come piacerebbe a loro

Oggi, sul Corriere della Sera, è apparso un articolo relativo all’arresto e alla successiva condanna di un attivista progressista in Arabia Saudita.

Raif Badawi, direttore del sito web Free Saudi Liberals, un blog che si occupa del ruolo della religione in Arabia Saudita, è stato condannato a 7 anni di carcere e 600 frustate. L’opinione pubblica saudita considera questa condanna “lieve” dato che Badawi rischiava la pena di morte.

L’accusa? Apostasia. Questa apostasia deriverebbe dall’aver avuto un dialogo in pubblico con altri utenti cercando un dibattito sul ruolo sociale della religione e sulla laicità dello stato. Questo l’unico “reato” commesso da Raif Badawi. Potra’ sembrare presuntuoso ma mi sento personalmente vicino a Raif Badawi perchè il suo lavoro è simile a quello di Pontilex (o viceversa), anche se svolto in un contesto ben più complesso e pericoloso. Non dimentichiamo che l’Arabia Saudita è uno dei paesi più incivili e primitivi del mondo e dove la vita umana è appesa ad un filo secondo l’arbitrio dell’Imam di turno, il quale ti puo’ condannare a morte per capriccio.

Il mio pensiero va ai delinquenti ben nascosti in Vaticano, i quali, dietro le loro facce miti ed i loro sorrisi ipocriti di circostanza, sognano di poter instaurare lo stesso regime sotto una sharia cattolica. Come gli piacerebbe poter organizzare impiccagioni pubbliche di gay, decapitazioni di “apostati” liberali, lapidazioni di adulteri!

Chissà quanto sarebbero contenti i vari Volpe, Di Pietro e Stanzione nel sapere che le sacre scritture sono legge terrena e che quelli come loro potrebbero disporre della vita e della morte di altri esseri umani solo sulla base di dogmi inventati da poveri malati di mente vissuti due millenni fa.

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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

20 pensieri su “come piacerebbe a loro

  1. Claudio

    Se interessa, sul tema in sede cattolica c’e’ questo testo qua
    http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decl_19651207_dignitatis-humanae_it.html

    che infatti fa inorridire e stracciare le vesti ai vari Volpe-di Pietro-lefebvriani-tradizionalisti e integristi vari; ma che a differenza dei deliri dei suddetti, fa parte del Magistero vero, e non del minimagistero immaginifico loro. Testo che andrebbe fatto rileggere pure ai prelati di cui parli.

    Rispondi
  2. Marco Valentini

    Caro Sandro,

    era da una vita che non mi collegavo al vostro sito per leggervi ma dopo la scomparsa di pontifex siete diventati un po noiosetti. Sono da poco rientrato nella calura Romana da una missione in Afghanistan e mi permetto di dire la mia su questo tuo articolo. Si hai ragione è brutto che questo blogger si sia beccato una condanna cosi pesante per delle opinioni espresse online ma le regole per quanto sbagliate e brutte sono sempre regole che vanno rispettate anche se non ci piacciono. Se non le si vuole rispettare liberissimi di farlo anzi benone perchè servono persone che con il loro esempio siano di sprone per il cambiamento. L’esempio di chi finirà in prigione o si beccherà delle belle frustrate sarà forse il motore per un cambiamento. Se questo cambiamento non avverrà allora vorrà dire che la società non è pronta ad accettarlo. Per quanto riguarda il parallelo fatto con la chiesa cattolica beh trovo che gli attacchi alla libertà di parola sui blog vengano soprattutto dal mondo laico piuttosto che dalla chiesa. Spero che i vari Di Pietro che oramai becco quasi costantemente su agere contra e i vari Stanzione ritornino presto cosi anche la vostra verve. Cordiali.

    Rispondi
    1. sandro.storri Autore articolo

      caro Marco, abbiamo diverse cose da dire a proposito.
      Prima di tutto confermo e riaffermo quanto da me scritto a proposito dell’Arabia Saudita, ovvero un paese primitivo ed incivile, un paese dove esseri umani come te e me sono alla merce’ del capriccio di qualche esaltato estremista islamico.
      Detto questo voglio sottolineare che in questo caso non stiamo parlando di “regole” da rispettare. Qui non stiamo parlando di : “hanno messo l’IMU. non mi piace ma da bravo cittadino la pago comunque perche’ le regole sono regole”. No, qui stiamo parlando di DIRITTI UMANI. Stiamo parlando dei diritti fondamentali della persona umana, ovvero il diritto a vivere, il diritto all’integrita’ fisica, il diritto ad avere un’opinione e a manifestarla. Raif Badawi non ha commesso alcun reato se non quello di esprimere la propria opinione.
      Ora debbo pensare che per te qualunque regola e legge, anche la piu’ assurda e disumana, deve essere rispettata solo perche’ un pazzo esaltato oppure un dittatore ha detto che la regola e’ quella?
      Per fortuna che tu sei uno di quelli che vanno in Afghanistan a smerciare la liberta’ occidentale! Infatti si e’ visto come gli afghani sono stati felici di comprare coca-cola e jeans levi’s.
      Con tutto il rispetto per i militari che rischiano la pelle in Afghanistan mi permetto di farti presente che la missione a tutto serve tranne che a fare quello che vi hanno detto. Ci sono ben altri interessi dietro quella missione. Prova ne sia che gli eserciti occidentali stanno proteggendo un governo ed un parlamento, quelli afghani, composti per la maggior parte da trafficanti di droga, trafficanti di armi, criminali di guerra e personaggi doppiogiochisti legati ad Al Qaeda.
      E’ ora di smetterla con le ipocrisie e di dire le cose come stanno. L’Arabia Saudita, cosi amica di noi occidentali, e’ uno dei paesi piu’ incivili ed arretrati del mondo, un paese nel quale vige una legge religiosa, dove non esiste un codice penale ma solo l’arbitrio ed il capriccio dei capi religiosi che decidono le sentenze di volta in volta senza un minimo criterio di equita’ e giustizia. I paesi occidentali fanno finta di nulla di fronte a questo schifo perche’ trovano in questo una convenienza, la stessa convenienza che trovano nell’intrattenere “buoni rapporti” con paesi-galere come la Cina e la Russia.
      Pertanto non solo ti dico che la tua opinione riguardo le “regole da rispettare” e’ ridicola ma e’ anche fuorviante e profondamente incivile.

      ti allego un link ad un video che parla di Afghanistan. un video un po datato ma che dice molte cose che i politicanti da barzelletta che ti hanno spedito laggiu’ non ti hanno mai detto.

      http://www.youtube.com/watch?v=qIc5wMReOlA

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      1. Marco Valentini

        Caro Sandro,

        Grazie mille per la tua bella risposta al mio commento. Innanzitutto, mi preme precisare che nessun politico mi ha mandato in Afghanistan. Non sono un militare, ma molto piu semplicemente, un operatore umanitario che lavorava per una ONG internazionale. Come dici tu sono uno di quelli che vanno a smerciare le cosiddette libertà occidentali ai poveri afghani. Anzi, sono anche peggio perchè mi occupo di diritti umani. Terribile, appartengo alla categoria peggiore. Se c’è una cosa che ho imparato con il mio lavoro è che beh i diritti universali dell’uomo non sono proprio percepiti in modo cosi universale. Parafrasando un libro di grande successo, potremmo parlare di cinquanta sfumature dei diritti umani. Infatti esiste una dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo. Interessante notare il testo di tale dichiarazione:
        art12 ” Every person has the right to express his thoughts and beliefs so long as he remains within the limits prescribed by the Law.” Quindi nel loro caso il diritto può limitare la loro libertà di pensiero e di espressione. Personalmente non mi piace ma cosi è. Per quanto riguarda l’Afghanistan vorrei spezzare una lancia in favore di quanto è stato fatto sino ad ora. Ho trovato un paese bellissimo con della gente che ha veramente voglia di lasciarsi alle spalle vent’anni di guerra e guardare al futuro. Ogni giorno, dalla finestra del mio ufficio del mio ufficio, ho visto più di mille studentesse andare a scuola da sole senza che via la necessità di uomo che le accompagnasse. Nessuna di loro vestiva il burqua ma anzi molte di loro, cosa orribile indossavano i jeans o vestivano secondo la moda indiana. Hai ragione tu quando mi dici che il parlamento è pieno di persone che è meglio lasciar perdere ma vi ho trovato anche persone che hanno veramente a cuore le sorti del loro paese. Ogni giorno rischiano la vita solo per andare in ufficio e fare il loro lavoro. Forse non è significativo ma nel mio ufficio lavoravo con un ragazzo tagiko un hazara e un pashtun. Cerchiamo di non guardare alle vecchie generazioni, loro difficilmente cambieranno, ma le nuove generazioni si meritano un futuro migliore. Nel mio piccolo spero di aver contribuito. M scuso ancora per la mancanza di virgole e per eventuali errori di battitura. Se poi sono apparso spocchioso, chiedo venia in anticipo. Cordiali.

        Rispondi
    2. Caffe

      Un paio di scempiaggini, qualche ovvia banalità, una spocchia da competizione e quindici righe senza mettere nemmeno una virgola; certo, per ravvivare questo sito un po “noiosetto”, non aspettavamo altro che il tuo prezioso intervento: tutti in coro! Meno male che Marco c’è!

      Rispondi
      1. Marco Valentini

        caro Caffe, innanzitutto mi scuso per le virgole. Lo devo ammettere che piano piano mi sto dimenticando di usarle. Chiedo venia e comprensione se possibile. Scusami se te lo chiedo ma quali sarebbero le scempiaggini che avrei detto le ovvie banalità e la spocchia da competizione? Mi è invece piaciuta e molto la risposta di Sandro e cordialmente aspetto la tua per iniziare una bella discussione sul tema.

        Rispondi
        1. Caffe

          Caro Marco, trovo doveroso spiegarti, come da tua cortese richiesta, il mio atteggiamento un po “pungente”, nei tuoi confronti: da dove comincio, ah si: intanto ben tornato, anche da me, pure se non sapevo che eri partito, poi, venendo al punto, la spocchia della quale parlavo, consiste nel fatto che mi hai dato la netta impressione, nel tuo messaggio di esordio, di un tuo atteggiamento di sufficienza nei riguardi di tutti noi; io, poi, sono pure permalosetto e a me del “noiosetto”, sia pure in condominio con altri commentatori, non me lo aveva dato mai nessuno; questo tuo atteggiamento, mi ha ricordato quello del “primo della classe” e tutti sanno, che i primi della classe non piacciono a nessuno, anche se, a giudicare da come scrivi, primo della classe tu, non lo sarai stato mai. Banali ovvietà: certo che tu non hai scoperto la fusione fredda, quando affermi che è una cosa brutta, quella capitata al povero blogger mediorientale e che le regole, anche se sgradevoli, vanno rispettate: l’ovvietà scade in scempiaggine quando sentenzi che chi sbaglia deve subirne le conseguenze e che se questo fatto non sveglia le coscienze ed innesca una serie di reazioni per portare un dato paese ad un livello superiore di democrazia, allora quel paese non è pronto o non ne è degno, dimenticando grossolanamente che quel paese, si trova sotto il tallone di una tirannia spietata con ampi mezzi di intelligence e polizia; quindi, non si tratta di essere pronti moralmente e culturalmente, ma di essere sostenuti da concreti aiuti dai paesi i quali, una certa democrazia, l’hanno già raggiunta, in alcuni casi, a prezzi spaventosamente alti. In conclusione, prima di scannare il maiale grasso, in onore del figliol prodigo che ha fatto ritorno presso i nostri assolati paraggi: più di tutto, quello che mi ha fatto uscire dai gangheri è il fatto che hai adombrato, quello cioè, di associare o meglio, attribuire, i nostri tempi migliori, al confronto con quelli di Pontifex, affermando implicitamente, che noi, da perfetti saprofiti, vivevamo a spese di quei buzzurri; di brillare cioè, solo di luce riflessa, ingigantiti dalla loro mediocrità ed in fin dei conti: che il declino di costoro, ha segnato inesorabilmente anche il nostro, concludendo, in modo francamente irritante, che ti auguravi il ritorno dei nostri antichi antagonisti, perché solo così avremmo potuto ritornare agli antichi splendori. Io l’ho già detto e questo, purtroppo, non è l’unico dei miei difetti, io sono piuttosto permaloso e te l’ho voluto far sapere.
          Ricambio volentieri i cordiali saluti.

          Rispondi
          1. Marco Valentini

            Caro Caffe, si lo devo ammettere hai scoperto il mio grande segreto. Cominciare la giornata leggendo pontilex per poi andarmi a vedere gli articoli di pontifex era diventata una bella abitudine a cui mi ero affezionato. La mia piu che una critica a voi era una critica ai vostri dirimpettai che beh non si impegnavano più di tanto. Il mio era forse un grido di dolore perchè mi mancano certe discussioni e punti infuocati. Tutto qui. Ti prego non prendertela a male per quello che ho scritto.

    3. pao

      Marco: bentornato su Pontilex.
      Pontilex é cambiato, é vero, ma non direi che sia diventato noiosetto.
      Certo, c´e´meno satira e gli articoli sono piú seri, ma non per questo meno interessanti. C´é un flebile tentativo di ritorno del VolpaSStren ..campa cavallo!
      Sono mesi che ci rifila articoli vecchi, ed ormai quel blog vive di commenti, …i nostri! Una fine piuttosto miserevole. I
      o spero che anche gli altri due pontimoSStri non tornino MAI piú, anche perché di elementi cosí ne sono giá troppi in giro. Non possiamo star dietro a tutti i dementi del web!
      http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/trident.gif

      Rispondi
      1. Marco Valentini

        Ciao Pao,

        Non pensavo di sollevare un vespaio del genere con il mio innocente messaggio. Forse, avrei dovuto aggiungere, che dall’Afghanistan mi mancavano le varie polemiche e discussioni varie. Insomma, un buon motivo per iniziare la giornata. Se ho offeso chiedo venia. Mi cospargo il capo di genere e mi incammino verso Canossa.

        Rispondi
        1. pao

          Marco: Nessun vespaio. Io personalmente sono contraria alle “linee di partito” ed ai “sistemi totalitari”, ognuno puo´esprimere il suo pensiero (meno i nazi!)..andare controcorrente… e mi pare che questa sia e sia sempre stata la politica di pontilex.
          Quindi se trovi il sito noiosetto, a me va benissimo. Figurati!Mi spiace che ti sia sentito cosí.
          Io ho solo innocentemente “messo la mia senape”( e intendo proprio innocentemente). Volevo solo rimarcare che ci sono stati dei cambi, dovuti non solo ai pontifeSSi che hanno fallito su tutta la linea (non praevalebunt!) ma anche ai diversi articolisti, ognun@ con altre prioritá (UCCretini, Ciellini, Salamoni ..radiospada..ecc)
          http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

          Rispondi
          1. Marco Valentini

            Si infatti il problema è proprio che sono venuti a mancare gli interessantissimi spunti dei vostri dirimpettai. Francamente poi gli altri siti non si avvicinano minimamente ai livelli dei ponti mostri. Hanno ancora bisogno di imparare..

            http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

          2. pao

            Marco:Che altri siti non si avvicinino a quei livelli lo scrivi solo perche´non ti sei ancora preso la briga di leggere gli articoli di radiospada.org..Sono il delirio puro! E fra l altro godono della preziosa collaborazione dei pipponi copiancollati di Cdippone nostro !http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cool.gif

    4. Gabriele

      Le regole ingiuste si cambiano con la lotta, la storia lo dimostra, che ovviamente nel XXI secolo può assumere toni diversi ed avere anche componenti di confronto politico o atti dimostrativi non violenti, ma non si può accettare tutto con la motivazione le regole sono regole. Altrimenti avremmo ancora la schiavitù, la nobiltà, lo ius primae noctis ecc ecc . Tu dici che la condanna può essere il motore del cambiamento ? Si certo, come lo sono state le condanne dei primi obiettori di coscienza al servizio di leva obbligatorio, ma questo non ci esime dal definire ingiusta la cosa e incivile un sistema.

      Rispondi
      1. Marco Valentini

        Si hai pienamente ragione, infatti questo voleva essere il mio punto. Alle volte alle persone va benissimo uno status quo e non vogliono il cambiamento o almeno non sono interessati. Alle volte quello che serve è smuovere le coscienze delle persone e questo può succedere quando una persona raccoglie la bandiera e la solleva in alto. Non sono sicuro che la società dell’ Arabia Saudita sia veramente pronta al cambiamento. Prendila un po come una provocazione ma poi sto cambiamento in quale direzione si dovrebbe muovere. La nostra? Forse è meglio lasciar perdere non siamo di certo un gran esempio. Non credi?

        Rispondi
        1. sandro.storri Autore articolo

          Marco,

          nessuno qui sostiene l’idea che la democrazia occidentale e’ un modello da esportare. Noi occidentali siamo un pessimo esempio in fatto di democrazia rappresentativa. pero’ siamo un esempio in termini di rispetto dei diritti umani. anche noi dobbiamo ancora fare strada. prova ne sia che a distanza di 150 anni da Porta Pia non siamo ancora riusciti a sbarazzarci di delinquenti come quelli del vaticano, che andrebbero processati e condannati per circonvenzione d’incapace e per aver alimentato nei secoli discriminazioni di ogni tipo.
          rimane il fatto che con i nostri evidenti limiti noi occidentali possiamo essere un buon esempio per quei popoli che ancora non conoscono il significato dei diritti umani. Il diritto internazionale non ci permette di mettere il naso nelle legislazioni di paesi come l’Arabia Saudita, la Cina, la Russia ecc… pero’ possiamo evidenziare come questi paesi non siano da considerare democratici e nemmeno civili.
          E’ vero che non posso fare nulla per cambiare quanto accade in Russia perche’ il cambiamento dipende dal popolo russo. Pero’ e’ anche vero che sono libero di avere un’opinione e di pensare che il regime in Russia e’ un regime di mafiosi e che Vladimir Putin e’ un dittatore fascista, cosi’ come sono libero di dire che l’Arabia Saudita e’ un paese governato da una banda di pecorari che si sono arricchiti col petrolio ma che sono rimasti gli ottusi ignoranti, incivili sanguinari di 10 secoli fa, cosi’ come sono libero di dire che l’Afghanistan e’ un paese governato da una banda di criminali di livello internazionale protetti dagli eserciti dei paesi occidentali. Come mi dovrei sentire, da cittadino, al pensiero che dei nostri soldati sono morti per proteggere gli interessi di una banda di trafficanti di armi e di droga?

          Rispondi
          1. Marco Valentini

            Caro Storri, vorrei sperare che i nostri soldati morti laggiù abbiano protetto il diritto di quasi tre milioni di studenti di andare a scuola e di imparare a leggere e scrivere. Vorrei sperare che abbiano garantito un futuro migliore a tutte le nuove generazioni di afghani perchè quanto successo in passato non si ripeta più. Sedendo su un tappeto e bevendo una tazza di te con un simpaticissimo hazara che si ostinava a parlarmi in francese, mi ha chiesto. Perchè in occidente vi ostinate a vedere l’Afghanistan solo come il paese dei talebani mentre nessuno si preoccupa di raccontare le numerosissime storie positive che riguardano la gente di qui. Questa frase mi ha fatto riflettere molto, perchè mi ha offerto una diversa visione dell’Afghanistan che pur tra mille contraddizioni sta guardando al futuro. Con lui una sera sono andato a passeggiare verso il vecchio palazzo reale che è stato trasformato in un bel parco e dove le persone stavano cercando un po di frescura.
            Un futuro simile al nostro? Non lo so nel mio piccolo io spero che questi ultimi dodici anni siano stato un tempo sufficiente per porre delle solide basi. Riguardo al vaticano mio caro Sandro cerchiamo di non abbattere un idolo per poi ritrovarne un’altro che magari ci sa solo dire che alla fine siamo soli con noi stessi. Cordialmente

          2. Gabriele

            Sul modello occidentale di esportazione si potrebbe veramente ampliare il discorso, Marco crede che sia per dare dei diritti umani, posizione lecita, ma che non condivido. La questione delle “guerre giuste” da “restore hope” in poi, dimostra che sono solo propaganda e che motivazioni ed obbiettivi sono ben altri e servono per bypassare proprio conquiste come quella repubblicana italiana che per costituzione rifiuta uso della guerra per risolvere le questioni internazionali. ecco che scatta la contraddizione che per esportare la difesa dei diritti umani, si violano proprio quei diritti. Poi ad essere realisti, valutando dati oggettivi, analisi geopolitica, si capisce che le vere motivazioni sono altre. A me quindi dispiace il doppio per chi muore in virtù di un ideale, che appare sempre più di propaganda.

  3. diego

    io non chiamerei malati di mente quelli che hanno scritto la bibbia. Vivevano in un certo contesto e in un certo periodo storico, hanno fatto quello che facevano un po’ tutti a quel periodo. Omero non è considerato un malato di mente, neppure Dante ecc. ecc. ecc…. Malati di mente definirei Joseph Smith, Ron Hubbart, e il povero cidippino che vuol far credere che le solo i miti che vuole lui sono veri ed altri falsi senza uno straccio di documentazione.

    Rispondi

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