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I lettori di Stanzione e l’esoterismo o ‘Ma Don Marcello lo sa?’

Buongiorno: sono eoni che non scrivo più un articolo. In effetti da un po’ di tempo avevo in mente di confrontare un testo di Stanzione con quello fondamentale dei circoli teosofici, cioè Dottrina Segreta di Helena Blavatsky (molto in voga nei circoli fascisti esoterici nonché base delle dottrine misteriche in dell Thule prima e delle SS poi) cui per sicurezza potrei correlare con Il Re del Mondo del reazioanrio Guènon, e usare come campione di controllo un testo dottrinale base, le Confessioni ad esempio, per valutarne l’attendibilità. Perché vi informo di questo? Be’ perché l’articolo di oggi è frutto proprio di una constatazione involontaria punto su questo. Andavo per siti un po’ a caso come ogni tanto mi capita di fare ed ecco che mi spunta sullo schermo:

libro esoterico teosofia

 

Ci si chiederà dov’è la stranezza: è uno di quei classici libercoli dal senso assente ma dalle pretese che sarebbero esagerate persino se si trattasse della Bibbia o della Costituzione.

Ma non è il libro il problema (non direttamente almeno) Continua a leggere

Tutte le strade portano a Roma

questo post non tratterà di questioni di religione, diritti civili, laicità dello Stato. Questo post tratterà di sicurezza stradale o meglio dell’ipocrisia di certi politici rispetto alla sicurezza stradale.

in in certo senso tratterò un aspetto del problema dei diritti civili, ovvero il diritto per tutti gli utenti della strada, dal pedone al camionista di TIR, a percorrere strade sicure, ben segnalate e ben mantenute.

Oltre ad essere un membro attivo di Pontilex sono prima di tutto un motociclista (e poi automobilista) che ha percorso su due ruote centinaia di migliaia di chilometri in italia ed in europa. Ho fatto parte di un comitato per la rimozione e la modifica dei guard rail pericolosi. Proprio a proposito di questo problema diversi anni fa il comitato ha organizzato manifestazioni a Roma e Milano per sensibilizzare il Ministero delle Infrastrutture sul problema dei guardrail killer che uccidono più motociclisti che gli impatti con automobili. Vi allego in fondo a questo post un video che ho realizzato per quella manifestazione.

Perchè questo post?

Per sottolineare l’ipocrisia, la falsità e la disonestà manifestate dai politici negli scorsi giorni, quando sono intervenuti a proposito dell’incidente accaduto sulla A16 con 38 morti tra i passeggeri di un autobus da turismo.

Si, ipocriti. Il Presidente del Consiglio Letta ha detto che cose di questo genere non devono succedere. A lui rispondo : Mi stupisco che un incidente come questo sia accaduto solo ora.

Il Ministro Lupi ha detto che si deve indagare a fondo sulle condizioni dell’autobus ora che si è saputo che aveva 18 anni e 900.000 km. A lui rispondo : è mai andato di persona a fare la revisione del suo autoveicolo? Se non ci è mai andato allora lo faccia. Capirà molte cose.

Siamo nel paese dove le strisce pedonali sono pitturate sull’asfalto con vernici non a norma, vernici che quando piove diventano scivolose come saponette ed i motociclisti ci cadono come mosche.

Siamo nel paese dove le crepe nell’asfalto vengono rattoppate alla buona perchè qualcuno ha interesse a farlo. Perchè prima la toppa si rompe prima si fattura ancora grazie alla gara d’appalto aperta.

Siamo nel paese dove la segnaletica stradale è un optional oppure, in gran parte dei casi, e’ un modo per foraggiare gli amici degli amici attraverso commesse di segnali inutili e fuorvianti ma che fanno fatturare di più. Dove si spendono decine di migliaia di euro in tabelle segnaletiche assolutamente inutili ma poi si dice che non ci sono i soldi per pitturare le linee di mezzeria e di delimitazione carreggiata.

Da utente che per anni ha percorso le strade e le autostrade italiane dovendo progressivamente constatare che le strade ed autostrade italiane sono poco piu’ che delle sterrate se confrontate a quelle del resto d’Europa, da utente che ha rischiato di farsi seriamente male diverse volte a causa del cattivo stato di manutenzione dell’infrastruttura stradale cosa posso dire a questi politici che solo ora si accorgono che in Italia c’e’ un problema di sicurezza stradale?

la sola cosa che posso dire è : TACETE BUFFONI!

 

il video della manifestazione contro i guardrail ghigliottina

 

 

come piacerebbe a loro

Oggi, sul Corriere della Sera, è apparso un articolo relativo all’arresto e alla successiva condanna di un attivista progressista in Arabia Saudita.

Raif Badawi, direttore del sito web Free Saudi Liberals, un blog che si occupa del ruolo della religione in Arabia Saudita, è stato condannato a 7 anni di carcere e 600 frustate. L’opinione pubblica saudita considera questa condanna “lieve” dato che Badawi rischiava la pena di morte.

L’accusa? Apostasia. Questa apostasia deriverebbe dall’aver avuto un dialogo in pubblico con altri utenti cercando un dibattito sul ruolo sociale della religione e sulla laicità dello stato. Questo l’unico “reato” commesso da Raif Badawi. Potra’ sembrare presuntuoso ma mi sento personalmente vicino a Raif Badawi perchè il suo lavoro è simile a quello di Pontilex (o viceversa), anche se svolto in un contesto ben più complesso e pericoloso. Non dimentichiamo che l’Arabia Saudita è uno dei paesi più incivili e primitivi del mondo e dove la vita umana è appesa ad un filo secondo l’arbitrio dell’Imam di turno, il quale ti puo’ condannare a morte per capriccio.

Il mio pensiero va ai delinquenti ben nascosti in Vaticano, i quali, dietro le loro facce miti ed i loro sorrisi ipocriti di circostanza, sognano di poter instaurare lo stesso regime sotto una sharia cattolica. Come gli piacerebbe poter organizzare impiccagioni pubbliche di gay, decapitazioni di “apostati” liberali, lapidazioni di adulteri!

Chissà quanto sarebbero contenti i vari Volpe, Di Pietro e Stanzione nel sapere che le sacre scritture sono legge terrena e che quelli come loro potrebbero disporre della vita e della morte di altri esseri umani solo sulla base di dogmi inventati da poveri malati di mente vissuti due millenni fa.

Sondaggio Gallup: il 60 per cento dei cattolici americani dice sì al matrimonio per le coppie dello stesso sesso.

Ad un mese di distanza dalla decisione della Corte Suprema Usa che ha dichiarato incostituzionale il Doma, la legge federale voluta da Bill Clinton nel 1996 che definiva il matrimonio come l’unione di un uomo e di una donna, l’istituto di ricerche sociali americano Gallup ha chiesto agli americani se sarebbero d’accordo nell’approvare una legge federale per introdurre il matrimonio per le coppie dello stesso sesso su tutto il territorio statunitense.
Il 52 per cento del campione intervistato si è detto favorevole a questa possibilità contro il 43 per cento di contrari ed un cinque che non ha un’idea in merito.
Coloro che politicamente si identificano come liberali sono i più propensi ad una simile opzione: ben il 77 per cento voterebbe a favore in un eventuale referendum. Percentuali molto alte anche tra i Democratici (70 per cento) ed i politicamente moderati (63 per cento) mentre si spaccano quelli che si definiscono politicamente indipendenti (53 per cento a favore e 41 di contrari). Contrari invece i Repubblicani ed i Conservatori (rispettivamente 66 e 67 per cento).
A livello religioso quelli che non hanno nessuna affiliazione sono maggiormente d’accordo ad introdurre il matrimonio gay a livello federale: il 76 per cento è a favore e solo il 19 è contrario. Nonostante la Chiesa cattolica sia contro il matrimonio per le coppie omosessuali, la maggior parte dei cattolici americani si discosta da questa linea: ben il 60 per cento voterebbe sì ad un eventuale referendum per introdurre il matrimonio gay a livello federale mentre solo il 36 sarebbe contrario. Invece serpeggia l’ostilità tra i protestanti: solo il 38 per cento è d’accordo contro un 58 di contrari. Continua a leggere

L’eresia di Papa Francesco

Durante il viaggio di ritorno dal Brasile, Papa Francesco si è intrattenuto a lungo con i giornalisti a bordo dell’aereo. I giornalisti hanno posto molte domande e Papa Francesco ha dato risposte chiare ed esaurienti anche su temi scottanti come il caso I.O.R.

Si è parlato anche di omosessualità. Le parole pronunciate dal Papa suonano nuove, almeno per noi abituati agli anatemi, gli insulti e le condanne lanciate dal sito di delirio pseudocattolico pontifex.roma.it.

in particolare le parole pronunciate dal Papa a proposito di lobby gay all’interno e fuori della chiesa:

Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene

ma va? non si devono discriminare o emarginare queste persone? Lo dice il Catechismo? Ma se fino a qualche mese fa il Catechismo diceva che i gay sono esseri immondi posseduti dal demonio e condannati alle fiamme dell’inferno. Adesso arriva questo argentino bevitore di mate e ci dice che luminari e teologi di chiara fama come Don Stanzione, Carlo Di Pietro e Bruno Volpe si sono sbagliati. E chi è questo Papa che osa contraddire i dogmi di fede e verità sostenuti dalla Triade Pontifessa? Non è che sotto sotto questo Papa è un gay secolarizzato anche lui? Forse sarebbe il caso di farlo vedere a Padre Amorth per accertarsi che Papa Francesco non sia posseduto dal Demonio.

Scherzi a parte voglio dare un consiglio a Bruno Volpe, avvocato barese del quartiere Murat e concittadino di B.V., avvocato barese del quartiere Murat arrestato per stalking nel 2011. Il consiglio è :

Bruno Volpe, smettila finchè sei in tempo. Chiudi il tuo sito-barzelletta e dedicati alla collezione delle figurine Panini. Non attaccarti al telefono per chiamare il Mons. Babini e chiedergli un parere sulle “eresie” pronunciate dal Papa. Semplicemente smettila di scaricare nella rete internet i tuoi deliri da integralista religioso degno di Al Qaeda. Risparmierai a te stesso una dose di ridicolo supplementare e a noi lo scomodo di dover compilare altre denunce.

La Volpe perde il pelo ma non il vizio

No, non ho commesso alcun errore nel citare il detto popolare. Il titolo è una parafrasi per sottolineare l’attitudine del blog pontifex.roma.it. Una attitudine all’insulto ed alla rimozione di qualsivoglia voce critica al blog pontifex.

In molti pensavamo che dopo le vicissitudini ed i cambiamenti il blog pontifex avesse finalmente tolto il disturbo. A quanto sembra quei molti si sbagliavano. Negli ultimi tempi sono avvenuti molti cambiamenti, addirittura è cambiato un Papa. Uno dei cambiamenti più evidenti è che ora gli articoli contenenti le deliranti teorie pseudoreligiose e pseudopolitiche non sono più firmati. Sono attribuiti ad una fantomatica “redazione”. Rimane il fatto che il pontifex è comunque riconducibile alla nostra vecchia conoscenza Bruno Volpe, avvocato barese del quartiere Murat e concittadino di B.V., avvocato barese del quartiere Murat arrestato per stalking nel 2011.

Qualche giorno fa sul blog pontifex.roma.it è stato pubblicato un articolo che costituiva un attacco alla ex-ministro Josefa Idem. Un articolo decisamente fuori tempo visto che Josefa Idem non è più ministro da tempo. Pertanto delle due l’una : la redazione di pontifex non conosce la realtà contemporanea perchè troppo occupata ad elaborare insulti da lanciare a caso oppure l’articolo è stato scritto molto tempo prima ed è stato comunque pubblicato per riempire lo spazio vuoto lasciato dopo la rimozione di tutti gli articoli precedenti.

Qualche giorno fa ho lasciato un commento a questo articolo al solo scopo di complimentarmi con il Direttore di pontifex.roma per la raffinatezza degli insulti pubblicati. Ovviamente il mio commento non e’ stato pubblicato ma ne è rimasta traccia nel mio browser (santi cookies!). L’unica cosa che mi rattrista è che non ci sia più Carlo Di Pietro perche se ci fosse lui rischierei una denuncia per violazione della privacy per aver pubblicato un commento da lui censurato. Pubblico di seguito lo screenshot della pagina di pontifex.roma. Si puo’ notare il mio commento inserito il 26 e poi altri commenti inseriti successivamente. Il mio commento è rimasto in coda di moderazione. Nulla di male in questo, ogni redazione ha la libertà di scegliere quali commenti pubblicare. Rimane il fatto che questa è l’ennesima dimostrazione della predisposizione di certi cattolici all’insulto gratuito ed alla successiva sottrazione dalle proprie responsabilità e da qualsivoglia dialettica.

In ogni caso bentornato pontifex.roma. Vediamo se questa volta riusciamo a farti chiudere sul serio con una sentenza della Magistratura.pontifexcomment

Ciellini confusi: i gay fan sesso coi polmoni…

Non indagate perchè esista la malasanità in Italia. Leggete il sito Tempi.it e capirete subito. Quando due ciellini parlano in pubblico, perdono i freni inibitori a tal punto che in docenti universitari che guidano ospedali vengono a galla incompetenze professionali, deliri pre-senili e ovvietà da asilo nido. Prendete Giancarlo Cesana, leader laico di Comunione e Liberazione, medico laureato a capo di diversi enti sanitari che non sa distinguere un rene da un gay. E’ stato professore di Igiene, presidente del Policlinico a Milano, direttore di un centro studi di sanità pubblica in un famoso ospedale brianzolo, insomma uno scienziato. Ma quando un giornalista ciellino intervista quel primario ciellino, la medicina, la fisiologia e la scienza evaporano nel nulla e la famigerata casalinga di Voghera assurge a dignità di Premio Nobel. Il direttore del sito semi-fondamentalista Tempi (in arte Luigi Amicone) che intevista il super-capo ciellino, quello più intelligente di tutti (figuriamoci gli altri) ed è subito un capolavoro di suicidio professionale. Basta dire la parola “gay” e il dottore perde la testa, usa paroloni medici ma non ha la benchè minima idea di cosa stia parlando. Continua a leggere

Legge contro l’omofobia: un fiume cattolico di disinformazione e vittimismo.

Sarebbero addirittura sotto attacco i cristiani in Occidente a causa delle leggi contro l’omofobia: almeno secondo quanto scrive Luigi Amicone sul sito ciellino Tempi. Diverse realtà della lobby cattolica hanno lanciato una vera e proprio campagna in grande stile per far passare il concetto che la norma contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale (omo o etero) sia liberticida e descrivendo i cristiani come delle vittime ed allo stesso tempo dei difensori della libertà di opinione e di pensiero.
Non poteva mancare l’intervento dell'”ultracattolico” Carlo Giovanardi che, sempre su Tempi, arriva a sostenere che si andrà in galera nel caso in cui si sostenesse che il papà deve essere un uomo e la mamma una donna descrivendo il testo proposto dall’on. Scalfarotto come una «follia eterofoba, pensata per imbavagliare chi non la pensa come i gay militanti»: forse Giovanardi dovrebbe considerare che a favore dei diritti per gli omosessuali ci sono tantissimi eterosessuali (la maggior parte dei quali anche cattolici) e non solo dei “gay militanti”. Sempre Giovanardi dice che «bisogna fermare questo attacco diretto alla libertà di parola e di opinione garantite dalla Costituzione, contrario ad ogni principio di cultura liberale, non a caso fortemente voluto da chi proviene dalla storia e dalla mentalità comunista che da sempre ha pensato di risolvere i contrasti politici con la repressione penale». Forse l’esponente del Pdl dimentica che la Costituzione a cui si richiama è stata firmata proprio da un politico comunista, Umberto Terracini, che è stato anche presidente dell’assemblea costituente. Difficile inoltre che si possa definire “comunista” un politico come Ivan Scalfarotto che proviene dal settore bancario. Allo stesso modo si rimarrebbe sorpresi nel sapere che nel Pdl ci sono “comunisti” visto che relatore della legge (assieme ad Ivan Scalfarotto) contro l’omofobia è proprio Antonio Leone del Pdl. Inoltre è difficile che picchiare una persona per il proprio orientamento sessuale possa essere considerata “libertà d’opinione”. Bisogna sottolineare che la legge Mancino (all’interno della quale si aggiungerebbe la discriminazione legata all’orientamento sessuale della vittima) non a caso porta il nome di un politico, Nicola Mancino, che non era affatto comunista ma era democristiano: particolare che deve essere sfuggito a Giovanardi che invece parla di “comunisti”. Continua a leggere