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Il convegno degli esorcisti ed Avvenire

esorciccioQuando è (era) Stanzione, quando è (era) Ciddippino a fare dichiarazioni su esorcismi e demoni parecchio imbarazzanti, ancorché di dubbia ortodossia cattolica, per il sottoscritto è tutto nella norma. Ci si abitua per lo meno, e certo non si può pretendere un minimo di buonsenso da degli integralisti su certe faccende.

Ma quando è il convegno ufficiale degli esorcisti cattolici le cose sono un attimo diverse. Anche tenuto conto che nessuno dei succitati figuri potrebbe essere stato presente bisogna considerare l’opinione delle alte gerarchie ecclesiastiche. E che succede quando il giornale della CEI lo avalla e mette in giro dichiarazione imbarazzanti in modo alquanto familiare? Sta pure a vedere che ci tocca rivalutare Stanzione!  Continua a leggere

Avvenire, le chiese e le città: buon viso a pessimo gioco

Das Stadt... !

Das Stadt… !

Come reagisce la Chiesa Cattolica allo svuotarsi dei propri luoghi di culto a cui destina (meglio: destiniamo, data la ripartizione delle scelte col’8×1000) così tanti soldi ed energie? Non bene.

Figurarsi col progressivo laicizzarsi della popolazione…

Ed infatti  l’articolo che commenterò oggi, in piena sintonia colle uscite papali, pare uscito da un libello ottocentesco scritto contro Il Moloch della città (e qualsiasi cosa non sia stato Restaurato nell’Ancien Régime). Insomma, un’alternativa cartacea al Metropolis di Fritz Lang, pudicamente censurato nei suoi messaggi marxisti.  Continua a leggere

I nipotini di Padre Bresciani e il cattolicesimo eterno

Per la seconda volta mi capita di commentare Avvenire. Non so se perché sono io troppo puntiglioso o pure perché l’apologetica malamente travestita da trattazione storico-scientifica mi fa davvero uscire dai gangli.

Non che magari nell’articolo ci sia qualcosa di corretto, anzi: c’è una buona probabilità che ci possa essere, solo che dato che non essendo io onnisciente non posso sapere fino a che punto!

Perciò, in questo scritto mi limiterò a sottolineare ciò che alla luce dei miei studi (amatoriali ma pur sempre studi) è manifestamente falso. O se non altro dubbio.

Di seguito l’articolo, il mio commento in blu.

Nella storia dell’umanità l’homo religiosus assume una modalità specifica di esistenza, che si esprime in diverse forme religiose e culturali. Lo si riconosce dal suo stile di vita: crede all’esistenza di una realtà assoluta che trascende questo mondo e vive delle esperienze che, attraverso il sacro, lo mettono in relazione con questa Trascendenza. Rileviamo che egli crede all’origine sacra della vita e al senso dell’esistenza umana come partecipazione a un’Alterità. È anche un homo symbolicus, che coglie il linguaggio delle ierofanie, attraverso le quali il mondo gli rivela delle modalità che non sono evidenti di per se stesse. Continua a leggere

Perché il papa consiglia il libro delle Sentinelle in Piedi?

Gesuitismo portami via...

Gesuitismo portami via…

Detesto essere disfattista, ma questa notizia mi da davvero da pensare.

Sono cosciente del fatto che un’osservazione del genere potrebbe apparire sgradita, ciò nonostante non penso di dovermi scusare: non ho nulla di cui essere colpevole. E se la curiosità è una colpa mi dichiaro reo confesso. Premetto ciò perché non sono rare le volte in cui ho letto una qualsiasi critica da sinistra dell’odierno pontefice venire tacciata di disfattismo, al contrario di quelle di destra, derubricate (giustamente) nel ridicolo o nell’indifferenza. In fondo per fortuna le frange stile Pontifex e Radio Spada sono minoritarie.

Ma andiamo al succo della questione: coglievo da Avvenire un consiglio degli acquisti – non so come altro chiamarlo – sponsorizzato nientemeno che da Bergoglio. Eppure il nome della merce mi suonava familiare, ma leggiamo direttamente le pontificie parole:

Rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano di spiegare meglio il concetto di “colonizzazione ideologica” evocato nel corso dell’incontro con le famiglie a Manila, Francesco si è così espresso: «C’è un libro – scusatemi, faccio pubblicità – c’è un libro, forse lo stile è un po’ pesante all’inizio, perché è scritto nel 1907 a Londra… A quel tempo lo scrittore ha visto questo dramma della colonizzazione ideologica e lo descrive in quel libro. Si chiama Lord of the World. L’autore è Benson, scritto nel 1907, vi consiglio di leggerlo».

Non è la prima volta, dicevamo, che papa Bergoglio si richiama a questo libro Continua a leggere

La questione dei Re Magi: Avvenire fa lo gnorri…

Zoroastro. Che c'entra? Leggete e scoprite... ;)

Zoroastro. Chi era costui?

Premessa: Non mi è mai capitato di commentare-confutare Avvenire. Il quotidiano della Cei. Men che meno i suoi articoli apologetici. Quindi per me questa sarà una sorta di prova. Perché oggi? Non c’è un motivo, se non lo straparlare del pontefice (e baciapile) della figura dei Magi. Avverto: potrebbe esserci qualche imprecisione, di sicuro ce ne sarà almeno una, e di questo eventualmente me ne scuso subito. Della mia parzialità non ne parliamo nemmeno: non pretendo di essere oggettivo (perlomeno in assoluto) e quindi qualsiasi accusa di questo genere non scrivo che sarebbe o non sarebbe vera: banalmente sarebbe irrilevante. Le fonti sono già quelle che ho citato altrove: l’Avesta ecc. ecc.

Ma cominciamo subito senza perderci in altri preamboli.

Riporto stralci di questo articolo apologetico qui

​Solo un Vangelo ne parla, quello di Matteo: «Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”… Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra».

Già qui il nipotino di Padre Bresciani non riesce a nascondere il dettaglio imbarazzante:

Solo un Vangelo ne parla, quello di Matteo

Alla faccia delle concordanze!
Ma continuiamo: Continua a leggere

Anche con un poco di zucchero alla Chiesa la pillola non va proprio giù.

I metodi contraccettivi non hanno mai riscosso l’approvazione della Chiesa cattolica: una vera e propria guerra persa almeno in Italia dove la maggioranza delle persone non considera immorali gli anticoncenzionali.
Se in Italia poche possibilità ci sarebbero di bloccare la pillola del giorno dopo, in Bolivia il segretario generale della Conferenza Episcopale Boliviana Eugenio Scarpellini ha chiesto al governo di eliminare la vendita della pillola del giorno dopo perché non potrebbe essere considerata un contraccettivo.
Anche in Italia da parte del mondo cattolico la pillola del giorno dopo non è considerata un contraccettivo ma un “intercettivo” così come spiega Anna Fusina su Zenit, l’agenzia di stampa dei Legionari di Cristo. L’intercezione sarebbe «una tecnica che intercetta l’embrione rendendone impossibile l’annidamento nella parete uterina» e perciò non avrebbe «un effetto contraccettivo, ma antinidatorio, cioè abortivo». Un paragone tra contraccezione ed aborto condiviso, sempre su Zenit, da Elisabetta Bolzan secondo cui «anche la contraccezione di emergenza può provocare l’uccisione di un concepito» e per cui «il criterio di decisione che porta alla diffusione della contraccezione d’emergenza e al suo utilizzo è dunque il desiderio che una donna, una coppia hanno o meno nei confronti del figlio, ideale o reale che sia, sopprimendo di conseguenza l’oggettività che si è di fronte a una vita umana». Continua a leggere

Quella povera Russia attaccata a livello internazionale e quelle gerarchie vaticane a difesa dell’innocenza dei bambini.

L’approvazione della legge russa che introduce a livello federale il reato amministrativo di “propaganda dell’omosessualità tra i minori” ha suscitato le proteste dei governi occidentali e secondo Amnesty International «questa legge finirà per punire comportamenti legittimi legati all’espressione di identità e opinioni personali e contribuirà a stigmatizzare e isolare le persone Lgbti». La stessa Ong sottolinea come in diverse aree del paese «sono state adottate leggi discriminatorie contro le persone Lgbti (San Pietroburgo e nelle regioni di Baschiria, Čukotka, Krasnodar, Magadan, Novosibirsk e Samara)». Sempre Amnesty ha chiesto ai leader mondiali riuniti per il G20 di condannare questa legge e John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International, ha dichiarato: «La legge, vietando di fatto le attività pubbliche delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti), non ha fatto altro che creare un clima d’intolleranza e incentivare episodi di violenza da parte di gruppi organizzati».

Il mondo cattolico non ha condannato l’approvazione di questa legge che ha indignato il mondo civilizzato e La Nuova Bussola Quotidiana scrive di «un attacco costante, martellante, internazionale» che starebbe subendo la Russia riportando la notizia che addirittura cento Ong di tutto il mondo sosterrebbero questo provvedimento. Continua a leggere

Testamento biologico ed eutanasia passiva: un diritto costituzionale

La notizia del suicidio assistito di Vittorio Bisso in Svizzera ha riportato questo tema nell’agenda dei media. A novembre dello scorso anno molta eco aveva suscitato la decisione di Lucio Magri di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera. Il caso di Vittorio Bisso e di Lucio Magri sono però differenti: mentre il primo era malato di Sla ed inevitabilmente non è possibile guarire o fermare il decorso di questa malattia, il secondo era affetto da una forma depressiva e quindi non era in pericolo di vita. Fonti di stampa riportano che ogni anno circa 1500 Italiani si rivolgono alle cliniche svizzere per richiedere informazioni ma ovviamente questi dati sono tutti da verificarsi. L’Eurispes – nel “Rapporto Italia 2012” – ha raccolto il parere degli Italiani in merito al testamento biologico, l’eutanasia ed il suicidio assistito. Continua a leggere

I ridicoli “perché” dei cattolici per opporsi alle unioni civili

Gli attivisti dell’associazione cattolica Uccr (Unione cristiani cattolici razionali) pubblicano un articolo sulle unioni civili raccogliendo vari interventi (tutti – ad eccezione di uno – da Avvenire) contrari a questa introduzione.

Gli uccrociati riportano un articolo di Avvenire secondo cui le unioni civili sono richieste da coloro che «in nome di una libertà assoluta rifiuta il matrimonio (anche solo civile), che avrebbe il torto di regolarizzare il rapporto, ma cui va stretta anche la convivenza, che non dà alcun riconoscimento pubblico. Per chi, in definitiva, non accetta le responsabilità e i doveri di un vero matrimonio (civile o religioso che sia), ma ne esige tutti i diritti, nei confronti del partner, dei figli e dell’intera società. Diverso il caso delle coppie gay, che non sono spinte dalle stesse motivazioni ma che cercano con tale attestato di chiamare “matrimonio” la loro unione e “famiglia” la loro convivenza». Continua a leggere