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Commenti agli articoli contenenti messaggi a sfondo xenofobo e/o razzista.

E le minacce?

Brunello non ci ha ancora mostrato copia elettronica della sua denuncia sporta di recente contro chi lo “minaccia”. Vorrà dire che resteremo in attesa di poter leggere sui nostri monitor la sua grafia incerta mentre verga a mano la prova provata del suo estremo bisogno di attenzioni e di aiuto. Magari anche di uno bravo.

Questo non impedisce però al sito Pontifesso di offrirci, come una cornucopia, spunti per la riflessione.

Partiamo ovviamente dalle parole del nostro caro Foxy, che sceglie di schierarsi a difesa di Vendola (aggredito verbalmente durante la manifestazione della FIOM), senza ovviamente farsi mancare un bel “ma” per dare, come sua abitudine e tradizione, un colpo al cerchio ed uno alla botte. Proprio come quando si dichiara fedele a Roma, aggiungendo il classico “ma” e soffia -disperato- sulla brace ormai spenta, morta e sepolta di Lefebvre. Già, la brace spenta di Lefebvre, che anche quest’oggi trova spazio sulle pagine Pontifesse con la recensione di un testo di tale Cristina Siccardi. Legittimo voler scrivere dell’eretico Lefebvre, meno legittimo dichiararsi fedeli a Roma e promuovere un testo sul pretaccio che arrivò ad un passo dallo scisma. Continua a leggere

Perdincibaccolina!

Anzi, pofforbacco, diamine, perdindirindina…

L’elenco è lungo ma veniamo tosti al nucleo dell’argomentare. Toffaluccio nostro è tornato a scrivere boiate!

Smentendo le nostre ipotesi, il Nano Tanfolo è tornato a spargere il suo seme di odio per il web. No, tranquilli, non parliamo dei suoi rapporti sessuali virtuali con Internet. Facciamo riferimento, ovviamente, ai suoi scritti.

Il delirio deriva dalla cronaca dei fatti di Roma, ovviamente. Incommentabili le sue tristissime parole, che manifestano una fissazione ed una reale e tangibile ossessione per i comunisti. Vede comunisti ovunque, vede comunisti anche dietro le sue spalle. Li vorrebbe vedere anche sotto le sue suole… Purtroppo, vista la totale ed oggettiva assenza di comunisti, non gli rimane altro che la sua paura, la sua fobia. Continua a leggere

Dicotomico.

Quest’oggi il buon Brunello ci propina un paio di perle che andremo immediatamente ad enucleare. Iniziamo dalla dicotomia che evidentemente caratterizza l’emerito pensionato Sprovieri, che disserta agile saltando di palo in frasca (nella più tradizionale tradizione dei tradizionalisti Pontifessi).

L’incipit stesso scelto da Brunello per risvegliare dal torpore farmacologico l’anziano sacerdote è quantomeno curioso: cita infatti un noto passaggio dei Vangeli, nel quale Gesù viene messo alla prova da alcuni personaggi. Ed avendo intuito l’inganno, risponde con la famosa frase: “Date a Cesare quel che è di Cesare, date a Dio quel che è di Dio”.

Gesù era visto da molti come il liberatore dal dominio di Roma: corre subito alla mente il suo ingresso a Gerusalemme. Come ricorderete il Salvatore sceglie il dorso di un asinello proprio per mostrare la sua diversità da questo immaginario collettivo che lo voleva regnante terreno e per meglio qualificarsi come ultimo tra gli ultimi, redentore e non regnante. Insomma l’esatto contrario del “Christus Rex” che tanto scalda il cuore (e non solo) di Carletto Di Pietro e degli altri tradizionalisti (primi tra tutti quelli veneti, ma non solo). Continua a leggere

Breivik non ha insegnato nulla?

Evidentemente l’estremismo di Breivik non ha insegnato nulla ai nostri amici del “blog non secolarizzato” preferito. Chiaramente lo scontro culturale propugnato dalla Fallace Fallaci (che tanto piace a Brunello) prolifera ed imperversa ancora incontrastato nelle deboli menti dei nostri amici tradizionalisti che si aggrappano ad una battaglia (quella di Lepanto), praticamente ignota ai più, per spargere semi di odio e di rancore sfruttando i soliti “trucchetti”.

La lezione di Breivik non ha insegnato ai nostri amici Pontifessi che l’eccessiva generalizzazione non produce mai buoni frutti? L’esperienza di un singolo svitato che si dichiara cattolico (anche se poi taluni cattolici con la coda di paglia hanno preso le distanze dal terrorista di Oslo) non ha avviato in Europa campagne contro i cattolici. Tutto questo non ha insegnato nulla agli ottusi e cocciuti guerrafondai come De Mattei e Brunello… Continua a leggere

Il lupo perde il pelo. Il Volpe non perde il vizio.

Già ci risiamo. La produzione più recente del caro Brunello (e del suo sito Pontifesso) ci riporta ai bei tempi antichi. Si legge infatti l’emerito pensionato Appignanesi:

Violentare é un’azione delinquenziale e spregevole, ma dobbiamo riconoscere che questi comportamenti licenziosi talvolta provocano e in parte la violenza se la cercano

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/interviste/religiosi/9095-cristo-chiama-tutti-al-banchetto-della-salvezza-necessario-il-vestito-della-festa-donne-violentate-a-volte-se-lo-cercano Continua a leggere

Le pessime idee Pontifesse.

Già, le pessime idee Pontifesse. Pessime come quelle che vediamo circolare negli ultimi articoli. Provano (inutilmente) a ritrovare la loro purezza con un maldestro candeggio. Ma appena ne hanno la possibilità non perdono occasione di ammaliarci con tutta la loro pochezza e povertà. Gli esempi non mancano. Ma ne citiamo volentieri due. Documenteremo le nostre affermazioni con immagini degli articoli Pontifessi (oltre che i link realtivi) per prevenire l’eventuale futura maldestra rimozione (o modifica) di quanto pubblicato. Continua a leggere

UPDATE! – Norvegese, cristiano, di destra e anti-islamico

Qualcuno potrebbe pensare che tutto questo non abbia nulla a che vedere con i Pontifessi, ma mi auguro che quanto accaduto in Norvegia faccia riflettere su alcune derive di certi ambienti cristiani. Un caso isolato?

Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/23/news/norvegese_celibe_e_anti_islamico_il_ritratto_dell_attentatore_di_utoya-19496231/?ref=HREA-1

ALTO, BIONDO, celibe. Il presunto responsabile della strage sull’isola di Utoya è un 32enne, norvegese doc, vicino agli ambienti dell’estrema destra xenofoba. Alcuni messaggi postati su internet “lasciano pensare – dice le polizia – che avesse idee di destra e anti-musulmane, ma è troppo presto per dire se questa è stata la ragione del suo gesto”. A parlare è il commissario di polizia Sveinung Sponheim alla televisione pubblica Nrk.

Secondo i media norvegesi il sospetto milita in ambienti estremisti e aveva due armi registrate a suo nome, una delle quali un fucile automatico, probabilmente lo stesso con cui ha aperto il fuoco all’impazzata contro i circa 600 partecipanti del campus laburista, uccidendone almeno 80.

Sul suo profilo Facebook – che risulta inaccessibile, forse già cancellato – l’uomo, capigliatura bionda e un pò lunga, si descrive come un “conservatore”, “cristiano”, celibe, interessato alla caccia e ad alcuni videogiochi come “World of Warcraft” e “Modern Warfare 2”. Sulla sua pagina Twitter ha postato un solo messaggio, datato 17 luglio, con una citazione del filosofo inglese, John Stuart Mill: “Una persona con un credo ha altrettanta forza di 100.000 persone che non hanno interessi”

Prima che i Pontifessi facciano sparire tutto, ecco il loro precipitoso articolo (non gli sembrava vero all’inizio):

UPDATE

Credo valga la pena postare anche qualche commento.

L’esperto d’armi che sa tutto su quali siano le armi migliori per fare una strage e quanti uomini servono:

Quello che ha capito tutto:

il purissimo Pontifesso: sulla sua purezza non v’è dubbio:

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A distanza di 24 ore, il sito Pontifesso non prende posizione su quanto accaduto: quanto sopra è il miglior contributo che questa banda di inqualificabili personaggi ha saputo esprimere.

In assenza di una qualunque presa di posizione seria (non monnezza) su questa vicenda, considererò i pontifessi moralmente vicini alle idee e all’operato dell’attentatore: un silenzio che vale più di mille parole.

L’esperto del giorno (come se ci volesse l’esperto):

Esperto: “Fondamentalismo cristiano può degenerare in violenza 31 – Paul Rogers, docente di studi sulla pace alla Bradford University, ha spiegato alla Bbc che “occasionalmente, in alcuni individui, il fondamentalismo cristiano estremo può degenerare in violenza”. Il professore cita ad esempio Timothy McVeigh, autore della strage di Oklahoma City, e il massacro di Port Arthur, in Tasmania, nel 1996. Anche per Breivik potrebbe essere andata così, conclude Rogers”. Fonte

Tale forma di fondamentalismo è  quella che viene espressa tutti i giorni da Pontifex: ricordo, tra le tante, gli omosessuali meglio morti che mai nati.

Il Nunzio Apolostico in Norvegia si è già espresso definendo quanto accaduto una follia: la Chiesa Ufficiale è più sveglia dei Pontifessi.

Mi auguro che una cosa del genere non debba mai accadere in Italia: in tal caso sapremo indicare a chi chiedere conto di certe idee che circolano.

La Storia secondo Pontifex: anche Gandhi era gay e razzista (oltre che modernista e non secolarizzato)

E’ la mia prima uscita su Pontilex, il giusto spazio con il giusto livello di goliardia per discutere dei continui spunti che quell’altro sito tradizionalista non secolarizzato, gay free e GPII banned, produce ogni giorno.

Il sito Pontifesso ha prodotto l’ennesimo sproloquio, scegliendo un bersaglio facile: Gandhi.

Dico la verità: ho letto solo le prime righe perchè tanto tutti sanno come va a finire ogni storia su quel sito; leader discutibile ancor peggio religioso equivoco, contraddittorio e ignorante delle verità rivelate cattoliche. Si tratti quindi del solito lunghissimo e noioso giro di parole che non aggiunge e non toglie nulla ad una delle figure simbolo della storia umana.

Più interessante è invece la risposta data dal web-moderator tradizionalista ad un commento di un utente:

*** Messaggio moderato da Pontifex.Roma ***

Scusa hai letto la recente (anno 2010) biografia di Gandhi pubblicata in USA da un premio Pulizer? Beh leggila. Gandhi era un omosessuale che odiava i negri.! Informati.

*** Messaggio moderato da Pontifex.Roma ***

Solita storia pontifessa: al tradizionalista e non secolarizzato articolo “LA RELIGIOSITA’ DI GANDHI, Civiltà Cattolica, Quaderno n. 1960, anno 1932” il pontifesso di turno cita una presunta biografia, scritta da un premio Pulitzer, nella quale perentoriamente è dimostrato che Gandhi era omosessuale e razzista.

Bene! Io sono andato a informarmi e scopro che:

  1. L’autore del libro “Great Soul: Mahatma Gandhi And His Struggle With India”, vincitore del premio Pulitzer, Joseph Lelyveld non ha scritto alcuna biografia. Si tratta della già nota corrispondenza tra Gandhi ed un architetto tedesco ebreo di nome Hermann Kallenbach (ritenuto palestrato) che viene usata come materiale per produrre un libro. Il pontifesso dimostra quindi di non sapere cosa sia una biografia.
  2. Il libro non dimostra in nessun luogo che Gandhi fosse un omosessuale o un razzista, ma l’ipotesi e l’interpretazione sono avanzate dal giornale conservatore inglese “The Telegraph” alla luce di alcune frasi contenute nella corrispondenza di Gandhi. Es: “Gandhi nicknamed himself ‘Upper House’ and Kallenbach ‘Lower House’, and… “made Lower House promise not to ‘look lustfully upon any woman’”, doppi sensi che ognuno può interpretare come vuole, ma non è una dimostrazione.Idem per il presunto razzismo di Gandhi, che risulta ridicolo solo a pensarlo.
  3. L’autore del libro ammette che “Of course, there are only letters from Gandhi to Kallenbach and none from Kallenbach to him in Volume 4 or 5 of the Collected Works“. In altre parole, la documentazione raccolta dall’autore contiene lo solo lettere di Gandhi a Kallenbach ma non viceversa.
  4. L’autore del libro è consapevole del fatto che le lettere di Gandhi si prestano a facili interpretazioni e per questo afferma che “I knew this was delicate material and I approached it with a great deal of respect. I was very careful about this subject and this is the first book to deal extensively with the Kallenbach correspondence and it speculates very carefully upon the letters“. Cosa vuol dire? Che si tratta di speculazioni, non di dimostrazioni.
  5. Sempre lo stesso autore del libro afferma.Lelyveld said the reason Western media reports are highlighting the “bisexual and racist” aspect is “because of the atmosphere we live in where anything is plucked off and reported everywhere as news. The news aggregators are full of it this morning. There is no real reporting, people have not even read the book.” THERE IS NO REAL REPORTING!

Il pontifesso di turno fa la sua ennesima brutta figura: informa nell’ignoranza che diventa la bieca controinformazione sopportata dalla supponenza di chi ha letto cose che sono quelle che un estremista si vuole sentire dire. Uso la parola “estremista” perchè da oggi il pontifesso ci si riconosce senza ombra di dubbio.

Concludo con una vera informazione. Se Gandhi era gay e razzista, allora i pontifessi discendono dagli alieni. Ecco le prove!
FIGLI DEGLI ALIENI