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Testamento biologico ed eutanasia passiva: un diritto costituzionale

La notizia del suicidio assistito di Vittorio Bisso in Svizzera ha riportato questo tema nell’agenda dei media. A novembre dello scorso anno molta eco aveva suscitato la decisione di Lucio Magri di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera. Il caso di Vittorio Bisso e di Lucio Magri sono però differenti: mentre il primo era malato di Sla ed inevitabilmente non è possibile guarire o fermare il decorso di questa malattia, il secondo era affetto da una forma depressiva e quindi non era in pericolo di vita. Fonti di stampa riportano che ogni anno circa 1500 Italiani si rivolgono alle cliniche svizzere per richiedere informazioni ma ovviamente questi dati sono tutti da verificarsi. L’Eurispes – nel “Rapporto Italia 2012” – ha raccolto il parere degli Italiani in merito al testamento biologico, l’eutanasia ed il suicidio assistito. Continua a leggere

Eurispes: l’Italia si allontana dalla Chiesa e dalle sue posizioni

Un Paese sempre più secolarizzato e che ha meno fiducia nella Chiesa: questo è quanto emerge dalla venticinquesima edizione del Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes.
Nonostante le gerarchie ecclesiastiche siano ancora molto influenti nella politica italiana, solamente il 36,6 per cento degli italiani ha fiducia nella Chiesa cattolica che registra un brusco calo di consensi rispetto all’anno scorso quando godeva del favore del 47,3 per cento della popolazione (-10,7).
Gli italiani continua ad allontanarsi dalle posizioni della Chiesa su alcuni temi sensibili. Nel 2013 l’86,3 per cento delle persone intervistate da Eurispes si dichiara a favore del divorzio breve che permette – in presenza di consensualità e in assenza di prole – di porre fine al matrimonio entro un anno: l’anno scorso il favore era dell’82,2 (+ 4,1).
Nell’ambito delle relazioni affettive il 77,2 per cento degli italiani è a favore di una tutela giuridica delle coppie di fatto ed il 79,4 è d’accordo con la fecondazione assistita.
Aumentano i consensi sulla pillola abortiva Ru-486 che permette di interrompere la gravidanza entro i primi due mesi senza bisogno di intervenire chirurgicamente: nel 2012 il favore era del 58 per cento del campione mentre quest’anno è del 63,9 (+5,9).
Gli italiani sono sempre più lontani dalla Chiesa e dalla classe politica anche sui temi etici. Nel 2012 il 50,1 era a favore dell’eutanasia ma nel 2013 questa percentuale è salita al 64,6 per cento (+14,5). L’opinione pubblica resta sempre contraria al suicidio assistito (il 63,8 per cento non condivide questa pratica) sebbene ci sia stata una drastica riduzione rispetto all’anno scorso quando i contrari erano il 71,6 per cento. Continua a leggere