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Ciclo di megasuppostone per curare Volpastren.

Che Volpastren fosse attaccato ai soldi era evidente. Ieri ha raggiunto il top del top: la stampa nazionale che ha parlato di Pontifex (e ne ha parlato male) è la più disparata. Per cominciare: Libero, giornale di destra e da sempre vicinissimo a Berlusconi, quindi un giornale sulle stesse posizioni di Volpastren. Stesso discorso per Tgcom24, di Mediaset (ergo di Berlusconi).

Ne hanno parlato al Fatto Quotidiano ma anche Blitz Quotidiano e molti altri, Ma il top è lo stesso Fiorello ha sfottuto ottimamente Volpastren. Ottimo il consiglio di andare a farsi curare. Proporrei un ciclo intensivo e perenne di megasuppostone.

Quindi, caro Volpastren, meta raggiunta. Tutti parlano di te e del tuo blog. Che poi ne parlino male, pazienza, chi se ne frega. Intanto guadagni, speculando sulla morte altrui e rilanci. Eh già, perché ritorni sull’argomento dimostrando di non aver capito un tubo, come al solito, dei tuoi errori sostenendo che quasi quasi è colpa di Jovanotti se il palco è crollato, paragonando la tragedia al crollo della palazzina a Barletta. Tragedie entrambe, ma molto diverse tra loro. Oltre a dire che è Fiorello a dover essere censurato perché non ha nemmeno menzionato il morto (falso). Ma insomma Volpastren, ma come fai a non azzeccarne mai una.

Così come non ne azzecchi una con la nota relativa alla stampa che diffonde false notizie. Perché non denunci tutti? Con i soldi che stai ricavando dalla pubblicità in questi giorni, non dovrebbero mancarti risorse per gli avvocati. Su Volpastren, non fare il codardo cazzaro che minaccia minaccia e non agisce mai. Denuncia la stampa che diffonde false notizie! Non lo farai mai, non hai il coraggio. Vuoi solo fare soldi facilmente, anche se si tratta di trascurare del tutto la memoria dei morti.

Piuttosto, cosa ci dici su Scilipotens che insulta chi gli chiede spiegazioni?

Ridicoli.

Ridicoli. Questa è l’unica parola che ci sovviene pensando a quei poveri cialtroni che gestiscono il sito Pontifesso. Ridicoli, come le parole che scelgono di usare per descrivere quanto accaduto ieri. Scaltri come colombe, candidi come serpenti. E da oggi saranno per sempre “i Ridicoli”.

La loro visione del mondo pare totalmente distorta, disgiunta dalla realtà. Parlano di misteriosi blogger che avrebbero travisato le loro parole sul concerto di Jovanotti: in realtà le loro parole sono ben visibili anche oggi. Nessuno ha travisato nulla. Ed anzi anche oggi Brunello torna a speculare pesantemente sull’accaduto. Quasi fosse motivo di vanto, vengono ad elencare pure i numeri della loro colossale figura di palta: 270mila visitatori in poche ore! Chissà come gongola Brunello. Quest’oggi passerà ore ed ore guardando i contatori di AdSense, fregandosi le mani (e magari fregandosi anche altre parti del corpo).

Poveri, non possono celebrare la messa (minuscola perchè dedicata alla loro divinità Pontifessa eretica) per festeggiare i 10mila articoli. Come se ci fosse qualcosa da festeggiare avendo fotocopiato 10mila articoli sparsi per il web da altri!

Carletto il Geniale Webmaster ha perso -dice- altre migliaia di articoli. Eppure non è difficile effettuare un backup dei dati. Noi lo facciamo regolarmente. Pur essendo molto meno geniali del Geniale Webmaster! Sarà sicuramente colpa del suo alimentatore da 1000W.

Ridicoli. Amici Pontifessi siete soltanto ridicoli.

Alcune informazioni statistiche.

Vi offriamo qualche informazione statistica sulla bizzarra giornata di ieri. Giornata durante la quale il nostro piccolo sito Pontilesso è stato preso letteralmente d’assalto. Il presente breve contributo ha solo l’obiettivo di documentare e condividere con voi quanto accaduto. Non avendo alcun tipo di pubblicità, il numero di accessi è per noi del tutto irrilevante. Quello che ci importa è invece la qualità oltre che la quantità dei contributi che possiamo proporvi.

Vi mostro un termine di paragone: i dati misurati da Google circa il numero di accessi che abbiamo ricevuto nel periodo che va dal 13 luglio al 13 settembre. Si tratta del periodo durante il quale abbiamo discusso abbondantemente dell’identità dello Stalker di Murat, l’avvocato 49enne BV.

Potete facilmente notare che abbiamo avuto un picco di accessi che, al momento, mi aveva fatto sobbalzare sulla sedia. Quasi 850 visitatori unici! La cifra comprendeva i circa 150 abituee del nostro sito oltre che una grande quantità di persone che non ci avevano mai raggiunto prima. Gli strumenti offerti da Google per misurare le visite sono ritenuti abbastanza affidabili. Ed essendo gratuiti sono anche estremamente diffusi. Questo garantisce che i dati offerti da Google Analytics possano essere comparati tra siti diversi. Nella fattispecie, Analytics usa una combinazione di codice javascript e di cookies per tenere traccia delle eventuali visite occasionali oltre che della durata delle stesse.

Ora vorrei mostrarvi la quantità di visite ricevute ieri.

Oltre millesettecentocinquanta visitatori unici. Lo scrivo ancora perchè mi tremano i polsi. Millesettecentosessantatre, per la precisione! 😀

Il grafico poi conferma le nostre consolidate abitudini: tra i 220 ed i 350 visitatori ogni giorno.

Concludo con un solo ulteriore grafico, che rappresenta la percentuale di nuovi accessi nelle diverse giornate. Mediamente siamo attorno al 40%. Ieri l’esplosione di nuovi visitatori a cui diamo il benvenuto e che speriamo di rivedere, in futuro.

Gli Hacker anti-PontifeSSi

Ma il mondo non ha di meglio da fare secondo i Nostri? Voglio dire: possibile, comunque magra la figura visto che fin’a poco fa si trattava di un banalissimo problema tecnico, ma comunque possibile. Quel che c’è d’impossibile però è la provenienza. Di là del fatto che gli indirizzi IP son sempre diversi(?) ma soprattutto: come diamine fanno ad avere una coordinazione così perfetta se ognuno viene da un Paese diverso?

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le parole di jovanotti facciano riflettere certi cretini.

Francesco Pinna è morto lavorando al montaggio di una struttura fatta per far divertire migliaia di persone.
La sua morte è una immensa tragedia per una famiglia e per il mondo dei concerti.
Il suo era un lavoro a giornata ed era assunto con contratto regolare.
Io personalmente pretendo sempre che tutti quelli coinvolti anche indirettamente in un lavoro che riguardi la mia musica siano sempre tutelati in ogni forma e anche in questo caso era cosi.
Il mondo dei concerti è un settore serio dove non c’è approssimazione e improvvisazione e nei miei tour c’è totale rispetto delle leggi e delle persone.
A Trieste si stava lavorando come sempre quando prepariamo un evento. Non c’è giornata in cui una serie di funzionari pubblici non verifichino il corretto montaggio e non si presentino ad approvare i metodi di costruzione della struttura.
La tragedia di Trieste ha lasciato a terra feriti e un ragazzo morto, Francesco Pinna, di soli 20 anni, e noi tutti siamo sconvolti per quello che e’ successo.
I ragazzi come lui non sono in tour con la squadra itinerante (composta di tecnici specializzati) ma lavorano localmente agli allestimenti che passano nella loro città. Aspettano l’arrivo dei camion e fanno la loro parte. Si tratta di lavori di supporto alla squadra itinerante. Questi ragazzi io li incontro spesso quando arrivo al palazzetto e capita che ci si scambi due parole, che ci si scatti una foto.
Sono migliaia a fare questi lavori in Italia e spesso sono studenti che non hanno un lavoro fisso e che così si guadagnano qualche giornata.
Francesco era uno di loro e aveva tutta la vita davanti a se e questa è la tragedia.
Le strumentalizzazioni sono fuori luogo e mi feriscono perchè inducono a pensare che nel mio tour ci sia del lavoro nero o sottopagato.
Io so, e mi è stato confermato anche in questo caso, che in un tour come il mio (e come tutti i grandi e piccoli tour che girano l’Italia) ogni lavoratore locale è assunto con un contratto in regola con le leggi dello Stato. Anche in questo caso era cosi.
Francesco è uno di quei ragazzi che lavorano a montare gli allestimenti dei concerti rock ma anche di eventi pubblici non di carattere musicale, che sono assunti dalle stesse cooperative.
Francesco è morto per una fatalità davvero difficile da prevedere. Stamattina le prime indagini degli ingegneri non sono riuscite ancora a capire le dinamiche dell’incidente.
E’ una tragedia enorme amplificata dal fatto che si stava lavorando per allestire “una festa”, un evento effimero che lascia il dolore e la morte fuori dai cancelli per una sera. E invece stavolta tutto si è ribaltato e ora c’è solo dolore sul mio palco distrutto.
Ho appena saputo che i feriti coinvolti nel crollo sono fuori pericolo. Queste persone sono con me sempre, ci vediamo tutti i giorni per mesi interi. Finito il periodo insieme vanno a lavorare con altri tour importanti. Sono un mondo popolato di poche centinaia di tecnici altamente specializzati che rendono possibile l’esistenza dei concerti e degli spettacoli che ci fanno divertire.
Siamo gente seria, appassionata, facciamo una vita e un lavoro gratificato dall’idea di accendere l’entusiasmo e l’emozione del pubblico.
Francesco Pinna è morto costruendo una festa. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia che abbraccio con tutta la mia forza insieme a tutto il mondo dei concerti e dello spettacolo, che lui amava, come tutti noi.

Lorenzo

—tutto il testo riportato è scritto da jovanotti, ed è reperibile sul suo sito ufficiale , http://www.soleluna.com/ , che il cantante ha deciso di mettere offline come esempio di lutto e rammarico . QUALCUNO dovrebbe imparare da questo —

Le stranezze…

Oggi son tornato a casa, ho provato a vedere cosa mi riservava il nostro sito non secolarizzato proferito e cosa ottengo? Dapprincipio va. Poi cosa? Poi provo a ricaricare la pagina (avevo chiuso la finestra) e mi dice che avevo fatto… non ho ben capito. E quando ormai penso d’aver perso ogni speranza mi ritrovo questo:

Esatto: ma che cavolo’? Perché se è in manutenzione chiede ugualmente la registrazione? Potrebbe non essere un problema di WordPress e va be’, ma… quale admin con del sale in zucca chiederebbe ugualmente la registrazione con dei problemi tecnici? Continua a leggere

Pontifex in aggiornamento …. [AGGIORNATO]

Dopo le polemiche, alcune delle quali anche su Twitter, inizialmente non si caricava la pagina in nessuna delle varie opzioni che provo per accedere a Pontifex. Poi, miracolosamente mi è apparsa l’home page, ma senza l’articolo di Jovanotti e senza tutti gli articoli di oggi, poi ancora una volta nessuna Pontifex a sorpresa è in aggiornamento (immagine di seguito).

 

Oscurato dalla polizia postale? Vergogna per quanto scritto? Oppure consapevolezza di averla fatta troppo grossa con contestuale tempo necessario per inventare palle tipo: si sono persi gli articoli a causa di un satanico intervento?

 

AGGIORNAMENTO.

Alle 17:05 apparentemente tutto normale. Ritorna tutto on line, meno tutti i commenti su Jovanotti. Adesso occorre registrarsi per commentare.

 

In realtà, come si nota, si sono cancellati tutti i commenti al post su Jovanotti e adesso occorre essere registrati. Con questo senso si spiega anche l’apparente stranezza delle scuse per i problemi tecnici (fasulli ovviamente) mimetizzati tra i commenti di un post a casaccio.

 

In realtà, come si nota, si sono cancellati tutti i commenti al post su Jovanotti e adesso occorre essere registrati. In questo senso si spiega anche l’apparente stranezza delle scuse per i problemi tecnici (fasulli ovviamente) mimetizzati tra i commenti. Saranno veri i 3616 visitatori on line? Manco Beppe Grillo a momenti ha tanti visitatori.

 

Divertiamoci con un po’ di pubblicità pontifeSSa:

Ecco ci risiamo.

Tutti sappiamo la tragedia accaduta ieri a Trieste, ossia la morte di Francesco Pinna nel crollo del palco del concerto di Jovanotti. Volpastren ha trovato il modo di speculare squallidamente anche su quello. Non è la prima volta. Per affermare uno pseudomagistero dei miei stivali e soprattutto per soldi farebbe questo ed altro.

Insomma Jovanotti nell’ultima serata con Fiorello, aveva esaltato l’utilità del preservativo. E ieri la tragedia. Conoscendo la sua mentalità, fin troppo ovvia la conclusione cui è arrivato il nostro Volpastren, che mai avrà il coraggio di andare a spiegare ai genitori del ragazzo che se è morto il loro figliolo è perché Jovanotti s’è schierato a favore del preservativo. Ma si sa, Volpastren non è proprio uno coraggiosissimo. Abbaia abbaia ma non morde mai. Come tutte le denunce che ha sempre detto di aver fatto o di voler fare ma che in realtà non ha mai fatto. Insomma, Volpastren, se non vuoi essere considerato un enorme cazzaro, dimostra che fai sempre quello che dici.

Mi tocca comunque ribadire un concetto: premesso che questo ragionamento di Volpastren è un’abominevole sciocchezza, se per assurdo fosse anche vero, dovrebbe essere applicato anche a Scilipoti che è nato a Barcellona Pozzo di Gotto: guarda un po’, dopo le sue squallide affermazioni omofobe, Barcellona Pozzo di Gotto fu invasa dall’alluvione. Solo che Volpastren, all’epoca, distorse la questione. Come è suo solito fare, d’altronde in totale spregio dei doveri del giornalista pubblicista.

Chissà che un giorno non decida di scrivere all’ufficio stampa di Scilipotens, per raccontargli la mia versione dei fatti. E magari all’ordine dei giornalisti per segnalare la sua totale indegnità ad essere chiamato tale.

 

p.s. Ah, e a proposito della pseudoscarsa copertura mediatica del caso pedofilia ebraica, altro che mafia e mafia: ne ha parlato il Fatto Quotidiano, l’AGI, la Repubblica, il sito del GRR Rai, il sito di Tgcom.24.

CDP e il Capro di Caino…

La teoria del libero arbitrio è inventata in sostanza allo scopo del castigo, ossia del voler-trovare-colpevole

Friedrich Nietzsche

Quando si dice una spiegazione data con i piedi. E il bello è che il senso letterale dei passi il caro CidDiPinen lo rispetta! Ainoih, conoscendo i suoi trascorsi dubito possa essere preso come dottrina ufficiale. Troppo esplicita. E poi, diamine: ricordiamoci che stiamo parlando di un PontifeSSo!

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