Pontifex ultimamente ci sta stupendo con il suo cattivo gusto più che mai. Dopo le penose considerazioni sul funerale di Sarah Scazzi (nel quale i farisei, invece di pensare alla morta, hanno badato a dettagli molto più “importanti” e “fondamentali” come il colore delle esequie e del sacerdote, la posizione del tabernacolo e sul fatto che in fondo anche la povera Sarah tanto “innocente” non era: poteva pensarci un poco prima a farsi battezzare invece di rimanere una impenitente “eretica” senza Dio.), oggi si torna con grande “stile” ad una delle cose più amate dai pontifessi: i sofismi, l’arte di giocare con le parole fino al punto di rovesciare il loro significato, fino a quando non si può che affermare con certezza che “il bianco è nero, e il nero è bianco”. Continua a leggere
L’arte del sofisma: picchiare la gente è segno di “civiltà”, difendere i diritti degli omosessuali è un crimine contro gli omosessuali. Quando il bianco diventa nero e il nero è fatto passare per bianco.
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