Buongiorno a tutti e tutte,
come avrete giá dedotto dal titolo, nasce oggi
riceviamo un commento da parte dell’utente Ernesto Esposito a proposito dell’articolo contro Roberto dal Bosco.
Riteniamo questo commento meritevole di essere evidenziato, pertanto lo copiamo integralmente e lo pubblichiamo come post. Speriamo che l’autore Ernesto Esposito gradisca questa iniziativa redazionale. Continua a leggere
Nel mondo scientifico si è soliti sottoporre le proprie teorie alla “peer review”, cioè all’attenta analisi e critica da parte di ricercatori autonomi (non legati dunque a chi ha prodotto il primo studio e la relativa teoria) per evidenziare eventuali dimenticanze, fallacie, errori.
Trovate una spiegazione di questo concetto sulla comunistissima Wikipedia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria
Perchè questa introduzione? Beh perchè quest’oggi gli amici Pontifessi sbattono in prima pagina un “pezzaccio” che cerca di soccorrere la traballante teoria (abbracciata dagli amici Pontifessi ma non dalla Chiesa Cattolica) secondo cui un dio (minuscolo, visto che non è quello della Chiesa Cattolica) sottoposto agli stessi peccati che condanna (l’ira, la vendetta) si diverte a mandare terremoti, nubifragi ed altre sciagure qui sulla Terra.
Curioso perchè l’incipit dell’articolo offre un contesto ben specifico, che non emerge dal titolo Pontifesso.
Considerando le polemiche sorte nelle ultime settimane a riguardo della tematica dei «castighi di Dio», innescate, senza volerlo, dal Professor Roberto de Mattei, il quale in una trasmissione su Radio Maria ha esposto ciò che la Chiesa ha sempre detto e le Sacre Scritture hanno sempre rivelato, padre Raniero Cantalamessa O.F.M., predicatore della Casa Pontificia, nella sua predica del Venerdì Santo (22 aprile), tenuta nella Basilica di San Pietro, ha riproposto l’argomento…
Si menziona l’intervento radiofonico di Roberto de Mattei. Si fa riferimento ad eventi molto indietro nel tempo. Con un tempismo curioso questo brano viene pubblicato soltanto oggi. La versione originale del brano è stata pubblicata fin dall’aprile 2011 sul sito “Messa in Latino” (http://blog.messainlatino.it/2011/04/i-castighi-di-dio.html)
L’autrice di questa accorata difesa si firma come “Cristina Saccardi”. La sua difesa del De Mattei potrebbe essere una bellissima testimonianza della credibilità di cui gode Roberto. C’è solo un piccolo problema: la credibilità di una persona viene testimoniata utilmente da chi non ha nulla a che spartire con il soggetto in questione. La testimonianza della Saccardi potrebbe essere utile dunque a ristabilire l’onorabilità di Roberto. Se solo la Saccardi fosse “indipendente” rispetto al De Mattei. Purtroppo così non è visto che lei si premura di pubblicare addirittura delle foto che li ritraggono insieme.
Vi rimando al sito della Saccardi, qualora il vostro desiderio di conoscerla meglio non trovi soddisfazione altrove.
http://www.cristinasiccardi.it/?page_id=90
Che dire, quindi? Per l’ennesima volta gli amici Pontifessi cercano di farci fessi, spacciando del materiale inutile come testimonianze di solidarietà. Fallendo miseramente, come sovente capita.
Coerenti, nella loro fallibilità.
La fonte Pontifessa:
http://www.pontifex.roma.it-nyud.net/index.php/opinioni/laici/12261-alcune-riflessioni-sui-castighi-di-dio-da-qmessa-in-latinoq
Colui che eccelle nell’arte della guerra non obbliga il popolo a fornire soldati per due volte di seguito o a procurare provviste per una terza volta. Se riuscite a ottenere il vostro equipaggiamento recuperandolo all’interno dello stato invaso e vi approvvigionerete rubando provviste del nemico, le riserve alimentari del vostro esercito saranno sufficienti […] negli scontri fra carri, quando vengono catturati dieci o più carri, ricompensate chi ha catturato il primo. Cambiate le bandiere e gli stendardi dei carri presi al nemico sostituendoli coi vostri
Sun Tzu, L’Arte della Guerra: II Come si conduce una guerra
Che i Nostri avessero sviluppato un profondo complesso nei confronti del buddhismo identificandolo tutto con la scuola gelug tibetana era noto da quando pubblicarono l’ignominiosa intervista a Roberto dal Bosco, ma che non sappiano nemmeno della situazione da quelle parti tanto da confondere le azioni del Partito Comunista Cinese con un’impossibile, visto il regime, azione volontaria dei monasteri be’…. sì, diciamo la verità: data la loro abissale ignoranza ce lo si poteva aspettare. Continua a leggere
Non é la prima volta, no.. Continua a leggere
… son forse iniziate le resurrezioni che annunciano la fine dei tempi? Continua a leggere
Buongiorno a tutti.
Dopo il pezzaccio dei giorni scorsi sui fatti del Kenya, Brunello è partito in quarta sulla “questione Islam” ed affida, vuoi per pigrizia vuoi per scarsa conoscenza dell’argomento, la sua nuova campagna d’odio (dopo quelle contro buddhismo e new age, alla faccia della religione dell’ammmore) ad una nutrita* pattuglia di volenterosi, tali Professor Marcello Coluzzi ed il suo “collega” Arrigo Muscio.
“Professori de che?” vi starete chiedendo. Sappiamo ‘na sega, spetterebbe a Foxy in quanto Direttore di Pontifex.Roma verificare l’attendibilità di chi scrive sul suo sito, quantomeno per una questione di etica professionale.
Ma, d’altra parte, sappiamo benissimo che Volpastren è per un giornalismo del disimpegno, se ne sbatte altamente le palle, lui, dell’etica professionale! Continua a leggere
– Buonasera – disse, accovacciandosi in terra. – Io sono il principale piatto del giorno. Vi sono parti del mio corpo che vi interessano particolarmente? – borbottò e farfugliò qualcosa tra sé, si mise in una posizione più comoda e osservo Beeblebrox e gli altri con aria tranquilla […] – forse preferite un pezzo di spalla? – disse la bestia. – Un brasato al vino bianco? – Emh, un pezzo della vostra spalla? – disse Arthur inorridito. – Ma certo signore – rispose felice l’animale – Non posso certo offrire la carne di un altro
Ristorante al termine dell’universo, capitolo 16 pg. 120
Oggi i Nostri si trovano in una fase direi lunatica, questo perché se da una parte proprio ieri han pubblicato un articolo adversus apostatas di risibile fattura e di deprecabile sostanza a cominciar dal fatto che è tutto incentrato su pensieri arbitrari spacciati come dati oggettivi oltre che sul Non Sequitur Ad Personam di tal bassa fattura da esser passibili di denuncia per diffamazione da parte di qualsiasi persona ben più pacifica del sottoscritto oggi si han deciso di darci le canoniche “4 risate” con un articolo dai toni trionfalistici ma dai risvolti ben diversi. Sto parlando del delirio di Tosatti sulla Sindone, dai nostri pubblicato ingenuamente in largo ritardo, visto che tali uscite su fantomatiche radiazioni su tela(!) son note dico almeno da un decennio con tanto di trafila di commenti giustamente irrisori da parte di chiunque si renda conto delle implicazioni. Continua a leggere
Volevo iniziare con una precisazione… il titolo di questo mio articolo non è una dichiarazione di ostilità nei confronti della persona di Roberto Dal Bosco, ma intende solo fare il verso al titolo della sua opera “Contro il Buddismo”, del cui contenuto intendo contestare alcuni punti (in realtà la quasi totalità dell’opera, sulla base della presentazione fatta per mezzo di dichiarazioni e interviste rilasciate per la pubblicizzazione)
Il pezzo di riferimento è un articolo apparso sull’ormai noto sito di Pontifex, e precisamente riporto l’indirizzo della pagina che è INTERVISTA A ROBERTO DAL BOSCO, AUTORE DEL LIBRO “CONTRO IL BUDDISMO” (ED. FEDE & CULTURA)
Come sono solito fare abbastanza spesso, dividerò quello che ho da dire in chiari punti…
1) Il primo punto sul quale vorrei dire la mia è… lo scopo del libro di Roberto Dal Bosco. Qual’è lo scopo di questo libro? A mio dire ci troviamo di fronte al classico bisogno di un cattolico integralista (così da distinguerlo dai normali cattolici che invece non avvertono questo genere di esigenza) di tentare di demolire e mettere in cattiva luce qualsiasi cosa che non sia cattolica. Immagino che se qualcuno scrivesse un libro intitolato “Contro il Cattolicesimo”, egli sarebbe tra i primi a denunciarne il contenuto “cattofobico”.
Ebbene, io mi ritrovo qui a fare lo stesso, ovvero sto denunciando il contenuto “buddhistofobico” di un libro in cui l’autore non cerca affatto di comprendere una cultura da lui distante, ma cerca solo di fare un pò di “spettegolezzo” su quello che lui chiama “il lato oscuro del buddhismo”… Continua a leggere