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Rettifica…reloaded!

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 della Legge n. 47/1948 apportiamo umilmente la seguente rettifica all´articolo di Alessandra apparso su Pontilex:

http://pontilex.org/2013/05/ius-solis-la-chiesa-in-corto-circuito-la-mano-destra-non-sappia-cio-che-fa-la-sinistra/

clandestino-Recovered

Quindi cari pontilexi, nel caso vi prendesse la voglia di leggere ancora ClandestinoZoom e di redattare un articolo circa i commenti riportati, ricordatevi di contattare prima il sig. Rondoni e di assicurarvi che non siano suoi!

E´l´unica chance che avete, non tirate ad indovinare amenoché non facciate cognome Otelma.. ):D

Certo,noi, da parte nostra, proviamo  la massima compass ehm  ..comprensione per questa animuccia ciellina in cerca di attenzioni, ma vessare la nostra articolista imponendo una rettifica  per un commento in cui non si trova uno schifo di riferimento, non é per niente carino!

Fra l´altro il caro sig. Rondoni  manifesta dubbi circa la correttezza, dato che nell´articolo in questione non si fa riferimento ad un suo precedente di cui ,peró, ovviamente non si trova traccia!

Ovvero, se  in futuro qualcuno di noi volesse commentare un  articolo riportato su Cladestino Zoom, dovrebbe prima prendersi la briga di leggersi TUTTI  i numeri precedenti , perché…

non si sa mai!

No caro Rondoni, non é  fair da parte sua!Gliel´l hanno insegnato al raduno delle Giovani Marmotte a gestire i blog?

Onde evitare ulteriori polemiche con il sig Rondoni, ci riserviamo il diritto di ridacchiare ripetutamente alle sue spalle, nonché di criticare e  fare batture velenosissime et biliose sul suo modo di fare bizzarro.

Non si preoccupi, Sig. Rondoni, resterá tutto dentro lo strettissimo ed esclusivissimo circolo della nostra famiglia pontilexa…Promesso! ):D

Ciao Pao

Supermegarappresentante del sito Pontilexo, assistente etern@ dell’onnipresente Admin, inviat@ speciale della sezione tedesca del gruppo Pontilexo, suprema redattrice (o redattore)  di vignette e confidente confidat@ particolare di tutti i Pontilexi

PS: Per eventuali proteste/minacce/denunce e o insulti rivolgersi solo ed esclusivamente all@ sottoscritt@ .Comunque si accettano anche scuse e mea culpa vari..sarebbero anche  piú appropriati!

Sappiamo perdonare..NOI!

Oidce: libertà religiosa e di espressione ma solo per i cattolici.

Nuovo rapporto di Oidce (Observatory on Intolerance and Discrimination against Christians in Europe), la Ong con sede in Austria, sulle presunte discriminazioni che subirebbero i cristiani in Europa.
Per Oidce il diritto alla libertà religiosa non è solo un diritto individuale, ma si applica anche, come un diritto collettivo, alle comunità religiose che comprende tra l’altro il diritto di regolarsi secondo proprie norme.
Il primo capitolo della Ong è dedicato ai limiti imposti da alcuni Stati all’obiezione di coscienza.
Secondo Oidce la «libertà di coscienza permette ad un credente di vivere secondo le esigenze della sua fede, che dà senso alla sua vita. Limitare o negare un individuo il diritto alla libertà di coscienza, priva questo diritto di significato e viola l’autonomia personale come requisito principale della dignità umana».
L’obiezione di coscienza – secondo Oidce – non dovrebbe essere applicata solo su questioni riguardanti le pratiche abortive e la somministrazione della pillola del giorno dopo ma anche per quanto riguarda i matrimoni omosessuali. Infatti la Ong denuncia – tra le altre – che «in diversi Paesi i proprietari di immobili per cerimonie nuziali non sono autorizzati a rifiutare la loro proprietà per coppie omosessuali» perché «la licenza pubblica di svolgere atti di diritto civile in un edificio privato è spesso legata ad accettare le regole del governo, senza possibilità di obiezione di coscienza». Oidce – ad esempio – denuncia il caso belga dove gli ufficiali dello stato civile «non hanno il diritto di fare riferimento alla loro coscienza per rifiutare la registrazione di un matrimonio gay come un atto civile» mentre «i proprietari di luoghi in cui si svolgono cerimonie nozze non possono rifiutare di ospitare matrimoni gay». Continua a leggere

Revival pontifeSSo in Parlamento

Buongiorno a tutti.

Uno dei cliché di maggior successo ai tempi d’oro del sitarello PontifeSSo erano le sparate del Volpastro contro l’Unione Europea “dominata dai Massoni”, la Moneta Unica, il Gruppo Bildenberg ed ovviamente il signoraggio bancario, vera e propria arma di distrazione di massa di Brunello nostro.

Tempi ormai lontani e che probabilmente non torneranno mai più, ma un’anima buona (anzi forse sarebbe il caso di dire un’anima bella) ha avuto pietà di noi e si è prodigata a nostra insaputa affinché non sentissimo nostalgia dei giorni (non secolarizzati) che furono.

Questo qualcuno, che a mio modesto giudizio ben meriterebbe il titolo onorifico di PontifeSSo Ad Honorem, è l’Onorevole Carlo Sibilia, parlamentare del M5S alla Camera che lo scorso martedì (21 maggio) si è esibito in un discorso rivolto al Presidente del Consiglio Letta in cui avvisava l’italico popolo (anzi la ggente) dei pericoli del sedicente signoraggio bancario. Continua a leggere

Aborto negli Usa: sconfitta per i no-choice dell’Arizona e dell’Idaho.

Martedì la Corte d’Appello del 9° Distretto degli Stati Uniti ha abolito il divieto dello Stato dell’Arizona di abortire dopo la ventesima settimana di gravidanza in assenza di una emergenza medica.
La Corte d’Appello ha sentenziato che la legge viola il diritto costituzionale della donna di interrompere una gravidanza prima che il feto sia in grado di sopravvivere al di fuori dell’utero. La “vitalità” di un feto è generalmente considerata a partire dalla ventiquattresima settimana. Altri nove Stati americani hanno stabilito divieti simili a partire dalla ventesima settimana di gravidanza o prima. Molti di questi divieti sono stati messi giudicati illegali da altri tribunali.
Il giudice Marsha Berzon, scrivendo per la corte composta da tre giudici, ha detto che tali divieti prima che il veto sia vitale violano una lunga serie di sentenze della Corte Suprema degli Stati Uniti a partire dalla storica sentenza Roe vs Wade del 1973. Il giudice ha scritto che «una donna ha il diritto costituzionale di scegliere di interrompere la gravidanza prima che il feto sia vitale». Continua a leggere

Gli uccrociati coniano una nuova parola: espluà!

Cari lettori,
un breve post per informarvi che nella lingua italiana è entrato un nuovo neologismo: “espluà”.
Procediamo per gradi. Apro il blog dell’Unione Cristiani Cattolici Razionali e trovo un interessante articolo (“Furio Colombo paragona la marcia pro life al terrorismo”) relativamente ad alcune dichiarazioni in merito alla marcia contro l’aborto di qualche giorno fa a Roma.
A metà lettura una frase mi incuriosisce: «Pochi giorni fa scrivevamo scandalizzati che a questa manifestazione non è arrivato nessun insulto, nessuna accusa di terrorismo, fondamentalismo, fanatismo ecc. Nessuno ha minacciato di buttare una bomba come invece è stato fatto per i manifestanti francesi contro il matrimonio omosessuale» (grassetto e link loro, ndr). Resto scandalizzato: com’è possibile che qualcuno abbia addirittura minacciato di buttare una bomba su una manifestazione? Le idee altrui (e le persone che perorano tali idee) devono essere sempre rispettate. Apro il link proposto ma non trovo nessun riferimento (neanche velato) a minacce di bombe: da dove avranno attinto questa notizia i nostri amici uccrociati? Mistero della fede!
Continuo la lettura e mi trovo davanti ad una parola misteriosa, affascinante, quasi onomatopeica (anche se ricorda uno sputo): espluà. Continua a leggere

Ius solis: la Chiesa in corto circuito. La mano destra non sappia ciò che fa la sinistra.

Quando anche i cattolici più moderati perdono la calma così, c’è veramente da preoccuparsi. Davide Rondoni, poeta ed intellettuale ciellino, nell’ultimo numero di Clandestino Zoom  esprime così la sua opinione sul diritto di cittadinanza ai nati nel nostro paese:

Ius soli inevitabile? Parliamone. I figli ed i nipoti degli immigrati hanno messo le bombe nella metropolitana di Londra e mettono a fuoco ogni estate la banlieu di Parigi. Il 30% degli immigrati turchi in Germania quando ha un po’ di risparmi rientra in Turchia. Stato e nazione sono due cose diverse: la cittadinanza nello stato ok, per chi ne rispetta le leggi. L’appartenenza ad una nazione implica la condivisione di una cultura comune (che oggi si fatica a vedere, forse la si può ricordare). Continua a leggere

Uccrociati: l’omofobia non c’entra nulla con le nozze gay. L’Unione Europea li smentisce.

Unione Cristiani CattoliciIl 17 maggio è stata proclamata giornata nazionale contro l’omofobia ed – oltre a manifestazioni in tutta Italia – rappresentanti del mondo delle istituzioni e del mondo politico si sono espressi contro le discriminazioni subite dagli omosessuali. Questo è quanto ha scritto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia: «Esprimo la mia vicinanza a quanti sono stati vittime di intollerabili aggressioni e a quanti subiscono episodi di discriminazione che hanno per oggetto il loro orientamento sessuale. Un pensiero particolare va a quei giovani che per questo hanno subìto odiosi atti di bullismo che, oltre ad aggravare le manifestazioni di discriminazione, alimentano pregiudizi e dannosi stereotipi. Come ho più volte ribadito la denuncia e il contrasto all’omofobia devono costituire un impegno fermo e costante non solo per le istituzioni ma per la società tutta: in questo senso la cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona ha già trovato significative espressioni sul piano legislativo e deve trovare piena affermazione in primo luogo nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione. In momenti di difficoltà economica – come quelli che stiamo attraversando – più che mai è necessario vigilare affinché il disagio sociale non concorra ad acuire fenomeni di esclusione gravemente lesivi dei valori costituzionali di uguaglianza e solidarietà su cui si deve fondare una convivenza civile».
A questo messaggio si uniscono – per fortuna – gli uccrociati del blog Uccr (Unione cristiani cattolici ir-razionali) che dedicano alla giornata nazionale contro l’omofobia un articolo dal titolo “Ma l’omofobia non c’entra nulla con le nozze gay”. C’è da essere contenti che anche gli uccrociati condannino l’omofobia ed abbiano fatto un passo in avanti rispetto alla “non condanna” dell’omofobia di qualche mese fa. Continua a leggere

Matrimonio omosessuale: un predicatore laico ed un medico in pensione mettono “sotto accusa” gli psichiatri inglesi.

Su Tempi la giornalista Benedetta Frigerio – che sul suo profilo Twitter si definisce «cattolica bambina e ciellina» – dedica un articolo alle accuse mosse al Collegio nazionale degli psichiatri inglesi «per aver omesso dei dati durante le consultazioni sul matrimonio gay avvenute di recente fra i medici, il governo e la Chiesa anglicana». Ad accusare gli psichiatri inglesi è la Core Issues Trust che nell’articolo è definita come «organizzazione no-profit inglese di psichiatri, terapeuti e ministri». Dal loro stesso sito si legge che Core Issues Trust è «una missione non-profit cristiana per sostenere uomini e donne con problemi di omosessualità che volontariamente cercano il cambiamento di preferenze ed espressioni sessuali».
Core Issues Trust è affiliata alla Evangelical Alliance ed a Live in Christ e non supporta il matrimonio omosessuale perché ritiene «che la manifestazione sessuale al di fuori del matrimonio tra un uomo e una donna e la manifestazione genitale omosessuale non è la volontà di Dio per il suo popolo». Per questo motivo, come si legge nella loro Vision Statement, Core Issues Trust «cerca di fornire supporto per gli adulti danneggiati e feriti a livello relazionale e sessuale che cercano interezza e desiderano camminare in obbedienza al Vangelo di Cristo». Quindi, come scritto nella Core Values Statement, l’organizzazione ritiene che «un sano amore di sé basato su Cristo sia la base di una buona relazione con gli altri», giudica l’attività «che comprende l’impulso omosessuale, in entrambi gli uomini e le donne, come un impulso riparativo che mira a realizzare la totalità, che può essere coltivata in modo centrato su Cristo» ed inoltre è del parere che «la sufficienza della Parola di Dio, la comunione dei credenti ed il sostegno di terapisti professionali permettano all’individuo ferito relazionalmente e sessualmente rotto per trovare pienezza e compimento in Cristo». Continua a leggere