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C’è chi dice no

“La fedelta’ al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio, a volte richiede scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza, che ha tante conseguenze sociali”, così papa Francesco domenica scorsa durante l’udienza con 7000 medici cattolici ha giustificato il (largo) ricorso in Italia all’obiezione di coscienza. Continua a leggere

Santi contro bastardi

Il matrimonio cristiano è in crisi. La colpa è di mio cugino che non si è sposato con la madre dei suoi figli e anche del mio collega di inglese che convive col suo compagno da più di vent’anni.

“Le famiglie cristiane e i matrimoni non sono mai stati attaccati come adesso”.

Il papa ultimamente ha detto tutto e il contrario di tutto sulla famiglia, dal famoso “chi sono io per giudicare”, alle ultime dichiarazioni shock pronunciate in occasione del pellegrinaggio in Vaticano dei fedeli della “Famiglia di Schönstatt” per la celebrazione del primo centenario della fondazione del loro movimento: “La famiglia è imbastardita dalle convivenze part-time”.

Ormai siamo abituati alla violenza del linguaggio cattolico, eppure ogni volta rimaniamo sempre un po’ storditi, come colpiti da un pugno in faccia che non ci aspettavamo. Continua a leggere

Scuola e omosessualità: piccole bugie omofobe sull’educazione (prima parte).

Secondo i fondamentalisti cattolici, la comunità scientifica sarebbe divisa su domande fondamentali come: gli omosessuali sono malati o no? Sono pericolosi come genitori? Questa divisione semplicemente non esiste, come mostrano i due articoli precedenti sulla ricerca medica e quella psicologica. Non solo non c’è alcun dibattito. Le organizzazioni professionali, occupandosi di tematiche scientifiche e sociali, hanno risolto la questione da così tanto tempo che ora si affidano direttamente ai codici deontologici per proteggere i pazienti (cioè noi) dall’abuso dei loro colleghi riconoscendo che i loro membri, soggetti a pregiudizi come tutti, possano basare su ciò le terapie anziché sulla ricerca. Questo lgbt scuola tempiarticolo e il prossimo analizzeranno come il settore educativo risponda alle istanze della comunità Lgbt, come le organizzazioni professionali abbiano non solo bandito l’omofobia dagli ambienti scolastici e familiari. Ma soprattutto come abbiano integrato in modo sistematico i due temi omosessualità e scuola. Nei curricula educativi, nella formazione professionale e in quella familiare.

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admin

3 Ottobre 2014

Già. Con molto male nel cuore sono costretto ad intervenire.
Scatenerò le ire di molti. Ma la discussione scatenata da un paio di articoli pubblicati di recente mi costringe a mettere un freno. Chiamatemi censore.

Renderò indisponibili i due articoli (ed i relativi commenti) oggetto di questa discussione. Per esperienza so bene che un semplice monito non serve a molto. Passo direttamente all’azione.

Chiedo scusa a tutti fin da subito per la mia decisione.

nero su bianco

stimolato dalla lettura di molti commenti fatti su pontilex, pubblico un approfondimento a proposito dell’islam e dei musulmani. chi mi conosce bene sa che non sono persona che le cose le dice (e le scrive) a mezza bocca. se sono convinto delle mie idee le affermo senza riserve. questa e’ una di quelle occasioni.

ieri, seguendo in silenzio una discussione polemica (tra l’altro sterile) a proposito delle ragioni e dei torti di occidentali e musulmani, mi sono trovato di fronte all’ennesima lista di luoghi comuni frutto di una generalizzzione piu’ che mai pervicace e pervasiva. i soliti luoghi comuni come “le religioni vogliono tutte la pace“, “i musulmani sono brave persone come noi“, “gli estremisti sono dappertutto e comunque quelli islamici sono una minoranza rispetto ai musulmani moderati“, “il mio vicino di casa e’ musulmano, ogni tanto ci parlo e mi sembra tanto una brava persona“.  insomma tutto il campionario di luoghi comuni a buon mercato ai quali siamo abituati.

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Come capire se la tua libertà religiosa è in pericolo in 10 semplici domande.

In questo periodo, la cristianofobia è un tema caldissimo, insieme allacristianofobia morte della libertà umana e la fine della civiltà occidentale. A causa del matrimonio gay (che non esiste) e della legge sull’omofobia (che non esiste), la libertà di pensiero e di religione vengono violate ogni giorno. I cattolici stanno lottando e allertando l’Occidente per questi pericoli e per farlo vanno in piazza coi musulmani (di cui denunciano le persecuzioni contro i cristiani in Medio Oriente). In centinaia di piazze italiane decine di persone vegliano per difendere la libertà dei religiosi. La violentissima lobby gay sta imponendo leggi dittatoriali per impedire agli eterosessuali di sposarsi, di farsi chiamare mamma e papà, e di educare i bambini al giusto disprezzo per gli e le omosessuali. Ogni persona con una seppur minima passione per i diritti civili dovrebbe trovare questo pericolo dittatoriale un tema di grande interesse. E dato che tutti abbiamo bisogno di determinare se le nostre libertà religiose siano a rischio, ecco un piccolo quiz. Lo chiameremo “come stabilire se la vostra libertà religiosa è minacciata in sole 10 facili domande”. E’ uno strumento utile per chi manifesta in questi giorni nelle piazze. Continua a leggere

L’omofobia spiegata ai figli della Miriano, coi disegnini.

Cari bambini, cari piccoli mirianini, la vostra mamma tempo fa vi ha spiegato in un post esilarante cosa lei avesse capito del matrimonio gay. Ne ha capito così tanto che gay e lesbiche a distanza di tempo stanno ancora ridendo, soprattutto per il punto in cui affermava che nel matrimonio tra due donne non possa esserci neanche una madre perché arriva dal latino. miriano mater e minus

Cari bimbi, oggi mentre la vostra mamma vi ha abbandonati da soli per scrivere quegli articoli inutili sui gay che non legge nessuno, vi spiego quelle due parole che lei e i suoi amici usano sempre quando parlano di noi. Omofobia ed eterofobia. Tra i compagnucci della mamma si sente spesso che “l’omofobia non esiste e non c’è neanche la parola“. Bambini, non spaventatevi quando urlano quelle cose sbavando sul tavolo, sono dei giocherelloni, non lo intendono davvero. Si, lo sappiamo, loro vi dicono che l’omofobia non c’è e nemmeno il termine sul dizionario. Ma dovete sapere che molto spesso gli adulti che non sanno le cose, per sembrare più intelligenti ti spiegano proprio le cose che non hanno capito. Bimbi, ricordatevi di non farlo anche voi a scuola, eh? Se non sapete qualcosa, non insegnatela ma chiedete, ok? Oggi vediamo insieme se esiste l’omofobia e se i grandi hanno ragione quando dicono che siamo noi invece a essere “eterofobi”. Lo so che vi hanno insegnato a parlare a degli amichetti invisibili con le ali, a chiedergli i piaceri e a non dire certe cose sennò arriva il diavoletto. Dovete sapere che mammina e i suoi amici vivono in un mondo magico dove gli basta creare una parola per convincersi che quella cosa esista davvero o gli basta chiudere gli occhi e non usarne un’altra per illudersi che quella cosa non ci sia. Si, esatto, come vi dicono di fare in cameretta col babau. Oggi impariamo assieme come controllare quando sentite quelle cose da uno dei tanti adulti che vi ronzano intorno.  Continua a leggere

La psicologia è divisa sui gay? Quando l’omofobia dice bugie.

E’ vero che la comunità scientifica sia divisa sul tema se le persone omosessuali siano sane, malate, buoni o cattivi genitori? Nell’articolo precedente abbiamopontilex visto che la risposta è no, questa divisione non esiste. Abbiamo mostrato anzi come la comunità medico-scientifica sia compatta nell’appoggiare le richieste di diritti umani della comunità lgbtq. Le organizzazioni professionali che si occupano di tematiche scientifiche e sociali hanno iniziato diversi decenni fa a domandarsi se nella pratica della loro disciplina invece della ricerca scientifica ci fosse un bias, un pregiudizio. Visto che dagli anni 50 in poi sono stati riconosciuti molti di questi errori metodologici, la riflessione generale sui concetti diJAMA bias malattia e salute ha portato ad approvare codici etici per proteggere i pazienti (cioè noi) da questi abusi, volontari o inconsapevoli. E’ stata presa una posizione chiarissima (qua a destra un esempio di queste ricerche in medicina) perché s’è compreso che tutti i professionisti possono avere pregiudizi e basare su ciò le loro terapie invece che sulla ricerca. Questo articolo analizza lo stato della “presunta” divisione nella comunità scientifica psicologica. Continua a leggere

Il coraggio delle idee

L’Europa e’ prima di tutto un’idea, un orizzonte culturale, uno spazio intellettuale definito dalla storia. L’Europa e’ la sorgente dell’idea moderna di democrazia costituzionale, la casa dei diritti umani, della libertà di opinione e di espressione.

Tutto questo, in modo crescente, e’ stato messo a rischio da quando le nostre guide politiche hanno iniziato a piegare la testa di fronte a certi dogmi religiosi giustificando la loro debolezza come “rispetto per le minoranze”. Questi dogmi religiosi sono completamente estranei ed alieni alla nostra storia culturale, i nostri valori ed il nostro concetto di legalità.

Questi dogmi stanno progressivamente erodendo i pilastri sui quali poggiano la nostra società e la nostra visione della storia futura. Questo accade ovunque sia garantito lo spazio affinché questo accada. Questi dogmi comandano obbedienza totale da parte dei suoi seguaci. Gli ispiratori di questi dogmi insegnano che “mai loro dovranno integrarsi nel sistema di valori europeo” e che farlo sarebbe per loro una vergogna, un peccato anche punibile con la morte. Le loro scritture e le teorie sociali che derivano da questi dogmi dicono chiaramente e senza equivoco che l’obiettivo è conquistare e sottomettere il mondo occidentale.

L’islam non ha fretta, nella visione islamica l’eternità è l’orizzonte temporale. E’ previsto un lungo processo di demoralizzazione e lenta occupazione della nostra società ormai indebolita. La dottrina islamica è proposta ed infiltrata nella nostra vita quotidiana poco alla volta, granello dopo granello, allo scopo di far crollare l’Europa dall’interno.  Continua a leggere

Lasciate che i bambini vengano a me……ma non vadano dai gay.

Pericolo_catechismo«Lasciate che i bambini vengano a me»: così disse Gesù ai suoi discepoli. E c’è da credere che queste parole sono state ben applicate nel corso dei secoli. I bambini – quando ancora riescono solo a piangere – sono battezzati e diventano cristiani a tutti gli effetti, la maggior parte di loro andrà in un asilo (spesso cattolico e gestito da suore) e – quando più grandicelli – cominceranno a frequentare ore ogni settimana di catechismo per accostarsi alla comunione prima ed alla cresima poi. Ovviamente, sin dalla prima elementare, dovranno sorbirsi un’ora settimanale di insegnamento della religione cattolica per tutto il loro corso di studi. Un indottrinamento in piena regola che spesso ha come unico risultato quello di allontanare i giovani dalla religione e dal cattolicesimo.
Ovviamente questo indottrinamento istituzionalizzato non spiace ai cattolici che però cominciano a storcere il naso nel momento in cui i bambini cominciano a ricevere altri tipi di insegnamenti.
Tommaso Scandroglio sulla Nuova Bussola Quotidiana storce il naso davanti al “Palermo Pride Bimbi”: «Per i piccoli balilla del credo omosessualista niente carri-girelli mascherati e gattonamenti per le strade palermitane in costumi adamitici tuttalpiù resi più pudichi da pannolini colorati, bensì laboratori artistici, musicali, teatrali e letture di fiabe la cui impronta dominante è quella dell’inclusività e della valorizzazione delle differenze degli orientamenti sessuali. A pilotare il progetto c’è Famiglie Arcobaleno, un’associazione di famiglie omosessuali». Continua Scandroglio: «La mossa dei gay siculi è manifesta in quanto a scopi: è più facile vergare la superficie immacolata della mente e dell’anima dei bambini con i segni distintivi dell’ideologia del genere piuttosto che incidere a duri colpi di scalpello le personalità già formate dei loro genitori». Continua a leggere