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Vado spesso curiosando in giro per il piacere di non rimanere mai senza argomenti di conversazione.

Nuovo terribile segnale del minidio pontifeSSo?

 I segnali sono chiari: dopo le accuse al giudice Carnevale, hanno arrestato a Bari un giudice e due funzionari della commissione tributaria provinciale di Bari, professionisti e un imprenditore pugliese. E’ evidente che il minidio pontifeSSo di nome MA vuole avvertire uno tra Bruno Volpe residente a Murat e B.V. lo stalker di Murat.

 Ora vai a capire chi dei due è, ma io penso che questo è un segnale chiarissimo del minidio pontifeSSo che vuole che Volpastren ci risponda, dopo quasi un anno, alla fatidica domanda: sei tu lo stalker di Murat?

Rispondi Volpastren … non trascurare questi segnali.

Il falso scoop di Di Pietro.

Esilarante l’articolo fiume di un paio di giorni fa di EdiochesonoCarletto. Un simil scoop – nessun presidente gay difatti – da far accapponare i capezzoli. Ma che sono rivelatori del modo di comportarsi suo e dei pontifeSSi. Vi risparmio il commento di tutto l’articolo ma solo delle parti migliori (ci starebbe bene qui una risata satanica).

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Carletto e la sua strana concezione del diritto.

 EdiochesonoCarletto avrebbe potuto fare di meglio nel commentare la drammatica esplosione avvenuta stamani a Brindisi. Analizziamo nel dettaglio. Dopo un pippotto inutile per descrivere la notizia, EdiochesonoCarletto – resosi conto che non può speculare sulla morte di una sedicenne con le puttanate tipo che Dio ha mandato una punizione, abbandona del tutto la notizia e la usa come clava per i suoi pensierini e ci dice:

Sono meridionale, conosco tanti delinquenti (inutile che li denunci tanto sono ben noti a chi di dovere, da “secoli”)

 

In due righe, una serie infinita di cagate: innanzitutto il collegamento tra l’essere meridionale ed il conoscere tanti delinquenti. Come se i delinquenti stessero solo al sud. Peggio di un leghista, se possibile.

In secondo luogo sarei curioso di sapere come, dove e quanto Carletto ha conosciuto tutti questi delinquenti. E soprattutto se, tra questi, vi sia B.V. lo stalker di Murat.

Terzo punto: l’inutilità della denuncia perché tanto sono ben noti. Beninteso, Cidippinen, la legge ci dice che nessuno ha l’obbligo di denuncia, ma a questo punto mi auguro che vengano a farti visita le forze dell’ordine per sapere cosa sai.

conosco tanti politici, conosco tanti uomini appartenenti alle onorabilissime Forze dell’Ordine e conosco tanta gente perbene.

 Quindi politici e i componenti le Forze dell’Ordine non sono persone per bene?

1) La legge non funziona, da sempre;

 Quale legge in particolar modo? Perché non funziona? Cosa proponi per migliorare? Niente accuse generiche e vaghe senza uno straccio di idea nè di argomentazione in preda ad isteria qualunquista.

2) I criminali sono quasi sempre in libertà e continuano a fare i loro comodi ovunque;

A me risulta che le carceri strabordano di detenuti. In ogni caso anche qui sarebbe opportuno citare numeri o nomi e cognomi. Chi sta in libertà e dovrebbe star dentro? Cidippinen se sai qualcosa di preciso, parla e dimostra le tue accuse, altrimenti cortesemente usaci la cortesia di tacere.

3) Gli avvocati dei mafiosi sono più bravi dello Stato che, con leggi inutili e ridicole, permette che dei criminali di professione siano liberi. A volte li incarcera per 2 o 3 anni, poi escono, poi ne combinano altre e poi … la “filiera” continua;

Come sopra: quali leggi sono inutili e ridicole? Cosa proponi per migliorarle? Niente.

4) La gente, specialmente dalle nostre parti, ha paura di parlare, perché se denuncia un delinquente, dopo 3 mesi se lo ritrova sotto casa che letteralmente gli distrugge la macchina e gli minaccia i figli, per poi degenerare in atti di violenza;

 Questo purtroppo è vero … ed è anche il motivo per cui EdiochesonoCarletto evita accuse troppo circostanziate.

5) Le Forze dell’Ordine, in tutto questo, stanno a guardare

Ah, allora era giusta l’impressione che non fossero persone per bene?

e incolpano la Magistratura di essere troppo lenta e di applicare leggi sbagliate.

La lentezza della Magistratura spesso è dovuta alla cavillosità di molti avvocati, alla presenza, a titolo di esempio, del divieto di reformatio in peius, motivo per cui tutti fanno appello non avendo nulla da perdere (in Francia in cui la sentenza in appello può anche essere peggiore della sentenza di primo grado, molti processi si concludono in primo grado).

Aggiungiamo scarsità di personale, lentezza delle poste nel notificare gli atti, reati assolutamente di valore economico e sociale minimo (si sottopone a processo per tre gradi di giudizio anche chi falsifica il biglietto della metropolitana del valore di pochi spiccioli o chi ruba una merendina).

Il tema è estremamente articolato, ma Carletto lo sintetizza in tre parole.

Non avete idea di quanti Carabinieri si lamentano di questo sistema. Loro indagano per anni e “sudano 7 camicie” e poi lo Stato azzera il loro lavoro;

Quando? Dove? Almeno un esempio ce lo vuoi portare Carletto?

6) I politici, molti collusi palesemente con esponenti della criminalità, per motivi di voti, dormono o fanno finta di niente. Sono solo pronti a blaterare quando accadono fatti gravi. Così funziona la gran parte della politica locale in meridione.

Allora Carletto bello perché non scrivi un bel libro come ha fatto Saviano con accuse circostanziate, con carte processuali alla mano e dimostri chi è colluso con la malavita? Altrimenti non ti differenzi dalla marmaglia qualunquista e talvolta anche razzista. Sembra quasi di leggere le parole di Borghezio.

Non avete idea dei pestaggi che avvengono la notte, quando gli “attacchini” dei manifesti elettorali di politici malavitosi, percuotono gli “attacchini” del politico onesto e sovrappongono i loro manifesti ovunque.

No, non abbiamo idea: perché non ci porti dei video? Perchè non ci porti delle testimonianze? Ah, già, hai solo testimonianze mai smebtite, e quindi vere, di gay guariti.

Due possibilità: o fai un bel video in cui trovi almeno un attacchino malmenato del politico onesto di turno, fai nome e cognome del politico di cui sopra, tanto se è onesto non c’è problema. E mi raccomando per essere credibile l’intervista dev’essere in video, poi ne fai due copie: una, integrale, con nome, cognome e volto del tuo testimone la spedisci alle forze dell’ordine, l’altra, oscurata per motivi di riservatezza dei dati sensibili, la pubblichi su Pontifex.

Seconda possibilità: vai armato di videocamera e registra i pestaggi. O hai troppa paura di farlo? Già, comodo parlare dalla propria stanzetta col culo coperto.

7) In Parlamento continuano ignobilmente ad essere presenti pregiudicati, persone indegne, molti deliquenti anche condannati e marciume simile.

E’ l’unica cosa sulla quale concordo.

1) Si riformi la giustizia, con leggi certe, certissime e pene severissime;

Le leggi certe ci sono. Il problema è che una sanzione che arrivi dopo 15 anni il fatto è totalmente inutile sotto il profilo sociale.

2) Si aboliscano i 3 gradi di giudizio, li abbiamo solo noi e qualche altro paese “sottosviluppato”;

Idee alternative su come svolgere un processo? Non vale la Santa Inquisizione.

3) Si vieti a chi ha la fedina penale sporca di ricoprire qualsivoglia carica politica e/o ad essa collegata;

4) Si caccino a pedate dal Parlamento i politici in “odore di delinquenza” e ce ne sono tanti, troppi. Siamo stanchi;

Uniche cose sensate.

5) Si punisca sempre con l’ergastolo il colpevole di omicidio provocato per motivi non derivanti da legittima difesa.

Ah beh, mi sembra ottimo. Vediamo un po’ le conseguenze della legge Cidippinen…

 …. se in un impeto d’ira ammazzo una persona, a seguito magari di forte provocazione, non mi trovo in una condizione di legittima difesa. Ergastolo.

… se in un incidente stradale provoco la morte di una o più persone, magari trovandomi in una situazione di colpa magari anche solo al 50%, classico caso di omicidio colposo. Ergastolo.

… se voglio solo spintonarti e tu cadendo batti la testa e muori, classico caso di omicidio preterintenzionale. Ergastolo.

… se ammazzo una, dieci, cento persone è esattamente la stessa cosa. Ergastolo.

Carletto Carletto: la sanzione è la misura della gravità del comportamento. Sanzionare con la stessa pena due comportamenti significa assicurargli la stessa gravità. E proponendo l’ergastolo per tutti, vedi che dai la stessa gravità a comportamenti diversi, seppur con la stessa tragica fine: provocare la morte.

Vuoi sapere cosa si potrebbe fare, invece? Te lo dico subito:

(1) Notifiche telematiche tramite posta certificata: risparmi tempo di spedizione e denaro. Eviti peraltro che le notifiche non giungano a destinazione con relativo spostamento dell’udienza (anche per molti mesi) per la rinnovazione degli atti.

(2) Faldoni digitali cui, tramite User Name e password, si possano consultare gli atti dal pc e possano accedere solo le parti interessate: risparmi spazio di archivio cartaceo e soldi. E anche tempo.

(3) Maggiore personale inquirente e giudicante: più giudici ci sono, più udienze possono farsi.

(4) Depenalizzazione dei reati bagattellari ed eliminazione del divieto di reformatio in peius della sentenza di primo grado: in questo modo si svolgono meno processi e si va in appello solo quando si è convinti che la sentenza di primo grado sia ingiusta e non perché tanto non ho niente da perdere.

(5) Rimodulazione delle pene: il codice penale è stato redatto dal governo fascista e pur avendo una parte generale all’avanguardia, prevede per esempio ben prima della Costituzione il principio di legalità, ha la parte speciale, cioè la parte delle sanzioni, da rivedere visto che prima della Costituzione il danno contro il patrimonio era considerato più grave del danno contro la persona. Dopo l’avvento della Costituzione è esattamente il contrario.

Questo è quanto. Ma in tutto ciò, Cidippinen ha del tutto perso di vista il fatto che è morta una ragazzina di 16 anni. Doveva solo giustificare il suo pistolotto inutile e pure sbagliato.

I pontifeSSi massimi non sono attaccati ai soldi …

… e affrontano anche molto volentieri le critiche ed il dialogo tant’è vero che appare su Pontifex:

 

 Sarà perché è l’unico modo che hanno trovato per non far commentare Betta non sapendo più cosa inventarsi? Sarà per le pontifeSSerie che si inventa Babinix l’emerito sui gay che farebbero bene a non nascere? Vai a capire.

 Altro che cattofobia e sfottò.

Non siate ipocriti!

 L’articolo Pontifesso con cui si scagliano contro la liberalizzazione delle droghe, cade a fagiuolo su uno scambio di opinioni che ho tenuto con un caro amico di recente convertito al cattolicesimo. Ovviamente riporterò solo la mia opinione, essendo la nostra conversazione via mail di stampo privato e solo se il mio amico vorrà, commenterà esprimendo le sue idee.

 Nel vietare l’uso della droga, è bene dirlo da subito, c’è un velo di profonda ipocrisia moralista, in quanto la droga, nel suo complesso e per quanto possa sembrare paradossale, provoca un numero di morti decisamente inferiori rispetto al tabacco, alle conseguenze dell’obesità ed all’alcool. Se consideriamo l’evento morte come un danno, e non potrebbe essere altrimenti, la prima domanda da porsi è, quindi, perché vietare il comportamento meno dannoso e non tutti quelli più dannosi?

 Si potrebbe obiettare: vietiamo tutti i comportamenti dannosi. Per attenerci ai quattro casi citati, tabagismo alcolismo obesità e droga, possiamo dire che per quanto riguarda l’obesità è profondamente difficile controllare l’adeguatezza dell’alimentazione di una persona. Peggio ancora sanzionarla (e sappiamo bene che un obbligo senza una sanzione certa in teoria ed in pratica è aria fritta). Sull’alcolismo, peraltro, c’è anche chi ritiene che un moderato consumo di alcool possa giovare alla salute.

 Altro aspetto da tener presente è che, sia per il tabacco che per l’alcool che per la droga, vietarne il commercio legale significa alimentarne subito il traffico illegale. Quindi ingrossare le casse della malavita che agirebbe, come agisce tuttora per la droga, in regime di monopolio, fornendo i prezzi che desidera, insidiando i più giovani con dosi gratis per avviarli alla droga, speculando su chi è in astinenza indirettamente spingendolo a procurarsi i soldi rubandoli. Se, almeno per le droghe leggere, si agisse in regime di concorrenza, con dosi gratuite per chi è in astinenza, il tutto renderebbe molto meno vantaggioso per la criminalità organizzata il commercio della droga.

 E vogliamo parlare del fatto che secondo l’Amministrazione Penitenziaria, in 19 penitenziari, tra il 2001 ed il 2005, 14 mila detenuti su 60 mila erano tossicodipendenti? Parliamone, perché se invece di sanzionarli in carcere, li assistessimo al di fuori di esso, 1/4 dei detenuti sarebbe libero contribuendo a migliorare anche la vita carceraria.

 Ne consegue, amici cari, che per quanto io non abbia mai fumato una sigaretta, per quanto dissuaderei di corsa i miei figli dal fumare, dal drogarsi, dall’ubriacarsi e dall’alimentarsi in modo disordinato, per far sì che abbiano uno sviluppo sano ed una vita migliore, penso che nessuno abbia il diritto di imporre agli altri (se non per certi versi i genitori verso i figli) la propria scala di valori. Anche perché storicamente il proibizionismo raramente ha portato buoni risultati.

 Ne consegue per come vedo io la vita, che chi voglia bucarsi il cervello, ammazzarsi di sigarette o rimpinzarsi di dolci e di fritti fino a diventare un pachiderma dev’essere libero di farlo purché con il proprio comportamento poi non danneggi il prossimo. Anche perché porre un divieto, in genere fa scattare, specie nei giovani, la voglia di tenere proprio quel comportamento vietato. D’altronde le statistiche EMDDA ci dicono per esempio che la cannabis è meno usata in Olanda che in Italia. Significherà qualcosa.

 Poi possiamo discutere di come la collettività debba sostenere i danni che queste persone subiscono e come le si può aiutare a disintossicarsi. Possiamo, legalizzando almeno le droghe leggere, avere un controllo più efficace, con tanto di prevenzione migliore, sulla qualità della droga e su chi dovrà fare, magari, controlli sanitari più accurati.

 Ma sempre per non essere ipocriti, se ci sarà chi non vuole pagare i costi sanitari per disintossicare dalla droga i tossicodipendenti, potrei dirvi che io non voglio pagare i costi per chi va a sciare senza adeguata preparazione e si rompe una gamba, o chi perde dita, mani o occhi per raccogliere petardi inesplosi, o in genere a causa dei botti di capodanno.

 Perché se vogliamo sbattere in galera i tossicodipendenti, allora dobbiamo sbattere in galera anche tutta una serie di comportamenti perfettamente legali ma pericolosi per la propria salute.

 Se vogliamo, quindi, affrontare il problema della tossicodipendenza dobbiamo affrontarlo dal punto di vista sanitario non penale e quindi occorre stabilire come eventualmente aiutare sotto il profilo medico i dipendenti da alcool, tabacco e droga. Senza puntare il dito contro di loro.

Volpe, Di Pietro e l’ABC del catechismo …

Delirante quanto scrivono EdiochesonoCarletto e Volpastren nella loro ultima fatica (sai che fatica!!):

I soliti blogger – o pseudo tali – in cerca di click facili e consensi populisti, come era immaginabile, hanno strumentalizzato un normalissimo editoriale cattolico pubblicato ieri sul sito;

 Dite la verità, se non sapeste che a scrivere sono Volpastren e Carletto, non pensereste che stanno parlando proprio di Pontifex? In cerca di click facili e consensi populisti … strumentalizzato un normalissimo editoriale cattolico … sembrano proprio loro.

Nessuno si è “scagliato con violenza inaudita” contro il defunto Morosini, invece sono state fatte delle semplici e doverose osservazioni esclusivamente sugli abusi liturgici e disciplinari che vengono regolarmente compiuti, in barba ad ogni raziocinio edificante ed anche al Codice di Diritto Canonico.

 Ma Morosini è stato definito, proprio da Foxi, nel seguente modo:

la sua situazione è quella di pubblico peccatore, di chi  ha dato con la vita pubblico scandalo …

 Quindi cari Brunello e Carletto, usateci la cortesia di non provare a coglionarci nè di sparare cagate … almeno rispettate i morti, visto che non vi viene di rispettare i vivi. Il delirio prosegue:

Prima di scrivere articoli, lo si dice per correzione fraterna, sarebbe meglio riflettere e documentarsi attentamente, altrimenti, come in questo caso, oltre a delirare in maniera cattofobica e quasi ossessiva, si rischia seriamente di istigare qualche squilibrato all’odio contro i cattolici realmente osservanti e timorati di Dio; proprio quelli che i neo pagani definiscono fantasiosamente “ultraconservatori”(!!!???).

 Proprio loro parlano di documentarsi attentamente? Proprio loro che applicano una versione distorta del Catechismo, per esempio offendendo e discriminando i gay che, a detta del catechismo:

devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione.

 La qual cosa non è mai avvenuta su Pontifex, che quindi disobbedisce ad una regola basilare del catechismo.

 Sull’istigazione a delinquere, ricordo solo che sono proprio alcune dichiarazioni apparse su Pontifex a rischiare di suonare come istigazione. Non vorrei mai, difatti, che qualche debole di mente pestasse o ammazzasse i gay sostenendo che sarebbe stato meglio non nascesse per nulla, oppure, peggio, spiegando poi di volergli fare una cortesia.

Pertanto, a voi finti cattolici, ignoranti che siete sempre pronti a giudicare la fede degli altri, nel mentre usate come randello il “non giudicare” per auto giustificare le vostre nefandezze, ricordiamo le parole del Signore, rivolte a voi ed ai vostri preti o catechisti dis-educatori

 Come sopra. Volpastren e Carletto sono in pieno delirio di onnipotenza, credendosi in grado di poter giudicare il mondo intero, di essere più realisti del re, mentre sono solo due soggetti in cerca di visibilità e di soldi che non hanno nulla a che vedere con il cattolicesimo.

“Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello” (Lc 6,42).

 Ribadisco il concetto: adeguatissimo per i pontifeSSi.

Ci fornisca, eventualmente, don Luciano Manenti, le prove scritte di una eventuale autorizzazione dell’Ordinario del luogo, motivando il come sia possibile, in tal caso, alla luce della Dottrina cattolica, evitare lo scandalo per i fedeli

 Ci forniscano loro, invece, la prova che Morosini fosse un pubblico peccatore. Molto probabilmente don Manenti non se li filerà manco di pezza, e farà più che bene, perché questo delirio di onnipotenza è solo sintomo della profonda non conoscenza del cattolicesimo.

 Non ho altre parole … solo parolacce …e preferisco tenerle per me.