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That's simply me, myself and I. ;-)

La censura e la fantasia…

Carissimi, come avrete forse intuitio da alcuni commenti che ho lasciato nei giorni scorsi, gli amici Pontifessi hanno provato ad inserire loro commenti ai nostri articoli. Prima qualcuno ha provato a spacciarsi per Carletto. Poi sono comparsi commenti a nome del sito Pontifesso, a firma di T. Di Girolamo. Cosa accomuna tutti questi commenti? Il fatto di aver fatto “scattare” il nostro sistema antispam, che li ha posti nella coda di moderazione. I commenti sono tutt’ora in coda, non sono stati cancellati o modificati.

Quale è stata la reazione del misterioso Tonino Di Girolamo? Ha provato forse a scriverci per chiedere chiarimenti? Ovviamente no. Ha scritto a Carletto. Il quale prontamente ci ha girato la missiva del Di Girolamo.

Perchè Di Girolamo non ha scritto direttamente a noi? Non ha trovato il nostro indirizzo email? E’ timido? Ha paura di noi? Nel dubbio abbiamo fatto la prima mossa. Ed abbiamo scritto un messaggio all’iondirizzo usato da Di Girolamo per scrivere a Carletto.

Stiamo ancora aspettando una risposta. Quanto ancora dovremo attendere?

Ma, domanda ancora più fondamentale: riceveremo mai una risposta alla nostra mail? Se preferite: ma Di Girolamo esiste davvero oppure si tratta dell’ennesimo fake di Carletto? 🙂

 

[UPDATE]

A seguito della richiesta di poter vedere i commenti del prof. Tommaso, pubblichiamo la seguente immagine. 🙂

La gioia di Brunello. (Updated)

[Update in coda]

Immaginiamo la gioia di Brunello. Proprio ieri compariva nella bella homepage Pontifessa l’ennesima (inutile) intervista all’emerito Pierro, con le solite (inutili) esternazioni di un anziano pensionato riportate dal bravo giornalista di Murat. Occorre ricordare che il nostro giornalista cattolico non secolarizzato preferito ha molte caratteristiche in comune con quello stalker arrestato circa l’anno scorso in flagranza di reato a Bari.

Tornando al Pierro, da oggi potremo definirlo anche pregiudicato. Il Pierro è stato infatti condannato a 10 mesi (che ovviamente non sconterà mai combinando l’indulto con la sua veneranda età) per una truffa ai danni della regione Campania. La truffa è un reato, ben delineato dall’articolo 640 del codice penale. Ed essendo il Pierro condannato, si può tranquillamente affermare che eSSo sia un pregiudicato. Continua a leggere

Peer review.

Nel mondo scientifico si è soliti sottoporre le proprie teorie alla “peer review”, cioè all’attenta analisi e critica da parte di ricercatori autonomi (non legati dunque a chi ha prodotto il primo studio e la relativa teoria) per evidenziare eventuali dimenticanze, fallacie, errori.

Trovate una spiegazione di questo concetto sulla comunistissima Wikipedia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria

Perchè questa introduzione? Beh perchè quest’oggi gli amici Pontifessi sbattono in prima pagina un “pezzaccio” che cerca di soccorrere la traballante teoria (abbracciata dagli amici Pontifessi ma non dalla Chiesa Cattolica) secondo cui un dio (minuscolo, visto che non è quello della Chiesa Cattolica) sottoposto agli stessi peccati che condanna (l’ira, la vendetta) si diverte a mandare terremoti, nubifragi ed altre sciagure qui sulla Terra.

Curioso perchè l’incipit dell’articolo offre un contesto ben specifico, che non emerge dal titolo Pontifesso.

Considerando le polemiche sorte nelle ultime settimane a riguardo della tematica dei «castighi di Dio», innescate, senza volerlo, dal Professor Roberto de Mattei, il quale in una trasmissione su Radio Maria ha esposto ciò che la Chiesa ha sempre detto e le Sacre Scritture hanno sempre rivelato, padre Raniero Cantalamessa O.F.M., predicatore della Casa Pontificia, nella sua predica del Venerdì Santo (22 aprile), tenuta nella Basilica di San Pietro, ha riproposto l’argomento…

Si menziona l’intervento radiofonico di Roberto de Mattei. Si fa riferimento ad eventi molto indietro nel tempo. Con un tempismo curioso questo brano viene pubblicato soltanto oggi. La versione originale del brano è stata pubblicata fin dall’aprile 2011 sul sito “Messa in Latino” (http://blog.messainlatino.it/2011/04/i-castighi-di-dio.html)

L’autrice di questa accorata difesa si firma come “Cristina Saccardi”. La sua difesa del De Mattei potrebbe essere una bellissima testimonianza della credibilità di cui gode Roberto. C’è solo un piccolo problema: la credibilità di una persona viene testimoniata utilmente da chi non ha nulla a che spartire con il soggetto in questione. La testimonianza della Saccardi potrebbe essere utile dunque a ristabilire l’onorabilità di Roberto. Se solo la Saccardi fosse “indipendente” rispetto al De Mattei. Purtroppo così non è visto che lei si premura di pubblicare addirittura delle foto che li ritraggono insieme.

http://www.marciaperlavita.it/2011/05/31/il-successo-della-prima-edizione-della-marcia-nazionale-per-la-vita/

Vi rimando al sito della Saccardi, qualora il vostro desiderio di conoscerla meglio non trovi soddisfazione altrove.

http://www.cristinasiccardi.it/?page_id=90

Che dire, quindi? Per l’ennesima volta gli amici Pontifessi cercano di farci fessi, spacciando del materiale inutile come testimonianze di solidarietà. Fallendo miseramente, come sovente capita.

Coerenti, nella loro fallibilità.

La fonte Pontifessa:

http://www.pontifex.roma.it-nyud.net/index.php/opinioni/laici/12261-alcune-riflessioni-sui-castighi-di-dio-da-qmessa-in-latinoq

L’uovo o la gallina?

Perchè questo strano titolo? Semplice, perchè gli amici Pontifessi hanno il brutto vizio di confondere le conseguenze con le cause. Un esempio facile? Eccolo.

L’OMOSESSUALITÀ È SECONDO NATURA PERCHÉ LA PRATICANO ANCHE GLI ANIMALI?

I cari Pontifessi dedicano un poco del loro preziosissimo spazio (talmente prezioso che bisogna pagare per lasciare commenti) alla confutazione delle affermazioni di chi sostiene che l’omosessualità sia perfettamente naturale ed anzi diffusa anche tra altre creature e non solo nel genere umano. Questo ha ovviamente implicazioni interessanti circa l’esercizio del libero arbitrio (che non è certo patrimonio degli animali) e circa il fatto che, stando alle teorie dei cattotalebani, ogni essere in natura è stato creato “in questo modo” da Dio.

Per confutare questa teoria (che evidentemente mette in crisi i loro cervelletti, intasati di pensieri-spazzatura), tirano in ballo tutta una serie di argomentazioni, evidenziando come “in natura” esistano anche molti comportamenti che sono illegali oppure condannabili eticamente. Ed ecco la lista, che comprende pedofilia, poligamia, incesto, stupri, cannibalismo e chi più ne ha più ne metta.

Tutto saggio, tutto bello, tutto vero. Ma sfugge agli amici Pontifessi un piccolo dettaglio: queste sono le argomentazioni di chi abitualmente replica alla balla preferita dai cattotalebani: l’omosessualità è contro natura. Queste stesse argomentazioni (cioè l’elenco di cose aberranti che avvengono abitualmente in natura) vengono utilizzate per evidenziare quanto la natura sia lontana dalla perfezione e dunque lontana dal poter essere un modello.

Bisogna ricordare infatti ai geniali e maldestri dirimpettai che tutte queste riflessioni sulla diffusione dell’omosessualità in natura sono semplicemente la risposta ai pessimi argomenti scelti frequentemente dai cattotalebani per denigrare gli omosessuali. Sono infatti i cattotalebani che utilizzano l’espressione “contro natura” per sminuire i legami affettivi tra persone dello stesso sesso.

In sostanza dunque cosa possiamo comprendere dalla lettura dell’articolo in oggetto? Semplice: che la natura a cui si appellano gli amici Pontifessi non è fonte di perfezione e di ispirazione come eSSi spesso sostengono. E questa volta l’hanno scritto loro stessi. Si può sperare dunque che abbiano letto quello che hanno copiaincollato. E che abbiano anche capito cosa hanno copiaincollato, perchè leggere non basta: bisogna capire.

Resteremo in eterno con questo dubbio: capiscono?

La fonte Pontifessa.

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/opinioni/laici/12231-lomosessualita-e-secondo-natura-perche-la-praticano-anche-gli-animali

Abbondano gli esempi.

Già, quest’oggi gli amici Pontifessi ci sottopongono un bellissimo esempio della loro coerenza. Scavando tra le righe dei loro pesantissimi e fastidiosissimi articoli si possono trovare informazioni preziose e dimostrazioni utili a sostenere le nostre teorie. Come ci permettiamo di definire gli articoli Pontifessi “pesantissimi e fastidiosissimi”? Beh basta andare sul sito DentroSalerno, cercare i brani proposti da Carletto e leggere i commenti. La stragrande maggioranza sono di critica, spesso educata, ogni tanto un poco eccessiva, ma mai diffamatoria, nei confronti dell’opera dei nostri amici Pontifessi.

Curioso notare poi come riescano a ripetere sempre lo stesso copione: laddove hanno il controllo della situazione, censurano a tutto spiano (si veda l’esempio della gestione dei commenti del loro bel sito oppure quanto accaduto di recente per il sito di DentroSalerno). Quando non hanno il controllo della situazione, millantano (si veda la vicenda su Twitter). E poi attribuiscono ad altri pensieri e parole che sono solo frutto della fantasia degli amici Pontifessi. Continua a leggere

Nudi davanti a Dio: la depilazione nella Bibbia.

Pubblichiamo un nuovo contributo del dott. Moreno, con la speranza di farvi cosa gradita.

Gentile Moreno,

io e mia moglie abbiamo una perfetta condivisione spirituale nel nostro matrimonio vissuto secondo i principi cristiani, ma c’è un piccolo problema che mi disturba e che non so come superare.

Mia moglie è molto pelosa, e sebbene sia solita depilarsi quasi tutto il corpo, non vuole prendere alcun provvedimento per quanto riguarda le parti intime.

Il suo pube è coperto di peli grossi, folti e ispidi, e questo causa qualche fastidio in occasione dei nostri momenti di intimità, perché succede spesso che il pelo sia così arruffato e annodato da ostacolare lo svolgimento del rapporto.

Cosa posso dirle per convincerla a liberare il suo pube dai peli?

È conforme alla dottrina cristiana la pratica della depilazione?

Grazie della tua attenzione, fraternamente,

Ruggero

 

Caro Ruggero,

il nostro corpo è il Tempio di Dio, e per rispettarlo, i cristiani dovrebbero essere sempre coscienziosi nel praticare la toelettatura personale. Ma che dire riguardo alle aree intime dei nostri corpi? Dobbiamo evitare la depilazione? Continua a leggere

Il grande inganno.

Brunello ci conferma il nuovo status di Carletto: “predicatore laico”. Il termine non è nuovo, ma ora viene scritto nero su bianco da uno degli amici Pontifessi.

Visto che eSSi si dichiarano “fedeli a Roma”, vi mostriamo il pensiero di Santa Romana Chiesa (attraverso il sito vatican.va) sulla figura dei “predicatori laici”.

Pare evidente che in nessuna pagina del sito del Vaticano (citato frequentemente dagli amici Pontifessi) si faccia mai riferimento a questa figura.

A questo punto è legittimo farsi delle domande.

  • In quale religione esistono i “predicatori laici”?
  • Siamo forse in presenza di un evidente scisma eretico?
  • Carlo Di Pietro è consapevole dell’inganno di cui è vittima?
  • Chi induce Carlo a credere di essere un “predicatore laico”?

Chi desidera porre queste domande a Carletto è pregato di contattarmi privatamente in modo che io possa fornire i suoi riferimenti, per permettervi di contattare il Maldestro e fugare ogni dubbio, aiutandolo a ritrovare la retta via che pare ormai smarrita.

TESTICULA TACTA OMNIA PERICULA FUGAT

Ci pare questo il modo migliore per rispondere a Brunello che, nel titolo di un suo recente articolo, cita proverbi molto usati nel quartiere di Murat ma praticamente sconosciuti agli italiani. Un proverbio che eSSo cita solo per il gusto di fare titoli “ad effetto”, visto che il contenuto dell’articolo è un totale delirio.

Un totale delirio che inizia con citazioni di misteriosi eventi.

Si è partiti con la diffamazione pubblicata su GQ circa la vicenda Twitter (clicca qui); successivamente sono stati sferrati più di 200 attacchi hacker contro il nostro sito; per concludere un “signore” noto alla Magistratura (così sembra), ha telefonato al Direttore di un notissimo quotidiano campano diffamando uno dei principali pensatori di Pontifex.Roma, ovvero Carlo Di Pietro, predicatore laico ed insegnante.

Ci tocca puntualizzare: la diffamazione l’ha pubblicata il sito Pontifesso, non certo il sito GQ. Abbiamo infatti mostrato la scarsa dimestichezza degli amici Pontifessi con le “testuali parole” (basta rileggere qui e qui)… La loro “bad attitude” rasenta l’odio raziale e l’insulto personale. Continua a leggere

Le testuali parole.

Non vogliamo dilungarci. Non servono enormi panegirici. Partiamo dai fatti.

Tutti ormai sapete che l’account Twitter degli amici Pontifessi è oggetto della solita enorme quantità di polemiche. L’account è anche stato sospeso dagli amministratori di Twitter. Secondo le parole dei misteriosi adepti dell’associazione segreta AdP (Amichetti del sito Pontifesso) l’interruzione del servizio è stata risolta in 22 secondi netti (parole testuali tratte dall’articolo Pontifesso). Le nostre fonti sembrano indicare invece una prima interruzione durata diverse ore a cui ha fatto seguito una temporanea riattivazione. Già, temporanea, perchè nel momento in cui scriviamo il loro account su Twitter è tornato ad essere inaccessibile.

Trovate una plausibile cronaca degli accadimenti qui di seguito.

http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2012/giugno/pontifex-su-twitter-e-stato-chiuso-anzi-no-la-spiegazione-del-blog-di-apologetica-cattolica

Attraverso il sito GQ potete ragiungere anche la versione dei fatti degli amici Pontifessi.

Per semplicità alleghiamo al nostro breve brano l’immagine che cattura alcune frasi che troviamo importanti. Frasi che, stando al misterioso articolista Pontifesso, provengono direttamente dalla “penna” della provocatoria interlocutrice intervistata da GQ.

Per comodità riportiamo le loro frasi anche sotto forma di testo, in modo che tutti i motori di ricerca possano indicizzare le frasi attribuite a Giulia dagli amici Pontifessi.

  • La “signora” ha scritto che lei piuttosto che “molestare noi avrebbe preferito farsi sfondare da un gruppo di negri” (riportiamo le testuali parole).
  • Le è stato fatto presente che determinate parole rendono offesa alle donne; è stato detto alle “figlie di Sion“, che sta appunto ad indicare tutte le donne.
  • La “signora” ha rincarato la dose dicendo che lei “non si preoccupa di ciò che esce dalla sua bocca, ma preferisce ciò che entra” (riportiamo le testuali parole).

Dopo aver letto quanto dichiarato dagli amici Pontifessi, vi invitiamo a leggere quanto scritto in realtà da Giulia attraverso lo snapshot della conversazione su Twitter.

Ecco dunque dimostrata la disonestà intellettuale degli amici Pontifessi, incapaci di riportare “le testuali parole” neppure quando si riferiscono alle loro stesse parole.

Ecco documentata, nero su bianco (è proprio il caso di dirlo) l’insopportabile intolleranza che caratterizza i loro pensieri e che si estrinseca attraverso le loro parole.

Possiamo anche ipotizzare che certi “sfoghi” su Twitter siano opera di uno sfigato ed inconsapevole “volontario”. Ma l’articolo pubblicato sul bel sito dei dirimpettai è invece firmato dall’anonima associazione segreta degli amichetti del sito Pontifesso. Pertanto tutti sono accomunati dal pensare che scrivere “quindici africani” sia equivalente al più dispregiativo “quindici negri”.

Ecco dunque dimostrato il razzismo che pervade la mente di chi si nasconde dietro la fantomatica associazione degli amichetti del sito Pontifesso.

Che dire, amici Pontifessi: complimenti, avete raggiunto il vostro obiettivo. Mission accomplished. Ora tutti si possono fondare le proprie opinioni sulla vostra moralità, sulla vostra etica e sulla vostra educazione su quanto voi stessi scrivete. Ora tutti possono valutare l’affidabilità della vostra parola. Ora tutti possono prendere consapevolezza di quanta pochezza alberghi nei vostri cuori.

Potete leggere copia dell’articolo Pontifesso qui di seguito.

https://s3.amazonaws.com/pontilex/Stampa+-+LA+VICENDA+TWITTER+vs+PONTIFEX+E+LE+MENZOGNE+DI+GQITALIA.IT.+ECCO+A+VOI+%40GIULIAVIOLANTE.pdf