.
I bambini una volta in Italia si ritrovano ad avere un unico genitore legale poiché per la nostra legge ha valore solamente il legame biologico. Alcuni bambini arcobaleno hanno all’estero due genitori ed in Italia uno solo. Indipendentemente dal fatto che i bambini riconoscano come genitori due figure che lo amano, vivono con lui e lo accudiscono adempiendo a tutti i doveri di un genitore, una delle due figure in realtà non ha né diritti né doveri nei confronti dei propri stessi figli.

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Dimmi che fonti consulti e ti dirò chi sei

Come sa bene chiunque abbia mai anche solo avvicinato la professione giornalistica (o anche si sia mai avventurato nella stesura di un testo simil-giornalistico) la verifica delle fonti è una procedura sempre fondamentale e mai facoltativa. Ed ovviamente è altrettanto importante capire di quali fonti ci si può fidare: la CNN va bene, il NYT va bene, Reuters va bene, AFP va bene, Il Foglio di Giuliano Ferrara… beh… parliamone. Continua a leggere

Uccr e la “costruzione” della realtà

I cattolici di Uccr dedicano un articolo alla proposta del neo-ministro dell’Educazione francese Vincent Peillon di introdurre un’ora di “morale laica” nelle scuole francesi.
L’associazione Uccr scrive (senza riportare nessuna fonte neanche secondaria) che «durante quest’ora obbligatoria di laicismo ampio spazio sarà dato all’educazione sessuale, perché “l’istruzione deve decostruire i pregiudizi di genere”» (virgolette loro).
Una delle principali regole del giornalismo vuole che la fonte sia sempre riportata ma in questo caso Uccr non riporta dove Vincent Peillon avrebbe detto che «l’istruzione deve decostruire i pregiudizi di genere» che sarebbe una frase un po’ criticabile.
Essendomi già occupato della notizia, è facile sapere che la proposta di morale laica è stata fatta dal ministro Peillon al giornale Journal du Dimanche: purtroppo – leggendo l’intervista originale – il ministro non ha mai affermato (e neanche accennato) di dare spazio all’educazione sessuale né tantomeno ha mai detto che «l’istruzione deve decostruire i pregiudizi di genere».
Insomma l’associazione cattolica Uccr è passata dal riportare mezze verità a riportare frasi che non sono mai state pronunciate: quale sarà il prossimo passo?
Mi domando: da cattolici non dovrebbero rispettare l’ottavo comandamento che prescrive di “Non dire falsa testimonianza”?

Cagliostro
www.alessandrocagliostro.wordpress.com
@Cagliostro1743

Problemi con i commenti.

Carissimi, vi informo che in queste ore noto problemi molto grossi con la gestione dei commenti. Lo strumento che tiene a bada gli spammer più aggressivi infatti non funziona correttamente e tutti i messaggi rimangono “nel limbo” in attesa di un mio intervento esplicito.

Vi prego di avere pazienza. I commenti ci sono tutti. Sono solo “nel limbo” di Defensio 🙂

molti nemici molto onore

il titolo di questo post non e’ una apologia di un personaggio che, onestamente, non vorrei piu’ vedere in italia. purtroppo sono in molti ad auspicarne il ritorno, nonostante questo sia considerato, dalle leggi vigenti, un reato. Si metta il cuore in pace il Mons. Babini che tante volte ha elogiato il mascellone di Predappio, il suo regime, le bastonate e l’olio di ricino (specialmente se somministrati ai gay). Si mettano il cuore in pace gli omofobi, razzisti ed antisemiti che tanto ci hanno sollazzati con i loro ridicoli proclami deliranti strombazzati dalle colonne del sito spazzatura pontifex. Pontilex e’ una realta’ e rimarra’ tale per molto tempo.

ora abbiamo un nuovo imbecille da leggere e sopportare. si tratta dell’autore ed amministratore del sito Gli amici dei Pontilessi.

Cosa dire? nulla. non c’e’ nulla da dire visto che l’autore del blog in questione nulla dice. meglio, dice cose senza un senso compiuto, si agita senza argomentare in modo logico le stupidaggini che scrive. Accusa di fondamentalismo delle persone che hanno avuto la cultura e la forza di scrollarselo di dosso, il fondamentalismo.

qui su pontilex ci sono persone di estrazioni e provenienze diverse. ci sono laici e cattolici, ci sono gay ed etero, ci sono persone di destra e di sinistra. pontilex e’ la dimostrazione che si possono far convivere esperienze ed opinioni diverse quando si sceglie il territorio comune del rispetto e della tolleranza.

appare ovvio che il povero pagliaccio che ha messo in piedi l’ennesimo, delirante, tentativo di sconfessare i contenuti di pontilex ha ottenuto solo una cosa. rendersi ridicolo e garantire a noi giorni interi di sonore risate.

Il cardinale Barbarin: “Le donne sono la parte più debole della società”.

In Italia l’ingerenza della Chiesa cattolica nelle scelte effettuate dalla politica è spesso motivo di discussione e gli esponenti del clero italiano ci hanno abituati ad interventi non particolarmente ortodossi.
La situazione non è felicissima neanche nella più laica Francia dove la proposta del governo Hollande di approvare il matrimonio omosessuale e l’adozione di bambini da parte di coppie gay sta suscitando il nervosismo del mondo cattolico.
Tempi.it dà notizia dell’intervento del cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione secondo cui la scelta del governo «rappresenterà una rottura per la società». È interessante notare come – sia in Italia che in Francia – quando il dibattito verte sulle unioni omosessuali si usino termini come “rottura” o “strappo”: in Francia Barbarin parla di “rottura per la società” mentre in Italia Avvenire – a proposito della decisione della Giunta Pisapia sul registro delle unioni civili – scriveva di “strappo”.
Guardando la situazione degli altri sei Paesi Ue (Belgio, Spagna, Svezia, Portogallo, Danimarca e Paesi Bassi) in cui da anni è in vigore il matrimonio per gli omosessuali ci si accorge che non c’è stata nessuna rottura o strappo.

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I cattolici dell’associazione Uccr e la “non condanna” dell’omofobia

I membri dell’associazione ultra-cattolica Uccr hanno pubblicato un articolo (“Gay, 14 milioni di italiani la pensano come Cassano. Che si fa?”) firmato dal sociologo Giuliano Guzzo relativamente alla multa comminata dall’Uefa al calciatore della nazionale italiana Antonio Cassano per le sue dichiarazioni sugli omosessuali durante i Campionati europei 2012 di calcio.
L’articolo non è di stretta attualità ed in effetti è stato ripreso dal blog personale di Giuliano Guzzo che lo aveva pubblicato il 25 luglio.

Giuliano Guzzo scrive che «Per aver detto la sua circa la possibilità di avere colleghi omosessuali, il calciatore Antonio Cassano – ai sensi dell’art. 11 bis del regolamento disciplinare – è stato multato dalla Uefa con 15.000 euro di ammenda. Giustissimo, avranno pensato in molti. Ora, tralasciando qualsivoglia considerazione nel merito, c’è un problema, anzi un grosso problema: milioni di italiani la pensano esattamentecome il fantasista barese.
A dirlo è una fonte autorevole, l’Istat, che in “La popolazione omosessuale nella società italiana”, report diffuso lo scorso 17 maggio 2012, ha reso noti gli esiti di una ricerca condotta sondando le opinioni di cittadini di età compresa tra i 18 e i 74 anni.
Cosa è emerso? Semplice: più dell’8% del campione considerato ritiene “per nulla accettabile” l’ipotesi di avere un collega omosessuale, il 9,5% esclude che accetterebbe di avere un omosessuale come superiore in ambito lavorativo, per il 28,1% è “per nulla accettabile” che vi siano medici omosessuali mentre addirittura il 41,4% del campione non ritiene tollerabile che un omosessuale possa fare l’insegnante elementare. Non finisce qui: secondo il 29,7% degli intervistati gli omosessuali dovrebbero nascondere il loro orientamento. Il che corrisponde sostanzialmente al Cassano pensiero, centrato sull’inopportunità, da parte degli omosessuali, di manifestare il loro orientamento: “Se ci sono froci, problemi loro”.
Ora, quasi il 30% di un campione rappresentativo di cittadini tra i 18 e i 74 anni significa, approssimando, che circa 14 milioni di italiani la pensano come il calciatore multato. Di qui un dubbio: che si fa? Chiediamo a 14 milioni di italiani di tacere, di non dire ciò che pensano? Oppure introduciamo il reato di omofobia e aspettiamo di multarli tutti uno per uno?».

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Fanatismo contro fanatismo contro fanatismo…

Così gravi sono gli effetti, quando si ha una fede preconcetta

Celso; Discorso Vero, liber III 38

Bruno Volpe oggi è più confuso del solito. Scrivo questo perché le ultime sue due infornate si possono liquidare come si liquida un film di serie B dalla sceneggiatura particolarmente debole: lo si smonta e lo si rimonta in maniera diversa basandosi sulle singole parti.

Il primo che mi è capitato di adocchiare è stato quello sul film blasfemo (o piuttosto: volutamente offensivo) e sulle sue conseguenze. Il titolo, lo dico subito, è fuorviante: perché al posto di rispettare l’impostazione che ne dovrebbe conseguire l’articolo segue proprio la fonte del criticare sino ad auto-determinarsi come il peggiore trai litiganti, intellettualmente parlando. STUPIDITÀ USA, BARBARIE ISLAMICA: QUANDO GLI ESTREMI COZZANO. Un nome un programma.

Alla fine, l’ambasciatore Usa in Libia ci ha lasciato le penne. Quando si arriva alla perdita della vita, occorre meditare e ripensare ai nostri errori. 

Non che farlo prima sia errato, direbbe qualche lettore. Ma forse tali considerazioni si sprecano in ambiente PontifeSSo…                                                    forse.

Trasformare problemi di religione, in una guerra, è la stessa sconfitta della vera religione.

Sono perfettamente d’accordo con Volpe. Forse quei fanatici della vittoria (di Pirro) di Lepanto dovrebbero ricordarselo. Continua a leggere

Famo er cinema!

Ben ritrovati a tutti. Dopo diversi mesi lontano da pontilex (solo con la tastiera, mai col cuore) ritorno qui a scrivere. Qualcuno che qui mi conosce meglio e’ al corrente della mia grande passione per il cinema. Da diversi anni realizzo dei cortometraggi autoprodotti. Tengo a precisare che non sono un professionista del cinema. Sono solo un appassionato col pallino di raccontare storie con le immagini.

Tempo fa ho scritto una breve sceneggiatura che vorrei realizzare. In occasione dell’anniversario di Pontilex ve la propongo qui, senza veli. Se qualcuno dei lettori fosse interessato a partecipare al progetto (attori, tecnici) sara’ il benvenuto. Non occorre essere dei professionisti da oscar, basta la passione e la voglia di farlo.

Non vi fate intimorire. Fare un cortometraggio e’ un divertimento e mi piacerebbe farlo con persone come quelle che sono qui.

questo il link alla sceneggiatura, per avere idea di che cosa si tratta 

e’ stato un piacere ritrovarvi qui. a presto.