Tutti sappiamo la tragedia accaduta ieri a Trieste, ossia la morte di Francesco Pinna nel crollo del palco del concerto di Jovanotti. Volpastren ha trovato il modo di speculare squallidamente anche su quello. Non è la prima volta. Per affermare uno pseudomagistero dei miei stivali e soprattutto per soldi farebbe questo ed altro.
Insomma Jovanotti nell’ultima serata con Fiorello, aveva esaltato l’utilità del preservativo. E ieri la tragedia. Conoscendo la sua mentalità, fin troppo ovvia la conclusione cui è arrivato il nostro Volpastren, che mai avrà il coraggio di andare a spiegare ai genitori del ragazzo che se è morto il loro figliolo è perché Jovanotti s’è schierato a favore del preservativo. Ma si sa, Volpastren non è proprio uno coraggiosissimo. Abbaia abbaia ma non morde mai. Come tutte le denunce che ha sempre detto di aver fatto o di voler fare ma che in realtà non ha mai fatto. Insomma, Volpastren, se non vuoi essere considerato un enorme cazzaro, dimostra che fai sempre quello che dici.
Mi tocca comunque ribadire un concetto: premesso che questo ragionamento di Volpastren è un’abominevole sciocchezza, se per assurdo fosse anche vero, dovrebbe essere applicato anche a Scilipoti che è nato a Barcellona Pozzo di Gotto: guarda un po’, dopo le sue squallide affermazioni omofobe, Barcellona Pozzo di Gotto fu invasa dall’alluvione. Solo che Volpastren, all’epoca, distorse la questione. Come è suo solito fare, d’altronde in totale spregio dei doveri del giornalista pubblicista.
Chissà che un giorno non decida di scrivere all’ufficio stampa di Scilipotens, per raccontargli la mia versione dei fatti. E magari all’ordine dei giornalisti per segnalare la sua totale indegnità ad essere chiamato tale.
p.s. Ah, e a proposito della pseudoscarsa copertura mediatica del caso pedofilia ebraica, altro che mafia e mafia: ne ha parlato il Fatto Quotidiano, l’AGI, la Repubblica, il sito del GRR Rai, il sito di Tgcom.24.