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[Quick post] L’omofobia non esiste, secondo gli amici Pontifessi.

Certi del fatto che, prima o poi, i genietti del sito Pontifesso arriveranno ad abusare anche di questa notizia, cerchiamo di anticiparli sul tempo, in modo da evitare che le loro empietà gettino troppo fango sulla memoria di un giovane, uno di quelli che, secondo Francesco Bruno sarebbe causa di disagio e di dolore per i genitori.

http://www.agedo.roma.it/2012/01/13/un-nuovo-suicidio-di-un-ragazzo-omosessuale-eric-james-borges-era-un-ragazzo-di-19-anni-che-lottava-per-i-diritti-lgbt/

Ricordiamoci di Eric James Borges.

Se il Demonio pontifesso non sa far le pentole…

Chi possiede poca saggezza criticherà i suoi tempi. Ciò è all’origine dei disastri. Una persona prudente nel parlare sarà utile in tempi prosperi ed eviterà guai in tempi nefasti.

Hagakure I, 135

“Quando qualcuno non c’è gli si può far dire quel che si vuole” Diceva qualcuno. Orbene soprassedendo sul fatto che l’oggetto di questa questione non ci sia in senso fisico o semplicemente spaziale abbiamo la prova che quel qualcuno non aveva tutti i torti.

Già abbiamo più volte analizzato la possibilità delle interviste farlocche PontifeSSe, e sino ad allora ci siamo quasi sempre (tranne nei casi più eclatanti che non fanno ovviamente testo) mantenuti nel dubbio perché contrariamente a certi soloni del sito nostro coinquilino teniamo ancora alla nostra dignità. Detto ciò non pensavo si potesse arrivare al punto di far parlare in proprio favore lo stesso Heliel ben Shaham [הלל שחם היטב] meglio conosciuto come Diavolo.

Oggi infatti è spuntata a mo’ di funghetto innocente un articolo che per chiunque sarebbe oltre il ridicolo: un’intervista al demonio durante un’esorcismo. Una cosa da Radio Maria, il che è tutto un dire. Continua a leggere

la faccina ignota dell omofobo anti-cristianesimo e la logica.(mini update)

premessa: papiro

oggi il sito pontifesso ha avuto qualche ritardo sulla tabella di marcia.

del resto, vomitare offese sempre nuove è indubbiamente un impegno (discutibile, ma sicuramente qualcosa che prende del tempo).

non ho potuto fare a meno, in ogni caso, di leggere un “””articolo””” che, al 99,99999% è indirizzato a me.

in teoria basterebbe il titolo a capirlo:

LA FACCINA IMBERBE DELL’OMOSESSUALISTA SCOSTUMATO E LE PREGHIERE

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Attentato al cinema Espace Saint Michel.

Nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 1988, un gruppo di integralisti cattolici per protestare contro la proiezione de “L’ultima tentazione di Cristo” appiccò un incendio al cinema Saint Michel. Il film di Scorsese, per chi non lo ricordasse, aveva destato forte scalpore in quel periodo e l’AGRIF (gruppo di cattolici tradizionalisti, vicini all’estrema destra) tramite cinque suoi militanti (arrestati e condannati nel 1990) diede sfogo alla protesta con quest’atto incendiario.

Orbene: finché le proteste su Pontifex rimangono civili, tanto di guadagnato. Siamo un paese libero. Perché passino gli appelli di Riscossa Cristiana contro lo spettacolo immondizia, passi la mobilitazione e la preghiera di riparazione contro l’allerta blasfemia, ma ricordiamoci che gli esaltati potrebbero enfatizzare le parole.

E Volpastren l’ha fatta fuori dal vaso cambiando il titolo al post di Sandro Pasquino e assimilando i bimbi in scena nello spettacolo di Castellucci ai bambini che subiscono abusi dai pedofili. E, a contrario, paragonando l’utilizzo da parte di Castellucci di bambini in una rappresentazione teatrale, seppur controversa, ad un abuso pedofilo. C’è materiale per una denuncia da parte di Castellucci (e anche da parte di Pasquino che indebitamente s’è visto cambiare il titolo con uno al limite della diffamazione) e c’è materiale per temere che la tensione salga ancora a seguito di questo cambio.

Spero per Volpastren che al Teatro Parenti nè a Castellucci e men che meno ai bambini non succeda alcunché. Non vorrei ritrovarmi a parlare di mandanti morali o di esaltati che hanno compiuto gesti insani a difesa del cattolicesimo. Mai come adesso le parole di Padre Maggi mi sembrano appropriate.

Rassegna e… citation fail!

"Yes, you fail that much"

L’inevitabile risultato del miglioramento e dell’allargamento della comunicazione tra differenti livelli in una gerarchia è il considerevole ampliamento dell’area di incomprensione.

Legge di Murphy

Oggi il Nostro è più calmo. In fondo come biasimarlo: è venerdì anche per lui. Dopo un’estenuante settimana a sbraitare contro mezzo mondo avrà pure diritto a sentirsi emotivamente a pezzi. E vorrei sperare però che questo fatto sia dovuto a questo e non perché è come sembra. Di che sto parlando? Vedremo più avanti. Continua a leggere

ricordo di Alfredo Ormando

N.B.: il testo seguente e’ stato ripreso dal sito Roma Laica (UAAR). in nessun modo pretendo di attribuirmi la paternita’ di questo testo. il copia-incolla ed il riportare integralmente il testo vuole rappresentare una completa partecipazione alla comemorazione di Alfredo Ormando.

 

Il 13 gennaio 1998 il poeta e scrittore omosessuale Alfredo Ormando si diede fuoco in piazza san Pietro a Roma e morì poi dopo dieci giorni di sofferenze.
Sebbene non sia semplice poter comprendere le ragioni personali che possano averlo spinto a un’azione così estrema (c’è chi pensa che una tale decisione possa essere stata originata da diverse cause), Ormando è diventato il simbolo della discriminazione delle persone omosessuali e trasessuali da parte della chiesa cattolica e di tutte le religioni omofobe.
Questo è potuto accadere anche grazie ad alcuni suoi amici che dopo essersi riuniti hanno deciso che il 13 gennaio di ogni anno il sacrificio della vita di Alfredo venga ricordato da tutte le persone democratiche e amanti della convivenza civile affinché i diritti di cui godono tutti i cittadini siano riconosciuti anche alle persone GLBT in quanto tali.
Il 13 gennaio è diventato così una ricorrenza promossa dalle associazioni GLBT a cui molte associazioni laiche portano il loro sostegno in segno di solidarietà e di difesa dei diritti fondamentali.
La sua ultima lettera

Palermo, Natale 1997
Caro Adriano, quest’anno non sento più il Natale, mi è indifferente come tutte le cose; non c’è nulla che riesca a richiamarmi alla vita.
I miei preparativi per il suicidio procedono inesorabilmente; sento che questo è il mio destino, l’ho sempre saputo e mai accettato, ma questo destino tragico è là ad aspettarmi con una certosina pazienza che ha dell’incredibile.
Non sono riuscito a sottrarmi a quest’idea di morte, sento che non posso evitarlo, tantomeno far finta di vivere e progettare un futuro che non avrò; il mio futuro non sarà altro che la prosecuzione del presente.
Vivo con la consapevolezza di chi sta per lasciare la vita terrena e ciò non mi fa orrore, anzi!, non vedo l’ora di porre fine ai miei giorni; penseranno che sia un pazzo perché ho deciso Piazza San Pietro per darmi fuoco, mentre potevo farlo anche a Palermo.
Spero che capiranno il messaggio che voglio dare; è una forma di protesta contro la Chiesa che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia.

Alfredo

Spero Volpastren abbia le prove [AGGIORNATO]

Romeo Castellucci, per chi non lo sapesse è il regista di uno spettacolo che diversi esponenti su Pontifex hanno definito blasfemo,  volgare e via considerando. Non mi esprimo sullo spettacolo perché non l’ho visto, ma spero solo che Volpastren & co. abbiano i sufficienti appoggi per dimostrare che abusa dei ragazzini solo perché nello spettacolo imbrattano il volto di Cristo.

E non finisce qui: l’autore dell’articolo pubblicato ieri su Pontifex è Sandro Pasquino, il quale effettua una serie di considerazioni sulla sessualità dei bambini, nel merito delle quali non mi soffermo (peraltro le ho lette sommariamente, quindi non saprei nemmeno come commentare). Ma l’articolo originale di Sandro Pasquino è “Chi abusa dei nostri figli“. Che con Castellucci non c’entra nulla. Forse manco sa chi è.

Il titolo è stato cambiato da Pontifex, per loro stessa ammissione:

Volpastren, per dirla in giuridichese, se non hai le prove che quello che fa Castellucci è un abuso al pari della pedofilia, sappi che, per dirla in giuidichese, so’ cazzi!!

AGGIORNAMENTO.

Il video che ho linkato a detta di Andrea è un video delle prove dello spettacolo. Non avendolo visto, non ho modo di poter confermare o di poter smentire. Per completezza ne do comunque conto.

Da parte mia ho solo fatto una stringata sintesi dei nove (e dico nove) articoli che parlano di Romeo Castellucci per far capire chi fosse Castellucci, e cosa dicesse Pontifex per poi giungere alla conclusione che era la cosa per me più importante.

Evito di dare troppo spazio alle pagine pontifeSSe e per assicurarne di più ai loro criticabilissimi contenuti e per questo inserisco lo screen shot:

Mettere le virgolette alla frase “nello spettacolo imbrattano il volto di Cristo” avrebbe aiutato visivamente a comprendere che non era un mio pensiero, ma non essendo una citazione vera e propria, ma come detto una sintesi, ho ritenuto non fosse necessario, anche perché la frase completa, come detto da admin, è palese nel suo significato: è quindi palese che non è una mia opinione che poche righe prima ho affermato di non avere.

Per fin troppo ovvi motivi di spazio e di opportunità (cerco di linkare il sito Pontifex solo per lo stretto indispensabile) non ho fatto un’analisi dei singoli articoli, ritenendo poco pratico e poco leggibile aggungervi quadri sinottici e recensioni critiche ulteriori, ritenendo più utile ai nostri fini far notare al lettore più attento e sveglio come si contestasse su Pontifex Roma qualcosa di cui non si ha idea, con metodi che potrebbero mettere a rischio la mondezza della propria fedina penale.

Mi rendo conto che quest’operazione di alta generosità, possa spiazzare, ma tant’è.

La non pervenuta onestà intellettuale…

La libertà consiste nell’essere padrone della propria vita

Platone

Partiamo dalle rogne. E non uso questo termine a sproposito: dell’Ungheria ormai i Nostri han fatto un neo. Un chiodo fisso. E la malafede dimostrata mi fa sovente citare Cetto La Qualunque “non ti sputo che ti profumo, io non ti piscio che ti lavo, io non ti caco che ti inciprio” ma al di là di queste facili battute, oggi han proprio toccato il fondo del barile. E il tragico è che presumibilmente avranno ancora da scavare: oggi in pratica affermano che levare dalla Costituzione di un Paese il termine democrazia non è quanto meno il primo passo dall’annullarla bensì il contrario. Il tutto pur di sbandierare il fatto che ora il Paese in questione è ipso facto non-più-laico o meglio ancora tendenzialmente teocratico (però quando ciò avviene con la religione islamica si lamentano). Non essendo però questo l’argomento principale citerò unicamente le parti più svergognate e contraddittorie:

Cosa è successo in Ungheria, da provocare le lamentose doglianze delle pedocrazie(?) UE e degli Stati Uniti d’America? E’ stata forse proclamata una dittatura? Sono stati sciolti i partiti politici e sospese le cosiddette “garanzie costituzionali”? E’ stata dichiarata la guerra a qualche stato confinante? (Notare le allusioni storiche forzate: Ad Hitlerum, Ad ConsequentiamNiente di tutto questo; il Parlamento ungherese ha solamente(!!!) deciso di modificare la sua Carta Costituzionale rifiutando di uniformarsi a quelle europee Continua a leggere

Altro ceffone al sito pontifesso [UPDATE]

Uscendo dalla metro ho preso la mia solita copia di Metro News edizione di Roma e chi ti trovo?

Lo stimato prof. Bruno prende le distanze dal sito pontifesso, anzi lui i gay li ama.

Tuttavia il prof.  non ne esce bene, perchè nella sostanza rimane un pontifesso anche se per ragioni di opportunità e immagine ne prende le distanze.

[UPDATE]

Se poco sopra mi ero limitato a dire che il prof. non ne usciva bene, adesso si può affermare che ne esce malissimo.

http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/varie/10219-professor-bruno-qconfermo-lintervista-a-pontifexq-qpretendo-rispetto-per-le-mie-ideeq

Sitmatissimo e consideratissimo Prof: faccia pace col cervello. A Metro dice che non ha mai detto questo, a Repubblica dice che non ha mai detto quello e da B.V. nega tre volte se stesso: proprio come Pietro prima che il gallo canti tre volte.

eSSi si manifestano solo per quello che sono: ridicoli opportunisti senza alcun senso del pudore, scarsi anche nell’arte del free climbing sugli specchi.