Volpastren decide di speculare nuovamente sulla morte, alla ricerca di notorietà e soprattutto di soldi. La vicenda è la morte di Morosini, su cui, a mio avviso, s’è scatenata una vicenda mediatica al limite del morboso.
Nel commentare la vicenda, Volpastren dice:
Come noto, un malore improvviso ha stroncato la vita, sabato scorso, al giovane e sfortunato calciatore del Livorno, Morosini. Come al solito, i tromboni del politicamente corretto hanno cominciato i loro discorsi da salotti buoni, arrivando a dire persino che i calciatori sono stressati da impegni eccessivi. Evidentemente, non si rendono conto di come lavorano veramente e con scarso reddito, portuali, metalmeccanici, contadini. Quello di Morosini è stato un incidente sul lavoro come tanti ed in questa ottica, sino a prova contraria, va considerato. Ha detto bene Zeman: perché per Mancini il campionato non è stato sospeso?
C’è da dire che questa è una delle poche cose condivisibili che ho letto su Pontifex. Dovremmo incorniciarla perché è come trovare l’ago in un megapagliaio. Solo una piccola cosa stona: è solo un incidente sul lavoro come tanti. Spero significhi che anche ai tanti vada data la stessa importanza. Ma quel che viene dopo è peggio.
Intanto nel generale processo di beatificazione del calciatore (che effettivamente non è stato trattato bene dalla vita), affiora altra situazione. Sappiamo bene che i soloni del cattolicesimo buonista insorgeranno, ma le regole sono regole.
Perché chi vuol beatificare Morosini? E’ un ragazzo sfortunato morto in diretta, la qual cosa ha creato un forte shock. Sento che il minidio pontifesso sta per entrare in azione … cosa avrà mai commesso Morosini? Avrà abusato dei bambini? Appeso fegati ai citofoni? Avrà perseguitato biologhe ventiseienni insieme a B.V. lo stalker di Murat? Vediamo …
Morosini conviveva more uxorio con la fidanzata, senza alcun vincolo matrimoniale e non ne faceva mistero alcuno. Non risulta essersi pentito o aver detto di voler cambiare vita.
Ma valàvalàvalà … ovviamente non ci è dato sapere la fonte da cui Volpastren attinge la notizia per scrivere la pubblica scempiaggine, ma il fatto che l’articolo appaia, guarda caso, il giorno dei funerali di Morosini, è solo la conferma che Volpastren scriva solo per speculare sulla morte di un bravo ragazzo. E non si differenzia da tutti i soloni che ha poco prima criticato.
Esattamente perché se da un lato per Franco Mancini, grande portiere che ricordo nella sua permanenza a Napoli con enorme affetto, non c’è stata alcuna sospensione dei campionati, nemmeno Volpastren ha spiccicato parola … chissà come mai.
Eppure avrebbe ben dovuto criticare una persona amante di Bob Marley e della musica giamaicana. Eppure EdiochesonoCarletto non aveva una bella opinione nè di Bob Marley, definito un tossicomane, né del reggeae.
Ma Volpastren non dice una parola, ed il perché è presto detto: non era conveniente.