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Lettere di GG ad un amico cattotalebano.

Testa e pancia… risposta a Carlo Di Pietro

– Prima parte –

Non ho mai avuto molta fantasia nel dare titoli sensati ai miei post, quindi faccio una breve premessa sul significato di “testa e pancia” nel titolo di questo post.

Per “testa”, come è facile intuire, mi riferisco all’uso razionale del discorso e di ragionamenti e deduzioni di senso compiuto. Insomma un normale ragionamento con la testa, come dovrebbe essere.

Per “pancia” invece mi riferisco a ciò che viene detto esclusivamente in forma emotiva, sia nella accezione positiva di sentimenti, sia nella accezione negativa di risentimenti e rancori personali. Mi riferisco nello specifico a quando si tende a parlare solo sull’onda dell’impeto emotivo (positivo o negativo che sia) senza il supporto del pensiero e del ragionamento.

Quando una persona parla solo sulla base della spinta emotiva, ne scaturiscono quei tipici discorsi che magari sono così pieni di parole, ma effettivamente vuoti di qualsiasi contenuto concreto e reale. Continua a leggere

Don Giorgio De Capitani vs Pontifex e gerarchie ecclesiastiche

Esiste un sacerdote che tra le sue numerose crociate combatte le nostre stesse battaglie… Si chiama Giorgio De Capitani, il suo sito è questo (e penso che nel blogroll non ci starebbe male): http://www.dongiorgio.it/

Guardate questo video…… Continua a leggere

Questa è obbedienza?

Sebbene le dichiarazioni circa “l’obbedienza” di Pontifex alle decisioni della Chiesa, ecco un altro articolo nel quale si esprime disaccordo circa la beatificazione di Giovanni Paolo II, ad opera di Bruno Volpe

Il bunga bunga teologico. Cetto ha paura?

A parte il solito stile dei titoli pontifessi, che in uno stesso articolo e titolo mischia sempre argomenti diversi che non c’entrano niente tra loro e che creano confusione in chi li legge (della serie “i gay fanno schifo, ma i taralli pugliesi sono più buoni se hanno semi di finocchio”… allo stesso modo “il bunga bunga teologico. Cetto ha paura?” sembra quasi far pensare che Cetto c’entri qualcosa con la faccenda della beatificazione di Giovanni Paolo II, e che Cetto ne abbia paura… Va bene che i titoli “di giornale” hanno di solito questo stile incomprensibile per indurre la gente a comprare il giornale per curiosità, ma qui davvero si scade nell’incomprensibile e nell’equivocabile), leggiamo che Pontifex (o per meglio dire Bruno Volpe, visto che qui su Pontilex Carlo Di Pietro in persona sembra aver manifestato di non volere discutere ulteriormente quanto ormai deciso dal Vaticano) continua a recriminare sulla figura di un pontefice che non appare affatto in fallo agli occhi della Chiesa ufficiale. Continua a leggere

Bovini peccatori, smettetela di chiamare i vostri figli con nomi non cattolici, e raccontate loro che sono stati portati dalla cicogna!

Oggi presentiamo un interessante corso intensivo di bigottismo ad opera dei nostri amici pontifessi, che in questi giorni si sono particolarmente impegnati e non possiamo certo trascurare.

Cominciamo con ben due articoli su un gravissimo e blasfemo problema ultra peccaminoso: l’oscena abitudine, da parte di certa gente, di dare nomi non cattolici ai loro figli!

Un problema che, se trascurato, sicuramente finirà con il fare sprofondare tutta l’umanità nella barbarie!

Parroci, non battezzate bambini con nomi strani. Darete conto a Dio. Il peccato offende sia Dio che l’uomo. Vendola? Si penta per ricevere i sacramenti. San Pietro lo prenderebbe a calci

Nomi non cristiani? Mancanza di fede e lontananza da Dio. Scienziati, biologi e medici rispettino il primato di Dio, tentazioni sataniche e ignoranza. Biologo e hostess? Una indemoniata Continua a leggere

Bla bla bla XD

“Ti rivelo un segreto: l’uomo in realtà non ascolta mai nessun’ altra voce che non sia soltanto la propria. L’uomo ascolta altre voci solo nella misura in cui esse danno ragione a lui.”

Frase spesso attribuita a Mani

Carlo Di Pietro ci legge in tempo reale (lui dice che non può leggere il nostro sito, cosa che presuppone che ci siano persone, che CDP definisce “Crociati” pensando di essere ancora nel Medioevo, che leggono al posto suo 24 ore su 24, informandolo in tempo reale anche a quest’ora… molto plausibile davvero!)

Intanto è spassosissimo. Ci definisce “razzisti”. Praticamente come denunciare Greenpeace per molestie alla natura e agli animali 😀

Definisce noi razzisti, proprio noi che siamo sempre così indignati contro Pontifex che ne spara e ne inventa ogni giorno di tutti i colori contro gente di tutte le razze, di tutti i colori e di tutte le religioni! Carletto, sei proprio una macchietta divertente! Continua a leggere

Si risponda direttamente al nocciolo della questione… basta giri di parole

In risposta ai nostri recenti articoli, Don “Darth” Stanzione ci mostra la “solidarietà” del mondo cattolico con interviste che culminano con domande tipo

<<Un sito anticattolico e anticristiano, omosessualista e idrofobo ci insulta e ci fa la bua, cosa ne pensa?>>

<<cazzarola, sono proprio brutti e cattivi… massima solidarietà!>>

O per citare un esempio più concreto, citiamo “l’ultima” intervista all’emerito di turno Monsignor Ennio Appignanesi:

<<Un imprenditore da un blog anti cattolico ci ha definiti sudici blasfemi>>

<<parole volgari che si commentano da sole e mi fa specie che qualche avvocato eticamente serio lo assista anche, sarei lieto di conoscerlo>>

Emerito Monsignor Ennio Appignanesi, ci farebbe piacere anche a noi poterla conoscere. Continua a leggere

Prossimamente anche un libro di Stanzione e Carlo Di Pietro sui diavoli dei manga giapponesi? XD

Questa raffigurazione di "Satana" ci osserva con tutta la sua aria pucciosa per indurci in peccato e perdizione!

Ho dato un’occhiata al recente annuncio di Pontifex sul prossimo libro a cura di Stanzione e Carlo di Pietro… un libro sui diavoli! Giusto per essere originali… i libri a cura di Stanzione riescono sempre ad essere così originali, sempre sul tema degli angeli… o degli angeli caduti (i diavoli)… evviva!

Fonte dell’articolo: Prossimamente “Tutto sui Diavoli” a cura di Don Stanzione e Carlo Di Pietro – Saggio introduttivo a cura del Prof. Tonino Cantelmi (Presidente Associazione Nazionale Psichiatri e Psicologi Cattolici)

Ma non voglio criticare gli interessi dei nostri pontifessi… nemmeno io sono molto originale in fatto di roba che leggo o scrivo di solito. Quello che mi ha piacevolmente divertito con sorriso amaro, come al solito, è il solito goffo tentativo da parte di Pontifex di dimostrarsi erudito (perchè in fondo uno dovrebbe potersi pronunciare su qualcosa solo dopo aver dato dimostrazione di conoscere davvero l’argomento… vero, cari pontifessi? 😀 ) su quello che cerca di demonizzare, come al solito alla cieca. I risultati sono sempre esilaranti e fanno quasi tenerezza, perchè assomigliano a quelli di un contadino che cerca di spiegare un trattato di filologia latina o di un italiano che appena arrivato in India cerca di conversare con confidenzialità nei vari dialetti del luogo che non ha mai studiato e sentito prima d’ora.

Pontifex, riciclando un collage di informazioni e dati presi qua e là da altri autori, cerca di presentare la minaccia del demonio ai giorni nostri, soprattutto la minaccia che rappresenta per i nostri poveri e decerebrati figlioletti (lo sappiamo tutti, no? Musica, fumetti e videogiochi hanno l’impressionante capacità di trasformare i nostri figli in adoratori di sangue che rubano i bambini dalle culle per sacrificarli a Satana… come già fanno tutti gli ebrei e i comunisti, giusto?)… Leggendo l’articolo scopriamo che Satana ha notevoli talenti artistici… infatti suona rock e metal, è regista di numerosi film della Disney, disegna fumetti giapponesi e forse scrive anche le ricette di Suor Germana… che diavoletto poliedrico e dai mille talenti!

Cominciamo questo lungo ma divertente viaggio nelle pontifesserie… Spero che la lunghezza dell’articolo possa essere compensata dalle cose divertenti che ho trovato su Pontifex. Se non avete voglia di leggere tutto, saltate direttamente alle ultime righe, perchè questa volta c’è davvero tanto da ridere!

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Giordano Bruno e il “diritto di uccidere” da parte degli odierni “difensori della vita”

“Verrà un giorno in cui l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo” Giordano Bruno

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Lettera a Stanzione: il male di vivere

«Nella vita di alcuni uomini vi sono momenti, in cui essi sentono vacillare tutte le loro certezze, venir meno tutte le loro luci, tacere le voci delle passioni e degli affetti e di quanto altro animava e muoveva la loro esistenza. Ricondotto al proprio centro, l’individuo avverte allora a nudo il problema di ogni problema: Che sono io?

Sorge allora, quasi sempre, anche il senso che tutto ciò che si fa non solo nella vita ordinaria, ma altresì nel campo della cultura, in fondo serve solo per distrarsi, per crearsi la parvenza di uno scopo, per aver qualcosa che permetta di non pensare profondamente, per velare a sé stessi l’oscurità centrale e per sottrarsi all’angoscia esistenziale.

In alcuni casi una crisi del genere può avere un esito catastrofico. In altri si reagisce. L’impulso di una forza animale che non vuol morire si riafferma, inibisce ciò che è balenato attraverso esperienze siffatte, fa credere che si tratti solo di un incubo, di un momento di febbre della mente e di squilibrio nervoso. E ci si va a creare qualche nuovo accomodamento, per tornare alla “realtà”.

Vi è poi chi scarta. Il problema esistenziale, che egli ha sentito, per lui – imponente ad assumerlo per intero – diviene “problema filosofico”. E il gioco ricomincia. Con un qualche sistema di speculazione, si finge luce nell’oscurità e si dà nuova esca alla volontà di continuare. Un’altra soluzione equivalente è il passivo rimettersi a strutture tradizionalistiche, a forme dogmatiche svuotate di un contenuto vivente e presentatesi come semplici complessi dogmatici e devozionali.

Altri, però, tengono fermo. Qualcosa di nuovo e di irrevocabile si è determinato nella loro vita. Il circolo chiusosi intorno a loro intendono spezzarlo. Essi si staccano dalle fedi, si staccano dalle speranze. Vogliono dissipare la nebbia, aprirsi una via. Conoscenza di sé e, in sé, dell’Essere – ciò essi cercano. E un tornare indietro per essi non c’è.»

[Tratto dall’introduzione alla raccolta di testi conosciuta come “Introduzione alla magia quale scienza dell’Io” edito dal “Gruppo di Ur”, a cura di Julius Evola.] Continua a leggere