Il teologo Vito Mancuso, docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano è intervenuto presso il Forum dei Cristiani Omosessuali Italiani, il 31 marzo 2012.
Affronta il complesso tema dell’accoglienza dell’amore omosessuale all’interno della Chiesa Cattolica.
Esordisce V. Mancuso dicendo,
“Il primo luogo… Il primo luogo nel quale avviene l’accoglienza è la mente, la mente… e poi il cuore. ”
Quindi senza conoscenza non può esserci accoglienza.
Per questo motivo egli scegli di affrontare le obiezioni più forti in ambito cristiano: l’obiezione nel nome della natura e l’obiezione nel nome della Bibbia.
Qui parlerò solo della prima.
L’obiezione in nome della natura è sicuramente fondata, infatti:
C’è un imprescindibile dato di fatto naturale che si impone nella coscienza di qualunque persona retta, che si impone, al punto da diventare legge, una legge naturale.
E tale legge stabilisce che il maschio cerca la femmina, la femmina cerca il maschio e che ogni altra ricerca di affettività sia innaturale e quindi immorale.
Obiezione fondatissima, infatti la vita si diffonde in un solo modo, solo i batteri esulano da questo schema.
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