segue elenco di preti pedofili
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Meglio gay che Bruno Volpe, la non-provocazione di Pontilex
Con occhio distratto leggo l’ennesimo articolo di Bruno Volpe “Meglio mafiosi che gay, la provocazione di Pontifex” sul matrimonio gay in Francia. Prima di tutto provo un sentimento di umana pietà in questo periodo per i cattolici integralisti come può essere considerato Bruno Volpe: l’Eurispes ci rivela che gli italiani sono sempre più lontani dalle posizioni della Chiesa su molti temi sensibili (riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, eutanasia, suicidio assistito, fecondazione eterologa, divorzio breve, testamento biologico) e la stessa Chiesa gode sempre di meno fiducia da parte degli italiani. Inoltre in Francia il matrimonio omosessuale diventerà presto una realtà ed anche nel Regno Unito di David Cameron ci sono alte probabilità che si approvi una legge che permetta alle coppie gay di sposarsi. Davanti a questo scenario che il cardinale Bagnasco ha definito come un «baratro» c’è da immaginare che Bruno Volpe non sia molto tranquillo.
Proprio prendendo come spunto il progetto di legge che porterà all’approvazione del matrimonio gay anche in Francia, Bruno Volpe offre il solito campionario stantio e delirante di frasi fatte: «scellerata decisione», «deliberazione sciagurata», «offesa a Dio», «zampino del demonio», etc. Tutte frasi deliranti senza alcun senso che si commentano da sole.
Alcune frasi di Bruno Volpe però riescono a svegliarmi dalla lettura di uno pseudo articolo privo di ogni senso. Continua a leggere
come Bruno Volpe (s)piega la realta’
Quel che Brunello dice tra le righe…
Buongiorno a tutti.
Passata la tempesta, sembra che il sitarello non secolarizzato stia tornando lentamente alla normalità ed i “problemi tecnici” che lo affliggevano finalmente risolti (voci di corridoio sostengono che Cidipippen e il guru informatico del Sud Italia si siano dovuti rivolgere nientemeno che a Don Strazy il quale, secondo un antico rituale esorcistico-elettrotecnico, ha versato sui mainframes pontifeSSi un paio di bottiglie di acqua benedetta per poi ripetere per dieci ore di fila la formula “Satana, esci da questo server!!”).
Appena tornato on line, Bruno Volpe non ha perso tempo ed ha prontamente ripreso la serie degli articoli dedicati all’universo femminile là da dove l’aveva interrotta ovvero parlando (male, ovviamente) delle donne in generale al fine di sfogare qualche livore particolare.
Passiamo quindi alla disanima del pezzaccio odierno (di ieri per chi legge) dal titolo:
DONNE MILITARI NON FA PER LORO. GENI DEL FOCOLARE E DELLA VITA MA A CIASCUNO IL SUO. Continua a leggere
Eurispes: l’Italia si allontana dalla Chiesa e dalle sue posizioni
Un Paese sempre più secolarizzato e che ha meno fiducia nella Chiesa: questo è quanto emerge dalla venticinquesima edizione del Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes.
Nonostante le gerarchie ecclesiastiche siano ancora molto influenti nella politica italiana, solamente il 36,6 per cento degli italiani ha fiducia nella Chiesa cattolica che registra un brusco calo di consensi rispetto all’anno scorso quando godeva del favore del 47,3 per cento della popolazione (-10,7).
Gli italiani continua ad allontanarsi dalle posizioni della Chiesa su alcuni temi sensibili. Nel 2013 l’86,3 per cento delle persone intervistate da Eurispes si dichiara a favore del divorzio breve che permette – in presenza di consensualità e in assenza di prole – di porre fine al matrimonio entro un anno: l’anno scorso il favore era dell’82,2 (+ 4,1).
Nell’ambito delle relazioni affettive il 77,2 per cento degli italiani è a favore di una tutela giuridica delle coppie di fatto ed il 79,4 è d’accordo con la fecondazione assistita.
Aumentano i consensi sulla pillola abortiva Ru-486 che permette di interrompere la gravidanza entro i primi due mesi senza bisogno di intervenire chirurgicamente: nel 2012 il favore era del 58 per cento del campione mentre quest’anno è del 63,9 (+5,9).
Gli italiani sono sempre più lontani dalla Chiesa e dalla classe politica anche sui temi etici. Nel 2012 il 50,1 era a favore dell’eutanasia ma nel 2013 questa percentuale è salita al 64,6 per cento (+14,5). L’opinione pubblica resta sempre contraria al suicidio assistito (il 63,8 per cento non condivide questa pratica) sebbene ci sia stata una drastica riduzione rispetto all’anno scorso quando i contrari erano il 71,6 per cento. Continua a leggere
maldestri : dio li fa e poi li accoppia
Matrimonio gay in Francia: la Chiesa è vincente nelle strade ma non è convincente nell’opinione pubblica
La Chiesa francese è riuscita a mobilitare i cattolici contro il progetto di legge del governo Hollande che introdurrebbe il matrimonio per le coppie dello stesso sesso ma non è riuscita a convincere i francesi. Questo, in sintesi, è quanto accaduto in Francia dove due settimane fa cattolici ma non solo sono scesi in piazza per la “Manif pour tous” contro il matrimonio per le coppie gay. Secondo gli organizzatori a scendere in piazza sarebbero state 800mila persone mentre per la polizia erano circa 340mila.
Molto più contenuta la manifestazione di ieri dei sostenitori del progetto di legge del governo Hollande: 400mila secondo gli organizzatori e 125mila per le stime della polizia.
Al di là dei numeri, la Chiesa non è riuscita a convincere gli elettori: Guardian e Telegraph danno notizia che – secondo un sondaggio realizzato da Ifop – il 63 percento dei francesi è a favore del matrimonio per le coppie dello stesso sesso con un aumento di tre punti rispetto agli inizi di gennaio.
La legge sarà discussa domani nell’assemblea francese ed in un parlamento dominato dai socialisti ci sono pochi dubbi sulla sua approvazione: «La legge passerà ed anche con una larga maggioranza», così si è espresso il primo ministro Jean-Marc Ayrault. Continua a leggere
Il Chief Medical Officer del Regno Unito e la British medical association: “Depenalizzare il consumo di droga”
Dopo lo studio della Uk Drug Policy Commission e dopo la ricerca di un intergruppo della Camera dei Lord a favore della depenalizzazione delle droghe leggere, dal Regno Unito arriva un altro intervento contro la criminalizzazione nell’uso delle sostanze stupefacenti.
Questa volta ad intervenire nel dibattito esistente è la dottoressa Sally Davies, Chief Medical Officer (la più importante figura di consulenza governativa nell’ambito della sanità pubblica) del Regno Unito, intervistata dal Telegraph.
La dottoressa Davies ha suggerito un diverso approccio non considerando le sostanze stupefacenti come un problema di ordine pubblico ma di sanità pubblica: «Penso che abbiamo un problema di sanità e come nazione faremmo bene a considerarlo come un problema sanitario. Penso che ci siano molte prove provenienti da altri Paesi e dalla scienza su come gestire la questione. Ma attualmente è il ministero degni Interni che è incaricato di gestire la politica per le droghe e per l’alcool ed è la scelta di questo governo di continuare a gestire la situazione in quel modo».
Secondo Sally Davies l’attuale politica sulle sostanze stupefacenti ha avuto come effetto solamente quello di «dissuadere i tossicodipendenti nel cercare aiuto medico» e qualora il governo decidesse di depenalizzare alcune droghe sarebbe pronta con alcuni consigli su come aiutare i dipendenti ad uscire dal problema. Continua a leggere
Under pressure.
Carissimi, avrete notato che il nostro piccolo Pontilex è stato indisponibile per lunghe ore. La causa di questo imprevisto è da ricercarsi nell’attacco che abbiamo subito attraverso il noto meccanismo dei “pingback”. Pare che lo stesso gruppo che ha aggredito Pontifex.Roma ora abbia preso di mira anche noi. Stiamo lavorando per voi, aspettatevi ulteriori disservizi. 🙂