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Uccr e la difficoltà nel leggere i dati

Gli “uccrociati” (nel senso di appartenenti al blog Uccr) ci deliziano con un esilarante articolo (ovviamente non firmato) dal titolo «Quanto è difficile essere padri atei».

Il titolo regala l’impressione che un genitore ateo abbia più difficoltà di un genitore cattolico o di qualsiasi altra religione nell’educare i figli ma – per fortuna – il contenuto dell’articolo è diverso.

Infatti il succo dell’articolo è dedicato ad una «una revisione dei dati di Pew Research Center (PEW), sulla religione in America, dai quali si evince che soltanto il 30% di coloro che vengono allevati come atei durante l’infanzia e l’adolescenza trovano ragioni tali tanto da chiudere la porta a Dio anche da adulti. Il 70% dei genitori, invece, non riesce a dare sufficienti ragioni per non far cambiare strada ai propri figli». Continua a leggere

Bastardi senza gloria

Che il livello giornalistico degli articoli di Volpastren non raggiunga vette montanelliane è risaputo, ma a volte il nostro Brunello non si regola proprio: è il caso degli articoli a tema calcistico, nei quali riesce a dare il meglio (o il peggio, a seconda dei punti di vista) della propria competenza (A) calcistica e (B) linguistica. Più o meno ciò che ti aspetteresti di trovare su Facebook, a firma di un qualche fanciullopene infoiato dagli ormoni e dalla fede calcistica, e non da un avvocato 50enne di Bari residente nel quartiere Murat con iniziali BV, proprio come l’avvocato 50enne di Bari residente nel quartiere Murat con iniziali BV, arrestato per stalking in flagranza di reato. Continua a leggere

Abbondano gli esempi.

Già, quest’oggi gli amici Pontifessi ci sottopongono un bellissimo esempio della loro coerenza. Scavando tra le righe dei loro pesantissimi e fastidiosissimi articoli si possono trovare informazioni preziose e dimostrazioni utili a sostenere le nostre teorie. Come ci permettiamo di definire gli articoli Pontifessi “pesantissimi e fastidiosissimi”? Beh basta andare sul sito DentroSalerno, cercare i brani proposti da Carletto e leggere i commenti. La stragrande maggioranza sono di critica, spesso educata, ogni tanto un poco eccessiva, ma mai diffamatoria, nei confronti dell’opera dei nostri amici Pontifessi.

Curioso notare poi come riescano a ripetere sempre lo stesso copione: laddove hanno il controllo della situazione, censurano a tutto spiano (si veda l’esempio della gestione dei commenti del loro bel sito oppure quanto accaduto di recente per il sito di DentroSalerno). Quando non hanno il controllo della situazione, millantano (si veda la vicenda su Twitter). E poi attribuiscono ad altri pensieri e parole che sono solo frutto della fantasia degli amici Pontifessi. Continua a leggere

una piccola risposta al povero ipocrita B.V. , la falsa vittima.

in un bell articolo di oggi :

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/12181-atteggiamenti-mafiosi-insulti-minacce-non-ci-piegheranno-non-ci-spaventa-il-signor-nessuno-di-bari

il povero brunello ce l ha con tutti: con il fantomatico pazzo sclerotico (invitando a togliergli i lavori), con pontilex (non comprendo per qualche motivo, nonostante il ciarlare di “attacchi razzisti” ), e nondimeno, con me. prenderò ora in esame solo la parte che mi riguarda:

Il solito omosessuale imberbe che, stando ai suoi atteggiamenti che manifesta sul sito cloaca, secondo me è croce e crepacuore dei suoi per le sue scelte contro la natura e la sua bassa etica, ironizza sugli italiani che hanno festeggiato la vittoria dell’Italia. La solita prosopopea radicale e da riccastri. Dovrebbe dare dei cretini a una marea di italiani, si scusi.

caro bruno volpe,

le tue offese, fatte da dietro un pc, e peraltro con la vigliaccheria del non citare il mio nome o cognome (benchè tu li conosca benissimo), non mi tangono particolarmente. mi fanno invece ridere alquanto.

questo perchè tu, bruno volpe, sai benissimo che queste tue frasi sono DIFFAMAZIONI belle buone, e che se tu avessi messo il mio nome o cognome, saresti stato portato in tribunale, e a buona ragione.

è bello quindi constatare che tu, povero brunello, hai paura. una tale vigliaccheria dal lanciare il sasso nascondendo la mano. degno di te, non c è che dire.

curioso poi il tuo attacco nei miei confronti.

già altre volte hai avuto l occasione di tacere, ma no, hai palesato la tua disonestà , anche intellettuale, e ora ti mostri anche per quel povero mentecatto diffamatore quale sei.

nessuna novità, perchè gia da tempo si sapeva.

ebbene, che un omuncolo di bassa lega come te, si permetta di sputare fango sulla famiglia altrui, è una cosa disgustosa quanto divertente.

fortunatamente, ho dei genitori , degli zii e dei nonni (e un fratellino e cugini) magnifici, che mi supportano, mi amano e mai mi hanno condannato per ciò che sono sempre stato.

è indubbiamente difficile per un soggetto quale sei tu, poter comprendere l amore vero di una famiglia , di un genitore , di un parente, un amore che non dipende dal tuo orientamento sessuale. un tipo di amore del quale sei evidentemente sprovvisto.

per quanto riguarda la parte del calcio, l ho detto e lo ripeto: l articoletto sul calcio fa ridere, e sembra scritto da un bambino immaturo. così come ho criticato gli euforici che a mezzanotte si son messi a strombazzare per strada per una vittoria di calcio, posso benissimo criticare chi offende la merkel perchè tedesca, e sulla base di una vittoria in ambito calcistico. un pò come hanno fatto “il giornale” e “libero”.

e certo, giudicarmi “riccastro”, quando io sono un ragazzo che lavora e che ha studiato come tutti, e che si sta facendo un mazzo tanto per un lavoro stabile (attualmente faccio il bagnino,pensate un pò, e nel frattempo faccio illustratore per tatuatori, disegni per committenti privati, fumettista et simila), indica una tipica noncuranza e menefreghismo stile “bruno volpe DOC”.

insomma, non ho nulla di cui scusarmi. la passione per il calcio è una cosa, l ossessione calcistica e le frasi da bambocci un altra. e io sono liberissimo di criticare queste ultime (poichè la passione per il calcio di per sè non mi sfiora proprio, visto che ognuno ha il suo sport preferito).

non mi stupisce che tu, volpe, te la sia presa per la mia ironia in ambito calcistico (eppure ti dico che il calcio mi piace, ma solo quello che pratico con gli amici).

però devo dire che ,tutte queste offese di bassa lega, tutte queste diffamazioni, fanno ridere, visto che son dette da una persona che mi ha DIFFAMATO E ACCUSATO DI REATI MAI COMMESSI, INVENTANDOSI DI SANA PIANTA DELLE FRASI A ME ATTRIBUITE (con fantomatiche “prove” MAI MOSTRATE, nemmeno su mia richiesta).

bruno volpe, hai una fissa un pò troppo persistente nei miei confronti. qualcuno potrebbe pensare male.

sono comunque conscio del fatto che tu , dall alto della tua vigliaccheria e paura, non citerai mai il mio nome e cognome assieme a diffamazioni di tal genere. e sono veramente felice di questo. del resto, vuol dire che almeno una minima parte della legge italiana funziona e fa recepire il messaggio.

ah, e sai perchè TU non mi denuncerai , per il fatto che affermo che mi hai accusato di reati mai commessi e mi hai diffamato? perchè IO, in sede legale, ho le prove e le possibilità di dimostrare quanto affermo.

ora torna pure alla tua povera vita, composta unicamente di odio,odio,odio,odio. ne risponderai a chi di dovere, come tutti.

Il grande inganno.

Brunello ci conferma il nuovo status di Carletto: “predicatore laico”. Il termine non è nuovo, ma ora viene scritto nero su bianco da uno degli amici Pontifessi.

Visto che eSSi si dichiarano “fedeli a Roma”, vi mostriamo il pensiero di Santa Romana Chiesa (attraverso il sito vatican.va) sulla figura dei “predicatori laici”.

Pare evidente che in nessuna pagina del sito del Vaticano (citato frequentemente dagli amici Pontifessi) si faccia mai riferimento a questa figura.

A questo punto è legittimo farsi delle domande.

  • In quale religione esistono i “predicatori laici”?
  • Siamo forse in presenza di un evidente scisma eretico?
  • Carlo Di Pietro è consapevole dell’inganno di cui è vittima?
  • Chi induce Carlo a credere di essere un “predicatore laico”?

Chi desidera porre queste domande a Carletto è pregato di contattarmi privatamente in modo che io possa fornire i suoi riferimenti, per permettervi di contattare il Maldestro e fugare ogni dubbio, aiutandolo a ritrovare la retta via che pare ormai smarrita.

TESTICULA TACTA OMNIA PERICULA FUGAT

Ci pare questo il modo migliore per rispondere a Brunello che, nel titolo di un suo recente articolo, cita proverbi molto usati nel quartiere di Murat ma praticamente sconosciuti agli italiani. Un proverbio che eSSo cita solo per il gusto di fare titoli “ad effetto”, visto che il contenuto dell’articolo è un totale delirio.

Un totale delirio che inizia con citazioni di misteriosi eventi.

Si è partiti con la diffamazione pubblicata su GQ circa la vicenda Twitter (clicca qui); successivamente sono stati sferrati più di 200 attacchi hacker contro il nostro sito; per concludere un “signore” noto alla Magistratura (così sembra), ha telefonato al Direttore di un notissimo quotidiano campano diffamando uno dei principali pensatori di Pontifex.Roma, ovvero Carlo Di Pietro, predicatore laico ed insegnante.

Ci tocca puntualizzare: la diffamazione l’ha pubblicata il sito Pontifesso, non certo il sito GQ. Abbiamo infatti mostrato la scarsa dimestichezza degli amici Pontifessi con le “testuali parole” (basta rileggere qui e qui)… La loro “bad attitude” rasenta l’odio raziale e l’insulto personale. Continua a leggere

religioso hate speech anti-gelug o spam pro-cattolico?

Il simbolo dell'attuale capro espiatorio nonché fonte d'invidia immotivata da parte dei Nostri: vade retro Satana!

Una volta c’era un terribile demone che non poteva avvicinare Gyose, ma che nessun altro poteva resistere. Esso perseguiva una famiglia che non credeva olto in Gyose. Questa famiglia convocò un altro lama per fare gli esorcismi. Ma il demone non fece che riderne e beffarsene, senza smettere di molestare la famiglia.

Vita di Milarepa, Capitolo 1

Che i Nostri abbiano degli evidenti complessi nei confronti di qualsiasi altro culto è evidente, d’altronde che aspettarsi da chi elogiò quel tal pontefice il quale ebbe da dire peste e corna della libertà di coscienza? Ma forse è solo invidia, o forse solo una pia maniera di ristabilire l’onore perduto della Santa Sede a seguito dei recenti scandali nell’unica maniera di cui sono capaci: denigrare la concorrenza. Continua a leggere